Dico, l'attacco di Bagnasco: sono contro la Costituzione
di Mariolina Iossa
E al Senato i teodem votano con il Polo sulle radici cristiane dell'Europa
ROMA — I Dico sono contro la Costituzione, non soltanto contro i valori della fede cattolica. Nel giorno in cui si è aperta la discussione in commissione Giustizia al Senato sui Dico, anzi su tutti e dieci i disegni di legge presentati, il nuovo presidente della Cei, monsignor Angelo Bagnasco in un'intervista a Famiglia Cristiana lancia un nuovo attacco.
«Non soltanto la Chiesa, anche la Costituzione prevede solo una famiglia», dice Bagnasco, quella fondata sul matrimonio, «vincolo tra un uomo e una donna che generano la vita ed educano i figli alla convivenza nella comunità». Per questo motivo dei Dico «non si sente il bisogno», e se la legge verrà approvata creerà di fatto «una nuova figura giuridica di diritto pubblico». Sbagliato, dice Bagnasco, «non c'è una ragione evidente perché due persone che decidono di vivere insieme, prima rifiutino l'istituto del matrimonio, poi di quell'istituto pretendono le protezioni e i diritti. Su alcuni temi, come la famiglia, non è possibile trattare». Quanto al rischio, con il «Family day», di mettere una piazza contro l'altra, Bagnasco precisa: «Le manifestazioni se sono pacifiche sono il sale della democrazia».
Che la Chiesa non intenda muoversi da questo punto lo testimoniano anche le parole dell'arcivescovo di Bologna Carlo Caffarra che sui Dico profetizza «l'abolizione dell'uomo, come vero rischio se ci mettiamo su questa strada».
Intanto tra chi difende la laicità della politica e chi dichiara apertamente, come fa Cossiga, «Voterò secondo le indicazioni del Papa contro i Dico», ci sta di mezzo la commissione Giustizia che a questi temi sta lavorando. Il presidente Cesare Salvi, pur di arrivare «ad un testo quanto più possibile condiviso», ha proposto di non adottare il ddl Bindi-Pollastrini come base ma di costituire un comitato ristretto per arrivare ad un testo unico.
Ai lavori della commissione hanno partecipato, da esterni, i senatori dell'Udc Francesco D'Onofrio e Rocco Buttiglione e le senatrici teodem della Margherita Emanuela Baio e Paola Binetti. La discussione, ha assicurato Salvi, è stata «interessante e senza screzi». C'è chi, come Buttiglione, ha fatto presente che «senza figli non esiste famiglia», mentre Maria Luisa Boccia, di Rifondazione, ha ricordato che per il diritto italiano una coppia che decide di non avere figli è comunque considerata famiglia.
Le senatrici Baio e Binetti hanno ascoltato senza intervenire. Paola Binetti ha solo detto di aver partecipato «perché evidentemente il tema mi interessa moltissimo» mentre Emanuela Baio si è ripromessa di intervenire la prossima volta. «Non escludo — ha annunciato — di presentare un testo più vicino alle nostre posizioni». E subito dopo i teodem si sono spostati in Aula per votare un ordine del giorno della Cdl che ribadisce le radici cristiane dell'Europa. L'affollamento di cattolici in commissione Giustizia, comunque, non ha fermato i lavori «all'esterno». Il cosiddetto «intergruppo» (parte della Margherita, Udeur, Forza Italia, An e Udc) tornerà ad incontrarsi in una cena promossa da Luca Volontè martedì prossimo. Spiega l'esponente teodem della Margherita Enzo Carra: «Il Papa è sceso in campo e noi non possiamo non far nulla». E se Franco Giordano continua a parlare di «ingerenze della Chiesa che creano difficoltà alla politica», nessuno sconto dall'opposizione: per Maurizio Gasparri, An «I Dico sono morti. L'Unione ne prenda atto»,
Ci risiamo con questa stronzata. Basterebbe leggersi la costituzione per capire che non c'è una parola di vero in quanto afferma questo tristo figuro vestito da scemo. In alternativa, si può provare a iscriversi a giurisprudenza e vedere che cosa succede se si ripetono queste corbellerie durante l'esame di diritto costituzionale.
secondo me la vecchiaccia ha il reggicalze
Resto convinto che i "Dico" non siano una priorità, in questo paese, che ha ben altri problemi; detto questo, sono anche convinto che, anche se non hanno carattere d'urgenza, è opportuno che certi diritti vengano regolati per legge, e che certi esponenti del clero più retrogrado debbono tacere a prescindere, visto che di famiglia non capiscono niente, avendo fatto un comodo voto di celibato.
