«Schiavo del capitale, l’uomo, corrotto dalla sua stessa schiavitù, cerca di prendere la rivincita soggiogando la donna, sfruttandola e martirizzandola. Estenuato da un lavoro senza gioia e senza ideale, l’uomo cerca l’oblio nell’alcool, nella crapula; la donna custode del focolare, ne è sempre la vittima. È la donna che prepara la carne da cannone, la carne da sfruttare, la carne da piacere. La donna non diventerà libera che quando l’uomo sarà libero»
ma quando l'ha scritto questo, a fine ottocento?
Meravigliosa la ricerca dell'oblio nella crapula; carni che grondano ragù e piacere.
Ormai la retorica è un must.
@dedalus
era il 1921, c'è scritto... oddio con sti puntini proprio non mi tengo oggi...
@maria
bel post, grazie
ahahah dedalus !
ma quando l'ha scritto questo, a fine ottocento?
no 1921
Allora ritiro, la retorica fa scopa con l'epoca
Pensa come sarebbe contenta di sapere che ora come ora, nella maggior parte dei casi, la festa della donna e' diventata l'occasione di prendersi una rivincita e andare al ristorante con le amiche per cercare l’oblio nell’alcool, nella crapula e per toccare i culo a camerieri ammiccanti.
NB)
Questa piccola provocazione sul costume nulla vuole togliere al ricordo di quelle 129 donne e a tutte quelle che nel corso del tempo hanno sofferto delle ingiustizie da parte di chiunque per qualunque motivo.
Quella della Ravera mi sembra una lettura romantica ma fallace, come gran parte del pensiero comunista italiano, purtroppo, fondato su miti poi rimasticati pigramente.
La conclusione mi sembra la cosa fondamentale: la libertà è indivisibile, si è liberi solo se si è liberi tutti/e. Domanda quasi polemica: quante femministe hanno preso le difese dei GBLT durante gli attacchi incivili della Binetti e di Volontè?
Per quanto riguarda la relazione tra capitale e dominio del maschio, suggerirei di ricordare che prima di accumulazioni consistenti di capitale, nel mondo rurale, la donna era soggiogata anche di più. Ricorderei altresì che la liberazione della donna è andata proprio di pari passo con l'espansione della accumulazione capitalista.
Maria, in senso amicale, sai che ti amo!? ;-)
Carolina
Maria, a certi basterebbe che preparasse la carne per il pranzo. Per la crapula poi, dai, chi accidenti ci pensa più,con il tempo scarso a disposizione e con la salute sempre in bilico? Diciamo che buona parte dell'universo maschile resta aggrappata ad uno schema sociale in cui l'uomo era l'unico gestore del potere familiare, sociale, economico e politico e che non gradisce la concorrenza di tante femminucce, molte brave quanto e forse più di tanti uomini, che tenacemente resistono e tendono a chiudere le porte all'ascesa e all'affermazione femminile nella società e nel mondo del lavoro qualificato. Il problema, secondo me, consiste nella formazione delle donne, a cui l'educazione familiare e scolastica devono dare la consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri diritti, primo fra tutti il diritto al rispetto. Se tutte le donne oggetto di violenza o di sopruso si ribellassero subito, ricorrendo alle istituzioni che devono, per legge, difenderle, molti galletti la smetterebbero di cantare sulla "munnezza"(cumulo di spazzatura), come si dice dalle mie parti. Buona festa della Donna a tutte.
Mi da molto fastidio sentire parlare di violenza alle donne, perche detesto i vigliacchi che hanno bisogno di sentirsi maschi mentre sono delle povere merde senza dignita, allo stesso tempo pero mi da ribrezzo vedere donne che esprimono la loro carnalita e potere sulla debolezza -non certo forza- maschile facendo le oche strarifatte o prestandosi a "oggetti" -in tutti i sensi- del piacere, ad esempio nelle trasmissioni televisive... e mi chiedo:
in questi e tanti altri casi il femminismo dove è finito?
