L’anno scorso avevo qui proposto di celebrare alla data del 17 febbraio - in analogia a quelle dedicate al ricordo dell’Olocausto e delle Foibe - la Giornata della Rimembranza delle Vittime dei Roghi, delle Crociate e dell’Inquisizione. E per me tale è stata, la giornata di sabato passato. Certo non m’illudevo che la mia modesta persona potesse dare l’avvio a una concreta iniziativa in memoria di vittime che - se non ci fossero stati anche Montesquieu, Voltaire, Rousseau, Diderot, la Rivoluzione Francese, il Risorgimento… - ancora oggi sarebbero una realtà in competizione con quelle suddette più tutte le altre degli odierni integralismi messi insieme. Però che almeno di Bruno ci si ricordasse da parte di qualche frequentatore di questo blog, con un minimo cenno in questo spazio, quello sì, me lo sarei aspettato. Invece nisba. Meno male che esistono i ragazzi di Alghero.
Bruno: se fossi un politico direi "su questo tema non accettiamo lezioni da nessuno". Però non lo sono e mi limito a sottolineare che OMB da sempre si dichiara luogo illuminista. Giordano Bruno noi lo ricordiamo e onoriamo a modo nostro, ogni volta che sbertucciamo quei pagliacci in gonna rossa che pretendono di spiegare al mondo la volontà di un'entità soprasensibile che esiste solo nelle loro fantasie.
Personalmente, aggiungo l'emozione che invariabilmente mi sovrasta ogni volta che passo da Roma e a Campo dei Fiori alzo gli occhi sulla statua imponente di quell'uomo libero e non disposto a scendere a compromessi con chi negava la scienza.
Certo, di questi tempi bisognerebbe ricordarselo più spesso, soprattutto dovrebbe ricordarlo tanta sinistra, la valanga di politici che si definiscono "riformisti" (cioè socialisti). Un tempo cantavano "evviva il socialismo e Giordano Bruno", oggi cedono ai diktat di Ruini e Binetti.