Occorre rivedere il concordato, e subito, csoì il bell'elemento lì sopra forse dovrà tirare un po' la cinghia e con lui tanti altri parassiti.
"Occorre rivedere il concordato"
diciamo pure ABOLIRLO.... :-)
Abolirlo è meglio: hai ragione, tonii: pensando che anche Baget Bozzo è un prete, pur sospeso a divinis, meglio decisamente abolirlo
eeeeehhhhhh, magari....
Ma da noi ha piu' potere quel capo di stato vaticano vestito come gli ABBA che i nostri stessi politici, quindi sara' praticamente impossibile.
Si dice che la Chiesa ha il diritto di esprimere liberamente la propria opinione, giusto, in democrazia tutti hanno tale diritto ed alcuni lo esercitano; esprimere la propria opinione, in nessun caso può tradursi nell'invito al boicotaggio della laicità dello Stato, l'invito a porre la propria coscienza, al di sopra del bene dei cittadini di uno Stato ai quali è riconosciuta pari dignità, sia che siano credenti in qualsivoglia Credo, sia che siano atei, e che pertanto hanno diritto a potersi organizzare la vita, in modi diversi da quelli confessionali. La propria coscienza, uno la ascolta nel privato e ne da esempio col proprio comportamento, ma non può imporla od imporne le conseguenze a tutti, se uno Stato aico proprio lo disturba, può sempre chiedere asilo politico in Vaticano, il quale è pur vero che non ha chiari i confini tra il proprio Stato ed il nostro, ma ne ha a sufficienza per poter ospitare i molti cittadini che invita ad agire secondo le sue leggi e che quindi non sono italiani, bensì vaticani. Inoltre, questa Chiesa che arrabbiata come un cane separato dal proprio osso, per la generale perdita di terreno, e quindi di potere, che a livello planetario sta vivendo, cavalca qualunque tigre pur di poter continuare a correre; cavalca anche la tigre della libertà di espressione, ben sapendo che sui democratici e laici mezzi di informazione italiani, dello Stato e non, può esprimere pensieri e promulgare diktat, ma non garantisce il diritto inverso, che qualunque laico si presenti in chiesa e proclami i propri, si dirà, perchè la chiesa è la casa di Dio? Va bene, ma per chi come me, non condivide tale visione delle cose; per chi come me parte da un presupposto di pari dignità della visione delle cose, senza riconoscere la presunta superiorità della visione cristiana; per chi com me vede nello Stato laico, l'equivalente di casa divina dei cristiani, la sua profanazione ha un peso insopportabile, esattamente quanto ne avrebbe per essi la profanazione presunta o tale, di una chiesa. Così, questa struttura di potere politico, che è la Chiesa, pretende di far la voce grossa in casa d'altri, senza riuscire a governare la propria, prendendoo dallo Stato un bel po' spazi e tanti soldi, molti dei quali vanno a finire a pagare spese legali e per danni fisici, psichici e morali, delle tante vittime di preti sodomiti, violentatori& C., che è vero, non hanno alcun bisogno dei DICO, perchè loro ... non dico-no, loro fanno! Certo è una estremizzazione, qualcuno è anche buono ed in buona fede, esattamente come tra i laici, allora, se si può credere a loro, si può credere anche ai laici, anche perchè la prova provata che le Chiese ed i Credo del mondo, non siano questione divina, sono le Chiese ed i Credo stessi, basta leggerne la storia ed osservare il loro agire, per capire con quanta ragione l'Uomo dovrebbe temere se stesso, senza lo spauracchio di alcun demone tentatore o meno. Che palle questo Paese così codardamente intimorito dal futuro, da non voler uscire dal passato, mentre continua a garantirsi un presente squallido, in parte costruito sulla accettazione di presunte certezze e valori morali, rappresentati da figuri talmente incoerenti, da far pensare a casi di dissociazione mentale. Valori talmente disattesi e trasgrediti e diversificati, che chiunque capirebbe che, inconsciamente o meno, nessuno li considera valori reali, ma riempiono la bocca, fanno bella mostra di sé nelle pubblicazioni, fanno "facciata", rassicurano i felloni, i pigri, quelli privi di fantasia, quelli che non sanno o non vogliono pensare per proprio conto e delegano, delegano tutto, ad altri che penseranno in loro vece, e se sbaglieranno, con un pater, un ave, un gloria, li perdoneranno e tutto tornerà come prima... l'Uomo non è eterno e non possono esserlo le sue tradizioni, le sue leggi, i suoi valori, tutto è mutevole, ci si può arroccare quanto si vuole sulle proprie torri, proclamare che Dio o chi per lui, le proteggerà, tanto, tutti sappiamo, la Storia lo insegna costantemente, che qualunque torre, santa o meno, d'avorio o d'argilla, prima o poi crollerà, e allora, attiviamoci tutti per poter vivere a modo nostro, anche secondo coscienze alternative, visto che quelle tradizionali non hanno garantito granchè
sandra domani posterò una risposta ...non so se le 4 ore di lavoro pomeridiane mi saranno sufficienti a leggere la tua opinione
Per me rimane il problema che i DICO potrebbero preludere a gravi casini nella Chiesa.
