Si fa ma non si Dico
di Marco Travaglio
C’è chi i Dico dovrebbe farli con se stesso, nel senso che convive da anni con una doppia personalità e riesce a sostenere tutto e il contrario di tutto o, più frequentemente, a fare una cosa e a dire l'opposto. Ieri per esempio Il Giornale pubblicava in prima pagina un accorato appello in difesa dei sacri «valori della società cristiana» contro chi, criticando il Vaticano, Andreotti e Mastella, «usa i metodi dei nazisti contro gli ebrei». L'articolo, per un evidente refuso redazionale, risultava firmato non da un cattolico modello tutto casa e Chiesa, ma da Vittorio Sgarbi. Lo stesso Sgarbi che, in ossequio ai «valori della società cristiana», semina figli clandestini in giro per l'Italia ed è solito accompagnarsi con attricette e pornostar, mentre la sua fidanzata ufficiale che rilascia interviste strazianti per raccontare il suo rapporto platonico con un uomo che per il sesso si rivolge altrove. Lo stesso Sgarbi che un giorno svelò: «Io di figli ne ho tre ufficiali e uno dubbio: c'è anche un bambino che mi ha visto e mi è venuto incontro chiamandomi papà, ma non so bene come stanno le cose» (11-5-2003). E d'altronde - aggiunse - «se una ragazza rimane incinta mica può disfarsi di un figlio di Sgarbi: è un patrimonio» (8-9-2003). Evidente che l'autore dell'articolo non può essere lui: dev'esserci stato uno scambio di firme con don Gianni Budget Bozzo. Se invece l'autore fosse proprio lui, allora si renderebbe necessario un Pacs, o almeno un Dico, per regolarizzare l'unione civile contro natura tra lo Sgarbi libertino e lo Sgarbi bigotto. Già che ci siamo, segnaliamo un'altra coppia di fatto piuttosto innaturale: quella tra Belpietro-1 e Belpietro-2. Ieri Belpietro-1 ha pubblicato un articolo di Giancarlo Perna che stigmatizza giustamente la presenza in Parlamento del deputato condannato del Prc Daniele Farina (detenzione, fabbricazione e porto abusivo di esplosivi, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, cosine così) dunque promosso vicepresidente della commissione Giustizia della Camera. «È esperto di leggi per averle violate più volte», ironizza il Perna. Ma Belpietro-2 non trova nulla da ridire sugli altri 24 onorevoli pregiudicati, quasi tutti di Forza Italia, compreso quel deputato (tale Previti) condannato a 6 anni per corruzione giudiziaria, che a differenza di Farina è stato pure ministro, sconta la pena al servizio sociale e, pur interdetto dai pubblici uffici, rimane in Parlamento a spese nostre. Un bel Pacs tra Belpietro-1 e Belpietro-2 potrebbe aiutare. Il vicedirettore di Libero, Gianluigi Paragone, nonostante la giovane età è rimasto turbato almeno quanto Mastella per le «immagini volgari, provocatorie e disgustose» del Gay Pride 2000 ritrasmesse da Annozero, e ha alzato il ditino scandalizzato contro questo depravato di Santoro che «ha costretto i telespettatori a vedere il caravanserraglio omosessuale». Forse Paragone non ricorda, ma il suo direttore Vittorio Feltri fu per un po' radiato dall'Ordine dei giornalisti per aver sbattuto in prima pagina immagini di pedofili all’opera. E il suo giornale, non più tardi di una settimana fa, disegnò in prima pagina le terga spalancate di Prodi, affettate a mo’ di mortadella e pronte ad accogliere un tappo di champagne con la faccia di Berlusconi, sotto il titolone «E ora brindiamo», roba da far arrossire le drag queen del Gay Pride. Un bel Pacs è auspicabile anche per le due Letizie Moratti esistenti su piazza: la prima invita i milanesi a scendere in piazza contro il governo che non militarizza a sufficienza Milano contro la microcriminalità; la seconda - come le ha rinfacciato Gerardo D'Ambrosio - non disse una parola quando Forza Italia votò l'indulto, aprendo le porte del carcere a quasi 30 mila delinquen-
ti, di cui più di un decimo già tornati all'opera.Urge un Pacs anche per Cacciari-1 e Cacciari-2. Cacciari-1 attacca i politici che vanno in piazza («Vuol dire che non sanno fare il loro mestiere, sono il segno della crisi della politica»). Cacciari-2 era in piazza a Mestre il 29 ottobre, a manifestare con commercianti e artigiani contro la finanziaria di Prodi. Ora, per carità, un politico che va in piazza sarà pure un sintomo di incapacità e un segno della crisi della politica. Ma mai come chi dice agli altri di non andarci (tra l'altro, a manifestare per una legge del loro governo), e poi ci va lui (tra l'altro, a manifestare contro una legge del suo governo).
