Il presidente Swg: dopo la crisi, è forte la sensazione di inaffidabilità della coalizione
«Il centrosinistra è al minimo, ma la sinistra radicale tiene»
di Andrea Carugati / Roma
«Qui pagano tutti, il centrosinistra è al suo minimo di consensi da aprile in poi». Roberto Weber, presidente della Swg, scuote la testa: «Paga Prodi in termini personali, e anche i partiti grandi e piccoli. L’Unione perde soprattutto il consenso di chi l’aveva votata per la prima volta, magari passando da destra a sinistra. È una botta pesante. Se guardiamo le attuali intenzioni di voto, no meglio lasciar perdere, anche perché bisognerebbe vedere se il candidato della destra sarebbe Berlusconi o meno». Spiega Weber: «Tra gli elettori del centrosinistra non si attribuiscono le colpe all’uno o all’altro leader o partito. C’è un’idea generale di inaffidabilità che è stata comunicata dalla squadra nel suo complesso, soprattutto perché si è dato un colpo al prestigio del Paese, alla sua credibilità internazionale». Secondo Weber non è vero che la politica estera conti poco nelle intenzioni di voto: «Invece il disorientamento c’è ed è forte, perché si mettono in discussione rapporti e impegni con alleati storici, come gli Stati Uniti: sono temi che si portano dietro i vissuti di generazioni di persone». Eppure un paradosso c’è: accanto al calo complessivo dei consensi per l’Unione, la divisione tra sinistra radicale e riformista si ripropone anche nelle basi elettorali: «Certo- dice Weber- i due dissidenti hanno manifestato un “eccesso di zelo”, ma in fondo sono stati coerenti con degli umori che sono presenti nel loro elettorato. Nel complesso mi aspetto un leggero calo nelle intenzioni di voto per la sinistra radicale, ma c’è un nucleo di identità che non viene intaccato».
Eppure i sondaggi, dopo la Finanziaria, avevano cominciato a dare qualche segnale di ripresa: «Sì, c’era stato un rialzo minimo- spiega il numero uno di Swg- ma più per quanto riguarda la fiducia negli uomini (e le donne) del governo che non sulle intenzioni di voto». Ora il barometro volge al peggio: «In politica estera si è sperperato il consenso guadagnato con le politiche di D’Alema». Anche il ministro ne esce con dei lividi? «Probabilmente aver mostrato un di più di nitidezza lo ha aiutato nel rapporto con l’opinione pubblica, ma resta dentro il fenomeno più generale di sfiducia verso questa coalizione».
Quanto alla soluzione della crisi, dice Weber: «La maggioranza degli elettori del centrosinistra auspicava che si concludesse così, con il rinvio alle Camere. Ma è una maggioranza risicata, perché c’erano tra gli elettori dell’Unione anche le ipotesi di un governo tecnico o di un cambio di leadership». E Berlusconi? La crisi gli porta consensi. «La gente pensa che loro almeno hanno durato 5 anni...», spiega il presidente di Swg. Una curiosità: gli elettori del centrosinistra, per una volta, non addebitano alcuna colpa al Cavaliere. «La sensazione è quella di un auto-affondamento, stavolta la destra non c’entra».
in effetti l'autogoal è palese, sono giorni che mi pongo la domanda se spingere fino a fondo il pedale dell'acceleratore per soppesare la solidità della maggioranza e far uscire allo scoperto la fragilità dell'alleanza in un momento di lieve ripresa sia servito oppure no.
In un ragionamento utilitaristco dell'azienda Governo lo sbigottimento e scoramento degli elettori del centro-sinistra sono stati realmente valutati e soppesati come utili o realisticamente come perdite?
Alla luce dei sondaggi e delle reazioni raccolte dai media si evince chiaramente che coloro che hanno votato, chi per convinzione ideolgica chi per distaccamento dalla politica berlusconiana, centrosinistra oggi sono letteralemente sballottati tra la convizione di aver fatto una scelta opportuna votando cx e tra quella di aver delegato una squadra di uomini e donne incapaci di reggere qualsiasi accordo duraturo ed equilibrato.
