ma finalmente il patto tra questi sciagurati si è rotto e la Sinistra Ds se vorrà sopravvivere dovrà rimettersi in gioco riunificando le componenti della sinistra, e tutti rinunciando a qualcosa (saranno costretti, altrimenti saranno cancellati). chissà che da nullità permanenti diventino qualcosa.
ritengo vergognosa quest'intervista rilasciata da mussi, me la sono letta tutta, nel parito sono appena iniziati i congressi di base , non sono ancora finite le consultazioni e già Mussi dichiara di star valutando un accorfo con bertinotti, se panso alla fatica di tutti i compagni per organizzare i congressi ritengo superficiale e ancora una volta incoerente tale atteggiamento, tanto valeva uscire da subito e non accettare le regole con cui si stanno svolgendo le presentazioni delle 3 mozioni, voto segreto e lista delegati congressuali pianificate e bloccate.
questi dirigenti sono proprio incomprensibili nella loro condotta, a Torino il nuovo segretario provinciale è stato nominato in pectore e il nome dato alla stampa senza consultare nessuno e senza che nei congressi di base se ne discutesse.
Ma ci sarà mai un anno zero dove sarà possibilile riavviare il nastro e ripartire seriamente e correttamente?
Possibile che il partito sia diventato terra di nessuno e ognuno fa per sè e agisce tirando l'acqua al proprio mulino senza che sorgano dubbi sui danni morali ed etici che pongono agli iscritti?
Compererò il libro di Andrea Giordano, lui con questi "dirigenti" ci ha lavorato , qualcosa avrà capito di questa generazione senza padri che sta imponendosi a noi tutti senza criterio e senza principio alcuno.
Mussi stesso decide di andare con Bertinotti, ma non critica il gruppetto di cui ha fatto parte fino a ieri e con cui ha condiviso scelte ormai trentennali, anzi!
critica il libro e lo scrittore ma non fa alcun minimo accenno al quartierino!
maria
p.s. sono talmente fuori di me per il dispiacere che mi sono accorta solo troppo tardi di aver fatto innumerevoli errori di battitura
maria
ma cosa dovrebbe fare Mussi? fa bene a prendere accordi con Bertinotti, cara Maria il partito dei Ds è finito e lo ha deciso la sua maggioranza. chi vuol continuare a rappresentare la sinistra non può far altro che allearsi con i pezzi di sinistra rimasta e tentare di diventare adulti. questo non condona i precedenti errori di Mussi ma perlomeno è qualcosa di diverso dal solito.
Sono d'accordo con Maria che il metodo è di schifo di per sè.
ma è un congresso truccato per fare fuori ogni dissenso che fa schifo di per se. ripeto: ma la sinistra Ds dovrebbe stare lì a prendere i pesci in faccia e magari chiedere scusa, o è normale che cerchino strade alternative? a me sembra normale, a meno di non volere fare finta che questo è un vero congresso e che non sia tutto già deciso. ma qualcuno ci crede? il partito dei Ds è finito e con esso il patto di potere che lo sorreggeva. e forse si può anche aggiungere finalmente.
pippo parliamoci chiaro una volta per tutte, se rileggi tutta l'intervista rilasciata da mussi, sempre che sia veriritiera e fino a prova contraria non può non esserlo se non segue smentita, tra l'altro l'ho letta da un sito dei ds oltre che dall'espresso, egli sostiene che non c'è altra strada da compiere se non creare un partito o cantiere alla sinistra del futuro Pd, ma perchè indire e partecipare ad un congressso fantasma con regole obsolete e di politburiana memoria?
perchè non lottare da subito per un congresso diverso con voto palese e votazioni dei delegati con le primarie sezione per sezione?
Almeno rispettiamo la forma e il lavoro dei compagni rappresentanti delle tre mozioni che si stanno spendendo, chiudiamo il congresso e tiriamo le somme, altrimenti è tutta una barzelletta.