Il vicedirettore di Libero, Gianluigi Paragone
ah è lui il sostituto del betullone. non è più direttore de la padania? e chi lo dirige ora, quel popò di giornale?
Il popò in persona, mi pare chiaro.
già... senza contare che se Farina avesse avuto gli avvocati, chessò, di un berlusconi o un Previti a quest'ora sarebbe ospite fisso di porta a porta come martire delle toghe nere, stile Andreotti. Anche se, chissà perché, di martiri delle toghe nere in giro non ne ho mai visti molti. E non ho mai visto l'insetto chiedere perdono a Valpreda per averlo definito mostro nell'indimenticabile servizio in diretta dalla questura di Milano del dicembre 1969...
Come mai nessuno si straccia le vesti per la presenza di Daniele Farina in Parlamento (meglio: nelle liste elettorali)? E' un inquisito/processando/condannato di serie B?
Scherzi? Ne vorremmo ben di più.
meglio uno condannato che uno non condannato come in forza italia!
e sono reati diversi.uno resiste agli sbirri (non lo giudico un bene) e gli altri affamano una nazione rubando tutto il rubabile
E che dire del Berlusca-1, Berlusca-2, Berlusca-3, Berlusca-4, Berlusca-5, etc etc ...
Oltre ai Pacs qua ci vuole un emendamento per la legalizzazione della poligamia.
votò l'indulto, aprendo le porte del carcere a quasi 30 mila delinquen- ti, di cui più di un decimo già tornati all'opera
A me nove decimi di carcerati recuperati alla società (facciamo anche sei decimi: qualcuno avrà continuato a delinquere senza essere preso) non sembrano un risultato così da poco.
Non c'è niente da fare, Travaglio è entusiasmante.
Riesco sempre a trovare nei suoi pezzi qualche nota sulla quale non concordo.
(Es: "un politico che va in piazza sarà pure un sintomo di incapacità e un segno della crisi della politica" E' davvero così? non ne sono troppo sicura)
Però è entusiasmante...
Pino, i nove decimi recuperati lo sarebbero stati anche scontando tutta la pena, il decimo che è tornato a delinquere è stato messo fuori senza essere stato recuperatoe e con la percezione di sostanziale impunità, e te lo potresti trovare sottocasa...
Adimant, la recidiva dopo il fine pena si aggira sul 75%. Ossia, il carcere non recupera neppure un quarto dei delinquenti, alla faccia della funzione rieducativa della pena. Una recidiva del 10% dopo l'indulto è un dato incoraggiante (inspiegabilmente taciuto dai giornali).
da foucault a travaglio. dal sogno utopico di un mondo senza carceri all'apoteosi assai concreta di sbarre e schiavettoni. "i nove decimi recuperati lo sarebbero stati anche scontando tutta la pena, il decimo che è tornato a delinquere è stato messo fuori senza essere stato recuperatoe e con la percezione di sostanziale impunità, e te lo potresti trovare sottocasa..." una volta roba del genere uno se l'aspettava sulle lettere a montanelli. che triste, squallida e miseranda parabola quella della sinistra nostrana. e c'é chi paragona il noto manettaro a fortebraccio...
Fassino: "Sulle coppie di fatto non arretriamo....abbiamo già le spalle al muro"
"Manettaro"?:-O
La frustrazione di certa gente non ha proprio limiti. Allegro, hai partorito un'intera parola interessante dal tuo hard disk inutilmente spazioso.
Parlando di cose serie, dopo la brillante uscita dei vertici ecclesiastici lancio ufficialmente la proposta per la reintroduzione dei leoni.
E iniziamo la campagna NON UN OTTO PER MILLE AI FARISEI. FATE SFORZINO. VOSTRA FIRMETTA PIUTTOSTO A VALDESI O COMUNITA' EBRAICA SE PREFERITE. O GLI AVVENTISTI. O PERSINO LO STATO, TO'.
MA CHE RICOMINCINO AD ANDARE PER NOCI 'STI PERVERSI.
No, allo stato no. Perché alla fine viene ripartito sulla base delle preferenze guadagnate dalle varie confessioni, per cui alla fine ci guadagnano sempre i soliti preti.
Su Travaglio. Non è un "manettaro". Piantiamola con questi luoghi comuni messi in giro da berlusconi (scus. il term.), da previti (mi scuso con le signore presenti) e dai loro accoliti. Inoltre, se uno dice che chi è condannato in via definitiva deve andare in galera e non in parlamento non è un "manettaro" ma semplicemente uno che dice cose che in altri paesi nessuno sentirebbe il bisogno di dire.
E concludo dicendo che anche a me i leoni sono sempre piaciuti tanto.
E anche oggi la nostra contro Travaglio l'abbiamo detta, nevvero giuseppe? Ah, se non ci fossero questi giustizialisti a rompere le palle l'Unione starebbe già al 75%!;-)