«Sì, se fossero con la giacca e la cravatta»
di Lorenzo Salvia
«Se fosse un corteo di gente in giacca e cravatta con l'impermeabile addosso in caso di pioggia e l'impermeabile sul braccio in caso di sole, potrei anche andare». Guardi che stavolta non è un gay pride, sfilano a sostegno della legge sulle coppie di fatto.
«Sì ma c'è Pannella, ci sono i Radicali, come al solito finirà in una pagliacciata.
Sarà una cialtronata controproducente». Franco Zeffirelli, omosessuale dichiarato, sabato non sarà in piazza.
Non pensa che sia utile una legge che riconosca i diritti delle coppie di fatto, anche omosessuali?
«Se mi vengono a dire che gli uomini si devono sposare fra loro e magari pure adottare dei bambini, no: è contro natura. Sui diritti, invece, mi sembra un falso problema: molti sono già garantiti».
Il disegno di legge sui Dico non le interessa, quindi.
«No, è una pastetta che non cambia nulla, una coperta corta tirata di qua e di là per non scontentare nessuno».
Lei non si è mai sentito discriminato?
«No, anzi. Sono sempre stato apprezzato ancora di più perché la gente intelligente capisce che per un cattolico non in regola con le leggi morali della Chiesa la vita può essere più dura».
Sì ma lei è Zeffirelli, regista famoso in tutto il mondo.
Per chi non è nessuno?
«Ma figuriamoci! Esistono forse persone che vengono licenziate o non assunte perché omosessuali?».
Certo che esistono. E poi a volte la discriminazione è più strisciante.
«Ma se uno fa l'esaltazione delle proprie inclinazioni sessuali allora capisco che un capo ufficio dica "quella è la porta". A letto ognuno fa ciò che vuole, basta non portarlo stampato in faccia. E questo vale per tutti, omosessuali e non».
Lei è cattolico. Crede che la Chiesa condizioni la politica italiana sui diritti degli omosessuali?
«La presenza della Chiesa non ci condiziona ma ci rammenta il nostro dovere.
La Chiesa non può non dire quello che dice».
Secondo Paola Binetti gli omosessuali sono deviati. Lei si sente deviato?
«Deviare significa andare fuori dalla strada comune, e questo per un omosessuale è vero. Ma non vuol dire essere traviati o moralmente spregevoli».
Ci ho lavorato anni fa, quando facevo la comparsa all'Arena di Verona. Una checca sordida, spesso ubriaco, atteggiamenti da ragazzina isterica. E ha anche il coraggio di parlare!
forse da quando si e' scopato gesu' sul set
si crede un padreterno...
cmq e' chiaro da cio' che dice che tira coca alla grande
Che faccia di culo..
come quei tizi, tutti ovviamente danarosi e senza problemi economici, che straparlano a favore della flessibilità e contro sindacati e diritti.
Gente immonda.
Secondo me Zeffy è contrario perché sospetta che non se lo sposerebbe nessuno.
sentite, dobbiamo dirgielo: i cavalli, in natura, fanno anche sesso tra maschi, come i cani, come le lontre,come almeno una 20 tra mammiferi e uccelli. questa del contro -natura, quualcuno glielo deve spiegare che non sta su questa terra voluta dadddio.
secondo me è contario perché teme di dover pagare gli alimenti a qualcuno!!
E' contronatura anche l'asina che si tromba un cavallo?
"sentite, dobbiamo dirgielo: i cavalli, in natura, fanno anche sesso tra maschi..."
A questo proposito, mi sono sempre chiesto: se in natura si possono trovare vari esempi di omosessualità, questa è sempre soltanto fra individui maschi. O vi risulta che esistano delle specie che si accoppiano fra femmine?
se non vado errato gli storioni cambiano sesso nel corso della loro vita. da maschi a femmine (o e' viceversa?).
quindi tutta sta menata del 'diritto naturale' se la evitano alla grande. e anche i problemi di identita' sessuale.
vogliamo parlare delle piante da frutto?
Piante da frutto? Hai visto un pesco farsi un mandorlo?
"se non vado errato gli storioni cambiano sesso nel corso della loro vita. da maschi a femmine (o e' viceversa?)."
Come no! Ma solo gli storioni del genere "storions luxuria"..
