Internet senza fili e gratis. «Città più connessa d'Europa»
Rete a banda larga e antennine in 4 mila luoghi all'aperto. «L'obiettivo è il record mondiale di 15 mila punti d'accesso»
di Elisabetta Soglio
Internet gratis per comunicare- lavorare-giocare dalla panchina del parco, nella stazione del metro, al centro anziani, nel cortile della scuola. Tutti connessi con tutti, da dovunque e verso ovunque. La città senza fili, la "Milano wireless" presentata ieri a Palazzo Marino, mette d'accordo opposizione e maggioranza. Il vero miracolo delle nuove tecnologie è già questo: l'Unione da alcuni mesi si sta avvalendo della collaborazione (gratuita) dei massimi esperti della materia, docenti e tecnici, che hanno predisposto un progetto molto articolato per dotare la città, entro il 2009, di una rete Internet in banda larga e senza fili, accessibile da 4 mila luoghi all'aperto. Il tutto, gratuitamente, come avviene in alcune città dell'estero: ad esempio a San Francisco.
Il progetto è arrivato sul tavolo del sindaco Letizia Moratti che lo ha sposato, pensando anche, e in vista all'Expo del 2015, alla maggiore attrattività che avrebbe una città così avanzata dal punto di vista tecnologico: alla conferenza stampa di ieri, infatti, si è presentato l'assessore alle Nuove Tecnologie, Luigi Rossi Bernardi, che ha confermato a nome della Moratti la volontà della giunta di concordare con il centrosinistra un emendamento «per trovare già nel bilancio preventivo i soldi necessari a finanziare lo studio di fattibilità».
Davide Corritore, consigliere della Lista Ferrante promotore dell'iniziativa insieme, tra gli altri, all'ulivista Pierfrancesco Maran, parte dalla considerazione del «grave ritardo di infrastrutture e di connessione di Milano» che, se pure ha il 13 per cento di imprese informatiche d'Italia, nell'ultimo anno perde colpi in continuazione «e le imprese nuove sorgono dove collegarsi è più semplice». Con questo disegno, invece, «Milano potrebbe diventare la città con maggiore copertura internet wireless in Italia, per raggiungere a regime 15 mila punti d'accesso, superando i 13 mila che fanno di Seul la città con il record nel mondo». Lo studio presentato ieri prevede anche una mappa di luoghi d'accesso, dove potrebbero venire piazzate, su pali della luce e semafori, le antennine che consentono di collegarsi: 700 incroci, 300 scuole e università, 140 centri sportivi, 30 biblioteche, 80 centri anziani, 10 siti di interesse turistico, 50 giardini pubblici e parchi, le fermate di Atm e Mm.
E se basterebbero qualche centinaia di migliaia di euro per finanziare lo studio di fattibilità, l'investimento complessivo per la realizzazione della rete entro il 2009 è calcolato tra i 15 e i 17 milioni di euro. La banda ad alta velocità verrebbe garantita dal collegamento con la fibra ottica di Metroweb, che oggi copre il 95 per cento del territorio e che, stando all'impegno preso dal sindaco e confermato dai vertici dell'Aem, sarà a disposizione gratuita dei cittadini per 10 anni.
L'Unione non ha dubbi sui vantaggi che i cittadini ricaverebbero da questa innovazione. I milanesi, che oggi usano il computer in percentuale ridotta rispetto a quanto avviene in altre metropoli (il 45 per cento delle famiglie non accede ad Internet), potrebbero accedere a servizi di educazione, di controllo del traffico, di monitoraggio ambientale. La capogruppo dell'Ulivo, Marilena Adamo, commenta facendo un riferimento alle vicende di cronaca: «Questo è un progetto per far crescere Milano, rendendola più moderna e appetibile. Perché siamo sicuri che non è presentando Milano come Beirut che ci guadagneremo l'Expo. E comunque, visto che va di moda il tema, diciamo che anche attraverso queste tecnologie si può fare una città più sicura: ed è meglio che piangere nei confronti del Governo...».
Internet gratis (perchè senza fili? ma metroweb non ci ha cablati?)
per comunicare "telefonate, video telefonate, video conferenze, la chat non è trendy" "web televisione, tvblob,.." ecc.
E intanto la telecom, fastweb, 3, wind, tim, vodafone, rai, ecc. se ne stanno a guardare... è noto che la tecnologia non ci svuota il portafoglio, i nuovi mercati (specialmente quelli virtuali) quelli si, ce lo hanno insegnato Berlusconi, la nuova economy delle sinergie, delle bolle speculative.
per lavorare "3 napoli, 1 siciliana, 2 coke, 7 birre al terzo piano proprio sopra di lei" e noi paghiamo (forse solo 17 milioni di euro) e io pago (forse solo 1500 euro e poi chissà una tassa?) se ci pensi un poco sono numeri per chi? E intanto mediaword, expert, coop se ne stanno a guardare...
per giocare con tutto, di tutto senza limiti al dottore subito con la Mangiagalli, il pronto soccorso, i vigili urbani, alla TVporno privata.