Ricordate che il riconoscimento dei DICO e dei diritti connessi sarebbe anche giudiziale (in tribunale, su richiesta di una parte), non solo "per libera scelta".
Pensate ai preti che concubineggiano per una vita con una (o due, o tre...) "pie donne", e cosa succederebbe se qualcuna rivendicasse i propri diritti.
... pensate poi se invece della "pia donna" ci fosse un "pio uomo"...
Pensate che danni patrimoniali e d'immagine alla Chiesa, eredità sottratte, etc. etc.
Non entro assolutamente nel merito con chi SOLAMENTE NEL 2001(!) si è dato la seguente "Costituzione"
.....
Art. 1
1. Il Sommo Pontefice, Sovrano dello Stato della Città del Vaticano, ha la pienezza dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario.
......
Parlare di Costituzione con simili figuri è come discutere di gastronomia con un cannibale!
Cosa esitiamo ad abolire il Concordato!!!!!A Monsignor Bagnasco,la Binetti,Mastellone e tutti gli altri amici chierichetti gli voglio precisare che l'Italia é uno stato L-A-I-C-O!!!Se vogliono usare come legge le Sacre Scritture vadano ad abitare in Vaticano.
Ammettiamo che la Chiesa sia una grande meretrice di uomini... cosa sono invece le persone laicite e materialiste di "buona volonta", oneste e per bene? mi spiegate voi grandi della terra, che avete capito tutto da questa vita, perche si parla solo di anti - clericalismo, anti-libro chiamato Bibbia, anti - valori religiosi, invece che di parlare di FAMIGLIA E DICO???
nessuno naturalmente ne parla, essendo scontato il discorso... infatti l'importante è liberarsi dal tiranno ecclesiastico, il tiranno delle sacre scritture, che sono piene di caxxate irrealizzate dalla Chiesa.
I DICO e la FAMIGLIA (caxxo pero non quella di fatto! ma quella reale...) restano lì, usate come terreno di battaglia per l'emancipazione dell'Uomo finalmente LIBERO!!!
Ma libero da COSA? naturalmente libero dalla tirannia... infatti andate in Chiesa UNA VOLTA e ditemi di quante cose terribili parlano questi prelati-tirannosauri! ah ma chiaramente si tratta di ovvie prese per i fondelli, raggiri ispirati a dei poveri psicotici dementi, maestose frottole fatte di aria fritta (come la chiamate voi) e puro Spirito (tranquilli, si parla solo di alcol; almeno quello si vede!).
Spero approvino finalmente i DICO, edo & co .. L'uomo secondo me vive solo di materia; daltronde l'importante è NON aver valori E poter fare come ti pare. Chiedetelo ai ragazzini delle scuole o ai ragazzi della societa odierna, che ve lo spiegano bene loro in cosa consiste la FINALMENTE libera dignita umana, insieme a tutti i loro VALORI.
E' bene che la societa, la quale in realta non è laica, ma puramente materialista, affermi con forza le proprie individualistiche "verita": cosi avverra la realta che tutti sognano, quella di un mondo migliore rispetto ai nostri nonni o bisnonni, e ripieno dei valori del SUPERBO IO UMANO...
