Panzeri: Letizia ha torto, così rischia di fallire il «tavolo Milano»
di Marco Cremonesi
«Mi pare che con questa operazione Letizia Moratti si giochi profilo, credibilità e possibilità di collaborazione. È davvero un po' deludente». L'eurodeputato Ds Antonio Panzeri si dice stupito dell'appello del sindaco a scendere in piazza. Addirittura?
«Mi chiedo: Moratti non aveva alternative? Non poteva convocare il consiglio comunale, aprire la discussione e sollecitare una risposta corale? Invece ha preferito il rapporto diretto con i cittadini».
Non è certo la prima.
«Sarà, ma in questo modo ha portato un'offesa all'istituzione e alle forze politiche, anche a quelle che la sostengono. In nome di un tentativo furbetto».
Quale?
«Di fronte a problemi rispetto ai quali l'istituzione dovrebbe essere in prima fila preferisce gettare la responsabilità sul governo. Francamente, ci aspettavamo qualcosa di meglio, visto che l'iniziativa del Comune, su questi temi, è stata assolutamente inesistente. Oltretutto, il sindaco si gioca la collaborazione».
Con chi?
«Dubito che questa iniziativa rafforzi il Tavolo per Milano con il governo».
Panzeri, che fa? Minaccia vendette?
«Macché. Dico solo che Letizia Moratti sconfessa il profilo che ha sempre cercato di darsi, quello di persona non ideologica che con pragmatismo punta alla soluzione dei problemi. Oggi vedo che ha scelto l'abito populista, che non è il più adatto al lavoro comune. E non lo dico soltanto in relazione al governo».
Ma anche?
«Io vedo una notevole differenza tra ciò che il sindaco afferma e ciò che fa. A fine mese Moratti sarà a Bruxelles a presentare la candidatura di Milano all'Expo 2015. Eppure, è anche uno dei pochissimi sindaci di grande città che non ha fatto assolutamente nulla sui temi europei in occasione dell'anniversario del trattato di Roma».
E questo che c'entra?
«È un fatto sintomatico. Mette in luce il comportamento di chi da un lato chiede collaborazione e dall'altro non è disposta a darne. Sulla sicurezza scrive un paio di lettere, riceve peraltro risposta concreta — ricordo i due nuovi commissariati — e poi si appella alla piazza. Sì, davvero deludente».
105000 preferenze sarebbero poco popolari...
Gigi: le preferenze non possono essere un alibi. Conosciamo tutti i meccanismi elettorali, la schifezza del voto di scambio e dei diktat di partito, quindi - per favore - prova a utilizzare argomenti diversi e più concreti per dimostrare che personaggi come questo non sono parassiti, ma servono a qualcuno o a qualcosa. Tipo: ha fatto questo, ha fatto quello. Se fai una rassegna stampa su questo tomino, l'unica cosa che trovi sono proclami di questo stampo. Il che fa pensare che lui prenda privilegi e stipendio da europarlamentare (che è comunque cosa scandalosa anche per chi fa qualcosa di utile) per fare il gerarca di partito e - di tanto in tanto - sparare queste tronfie banalità sulla maggioranza.
guarda che se uno non scrive su omb non vuol dire che non fa nulla nella vita.
vai a vedere cosa fa panzeri a bruxelles e ti accorgerai che è una dei pochi parlamentari italiani che quel lavoro lo fa seriamente.
il suo sito è aggiornato guardalo.
Se il tuo problema invece è che lui ha sotenuto troppo il gruppo dirigente dei ds milanesi in questi anni allora sono d'accordo con te...
sicuramente il mio bisnonno "libero pensatore" fu messo al confino da indisciplinatissimi terroni, per non parlare dell'altra realtà di fatto indiscutibile di questi tomi, il dogma per cui non è mai possibile ma porco di un cane, che le avventure in codesto reame... oddio ma era de andré, non max bruschi... :-)
panzeri, vaffanculo. i fondatori della camera del lavoro si vergognano di te, ne sono sicura.
Carolina
le comunali perse per via di troppi riformisti...
come mai, allora, le ultime, e ormai lontane, giunte rosse poggiavano saldamente su una classe dirigente di orientamento migliorista. corbani faceva schifo anche lui? ferlini pure? c'era anche l'adamo. Una viscida controrivoluzionaria?
non che si sono perse perchè ai milanesi non piace chi predica un mondo diverso possibile ma preferisce chi promette, se non di miglioralrlo, almeno di preservargli quello presente?
Sono stati due fondamentalmente gli eventi che hanno permesso alla Morati di riguadagnare consenso e vincere elezioni che aveva praticamente già perso:
1-gli scontri in corso Buenos Aires
2-la squallida e fischiatissima passerella del 25 Aprile con il padre in carrozzella deportato, rispolverato per l'occasione
voi cosa dite?
Claudio: noi quello che volevamo dire l'abbiamo detto mille volte, sempre inascoltati da una dirigenza incapace e autoreferenziale a livelli da operetta. Ti segnalo in particolare:
Il culo di Milano che affonda (in campagna elettorale)
Adesso c'è molto da fare (dopo la sconfitta)
Cambiare mestiere (prima richiesta di dimissioni alla nomenklatura di centrosinistra)
A chi volete darla a bere (le nostre riflessioni in risposta a Mirabelli, una summa delle nostre critiche)
Oltre a questi, nella categoria milano trovi una lunga serie di articoli altrui e commenti, tra la fine di aprile e la fine di maggio.
Ma Panzeri di lavoro non fa l'ospite interista o milanista nella trasmissione di commento alle patite della TV privata Italia 7 Gold?