Oppure no se tutti siamo come davide, pierfrancesco, marilena e la fattibilità comprenderà anche etica, politica...
In fondo le funzioni che fin qui ho letto sono già disponibili a costi discutibili forse e di cui nessuno discute, e la questione rimane
Metroweb un azienda nata e cresciuta con i soldi pubblici, regalata a non si sa chi e non si sa perchè.
Ma finalmente abbiamo l'opportunità di battere un record!
Di male in male
Paolo: per quanto mi sforzi non riesco a decifrare che diavolo significa il tuo commento.
alberto: sto commentando un'articolo che sponsorizza un'operazione da 17 milioni di euro più come minimo il doppio per l'indotto, per fornire dei servizi già fruibili. Sto ricordando che milano è già cablata, che gli stessi costi e forse meno potrebbero essere destinata ad accendere la fibbra ottica spenta già presente (ed ora a disposizione totale di fastweb) in quasi tutti i condomini ed i luoghi pubblici di milano ( e quindi nelle case) con un servizio a banda larga consolidato senza le attuali limitazioni del WI-FI. Sto dicendo che dopo 15 anni di roboanti annunci, di spostamenti finanziari tra poco privato e molto pubblico, il pubblico non possiede nulla. Sto dicendo che internet non è gratis e non potrà esserlo e che al solito si sta facendo una proposta il cui costo sarà sostenuto dal pubblico, ed è per questo che Luigi Rossi Bernardi può senza nemmeno rifletterci sposare il progetto di Corritore, ecc.
AH PAOLO!! MA CHE MINCHIA DI LINGUA PARLI??
'UN SE CAPISCE UNA BEATISSIMA MAZZA!!!!!
Se invece della truppa dei tuoi (inetti) referenti politici il centrosinistra di Milano avesse avuto persone serie negli ultimi 15 anni, sicuramente non saremmo a questo punto. I tentativi di salvare Metroweb dalla vendita non sono stati della (inetta) opposizione professionista, ma del rookie Davide Corritore (snobbato e osteggiato dagli stessi inetti professionisti in fase elettorale). E se Milano ha l'utilizzo gratuito della banda (nonostante le bufale di Zuccoli) è sempre merito suo, non dei tuoi (inetti) referenti politici. E' veramente sconcertante che dopo la serie infinita di sconfitte, dopo lo schifo che ha seguito l'unico simulacro di vittoria (in provincia), ci sia ancora questa voglia di sostenere la mediocrità sempre e comunque.
PS "accendere fibra ottica spenta in quasi tutti i condomini" non vuol dire nulla. Un conto è accendere la fibra, un conto portare connettività capillare. Con 17 milioni non porti una cippa.
biraghi "quite" non hai bisogno di difendere Corritore le sue azioni lo difendono, la battaglia la vinta lui non tu ne gli inetti.
Nel segno della mediocrità, fisica e tattile, è il sepellire dietro la cortina fumogena di una vera (finalmente) vittoria, la realtà dei bisogni.
Connettività capillare dici e allora spiegati, perchè quella c'è già e consolidata nelle case, nei telefonini, nelle scuole, ecc.
Gratuità di accesso per chi? Ovvio per chi ne vuole fare uso.
Allora chi ha bisogno di connettività?
Certo io che finalmente potrò aprire ufficio in parco Sempione, mia figlia che potrà parlare alla sua amica finlandese su skype andando in autobus, mia madre che potrà ordinare la pizza seduta comoda a casa, ma cosa ci stai offrendo, uno stile di vita diverso?
Gratuità cosa? dell'uso dell'infrastruttura di metroweb? Ma se vuoi infrastruttura a basso costo per la comunità lancia una campagna per FON.
Connettività capillare dici, ma la connettività con accesso a internet me la offre un carrier o una compagnia telefonica e quella chi la paga se per te è gratis?
Ma se voglio banda, se sono un'azienda un università una scuola stai dicendo che posso andare da Metroweb e chiedere gratuitamente quanto offre? http://www.aem.it/home/cms/metroweb/offerta/offerta/index.jsp
E di seguito mi sarà concesso dalla rete gratuita di telefonare a basissimo costo con un gestore di mia scelta che non sia fastweb, telecom, tele+
Convincimi Milano ha veramente bisogno di WI-FI? Posso capire aree difficili da cablare, in zone non coperte da nessun servizio e a cui questi servizi possono produrre enormi benefici.