Molti dei gay che reclamano i DICO, non lo fanno neanche per essere riconosciuti come identita di coppie a livello sociale (e in questo non ci trovo personalmente niente di male), ma vogliono ricapitolare totalmente il concetto di famiglia umana Nauturale, generalizzandolo fino all'osso (non quello dei cani) dei propri pruriti egoistici ed individuali.
La Chiesa, come chiunque altri, ha cmq diritto a parlare e a proclamare la propria Fede, come gli atei la propria!
Questo è il mio pensiero
Hai ragione koan,però la Chiesa strumentalizza troppo i politici!!!
Credo siano piuttosto alcuni politici a parlare come se fosse per ordine della Chiesa! ad ogni modo, pur detestando personalmente ogni forma di ipocrisia, ritengo che nessuno possa permettersi di giudicare persone -politici o meno- che esprimono apertamente i propri valori e principi, ecclesiastici o meno.
E mi pareva strano che su un tema così ghiotto non sarebbe giunto il coglKOAN a sparAFFERMARE le sue solite quattro stronzVERITA' ASSOLUTE dettate dalla sua somma ignoranzSAPIENZA che gli deriva dalla sua incrollabile superstizFIDUCIA NELLA SCIENZA?
"Ci risiamo con questa stronzata. Basterebbe leggersi la costituzione per capire che non c'è una parola di vero in quanto afferma questo tristo figuro vestito da scemo. In alternativa, si può provare a iscriversi a giurisprudenza e vedere che cosa succede se si ripetono queste corbellerie durante l'esame di diritto costituzionale."
eppurtroppo sono IGNORANTE ppersio o pperdio (scegli unpote') ...
mi spieghi, ad esempio, CARO il mio "giurisprudentone" che non sei altro, commemmai se la costituzionciona prevede l'unione C O N I U G A L E, ci sia BISOGNO di riconoscere e "costituzionalizzare" il dirritto (o rovvescio) ai PACS/DICO ?
ti ... ti ... ti ..... tiiii.
Mi spiace, tempo scaduto, riprova alla nuova sessione, SARAI PIU FORTUNATO! ( l'anno sceglilo tu, pero, che ti aspettano i "giurisprudentoni" come te per l'esame di ammissione finale all'asilo nido )
Koan, facciamo così. Prova ad andare a fare l'esame di costituzionale e a ripetere quelle colossali stronzate. Poi facci sapere come è andata, mi raccomando.
(P.S.: anche questa settimana, figa niente?)
Non è previsto dalla costituzione il concetto da voi avanzato, ma è contemplata esclusivamente la condizione/figure femminile e maschile (leggiti TUTTI gli articoli!) a motivo che non siano -in nessun caso- lesi i diritti nel reciproco rapporto di tipo coniugale.
NON sono previste coppie dello stesso sesso, altrimenti sarebbe -doverosamente- specificato esplicitamente nella costituzione, concernendo un aspetto giuridico ben preciso ed esclusivo, non generalizzabile!
Anche se tu avessi un motivo su mille di avanzare le tue errate conclusioni per cercare di decodificarle in ambito costituzionale, cio non toglie l'irragionevolezza e l'immotivazione generale.
La Famiglia nasce da coniugi ben precisi, i quali, per virtu naturale (in quanto uomo e donna) vanno a costituire l'oggettivo fondamento della societa umana, su cui nasce lo Stato.
E' persino piu esatto dire, a questo punto, che sia la Famiglia -costituzionale in se stessa- a riconoscere lo Stato, da essa determinato e persino COSTITUITO ..
Stammi bene e cerca di trombare un po' meno (a quanto dici), soprattutto nei meandri della capoccia; o rischi di finire in analisi!
E' solo un consiglio per te e per chi ti sta vicino, ma non ti preoccupare, sono confidente che sia tutto sotto conrollo .. ;)
Scusa volevo dire: controllo.
Saluti!
la coglionata dell'anno:
"La Famiglia nasce da coniugi ben precisi"
l'arroganza con cui i membri della setta vaticana vogliono imporre le loro idiozie come legge di stato e' davvero insopportabile.
mettetevi il cilicio in culo e scorreggiate altrove
già ci sarebbe da abolire il concordato solo per il fatto che chi si sposa in chiesa ha la possibilità ,pagando, di vedersi annullare il matrimonio in quattroequattrotto ,mentre gli sfigati devono vedersela con i tempi vergognosi del divorzio civile .
forse è per questo che sono contrari ai dico ,perchè si otterrebbero gli stessi vantaggi senza dover pagare a loro il pizzo.
