«Il Capogruppo di AN alla Provincia Giovanni De Nicola è finalmente in possesso della lettera, per giorni negatagli, nella quale il presidente di ASAM Sapelli propone a Penati di attuare "quanto già programmato e pianificato" circa il defenestramento di primarie figure della società Serravalle e fa il nome, prima della obbligatoria gara ad evidenza pubblica, delle banche straniere da coinvolgere nel ripianamento dei debiti della holding provinciale ». Il comunicato appena diffuso da
Giovanni De Nicola la dice lunga su quanto sta per essere reso noto nella conferenza stampa che il consigliere di Alleanza Nazionale terrà tra meno di un'ora a Palazzo Isimbardi.
Da quanto abbiamo saputo da alcuni bene informati in Provincia di Milano,
la famosa lettera che scompare e riappare è ricomparsa (forse anche grazie alle minacce di farla cercare dalla forza pubblica) e conterrebbe le direttive che Giulio Sapelli (teoricamente il dipendente della Provincia) dà a Filippo Penati (teoricamente il datore di lavoro di Sapelli) in merito alla vendita di una quota di
ASAM, al duplice scopo di ridurre l'indebitamento che genera oneri passivi mensili per 500mila Euro e di far cassa (cosa peraltro abbastanza improbabile) per creare l'ennesima scatola (un ente di scopo).
Nella lettera ci sarebbero anche i nomi degli acquirenti, un noto investment advisor di New York e una banca europea. Apparentemente manca un dettaglio, peraltro non trascurabile, la consapevolezza che la vendita di un'azienda pubblica come ASAM non la fa Sapelli a chi gli pare, ma è basata su un bando d'asta pubblico.
A riprova del fatto che "sono tutti uguali", questa storiaccia - per cui se le notizie trapelate sono vere - tutta la combriccola di palazzo Isimbardi avrebbe il dovere politico e morale di rimettere il mandato nelle mani degli elettori - sembra la fotocopia dell'analoga storiaccia Metroweb.
Ma che schifo.