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Alberto Biraghi
Il futuro dell'Europa secondo l'Economist
Michele ha scritto a OneMoreBlog:
Anno 2057. L'Unione Europea sta celebrando il suo centesimo compleanno con soddisfazione. Le previsioni di 50 anni prima, secondo cui il continente sarebbe stato soffocato da USA, India e Cina, si rivelarono troppo fosche.
Un punto di rottura fu lo scoppio della bolla immobiliare e il collasso del dollaro sotto la presidenza di Barack Obama nel 2010. Un altro punto di rottura furono le rivolte contdine e studentesche di Pechino che deposero il regime comunista afflitto da una grossa crisi economica. Ma ancora più importanti per il recupero dell'Europa furono gli sforzi riformisti della Francia e della Germania.
Le riforme dello stato sociale in Francia e Germania produssero un forte calo della disoccupazione, mentre al contempo la produttività e l'economia si rafforzavano grazie allo sviluppo dell'informatica e delle nuove tecnologie di sviluppo dell'energia pulita. Il problema della mancanza di forza lavoro venne risolto facendo entrare nell'Unione Europea anche la Turchia e l'Ucraina nel 2025, mentre la prima nazione Nord Africana, il Marocco, aveva già iniziato le trattative per l'ingesso nell'Unione Europea.
Non tutto fu un successo negli ultimi 50 anni. La grande crisi Italiana del 2015, quando il governo Fini usci dall'Unione monetaria, proprio mentre l'Inghilterra si apprestava ad entrarvi, procurò grosse perdite ai risparmiatori Italiani. La disoccupazione Italiana raggiunse il 25% e l'economia Italiana venne superata dalla Spagna. Tuttavia, il sucessivo governo Veltroni riuscì a riagganciare l'Italia all'Euro nel giro di poco tempo. Da allora, nessun paese tentò di imitare il doloroso esperimento Italiano.
Tuttavia, questo fu un problema relativamente da poco, visto che l'allargamento politico Europeo aveva portato pace in Medio Oriente, dopo che Israele e Palestina erano entrati a far parte dell'Unione Europea e ora che anche la Russia iniziava a dimostrarsi interessata ad unirsi all'Unione.