"annullare il matrimonio in quattroequattrotto"
gia', e senza pagare gli alimenti, alla faccia della parte piu' debole della coppia...
che l'annullamento sia riconosciuto dallo stato e' mostruoso.
Koan, adesso ho capito. Sei un teo-con nel senso francese del secondo termine! Ma non potevi dirlo prima?
Scusa, quasi dimenticavo. Non ci hai poi aggiornato sul ruolino di marcia delle seghe. Oggi a quanto siamo?
Voglio credere che qualcuno non abbia capito e quindi ricapitolo assi modestamente (non sono un giurista!).
La Costituzione non c'entra nulla in quanto parla di "coniugi" e di "genitori" di "famiglia" e di "matrimonio" e non di uomo e donna o maschio e femmina.
Come avvenuto in altri paesi, vedi Spagna, è quindi possibile agire a livello di legge/codice civile per definire se i coniugi ed i genitori possano o meno essere dello stesso sesso.
I DICO, i PACS ed altre pezzuole calde, nel tentativo di aggirare le resistenze di tipo confessionale creano solo confusione.
Poichè, come riconosciuto dalla Costituzione, il matrimonio è una unione civile che ha come fine essenziale quello di realizzare una comunione di vita spirituale e materiale, è sufficiente stabilire che tale unione è possibile anche tra persone dello stesso sesso e farla finalmente finita.
Il vero problema sussiste piuttosto per le coppie di fatto eterosessuale. Essendo in genere l'origine di tali coppie legata al rifuto di un riconoscimento statale di una "unione privata" è poi difficile riconoscere a tale unione la "pari dignità" con il matrimonio.
Anche qui però basterebbe parlare chiaro. Se il matrimonio è solo una tipologia di "contratto" e non assume anche per lo Stato un significato "sacrale", probabilmente la stragrande maggioranza delle coppie di fatto accetterebbe di sottoscrivere il contratto ed anche questo sarebbe risolto.
Rimarrebbe solo la questione di chi in nessun caso intende connettere un proprio fatto, considerato privato, con questioni economico- giuridiche. Sono certo che tali coppie se ne infischiano di qualunque soluzione, pagano i loro "prezzi" in temini di mancati sevizi e/o diritti, contenti della loro coerenza.
Queste soluzioni cozzano solo contro i vari monoteismi che pretendono di far divenire i loro "principi locali" dei principi universali e di imporli anche a chi non li riconosce.
Quoto Paolop.
D'accordo su tutta la linea.
vorrei ricordare che quella di famiglia è una nozione antropologica e sociologica, a mio parere anche 'prima' che giuridica; e che l'antropologia e la sociologia ne danno delle definizioni tipologiche, mai normative.
al diritto spetta il compito di definire principi e nozioni che guidino la legislazione e la giurisprudenza, bene, ma questo atto costituisce sempre una mediazione fra principi in qualche modo preesistenti (religiosi, o propri di stati precedenti della trasformazione societaria), e una mediazione che comunque parte sempre dalla realtà di fatto di come vive la gente.
il che significa che oltre una certa soglia critica di soggetti che si comportano un certo modo, nemmeno il diritto può 'permettersi' di definire norme che vadano nettamente contro la pratica in questione, perché semplicemente - per semplici effetti di diffusione sociale - non c'è più possibilità che queste norme imposte vengano rispettate.
infine, vorrei ricordare che il 'diritto naturale'di cui tanto blaterano il vaticano e mastella è una creatura prettamente teorica, semiotica (si iscrive nel giusnaturalismo): non ha alcuna realtà oggettiva, neppure nel senso blando delle scienze sociali.
infine, secondo me anche abolire il concordato non basta.. bisogna CONFISCARE IL VATICANO.
