Appaio, dunque sono.
E' un film già visto.
Ieri, chi poteva permetterselo comprava, comprava, comprava:
http://it.wikipedia.org/wiki/Paninaro
Oggi, chi non può permetterselo, ruba o si prostituisce:
http://it.wikipedia.org/wiki/Enjo_k%C5%8Dsai
Più che di poveracci parlerei di delinquenti. Non credo che tutti gli arrestati siano figli di operai. E non credo che le rapine siano fatte solo ai ricchi. Essendo vigliacchi colpiscono dove sanno di andare tranquilli.
Ma siamo sicuri che i baby rapinatori erano dei poveri cristi? Queste bravate le fanno anche i figli della borghesia bene, che ha dis-educato i propri figli, sbeffeggiando le regole e i valori etici che le ispirano.
ellroy credo tu abbia freinteso.
non e' interessante conoscere la classe sociale di appartenenza di vittime e predoni, e' piu' interessante dare risalto al fenomeno.
il bene "superfluo" viene considerato oramai come "necessario", quindi si tenta di soddisfare questa "necessita' di superfluo" con ogni mezzo.
@Berja. Sempre che si tratti di una necessità oppure un fenomeno di bullismo organizzato (cosa che non è certo una novità). Insomma non è detto che questi ragazzi rapinassero per possedere un cellulare. Forse lo facevano per altri motivi non ultimo il lucro.
concordo con cxr
i rapinatori/rapitori della bocconi di qualche settimana fa, se non erro, erano tutti fanciulli della milano bene che probabilmente si divertivano così...
Nel 1986 andai in jugoslavia, la ex jugoslavia, prima di andarci mi informai su quella realtà a me sconosciuta, conosciuta solo sui libri di storia , dai libri turistici da me acquistati era descritta una realtà paradisiaca, dove non esisteva corruzione, povertà, addirittura si sconsigliava di rilasciare le mance per non offendere i camerieri perchè essi erano lavoratori al servizio della collettività e non invece intesi come da noi da premiare per il servizio reso con una mancia.
Risultato?
per avere l'acqua minerale bisognava dare la mancia ai camerieri se no non si trovava, la milizia al servizio del direttore dell'albergo che a noi italiani ci tolse le camere riservate per darle ai tedeschi dietro lauta ricompensa, inutile dirvi che a momenti gli saltai addosso e quando alla mia protesta che avrei chiamato la milizia per denunciarlo mi rise in faccia, per fortuna altri italiani s'accodarono alla mia protesta e ci restituirono la differenza economica dovutaci per la diversa collocazione riservataci.
Acquisti nei negozietti? appena sentivano che eravamo italiani alzavano i prezzi, un ragazzo s'indicò le scarpe aveva le mitiche Nike ai piedi, io mai avuto un paio di Nike in vita mia e mi disse voi italiani ricchi facendomi scrocchiare le dita sotto gli occhi.
Io a sta storia che il consumismo è figlio dell'imperialismo occidentale non ci credevo prima ma dopo quel viaggio ne fui convinta ancora di più e che i paesi comunisti fossero immuni dal peccato del desiderio dell'oggetto griffato e del denaro guadagnato illegittimamente ne ebbi la prova molto prima della caduta del muro di Berlino.
maria
Ellroy e cxr: quel che si voleva mettere in evidenza non è il fatto di cronaca in sè, che potrebbe nascondere anche altre motivazioni - come dite. Si voleva sottolineare, immagino, un solo aspetto: il consumismo ed i suoi tragici effetti sociali/culturali.
Questi baby rapinatori potranno anche non essere delle "vittime del sistema", ma queste altre lo sono eccome: http://it.wikipedia.org/wiki/Enjo_k%C5%8Dsai ...ed il colpevole sappiamo tutti chi sia.
maria scusa ma hai fatto confusione tra propaganda e realta', non si vede perche' in yugoslavia dovessero essere meno stronzi che in altri luoghi, il socialismo dovrebbe mirare a produrre eguaglianza sociale non moralita'.