Qui non c'entrano i numeri , se turigliatto o rossi hanno fatto più o meno quella scelta inopportuna, c'entra l'incapacità di serrare le fila a fronte del pericolo della destra che appena 9 mesi fa aveva pensato di aver lasciato alle spalle e per cui tutto il paese civile si era mobilitato.
noi sappiamo come lavorare contro il centro-destra, ma nessuno ci ha insegnato e spiegato come contenere e legare la sinistra ad un unico programma che non fosse solo quello di fermare Berlusconi e company.
Lo sbigottimento provato è proprio questo, oggi afghanistan domani cos'altro?
R quanti pezzi della nostra storia, della nostra vita dobbiamo ancora svendere perchè questo governo regga?
Ad un compagno non puoi chiedere di andare a volantinare, attacchinare manifesti, lavorare gratutitamente alle feste dell'unità o di rifondazione, essere disponibile estate ed inverno a diffondere il progetto dell'alternativa politica se non gli concedi l'opportunità di esserci, di collaborare, di credere in quello che facendo, di sognare!
Per questo la sinistra radicale tiene, perchè ha un sogno ben chiaro quello del cambiamento, se non dovesse avvenire non conta , il progetto c'è e vive, è l'altro piatto della bilancia della società, finchè ci sarà l'ingiustizia ci sarà fame di giustizia, finchè c'è discriminazione ci sara fame di equità, finchè c'è disuguaglianza ci sarà fame di uguaglianza.
Ma al tatticismo cosa fa da contraltare?
maria
«Tra gli elettori del centrosinistra non si attribuiscono le colpe all’uno o all’altro leader o partito. C’è un’idea generale di inaffidabilità che è stata comunicata dalla squadra nel suo complesso, soprattutto perché si è dato un colpo al prestigio del Paese, alla sua credibilità internazionale»...
«Invece il disorientamento c’è ed è forte, perché si mettono in discussione rapporti e impegni con alleati storici, come gli Stati Uniti: sono temi che si portano dietro i vissuti di generazioni di persone»...
Cos'è, una barzelletta? "Credibilità internazionale"? "Addirittura "impegni con alleati storici"? Adesso ho capito perché i DS non ne azzeccano mai una, perché si servono della società di sondaggi più ridicola del pianeta!
Posso andare OT?
Secondo voi perché, alla vigilia di un voto risicatissimo, qualcuno, non meglio identificato, ha detto che si taglieranno le pensioni? E perché TPS, alle rimostranze dei sindacati e di Ferrero, ha risposto "tireremo diritto"?
Mi viene in mente un bellissimo libro letto moltissimi anni or sono di Oliver Sacks, "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello", in cui il famoso neurologo americano indaga e racconta una serie di casi di pazienti affetti da seri problemi di percezione di se'e del reale.
Ecco leggendo di questa "sensazione" di Weber e questa dichiarazione di Sircana, portavoce di Prodi:
"Il governo sta facendo un pit stop: c’era il carburatore un po’ sporco, ora lo puliamo e si potrà ripartire"
mi viene da pensare che ormai siamo un "caso studio". Mi sembra che Sacks adesso insegni a L.A., magari gli mandiamo due righe e sentiamo cosa ci dice...
;-) M
sta storia della credibilità internazionale m'ha rotto
se penso alle risate che il governo precendente ha fatto fare, poi, mi sembra che non abbia valore. per arrivae a quei livelli prodi dovrebbe andare in giro a toccare il culo alle vecchie.
La credibilita' internazionale di un paese e' molto importante. Non solo per accordi militari, ma anche per accordi economici che portano investimenti e posti di lavoro.
L'Italia non ha una credibilita' internazionale da molti anni, perche' ognino fa quello che vole, nelle piccole cose e nei grandi affaroni (furbetti del quartierino ecc.).
C'e' una questione morale irrisolta.
Finche' non si risolve, l'Italia restera' indietro.