Stando sempre all'articolo parla di questo gruppetto che lavora nel partito dal 1968 Ti rendi conto da quanti anni sono lì che fanno e disfano a piacimento? Tra un anno saranno 40 anni e ci lamentiamo di andreotti e company?
A noi chiedono lealtà, generosità , impegno ma una in quale realtà politica li hai mai visti in grado di mettersi almeno solo un po'in discussione? ti pare che dall'intervista emerga qualche minimo dubbio su come sono andati avanti in questi anni?subito dopo la morte di Berlinguer hanno messo da parte il riformismo di Napolitano, hanno preferito Natta, appena ammalato l'hanno sostituito con Occhetto, poi gli hanno fatto lo sgambetto e ci siamo ritrovati D'Alema, poi Veltroni, successivamente Fassino, ora ricominciamo il ballo con i soliti nomi e i soliti giochetti,Mussi non spende nessuna critica sul machiavellismo con cui si sono cimentati in questi anni e i vari travasi e trapassi da una sigla all'altra, se non ci si mette in discussione seriamente e sinceramente caro pippo si continuerà all'infinito con la stessa metodologia e la stessa prassi, altre sigle, altri cespugli e cespugletti ma la madre di tutte le miserie sarà sempre lì a piangersi addosso , queste sono e saranno solo lacrime di coccodrillo e null'altro, le lacrime amare toccheranno a ben altri soggetti versarli e temo di sapere chi saranno.
maria
pippo parliamoci chiaro una volta per tutte, se rileggi tutta l'intervista rilasciata da mussi, sempre che sia veriritiera e fino a prova contraria non può non esserlo se non segue smentita, tra l'altro l'ho letta da un sito dei ds oltre che dall'espresso, egli sostiene che non c'è altra strada da compiere se non creare un partito o cantiere alla sinistra del futuro Pd, ma perchè indire e partecipare ad un congressso fantasma con regole obsolete e di politburiana memoria?
perchè non lottare da subito per un congresso diverso con voto palese e votazioni dei delegati con le primarie sezione per sezione?
Almeno rispettiamo la forma e il lavoro dei compagni rappresentanti delle tre mozioni che si stanno spendendo, chiudiamo il congresso e tiriamo le somme, altrimenti è tutta una barzelletta.
Stando sempre all'articolo parla di questo gruppetto che lavora nel partito dal 1968 Ti rendi conto da quanti anni sono lì che fanno e disfano a piacimento? Tra un anno saranno 40 anni e ci lamentiamo di andreotti e company?
A noi chiedono lealtà, generosità , impegno ma una in quale realtà politica li hai mai visti in grado di mettersi almeno solo un po'in discussione? ti pare che dall'intervista emerga qualche minimo dubbio su come sono andati avanti in questi anni?subito dopo la morte di Berlinguer hanno messo da parte il riformismo di Napolitano, hanno preferito Natta, appena ammalato l'hanno sostituito con Occhetto, poi gli hanno fatto lo sgambetto e ci siamo ritrovati D'Alema, poi Veltroni, successivamente Fassino, ora ricominciamo il ballo con i soliti nomi e i soliti giochetti,Mussi non spende nessuna critica sul machiavellismo con cui si sono cimentati in questi anni e i vari travasi e trapassi da una sigla all'altra, se non ci si mette in discussione seriamente e sinceramente caro pippo si continuerà all'infinito con la stessa metodologia e la stessa prassi, altre sigle, altri cespugli e cespugletti ma la madre di tutte le miserie sarà sempre lì a piangersi addosso , queste sono e saranno solo lacrime di coccodrillo e null'altro, le lacrime amare toccheranno a ben altri soggetti versarle e a chi toccherà se non a noi che in mezzo ai problemi quotidiani ed alla gente ci sta veramente?