Violenza sulle donne NO, ma 'donna oggetto' (per la dignita macchiata di tutte le donne) invece SIIIIIII!!!!
Com'è?
( mi pare non si senta volare neanche una mosca .. )
Oggi comandano, eccome, le donne e se la tirano imparando a fare le Donne come orami sanno benissimo fare, mentre l'uomo è in realta un burattino "femmina"-dipendente...
marco il concetto di camilla ravera riportato nel mondo rurale non cambia, lei ovviamente inserita in un contesto storico ed economico diverso dal quell'odierno si esprime, come fai giustamente notare, con un'enfasi diversa da quella che userebbe una donna oggi se affrontasse il tema dell'emancipazione femminile.
Ma perchè dico che non cambia?
il capitale se l'intediamo come accumulo di beni e cose ed osassimo paragonarlo al possesso degli animali domestici, dei raccolti, dei figli partoriti, sostanzialmente non devia il ragionamento di camilla.
la donna è un bene perchè ella stessa diventava proprietà della famiglia.
So che è un pensiero forte ma chi ha qualche annetto in più si ricorderà dei ragionamenti fatti rispetto al concetto di legame che si applicava ai vari componenti della famiglia rurale e patriarcale.
Il capitale ha solo cambiato nome , dal lavoro agricolo si è passati a quello industriale e manufatturiero, la nuova tipologia di produzione ha portato le masse a concentrarsi in spazi comuni ed orari innaturali, ma la sostanza non cambiava "le cose" erano sempre persone, proprietà, non a caso il proletariato era definito chi non aveva altra propietà che la propria prole e chi generava la prole era sempre una donna.
maria
La Giornata Internazionale della Donna è oramai trascorsa, ma questo ennesimo giorno di possibile riflessione, non ha potuto, nè potrà per molto tempo ancora, rendere inattuali le parole della Signora Ravera, le quali, purtroppo, sono ancora piuttosto attendibili, in molti, in troppi ambiti sociali, sia nazionali che esteri. Credo che in parte, l'idea che ciò sia poco attendibile, derivi dalla mancanza di una idea d'insieme, dalla mancanza di conoscenza profonda e diretta di alcune realtà e, tutto sommato, dalla scarsa e scorretta informazione ed educazione in tal senso. Dedico a tutte e tutti voi, pochi versi di una poetessa quechua-peruviana, sperando ne condividiate lo spirito ed il messaggio, che reputo molto femminili:
… Khunanmi aswan allin kananchispaq,
… Oggi è il momento di essere migliori
qhaynunchaymanta khunan ruway aswan allin kanan
Ciò che oggi faremo deve essere migliore di ieri
paqarin asman kusa kananpaq…
per poter essere superato domani…
Piccolo commento personale : la festa della donna è quanto di più stupido possa esistere.
Primo, perchè la festa stessa di un genere non ha senso alcuno, perchè di fatto sarebbe come certificare l'inferiorità della donna. Ovvero : il fatto che non esista una "festa dell'uomo" sta di fatto a significare che l'uomo non ne ha bisogno, che non è una categoria, ma è il mondo stesso nella sua essenza, non ha bisogno di alcuna celebrazioe in quanto rappresenta il tutto.
Istituire una festa della donna significa invece voler dire che le donne sono qualcosa d'altro, come se fossero una categoria a parte, e dunque, di fatto, qualcosa di inferiore, diciamo un pò una minoranza (quando in realtà sono effettivamente una maggioranza). Insomma, esistono feste religiose perchè gli appartenenti alle religioni sono gruppi ben definiti, spesso immensi ma comunque limitati, così come le feste di paese, le feste di associazioni, gruppi vari, ecc. ; ma l'idea che possa esistere una festa della donna è controproducente per le stesse donne.
Non so se mi spiego, e come dare un contentino, da parte dei maschi, ad un gruppo di poveracce, un giorno di festa dedicato a loro, che se ci pensa bene è come se equivalesse a dire che invece tutto il resto dell'anno festeggiano i maschi...