Se mediocrità è farsi anche queste domande non stai offendendo me ma anche Corritore che su queste cose ha fatto riflessioni e che sa che l'affair metroweb è in questo caso un'opportunità non il fine del suo progetto, e al quale affido la prosecuzione di questa battaglia contro uno dei modelli di amministrazione del bene pubblico che il centro sinistra non può condividere.
La mediocrità è l'opposizione strumentale, a prescindere e incapace di superare le proprie ideologie. Come la tua. Continua a strepitare per la marcia della sicurezza, ti farà sentir bene.
io di quello che scrive paolo non capisco una parola
Guarda Paolo, la modernizzazione di un Paese è uno dei presupposti alla creazione di lavoro. Opporsi a prescindere a progetti di qualità come questo, con un pool di esperti al di sopra di ogni sospetto da Decina in giù, è illogico. L'assessore ha spostao il progetto perché gli conviene politicamente, perché saranno loro a realizzarlo e faranno bella figura. Cercare l'utilità immediata del wi-fi per "le masse" è un errore marchiano, tipico della sinistra tradizionale che non è capace di guardare in prospettiva. Seguendo il tuo ragionamento non si dovrebbe investire nell'arte, nella cultura, nella sperimentazione scientifica, nella ricerca filosofica.
Non è questione di "bisogno", ma di prospettiva. Una città connessa è una città viva, aperta all'innovazione, che porta persone, iniziative, finalmente lavoro. E che potrebbe anche portare nuove generazioni, che sono l'ossigeno di un paese in via di graduale invecchiamento.
La rete sta cambiando il mondo, la rivoluzione è già in atto, ma se ne vedranno gli effetti più emozionanti tra 2-3 anni. Chiudersi nelle ideologie è miope e dannoso per la città. La connessione casa per casa è cosa diversa dalla MAN wi-fi, un'infrastruttura che potrebbe contribuire a ridare a Milano l'attenzione che merita.
Scusa roberto ma mi pare di continuare ad essere frainteso, premetto che progetto e installo reti, e non mi oppongo ne a questo ne a nessun altro progetto di qualità, insisto solo a dire che, milano ha un'infrastruttura estesa e ridondante, e non la si può considerare in preda al 'digital divide', secondo me per milano ancor prima di un progetto di sviluppo di una rete WI-FI, occorrerebbe sviluppare delle politiche per l'utilizzo dell'enorme risorsa fornita dal cablaggio di Metroweb, esercitare interventi per l'utilizzo di queste risorse rendendole più accessibili in termini economici alle aziende. Seguo da vicino gli sviluppi del WI-FI e ti posso assicurare che nei tempi brevi non sono in grado di assicurare effetti significativi rispetto alle reti in fibra. A oggi il WI-FI è vitale per le migliaia di comuni in cui non arriva l'ADSL, ma perchè a Milano? Secondo a fronte di un costo d'installazione di 17 milioni a carico del comune, occorre prevedere un costo diretto per ogni utente di non meno di 300 euro per scheda e non saprei valutare ma prevedo interventi formativi non meno inferiori per formazione ed assistenza di start-up. Per contro delle azioni politiche coordinate a diminuire i costi della connettività disponibile, a supportare l'acquisto di pc, alla formazione delle fascie "deboli" comunque non sono nemmeno citate. Allora mi pare leggitimo chiedersi ma se abbiamo già una struttura eccezionale, e decidiamo di sostituirla con un altra che peraltro è sostanzialmente inferiore, a chi stiamo regalando le nostre risorse.
http://www.youtube.com/watch?v=ljbI-363A2Q
Nessuno dia retta a paolo. E' un provocatore ignorante. Anche se paolo dice di progettare reti e' chiaro che gli manca la visione e la comprensione del fatto che piu' connetti la gente a basso costo, piu' contribuisci a sviluppare l'economia e la liberta' di espressione.
Evidentemente paolo preferiva i bei tempi andati dove la Sip installava le reti telefoniche in 1 anno e si guardava solo la Rai.
paolo e' invitato a guardare il video che propongo nel mio post qui sopra per capire che il mondo avanza in maniera esponenziale.
A Milano, che e' una citta' che si vanta di essere moderna, non possiamo permetterci il lusso di sedicenti esperti di rete che vogliono minare il fondamento del nostro progresso e di quello dei nostri figli.
mauro: E' stato un piacere confrontarmi con te. Per conoscenza ti propongo la seguente lettura http://www.media-alliance.org/article.php?story=2007020615432143 San Francisco pensa a se stessa...