maria
cara Maria condivido una parte notevole di quello che dici, ma condivido anche al 99% l'intervista di Mussi. infatti io mi sono rifiutato di partecipare al congresso e da due anni non ho rinnovato la tessera, perché avevo previsto abbastanza bene quello che sarebbe successo e ho lasciato proprio in polemica coi vedo-non vedo della minoranza. dopo di che, adesso si passa all'incasso perché la minoranza non ha più scelta. o rifare daccapo una sinistra che ha il socialismo come punto di intesa comune, o sparire. dal momento che questo Mussi e Bertinotti lo hanno capito mi sta già bene così.
pippo non per essere catastrofista ma tu pensi che senza un reale azzeramento delle regole del gioco sia possibile che dalle stesse menti che hanno partorito tale sfacelo potrà nascere un nuovo movimento alternativo?
ti ritroverai stessi nomi, stesse facce e stessi metodi, non ho mai visto nessuno rinunciare a qualcosa se non costretto dagli eventi o dalla necessità, siccome al momento si stanno tutti barcamenando da destra a sinistra nel mantenere in piedi il governo, perchè non conviene a nessuno che cada, per fortuna direi, nulla cambierà!
Il tempo di ricostruire una nuova-riciclata classe dirigente politica e voilà si riparte.
Non dimenticare che a raggiera sono distribuiti su tutto l'arco costituzionale e orami questa trasversalità è sotto gli occhi di tutti, una per tutti la coppia Ferrara _Armeni , tu mi dirai quello è spettacolo, ma riuscire ad essere cooconduttori di ottoemezzo la dice lunga sulla capacità di unire destra-sinistra quando c'è da portare la pagnotella a casa propria.
maria
Vengo dal congresso di sezione, dove i giochi erano già fatti. La lettura delle tre mozioni è stata solo rituale. Tutti hanno fatto analisi della situazione politica simili ma le soluzioni sono state differenti. Nessuno, ripeto nessuno, mi ha spiegato perchè dobbiamo affossare culture e tradizioni, radicate nella nostra storia e nella storia del movimento operaio europeo, per fondare un nuovo partito che nasce già diviso nelle sue componenti principali e su posizioni inconcigliabili. Il governo cadrà e la sinistra non governerà per i prossimi vent'anni. Non entrerò in qualche cosa che mi è estraneo e non capisco,lavorerò per un vero partito della sinistra in Italia ed in Europa.
cara maria sono completamente d'accordo con te. infatti dicevo proprio che la mia principale preoccupazione negli ultimi tempi è stata di non farmi strumentalizzare da nessuna conventicola di partito, tanto che non ho rinnovato l'iscrizione perché non mi andava di partecipare a un congresso del genere. però il fatto che il patto di lunga durata nel ceto dirigente diessino sia finalmente saltato è un fatto positivo. ovvio che Mussi ne parli con imbarazzo.
"Ci trovammo di fronte a un evento storico enorme, con il Pci al 27 per cento e 800 mila iscritti: decidemmo di scioglierlo"
Pippo, Maria, Oberon, voi che siete più vicini (mi sembra di capire) a questo grosso baraccone slegato dalla realtà che sono i DS, spiegatemi una cosa. All'epoca della 'Cosa' di Occhetto io militavo nella FGCI, e già allora non mi spiegavo perchè si dovesse rinunciare ad una posizione precisa nel quadro politico nazionale in virtù della ricerca di compromessi con parti politiche che a me e a molti della base (quelli che poi si sono allontanati dal partito e spesso dalla politica). Queste parole di Mussi ("decidemmo di scioglierlo") continuano, oggi, alla luce di quello che è diventato il 'grande partito' (e cioè un'accozzaglia di politicanti avvinghiati alla poltrona e alla barca) a sembrarmi misteriose, incomprensibili. Come incomprensibile fu il passaggio PCI-PDS-DS, con quel nuovo simbolo (quella quercia) senza alcuna attinenza con la tradizione, nè con la realtà e l'eliminazione totale del passato, a partire dalla parola "partito". Ma allora il PCI era partito, rappresentava, nel bene e nel male (più bene, ne sono convinto) una parte del paese, quel 27%, un italiano su quattro. Oggi i DS rappresentano solo sè stessi. Le feste dell'unità, dalle mie parti, non hanno più neanche gli stand con i libri (non dico libri militanti o rivoluzionari, ma almeno libri), al più c'è un ristorante ed il palco con i cantanti neomelodici. Le sedi di partito piene di quarantenni e cinquantenni (e spesso sessantenni e settantenni) in buona parte avvocati, commercialisti, medici. Nessuna persona di ceto medio (non dico basso, ma medio), nessuno studente. Tanto per fare un esempio dalle mie parti c'è una sezione della Sinistra Giovanile il cui segretario ha 42 anni. Ai miei tempi, quando io ne avevo diciotti, questo stesso personaggio era segretario della locale sezione FGCI ed aveva 25 anni. E' ancora lì, ma non chiamatelo 'giovane' a 42 anni, per favore!