Avendo ascoltato Zeffirelli a portaporta, aggiungerei che quel porcaio del gay pride oltre ad esserlo non rappresenta niente se non un comizio elettorale dei partiti, ma io non ci casco e ritengo che vada fatta una legge che disincentivi le convivenze, non il contrario, e che aiuti il sostentamento dei figli. Ve lo dice uno che non è neanche eterosessuale...
A dispetto di quanti critichino, egli è un grande esempio di civile moralità. Da applaudere.
"A dispetto di quanti critichino, egli è un grande esempio di civile moralità. Da applaudere"
Due errori blu in due righe. In pratica, uno per riga. DA BATTER(CI) LE MANI.
...so che non c'entra molto con quanto detto fin qui ma...
...mi servirebbe URGENTEMENTE un riferimento per mettermi in contatto con qualcuno dello staff di Franco Zeffirelli.
Grazie a chi vorrà (e potrà) rispondere!
Quanti discorsi vuoti, alcuni anche offensivi o volgari. Basterebbe solo un pò di rispetto del prossimo, e forse non si farebbero.
Ha ragione il Dott. Zeffirelli, la questione dei DICO è un problema di coperta troppo corta. Io aggiungerei di italianissimo malcostume politico che fa del "sociale" uno strumento di contesa ad interesse di pochi.
Le scelte di vita sono assolutamente libere, non si deve però imporle agli altri. Va benissimo qualsiasi tipo di rapporto, di convivenza o solo di incontri occasionali, anche con persone dello stesso sesso, finchè rimangono nella sfera personale.
La famiglia è fatta di uomo donna e figli, ed è così non perche lo dice Sua Santità Ratzinger, ma perchè è la storia e sopratutto il futuro dell'Umanità. O pensiamo di avere nipoti per clonazione!
Vediamo:
"Le scelte di vita sono assolutamente libere, non si deve però imporle agli altri"
Sono d'accordo. E infatti nessuno vuole obbligare nessuno a fare un dico, un pacs, a iniziare una convivenza. Peraltro, nessuno obbliga nessuno nemmeno a sposarsi in cattedrale.
"La famiglia è fatta di uomo donna e figli, ed è così non perche lo dice Sua Santità Ratzinger, ma perchè è la storia e sopratutto il futuro dell'Umanità. O pensiamo di avere nipoti per clonazione"
I conti non tornano. Se le scelte di vita sono libere e nessuno può imporre ad altri le proprie, come mai lei adesso scrive questo?
Oppure, lei ritiene che sia invece obbligatorio avere nipoti? E le famiglie senza figli, come per esempio è la mia dato che non abbiamo intenti riproduttivi, non sarebbe una famiglia?
Sarò malevolo, ma mi pare che, molto più semplicemente, lei ritenga che alcune scelte di vita (che immagino siano quelle preferite da lei) siano migliori di altre scelte di vita (che immagino siano quelle che lei non farebbe).
E infine: in che modo la scelta di vita da lei preferita sarebbe danneggiata dalla scelta di vita preferita da altri?
Per esempio, io sono sposato, non so lei. Mettiamo che domani passi la legge sui dico o qualcosa di simile e che lei decida di fare un dico con qualcuno. Secondo lei, la sua unione toglierebbe qualcosa a quella tra mia moglie e me? Lei e il suo compagno violereste con la vostra unione i diritti di mia moglie o i miei? E se sì, può dirmi quali nostri diritti violereste e perché?
maròòò...
«Ma figuriamoci! Esistono forse persone che vengono licenziate o non assunte perché omosessuali?».
ma non è possibile, ma dove azzo è vissuto 'sto tipo...??? con tutte le discriminazioni che gli omosessuali hanno dovuto sin qui patire..., proprio lui arriva a fare 'sto popò di domanda...???
«La presenza della Chiesa non ci condiziona ma ci rammenta il nostro dovere.
La Chiesa non può non dire quello che dice».
mettiamo che sia così, ma perché allora la chiesa, grande morigeratrice, non fa luce sulle orrende malefatte dei suoi servitori...???
e mentre tutto ciò accade, padreppie, perchè si nasconde...???
Persio?