Era Croce che diceva che il diritto naturale ha soltanto un difetto, cioè di non esistere?
basta chiedere, a chiunque ci venga a tirar fuori il 'diritto naturale' che ci dica dove rintracciare il codice di diritto naturale.
chi l'ha scritto? che casa editrice l'ha editato? quali sono gli articoli? di quante parti si compone?
nessuno lo sa.
infatti non esiste
"Poichè, come riconosciuto dalla Costituzione, il matrimonio è una unione civile che ha come fine essenziale quello di realizzare una comunione di vita spirituale e materiale..."
Paolo, mi va di ragionare invece di sentire discorsi privi di significato, infatti vedo che almeno tu ragioni (anche se piuttosto 'relativamente' al tuo bel discorso "preconfezionato"... come per: VOLUNTAS TUA).
Qui sopra (e sotto il tuo post) leggo solo discorsi totalmente insensati, in quanto la 'Natura' detta da se stessa regole di 'vita' ove, a livello scientifico, è chiaro che ogni cosa esista e sussista per mezzo di Principi 'duali' o 'polari', concernendo un 'dualismo' sia fisico che energetico di ordine estremamente naturale.
Non c'è niente da imporre, perche questa è semplicemente la realta piu oggettiva della 'vita', infatti "societa" è intrinsecamente legata a 'famiglia', in quanto 'prolifica' per virtu propria, naturale ed estremamente oggettiva.
L'educazione e la prole (quali cittadini facenti parte della societa) iniziano/sorgono in maniera naturale in seno alla Famiglia e si compiono/realizzano nella societa umana (o complesso d'insieme generale), in cui la complessita dei rapporti interrelazionali determina, o porta a compimento, la maturita della persona umana (originata dalla 'prole', che deriva dalla 'Famiglia' naturale, fondata sul piu alto tipo di rapporto umano realizzato nel processo naturale della 'vita', ossia quello che si fonda su di un 'Padre' e una 'Madre').
Le persone omosessuali partecipano della realta sociale di cui fanno parte, ma non la originano, a differenza della Famiglia naturale.
Questa è la realta della vita e dell'Uomo, non un dogma religioso o impositivo, ma piuttosto naturale e fondamentale (ossia che ne detta le 'fondamenta', sia riguardo la vita, sia riguardo l'Uomo).
Costituzionalmente si parla dei diritti di convivenza tra un uomo e una donna, salvaguardando le proprie caratteristiche naturali di uomo e di donna, senza che l'uno possa prevaricare sull'altro.
Non è contemplato nessun tipo di relazione coniugale esplicitamente omosessuale, ma essenzialmente trattando dei diritti/doveri dell'uomo e della donna che decidono di vivere insieme istituzionalmente.
Leggettevi sta caxxo di legislatura invece di parlare senza cognizioni di causa! ma il problema è che a voi NON interessa semplicemente...
Ad ogni modo se fosse vero quello che traducete a modo vostro dalla Legge, allora come mai le unioni omosessuali necessitano di DICO e PACS ?
Tra l'altro lo scopo di molti omosessuali, "affermati" in se', è solo quello di sostituire il concetto 'naturale' di Famiglia, con un altro estremamente 'artificioso' ..
Questi sono i 'fatti', che vi piacciano o no: è chiaro che chi NON vuol ascoltare non sentira mai da nessun orecchio!
Con questo non sto dicendo che una persona omosessuale è necessariamente migliore di una persona eterosessuale, sono PERO 'diversi', nelle identita e nei ruoli sociali.
La citazione riportata all'inizio del post, paolo, ritengo non sia affatto corretta, in quanto la costituzione dice invece quanto segue:
Art. 29.
La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.
Art. 30.
È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.
Nei casi di incapacità dei genitori [riguardo ai figli nati FUORI dal MATRIMONIO], la legge provvede a che siano ASSOLTI i loro compiti.
La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.
La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.
Art. 31.
La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione [NATURALE?] della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.
Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari [trattandosi di condizioni NATURALI, ma FUORI dal MATRIMONIO!] a tale scopo.
Non mi fraga piu niente, a questo punto, di quanti volitivamente NON vogliono comprendere per fin troppo OVVIE motivazioni EGOISTICHE, MATERIALISTICHE ed esclusivamente PERSONALI!!!
PS: ho scritto di fretta e volutamente senza rileggere, quindi traducetevelo come vi pare, in quanto non mi interessa assolutamente dover convincere nessuno e soprattutto alcuni in particolare (pur NON avendo NIENTE contro di loro!)
Egregi salutoni, a "belli" e "brutti" ..