Insomma, voi che siete dentro a questo grande oggetto, ma dov'è che state andando? Qual'è l'obiettivo? Di chi si cercano i voti (perchè alla fine per questa gente è l'unica cosa che conta)? Quanti altri conpromessi voi della base siete disposti ad accettare prima di rinunciare definitivamente all'idea che questo possa essere un grande partito di sinistra?
Vi faccio solo notare che l'eventuale approdo dei DS al PD completerà definitivamente il giro anche in termini, per così dire 'linguistici': dal PCI si è eliminata la parola 'comunista' per introdurre la definizione 'di sinistra'. Poi dava fastidio (in era di tangentopoli) la parola 'partito': la si è eliminata. Ora che la 'sinistra' diventa ingombrante si torna al 'partito' ma diventa 'democratico'. Come si fa a stare con questa gente? Vi prego, spiegatemi, fatemi capire...
non so che dirti Adimant io non faccio più parte dei Ds e quando c'ero sono sempre stato tenuto ai margini. la mia impressione è che sia una "questione di famiglia" fra pochi intimi che decidono tutto e diffidano di eventuali nuovi arrivati.
Adimant.Non posso ch eindicarti il mio percorso. La svolta della Bolognina era stata indispensabile dato il contesto storico. Inoltre indicava al diversità del PCI dagli altri partiti comunisti europei. Infatti la gente ha capito ed ha recepito. Il cambio da PDS a DS, già non è stato capito, perché non è stato frutto della decisione di un congresso ma di un comitato centrale. Quello poi di inventarsi il il PD è una operazione di vertice incomprensibile
ai più che tuttavia passerà con una maggioranza bulgara al congresso, per essere poi bocciata dalla Margherita di Rutelli e dei TEO-DEM e dagli elettori.
Il che mi conferma, Oberon, che negli anni è stato portato sempre più avanti e più consapevolmente un processo di totale scollamento dagli elettori. Dall'iniziale rinuncia a quei numeri (27%!) che tu dici giustificata dal contesto storico a che alla lunga ha portato alla separazione di Rifondazione prima e dei Comunisti italiani poi, fino ad arrivare alle decisioni unilaterali dei piccoli consigli direttivi, avallate poi dalle finte maggioranze bulgare dei congressi, gli attuali DS (parlo dei dirigenti, ovviamente) hanno deliberatamente scelto di non rappresentare i prorpi elettori, di rinunciare a parte dell'elettorato che oggi viene definito 'radicale' ma che vent'anni fa era semplicemente coerente con la propria storia culurale e politica, di spingere sulla via di un riformismo di basso spessore che in realtà è compromesso a tutti gli effetti (compromesso innanzitutto con la coscienza globale di molte generazioni che nel PCI hanno creduto e che restano l'anima - tradita - di questi DS)... Pippo dice che è questione di famiglia, tu, Oberon, che l'operazione PD è incomprensibile, Maria mi sembra alquanto perplessa... Insomma, se voi siete la base (compreso Pippo, che mi sembra uscito ma non del tutto distante, come invece sono io già da 18 anni), ma quand'è che tenterete in qualche modo di opporvi alle decisioni oligarchiche di Baffetto e Grissino? Negli anni ho finito per rimpiangere Occhetto, e la cosa è alquanto indicativa...
