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«Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare» (Francesco Guccini)
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Alberto Biraghi
Addio a Finisterre, poeta del biliardino
«E' morto Alejandro Finisterre, poeta, filosofo, editore, ballerino di tip tap e fiero oppositore del regime di Francisco Franco. Tra i primi dirottatori aerei della storia dell'aviazione. Anche se il suo nome non passerà alla storia per tutto questo, ma per aver inventato il futbolìn, cioè il calciobalilla, il bilardino nella versione più moderna. Un'idea di cui parlò sempre poco perché non ne andava particolarmente fiero. Più importante l'impegno poetico e politico. Ma anche il metegol, come dicono in Argentina, bordfodbold come si scrive in danese o langirt alla turca - e a voler elencare tutti i paesi che l'hanno importato e inserito nei loro vocabolari c'è di che annoiarsi - nacque con uno scopo nobile. Dalla creatività di un ragazzino diciassettenne che rimase ferito da una delle bombe che insaguinarono il suo paese nel corso della guerra civile spagnola. Ricoverato in ospedale, Alejandro si accorse che la maggior parte dei suoi compagni di corsia erano adolescenti come lui, ma più sfortunati perché a causa delle ferite avevano subito l'amputazione degli arti inferiori. Mai più corse nei prati, mai più calci a un pallone. Un orizzonte cupo, a cui cambiare presto tinta. Appassionato di ping pong, Finisterre pensò che se poteva giocare a una sorta di mini tennis con racchette e tavolo verde, lo stesso si poteva fare con il calcio». Da
Repubblica. Grazie Berja per la segnalazione.
04.03.07 20:30 - sezione
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