;)
Scusate, nell'Art. 30 il discorso tra parentesi quadre riguarda naturalmente anche i figli nati all'interno del matrimonio, ma l'importante è evidenziare il fatto che la "societa naturale fondata sul matrimonio" si fonda esclusivamente su un discorso molto esplicito ed estremamente chiaro riguardo 'la nascita e la cura della prole'.
Koan, hai solo dimostrato di non essere in grado di capire un testo, peraltro scritto in forma molto semplice e in lingua italiana.
Davvero, fai la prova. Iscriviti all'esame di costituzionale, ripeti quello che scrivi qua e poi, mi raccomando, facci sapere come è andata.
Quasi quasi mi dimenticavo, ottuguardaunpòchesbadatello. Il borsino quotidiano delle tue SS.me Seghe ancora non ce lo hai riferito. Mica per altro, ma c'è in ballo una scommessa e tu sei il favorito.
Per te persio, purtroppo, il senso del discorso sta piuttosto a monte...
Il ruolino, Koan, il ruolino. Non tergiversare. Apri un volume a caso di eliphas lèvi ed è fatta.
Bravo persio hai ragione tu, si scioglie tutto nel significato esattamente del proprio reale "ruolino"
Scusa, hai ragliato?
Chiedo scusa se forse arrivo a discussione chiusa ma solo oggi leggo l'intervento di Koan e mi sembra doveroso rispondere.
Mi sembra che la Costituzione che tu assai correttamente citi per intero (e di cui io forse immodestamente avevo riassunto "il senso") non parli esplicitamente di maschi e femmine come avevo affermato.
Non voglo peò nascondermi diatro un dito. Il "senso comune" quando parla di famiglia, intende una coppia eterossessuale unita in matrimonio regolare (e gli eventuali figli ed affini di vario grado).
Convengo pienamente quindi sul significato culturale largamente maggioritario di tale termine. Ciò pone la battaglia per la modifica di tale stato di cose su un piano squisitamente culturale. Sono il primo a riconoscere che se intorno a mutamenti relativi al concetto di famiglia, come a quello di maternità/paternità, coppia, uomo/donna, sessualità, ecc. non si trova una nuova maggioranza culturale e quindi politica e sociale essendo noi (fortunatamente) in un sistema democratico, la relativa legislazione difficilmente potrà evolvere verso nuovi punti di equilibrio.
Assai diverso è però considerare il concetto di famiglia non "culturale" ma "naturale" o peggio "sacro". Questo modo di vedere le cose (che è sempre culturale!) blocca sul nascere qualsiasi dibattito, qualunque tipo di evoluzione.
Vorrei fare in tal senso un esempio irritante ma credo corretto. Non credo ci sia nulla di "naturale" nell'estrarre del sangue dal corpo di un individuo dividerlo nelle sue componenti, trattarlo, esaminarlo e quindi effettuare una trasfusione in un altro soggetto (e si badi che qui non parlo di un concetto di naturalià culturale, dico proprio che in natura tutto ciò e letteralemnte impossibile e quindi "innaturale").
Dovremmo dunque arrenderci al fatto che i Testimoni di Geova considerino tale fatto "sacrilego ed innaturale" e vietare le trasfusioni?
Ma vogliamo paragonare il matrimonio e la famiglia con una trasfusione? Direi propio di sì visto che quest'ultima è questione di vita o di morte e gli altri no!
Dunque cosa decidiamo? E' la naturalità, la sacralità il discrimine?
Ovviamente la mia risposta è no. Il discrimine è la razionalità. Piaccia o no la scienza ci offre alcuni strumenti "innaturali" che possono incidere profondamente sulkla nostra vita. Decidderemo di utilizzarli valutando i pro ed i contro o in base a principi culturali (scusate) atavici? Lo stesso vale, a maggior ragione, per le istituzioni umane. Non a caso parlavo di "desacralizzare" l'isituto matrimoniale per risolvere una serie di problemi che qui non riprendo.
Spero, sinceramente, che il mio discorso non sembri "preconfezionato". Chiedo solo di miscelare il iano di una ricerca razionale di soluzioni a problemi sociali con elementi che attengono alla sfera dello spirituale e del soggettivo e che ci portano solo lontano dalla soluzione. Ed in questo ricomprendo i DICO ed i PACS.