Mi scusi il mio punto interogativo a proposito del nickname che usa. Persio, poeta, o se vuole pensatore, del primo secolo dopo Cristo, ha trascorso buona parte della sua breve vita di studi in forma appartata, quasi eremitica. Scelta che non farei, ma che non giudico, così come altre scelte. Lei mi attribuisce giudizi di valore, ovvvero migliore o peggiore, che non ho dato ed in genere non lo faccio, è il mio impegno più importante; ma probabilmente non mi sono spiegato bene. Peraltro Aulo Persio Flacco, nato in Toscana dalle mie parti, forse proprio perchè di tale sangue,ha lasciato, anche se mai pubblicata, una copiosa produzione di satira. Purtroppo non la conosco a fondo,ho solo qualche ricordo di Giovenale, di poco tempo successore nel "settore", ma che Persio citava. Tale tipo di letteratura, sebbene dovrebbe rappresentare la visione dal "terzo" punto di vista ed avere la funzione di censore (e qui già si va nella modalità del "sto giudicando") dei costumi del momento, è per sua natura difficile da esprimere per l'autore mantenendo indipendenza dalle posizioni personali di giudizio. Le chiedo per la seconda volta di scusarmi, poi concludo su Persio per entrare in tema. Il poeta che le ha ispirato il nickname, per inciso direi "nomignolo" in lingua italiana, sebbene prematuramente orfano, ebbe la possibilità di studiare, di formarsi ed infine di seguire un percorso di uomo di pensiero che lo fa collocare fra gli stoici: ovvero, e mi scusi la volgarità dei termini, persone asociali ed irridenti del proprio genere e del prossimo. Lei ha scelto di avere famiglia, e, sempre perchè mi spiego male, non ha capito che la invidio: io non la ho, non ci sono riuscito, probabilmente non sono capace, ed è il mio più grosso cruccio, ormai quasi una crisi esistenziale; non per questo però giudico le convivenze omosessuali. Ma non mi piace innanzitutto la cattiva abitudine della nostra politica di usare i problemi sociali con secolari metodi demagogici. Parimenti non tollero (ed è una "parolaccia" che uso assai malvolentieri) manifestazioni come gli annuali "gaypride", dove accanto a dignitosissime, rispettabilissime, stimabilissime, simpaticissime ed amabilissime, perchè figli di un dio con tanti nomi ma unico, persone, ci sono travestiti mercenari o disadattati di vario tipo, che rendono il tutto quella imposizione di costumi di cui parlavo. Vuole sapere cosa mi levano? Una parte dei contributi che faticosamente verso per la mia pensione. Sono egoista che ci vuole fare. Mi levano sopratutto, se gli daremo esagerato credito, la possibilità di credere in un futuro: se avessi scelto, e ripeto che non è così, di non avere progenie, la mia vita trova comunque un senso solo se è un viaggio insieme al prossimo e nella prospettiva di continuazione dell'umanità. SENZA CLONI DI UOMO, accetto solo i pomodori ed il mais OMG. LE persone che hanno fatto una scelta diversa sono quelle che dovrebbero appellarsi Persio, l'asociale, che però era innocuo dato che non pubblicava i suoi scritti "contro" e non andava alla manifestazione in minigonna. Lei si firmi con uno dei nostri bellissimi nomi italiani. Con amicizia, Andrea Cavani
@cavani
Premesso che Persio è nome italiano, dal momento che non mi risulta che il latino sia una lingua straniera, mi rincresce deluderla ma mi firmo come mi pare, tanto più che quel "Persio" è proprio il mome che figura sulla mia carta d'identità.
Lasci perdere la Stoa, che è chiaro che non ha capito. Una ricerca su internet potrà anche togliere qualche dubbio su come si scrive questo o quel termine, o dirci quando è nato Garibaldi, ma se si vuole capire c'è soltanto da studiare e da meditarci sopra. Gli stoici con l'asocialità non c'entrano nulla, tant'è che proprio sulla Stoa si fonda il diritto naturale romano.
Arriviamo alla questione dei contributi, che lei si vede sottratti. Perché? chi glieli toglie? in che modo?
Infine:
"Mi levano sopratutto, se gli daremo esagerato credito, la possibilità di credere in un futuro: se avessi scelto, e ripeto che non è così, di non avere progenie, la mia vita trova comunque un senso solo se è un viaggio insieme al prossimo e nella prospettiva di continuazione dell'umanità"
In che maniera? perché? e soprattutto, per quale motivo un suo problema emotivo dovrebbe essere così importante da ricevere una consacrazione giuridica gerarchicamente superiore ai principi di eguaglianza costituzionale?
Che ne dite della famiglia "fuori norma" di Gesù? Giuseppe non è il padre, mentre lo è Dio. Una coppia di fatto in cui madre naturale sta con padre adottivo. Non è proprio l'emblema della famiglia "normale" come la Chiesa vuol farci intendere.