Gia' ma la sinistra non fermo' quel pazzo di penati perche' ai tempi andava contro il sindaco di destra albertini
Classico esempio di carrozzone pubblico da segare immediatamente..
MILANO, 13 marzo (Reuters) - Il cda di Asam, la holding in cui la Provincia di Milano ha convogliato le partecipazioni nelle infrastrutture, si riunisce nel pomeriggio per esaminare lo statuto approvato la settimana scorsa dalla Giunta di Palazzo Isimbardi. Il cda è stato convocato dal presidente Giulio Sapelli per esaminare un testo che, come era emerso subito dopo l'ok della Giunta, i vertici della holding non gradiscono.
Tra i motivi di dissenso ci sono queli relativi allo spazio di manovra tra cda e azionisti pubblici e alcune questioni relative agli ambiti di operatività della holding.
Asam, fa notare una fonte vicina a Sapelli, "è una società con capitale totalmente pubblico, però è anche una società per azioni e, quindi, regolamentata dal codice civile e non dal testo unico degli enti locali".
La fonte della holding cui fa capo la maggioranza di Milano Serravalle, inoltre, sottolineano il rischio di un eccessivo allargamento dell'oggetto sociale che - rispetto al passato - si legge nella nuova versione dello statuto.
Palazzo Isimbardi ha infatti affidato alla nuova Asam una vasta serie di finalità, che includono realizzare e gestire i servizi di trasporto di persone e merci, oltre a strade e autostrade, sistemi infrastrutturali e viari connessi alla mobilità, servizi informativi, reti telematiche e di telecomunicazioni, e infine impianti di energie rinnovabili.
Inoltre, l'oggetto sociale prevede il sostegno ai programmi di sviluppo e ottimizzazione delle infrastrutture della viabilità e dei trasporti e di miglioramento ambientale.
Lo statuto, infine, mantiene in capo al Consiglio provinciale le prerogative di indirizzo, direzione e controllo strategico di Asam.
Gli uomini di Sapelli non contestano che gli azionisti definiscono le linee di indirizzo strategico "pur nel rispetto dell'autonomia che per legge spetta al cda". Ma, fanno notare, "la riforma del diritto societario ha ampliato le competenze e l'autonomia dei cda, a scapito di quelle dell'assemblea".
Ieri, il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, ha inviato una lettera a Sapelli per annunciare che lo statuto verrà discusso e approvato dal Consiglio provinciale giovedì 15 marzo.
Sottolineando l'esigenza di conciliare l'obiettivo politico di un ampio consenso con l'efficienza aziendale, il numero uno di Palazzo Isimbardi ha anche confermato la fiducia nei vertici di Milano Serravalle - di cui Asam controlla il 52,6% - mentre Sapelli non ha mai nascosto di puntare a un cambiamento di nomi.
La settimana scorsa, l'opposizione ha anche rivelato l'esistenza di una lettera di Sapelli a Penati che apertamente chiedeva la testa di Massimo Di Marco, attuale AD di Serravalle.
Secondo indiscrezioni, la lettera di Sapelli conteneva anche un riferimento a un accordo già raggiunto con dei soggetti finanziari disposti a rilevare il 30% del capitale di Asam, un ingresso che servirebbe anche a sistemare la situazione debitoria del gruppo.
quando hanno comprato la maggioranza di Serravalle, mi son detto: ok, stiamo a vedere, è giusto dare fiducia, magari ci faranno qualcosa di buono. Oggi continuo a credere nel progetto, non sottoscrivo le grossolanità di Dedalus, ma mi pare che la Provincia debba riconoscere di avere sbagliato il manager, prima che sia troppo tardi. Chiediamo le dimissioni di Sapelli, subito.
Gelosie, ansia di potere, autoreferenzialità: meglio non commentare. Mettiamoci un uomo migliore, per il bene di tutti.
Paolo: secondo me Sapelli è il sintomo, non la causa. La provincia è nelle mani di dilettanti allo sbaraglio ben più dannosi di Sapelli. L'acquisto del 15% di Serravalle da Gavio (per conquistare un'inutile maggioranza che oggi deve essere rivenduta in perdita) è stato deciso prima di assumere Sapelli, da Penati, Vimercati e compagnia. Insisto che le dimissioni da chiedere sono quelle di Penati.
Quanto alla lettera, che io hop nelle mie manine in versione non censurata, contiene le istruzioni di sapelli a Penati su come muoversi, chi cacciare, a chi vendere. Roba che in un paese civile avrebbe comportato l'immediata defenestrazione di uno dei due. Ma siamo in Italia e i due continuano a fare i loro porci comodi, alla facciazza nostra. E ringraziano Berlusconi, unica ragione per la quale i cittadini anziché andare al mare hanno votato per questa cosca di trafficoni incauti e incolti.