per il resto:
http://www.ansa.it/site/notizie/regioni/piemonte/news/2007-03-08_10856680.html
2007-03-08 14:13
Baby gang: terrorizzavano coetanei Torino bene, 4 arrestati
Ragazzi sbandati ma anche figli modello, centinaia le denunce
(ANSA) - TORINO, 8 MAR - Prendevano di mira i ragazzi della Torino bene all'uscita dai negozi e li derubavano del giubbotto firmato, del cellulare e dei soldi. Per impedire gli scippi i negozianti avevano addirittura previsto un servizio scorte per i loro giovani clienti. Centinaia le denunce a carico delle 3 baby gang, negli ultimi mesi vero e proprio terrore per i loro coetanei. 4 giovani sono stati arrestati e 9 denunciati, si tratta di ragazzini sbandati ma anche studenti appartenenti a famiglie insospettabili
BERJA io volevo solo sottolineare come ha fatto cxrm ed ellroy che certi costumi ed abitudini non è detto che appartengano ad una particolare componente sociale o siano gli oggetti stessi a scateneare tali comportamenti, si guarda sempre l'azione finale e non si ragiona su cosa può spingere un adolescente a diventare un pericolo per sè e gli altri , voler colorare ideologicamente ogni azione è un grave errore di minimizzazione.
maria
Posso suggerire il bel libro di Judith Levine "Io non compro?"...
Paul
Posso suggerire il bel libro di Judith Levine "Io non compro?"...
Paul
maria, che per l'immaginario che esportiamo sbavano tutti (dalla mongolia esterna a zanzibar) lo scrisse gia' qualche decennio fa enzensberger.
e' esattamente questa la forza dirompente del capitalismo
che se parlavi italiano i prezzi raddoppiavano mi ricorda fuori bolzano anni 70.
quindi?
tonii temo che tu tenda alla troppa semplificazione della forza del capitalismo e non valuti pienamente la responsabilità individuale rispetto alle scelte che si compiono, non si può sempre dire è colpa della società , del capitalismo, qui non parliamo di popoli affamati e colonizzati , non parliamo di bambini con il ventre gonfio e la morte negli occhi.
per favore!
maria
voler colorare ideologicamente ogni azione è un grave errore di minimizzazione
scusa, ma di nuovo e' un tuo problema, non volermi per forza affibbiiare quelli che sono stati i difetti della tua generazione.
la mia opinione e' solo che l'andamento economico ed ideologico attuale ci conduce a considerare indispensabili le cose che meno ci servono, e che il motore della lotta di classe (o della "mobilita' sociale" come amano dire certi) non e' piu' la necessita' di liberarsi dai bisogni primari ma la necessita' di liberarsi soprattutto dal bisogno del superfluo.
guarda le pubblicita' dei picoli prestiti, con cosa sono illustrate? con immagini di cellulari, computers, motociclette ed automobili costose; mica con immagini di libri, calzoni e prosciutti!
berja tu stai usando un pc per scrivere, che facciamo di questo strumento?
noi scriviamo, io ci lavoro pure, ma c'è chi lo usa per conusltare siti pedofili, approcci sessuali, vendite di prodotti griffati, come lo etichettiamo tale prodotto consumistico?
io ho fatto un finanziamento per comperarlo e allora?
pensi che sia questa la molla che spinge un adolescente a spingere il pedale a 200 all'ora per sfracellarsi, o che muove i bulletti a rapinare i coetanei?
maria
pensi che sia questa la molla che spinge un adolescente a spingere il pedale a 200 all'ora per sfracellarsi, o che muove i bulletti a rapinare i coetanei?
"grande e' la confusione sotto al cielo, quindi la situazione e' eccellente"
oppure
"icche c'entra icculo colle quarant'ore?"
"e' esattamente questa la forza dirompente del capitalismo"
e che distrugge l'aggregazione sociale per la conquista di diritti non superflui, soprattutto in terre dove i bisogni primari sono ancora negati ai piu'.
nairobi, immensi cartelloni con i bianchi ricchi rafiki che parlano con l'ultimo modello nokkkia.
nairobi, la gente in strada interessatissima a quale modello di cellulare hai in tasca.
la corruzione attecchisce cosi' facilmente, a tutti i livelli.
la rapidità con cui si è andati ot merita una segnalazione da autovelox.
giovani contemporanei usano la violenza per appropriarsi di beni dal valore intrinseco irrilevante.
questo mi sembra essere il tema segnalato dal kommissar.
D'accordo in tutto con Berja. Rieducare al necessario dovrebbe essere una priorità in una società che sta imboccando la pericolosa strada della distruzione delle risorse, in particolare delle fonti di energia non rinnovabili, semplicemente al fine di dotarsi di oggetti e 'comodità' che in buona parte sarebbero evitabili.
