e qua dentro ci si scanna ancora a distinguere la destra dalla sinistra, mentre questi vermi fanno quello che cazzo pare a loro.
Guarda, ieri ho letto una dichiarazioe del presunto ministro Damiano che diceva di dover mettere mano con urgenza alla legge biagi, specificando che dovranno saltare forme come IL LAVORO A CHIAMATA. Ma vaffanculo, damiano, va'...
Ancora ci si stupisce per l'amorale comportamento dell'accozzaglia di gente che poggia i propri culoni a vita su comode poltrone?
Che impone a chi ha lavorato una vita pensioni da fame che non seguono l'inflazione, mentre loro guadagnano un VITALIZIO dopo 2 anni e sei mesi di "lavoro" di almeno 3000 euro mensili; che godono di assistenza sanitaria simile a quella di Bush e riservano a noi quella malconcia che tutti o quais conoscono
Il bello deve ancora venire, ve ne accorgerete!!!!!
Bah, i portaborse saranno pure precari, ma dopo qualche tempo un buon posto lo trovano... a raccomandarli credo ci pensino già i loro "sfruttatori".
è vero che dopo un po' da qualche parte li sistemano, ma dopo averli sfruttati senza dignità per anni, ed è una condotta di un cinismo totale e un bel modo per rovinare dei giovani. la politica non crede più in niente, i politici sono delle maschere tragiche prive di introspezione che divorano i loro stessi collaboratori più giovani per poi propiziarne la trasformazione in altrettanti mostri trasferendogli cinismo rassegnazione e quant'altre qualità in negativo che in loro si assommano doviziosamente.
ma credete davvero che un/una portaborse non accetti di buon gado questa condizione, nella convinzione, tutta italiana, che verrà prima o poi premiato/a dal proprio "onorevole", con una
RACCOMANDAZIONE? E poi, a lavorare con certa gente si imparano un sacco di cose...
Precario x precario preferirei rispondere ad un telefono piuttosto che prendere ordini da un PARASSITA!
Giusto questo dovrebbe bastare a GIUDICARE i nostri (pfui!) politici di professione.
Proposta di legge: 1 e 1 solo mandato in 1 e 1 sola assemblea elettiva e poi di nuovo cittadini normali, senza possibilità alcuna di repliche.
Eccovi un esempio pratico:
http://www.questotrentino.it/2005/16/Portaborse.html
la questione è di principio, non di solidarietà con i portaborse. Non può un (per quanto merdoso) legislatore dello stato tenere in nero i rapporti di lavoro con i suoi collaboratori. Poi saranno anche delle merde leccaculo, ma la legge non dice che chi ci sta sul culo non deve avere un contratto.
Io contesto la questione per un semplice motivo:
1) il portaborse è in genere una persona di solito laureata/diplomata, quindi con delle capacità di cercare lavoro buone;
2) il portaborse sceglie di farlo, non viene costretto dalle circostanze come accade al raccoglitore di pomodori clandestino in Puglia;
3) il "portaborse" è un furbetto del quartierino in salsa minore, lo è per DNA, accetta la sua condizione perchè si sente "astuto";
4) per concludere, il portaborse precario in nero non è vittima del sistema corrotto, è parte di coloro che alimentano il sistema, anche se è il gradino più basso.
Resta il fatto che se fai lavorare uno in nero, che lui sia d'accordo o no, che a lui convenga o meno, è un reato, per di più piuttosto grave.
Concordo con te Persio, è reato... ma c'è l'immunità parlamentare.
Che c'entra l'immunità parlamentare? quella riguarda l'autorizzazione a procedere. E comunque, coprirebbe soltanto i parlamentari datori di lavoro, non i portaborse loro dipendenti. Diciamo piuttosto che fanno come cazzo gli pare e noi tutti zitti a rivotarli.
Guarda che ero ironico, nel senso che le leggi i nostri parlamentari fanno conto che non li riguardino.
"le leggi i nostri parlamentari fanno conto che non li riguardino"
basti pensare alla montagna di talco che hanno aspirato finora
ho capito che eri ironico. M preme però ricordare che il reato è sia da parte di chi assume in nero sia da parte di chi si fa assumere. E che data la struttura etica e morale dei c.d. portaborse (sulla quale condivido il tuo giudizio) non mi parrebbe il caso di invocare ragioni morali per non perseguirli, 'sti leccaculo di signori e signorotti.