A proposito, Oberon, dici che gli elettori boccieranno il PD... Io penso invece che finiranno per premiarlo e ragalargli voti in virtù della enorme e violentissima campagna politica contro la sinistra cosiddetta 'radicale', in atto ormai da ben prima delle elezioni anche all'interno di Rifondazione e dei CI, in virtù di una legge elettorale che toglierà rappresentanza ai gruppi piccoli proponendo sbarramenti antidemocratici (come se il 5% di una nazione non contasse niente), in virtù di un'antiberlusconismo che è stata la sola, vera, arma vincente di una coalizione di neo e vetero democristiani e socialisti (alla Craxi), con a capo un uomo la cui storia a poco a che fare con la sinistra e troppo da spartire con i poteri forti.
In bocca al lupo per il futuro, anche se continuo a sperare nella vostra capacità (come base) di essere lupi piuttosto che finirci davvero in bocca ai lupi.
Il "guappetto coi baffi," e il "tuttoditutto" passeranno alla storia come i killer del più grande partito comunista europeo. Il loro epitaffio suonerà all' incirca così:
Con il servile assenso di una muta di scagnozzi al seguito, preoccupata esclusivamente del proprio cespite, i due sciacalli, senza rispetto e con tanta ambizione, frantumarono i sogni e le speranza di milioni di persone, così stupide da credere in un mondo migliore, piroettando tra una regata e una rassegna felici e gaudenti dal polveroso compagni al corruscoso compari...
adimant tu mi fai uan domanda da un milione di dollari, quando il pci si sciolse io appoggiai la nuova formazione pds perchè tutto stava cambiando, caduto il muro di Berlino, le fotografie e i relativi filmati della Roamania di Ceacescu sembravano ricordare che il comunismo era solo portatore di morte e non di un progetto democratico.
Anche se il pci italiano non era stato mai un partito fuori dai canoni democratici, anzi!
Aveva sostenuto riforme e lotte intestine sempre attraverso una chiara opposizione di palese democrazia, molti compagni avevano anche pagato con la vita il non appoggio al terrorismo nè allo stragismo di stato e di mafia.
Il sacrificio nel cancellare la parola comunismo era dettato più dal prendere le distanze da quei paesi dove era stato malamente applicato ed era sinonimo di sopraffazione e dittatura.
Pensavo fosse un chiaro segno di opportunità , e ne sono ancora convinta del bisogno storico di dover compiere quella scelta.
L'immaturità della classe dirigente è stato aver sperperato quell'atto di fiducia loro consegnato, l'intervista di Mussi è per questo scandalosa, non dà l'ampio risalto al sacrificio che milioni di compagni avevano dato assegnando loro il mandato per gli anni a venire.
Sembra che abbiano fatto squadra tra loro dividendosi ruoli, partito e posti, esattamente come si fa in una famiglia, peccato che la famiglia era anche la nostra ma forse eravamo considerati figliatri e fratellastri, non degni di sapere e condividere.
C'è sempre un momento in cui si deve appoggiare la leader-ship , altrimenti non si farebbe un passo, quello sembrava il momento giusto, allevati al fianco di Berlinguer, giovani, capaci, preparati alla scuola delle Frattocchie, forse li avevamo sopravvalutati troppo o forse il potere corrode chi non ce l'ha come dice da sempre il mefistofelico Andreotti.
maria
cara maria ma come si fa a fidarsi di gente preparata alle Frattocchie? polli d'allevamento.