Esempio: chi, oggi, acquisterebbe un'auto senza aria condizionata? Ma è davvero così necessaria l'aria condizionata in machhina? E a casa? Per avere d'estate 15 gradi quando d'inverno ne sognamo 30?
Berja fa gisutamente notare come la percezione del necessario si sia spostata ben oltre il limite di quanto, una volta (non troppo tempo fa), era considerato superfluo. E questo non è legato alle fasce sociali e culturali, ma grossomodo equamente distribuito in tutta la popolazione. Ciò che cambia è il modo di di procurarsi il necessario superfluo, e non è detto che chi se lo procura rubando sia peggio di chi se lo procura 'legalmente', il giudizio non è sulla moralità quanto sull'esigenza di possedere.
Aria fritta.
Da che mondo è mondo la cosiddetta "lotta di classe" prende di mira i simboli della ricchezza, dai gioielli di cui coprivano come alberi di natale gli antichi alle nike odierne. Qualche prudenza sui rolex, che quasi tutti falsi.
Il problema non è ne' il capitalismo, ne' la società dell'apparenza, ne' altro sociologismo vacuo..povertà e ricchezza, potere e mancanza dello stesso ci sono -da sempre- in ogni forma di organizzazione sociale; dai faraoni alla cornea del nord.
Però se vogliamo fare il pistolotto psico-etico alla crepet, in salsa borjosa, va bene..è come il doveroso dieci di tutta la "giuria di qualità" alla canzonetta sui picchiatelli.
lhasa, davanti al luogo piu' sacro c'e' un fast-food e un negozio di vestiti 'hip-hop' per la gioventu' locale.
questa sovrapposizione e' normale, ovvia.
l'immaginario che esportiamo e' figo. e il prezzo da pagare e' che assieme esportiamo l'indifferenza totale con cui si arraffano i soldi.
c'e' chi costruisce una fabbrica in thailandia e licenzia donne incinte e sindacaliste e chi ti ciula il cellulare all'uscita di scuola. il meccanismo e' lo stesso. il fine anche.
il necessario non e' il pane. e' la maglietta d&g.
la subrette che ha fatto carriera televisiva grazie ad alcuni pompini ben riusciti e' parte integrante del sistema. e non ditemi che lo faceva per fame.
se si vuole uscire da tutto cio' la via e' la scelta individuale. il rifiuto dettato da conoscenza.
lhasa, davanti al luogo piu' sacro c'e' un fast-food e un negozio di vestiti 'hip-hop' per la gioventu' locale.
bah, non mi pare che ballare hip-hop sia più sciocco del credere nella reincarnazione..
valore meno "alto", senza dubbio..
Maria, pienamente d'accordo con te che la responsabilità individuale sia sempre importante, ma non è affatto necessario parlare di "popoli affamati e colonizzati" o di "bambini con il ventre gonfio e la morte negli occhi" per riflettere sui danni del capitalismo e del consumismo, che hanno prodotto, per l'appunto, dalle nostre parti, anche danni culturali, di enorme rilevanza sociale. La fame e la morte in questo caso non c'entrano, ma la manipolazione massmediatica, il consumismo sfrenato che porta a certe subculture frivole e modaiole, o peggio alla lobotomia massificata che porta ad accettare certi valori e certi modelli...beh, questo sì, c'entra eccome.
"non si può sempre dire è colpa della società , del capitalismo"
Non si può neanche sempre dire è colpa dei criminali, dei cattivi, senza riflettere su come funzionano le cose e su fino a che punto noi saremmo onesti e buoni...
Domandiamoci come mai la gente si compri il SUV, nonostante guidi al massimo fino al panettiere o a scuola a prendere i bimbi.
Domandiamoci come mai in giro non c'è più uno che abbia un paio di occhiali normali, ma tutti - anche a 50 o 60 anni - debbano mettere in mostra sigle e marchi giganteschi, ridicoli, con i più giovani agghindati come bamboline, col cinturone dal fibbione Dolce & Gabbana bello in vista, che sennò nel gruppo e in società non conti una fava... La stupidità generalizzata degli anni '80 non ci ha insegnato niente? Evidentemente no.
Come scrive Berja, "l'andamento economico ed ideologico attuale ci conduce a considerare indispensabili le cose che meno ci servono": c'è forse altro da aggiungere?