Non so se ho reso l'idea, secondo il mio personalissimo parere la festa della donna è proprio sbagliata su basi teoriche...
Seconda cosa, è detestabile lo sfruttamento indegno che se ne fa, di fatto una vera e propria offesa alle donne stesse quanto fanno tutte le discoteche di invitare spogliarellisti da ogni dove, come per dire questa è la sera in cui vi potete sentire più troie. Ieri sera per la mia città era stracolmo di ragazze tutte in minigonna che giravano euforiche dappertutto,molte pronte ad andare a vedere Scamarcio o non so chi altro con numerosissimi maschi che sbavavano dietro alla loro caccia ; è questa forse la celebrazione della dignità femminile? Una schifezza, a me pare.
Perchè non si usa questa giornata per riflettere davvero sui seri problemi del genere femminile, che non sono le puttanate sulle quote rosa e le incommensurabili idiozie sulle troppe poche donne ministro o capi d'azienda o le sesquipedali idiozie sulle donne mercificate in TV, ma invece le violenze, familiari e non, inflitte a povere ragazze da vigliacchi e pervertiti senza scrupoli, vere merde umane senza dignità, le molestie, le avances, le offese gratutite, gli stupri e similia?
un appunto a tutti/e coloro che denunciano l'inutilità della festa dell'8 marzo come nuova festa consumistica e modaiola, rispetto all'uso non di dibattito e di discussione ma come puro divertimento merceologico e discotecaro vorrei ricordare che l'imbecillità non ha sesso, lingua, censo e anche le donne non si sottraggono a questa legge sociologica.
Ma poichè il nostro sguardo ed attenzione non è fortunatamente rivolto solo ad essi/e ma ci proponiamo ben altri fini e nutriamo ben altre ambizioni vorrei segnalare i dati riportati dal Venerdì di Repubblica uscito in edicola ieri:
1/5 delle bambine nei paesi in via di sviluppo non completano le scuole primarie.
140 milioni di donne in tutto il mondo hanno subito mutilazioni genitali
99% di donne hanno subito mutilazioni in Guinea.
70% di donne su un totale di 852 milioni di persone denutrite sono donne.
95 milioni le donne migranti dal loro paese d'origine lo sono per fame o motivi politici.
80% degli 800mila ridotti in schiavitù sono donne e bambine (640.000).
nella media mondiale le donne lavoratrici sono il 56% nel mondo arabo il 33%.
l'analfabetismo maschile nel mondo arabo è del 33% quello femminile del 50%.
1,7 milioni di bambini sarebbbero sottratti alla fame se le donne avessero più diritti.
nei paesi industrializzati una donna guadagna il 60% degli uomini, in africa sub-sahariana il 50%, in america latina e asia meridionale il 40%, in medioriente e nord africa il 30%.
nel pianeta la percentuale di donne elette nei parlamenti sono il 17%
2068 è l'anno per cui l'unicef prevede la parità del numero delle elette.
in arabia saudita e negli emirati arabi le donne oggi non hanno diritto al voto.
3 donne su 5 sieropositivi sono donne.
donne morte per parto: in africa orientale e meridionale il 6,6%, in africa occidentale e centrale il 6,2%, in asia meridionale il 2,3%, nei paesi industrializzati lo 0,02 %.
nel Burkina Faso il 74,9% è il marito a decidere sui problemi di salute.
il 65,7% nel malawi le donne non hanno diritto a scegliere come spendere il reddito.
60 milioni le bambine mai nate, vittime di aborti selettivi in tutto il mondo.
1 donna uccisa ogni ora nella federazione russa per mano del partner.
Finchè tali numeri ci ricorderanno cosa significa nascere "femmina" nel 2007 dubito si possa mettere in discussione il perchè di tale data.
un pensiero che rivolgo è sempre al concetto di possesso, finchè non si supererà tale barbarie nessuno potrà mai dirsi libero.
maria