Però se vogliamo fare il pistolotto psico-etico alla crepet, in salsa borjosa, va bene..è come il doveroso dieci di tutta la "giuria di qualità" alla canzonetta sui picchiatelli.
[...]
non mi pare che ballare hip-hop sia più sciocco del credere nella reincarnazione
plaudiamo al rientro nell'arena del grande dedalus (fu olegna) stercorario massimo e sospensorio e cinto erniario del capitale!
"temo che tu tenda alla troppa semplificazione della forza del capitalismo e non valuti pienamente la responsabilità individuale rispetto alle scelte che si compiono"
cristo finalmente qualcuno che lo usa sto termine, responsabilità individuale, che finisce sommerso ogni volta da questa continua e insopportabile sociologia scusazionista.
"scusazionista"
qui nessun@ scusa un cazzo
questa e' per ellroy, per cxr e per laciliegina:
http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/scuola_e_universita/servizi/bullismo-3/torino-gang/torino-gang.html
[...]
A dividere vittime e aggressori solo il diverso contesto sociale di provenienza e il diverso 'stile', vale a dire l'antica divisione tra 'tamarri' e 'cabinotti', come vengono chiamati a Torino i giovani delle famiglie più benestanti.
"Quello che colpisce - ha spiegato il procuratore capo del tribunale per minorenni di Torino Ennio Tomaselli - è che gli arrestati non avevano percezione della gravità del reato che stavano commettendo. Solo pochi di loro hanno già alle spalle delle segnalazioni, per vicende meno gravi, la maggior parte è incensurato e proviene da contesti che non presentano particolari criticità"
1) come si fa a far percepire come reato un'azione che e' vista come mera soddisfazione delle proprie necessita'?
2) per poter parlare di "responsabilita' individuali" e' necessario che prima tali responsabilita' siano conosciute e assunte consapevolmente dai soggetti.
altrimenti e' tutto un prendersi in giro.
le mie uniche domande sono:
come si può non comprendere la "propria responsabilità" e la gravità di un atto di violenza fisica, psicologica o qualsivoglia verso un altro essere umano...???
può davvero..., un essere umano, non rendersi conto di esercitare violenza su un suo simile...???
se si può rispondere si, allora davvero non ci resta che piangere...
Drizzt: non ci resta che piangere.
Conosco di persona alcuni dei protagonisti di questi fatti, confermo che sono cabini e non poveracci né disagiati (quelli sono i miei, e fanno le baby-gang nei centri commerciali di periferia: del centro hanno paura).
Ti confermo che è come dici. Non è tanto un non rendersi conto che si sta esercitando violenza, quanto la (non) percezione della gravità della cosa. E' pigrizia mentale, è l'ottusità che li caratterizza: inebetiti (spiace il luogo comune, ma tant'é) dalla tvcultura, da questa resi ormai incapaci di ragionare e dialogare, sanno solo muoversi in gruppo con le clave ed è la modalità più facile con cui siano venuti in contatto per ottenere quanto desiderato.
Pigrizia, perchè in quanto cabini non è la possibilità di ottenere le silver che gli manca: mami e papi gliele comprerebbero ma lo farebbero magari tra sei mesi, o dopo un bel voto; andarsele a prendere, e subito, non è fatto figlio della violenza, è figlio dell'incapacità di attesa, di programmazione (costruisco-ottengo).
La "violenza fine a se stessa", così come la "violenza a fine di rapina", non c'entra davvero proprio niente, anche se apparentemente sembra sia quello ciò che ci troviamo davanti agli occhi. Ma è solo il mezzo. Ed è secondario nel capire le ragioni così come lo è per i ragazzi protagonisti. Le ragioni vanno cercate in tutt'altra direzione.
@Lorenzo
"Questi baby rapinatori potranno anche non essere delle "vittime del sistema", ma queste altre lo sono eccome: http://it.wikipedia.org/wiki/Enjo_k%C5%8Dsai ...ed il colpevole sappiamo tutti chi sia."
-Conoscendoti- direi che il colpevole sono IO.
oppi... vorrei poter dire che hai/abbiamo torto, ma sono certo che la tua analisi sia più che corretta..., eppoi tu queste "situazioni", le vivi in prima persona, per cui ne sai certamente più di me..., indi per cui... piangiamo... :-(((