Se Cesare Battisti vale una teoria lombrosiana
di Fulvio Abbate
Sarà grave, sarà ingiusto, se dico ad alta voce che la faccia dell'ex terrorista Cesare Battisti mostra sempre e comunque un tratto di supponenza? La mia, non è un'opinione lombrosiana, più semplicemente si tratta di un commento culturale, antropologico, o, se preferite, perfino politico. Nel senso che, salvo smentite, non credo che l'uomo abbia mai mostrato un tratto di vera disponibilità umana: abbia mai voluto chiarire i dettagli della sua storia trascorsa, della sua vicenda di militante del partito armato. Battisti sembra, anzi, uno di quei soggetti, e se ne trovano dappertutto, perfino al supermercato, che ritengono di avere ragione sempre e comunque, anche quando, ignorando il più comune senso civico, passano davanti agli altri non rispettando la fila. Glielo si legge, appunto, in faccia. Non desidero per lui una vita carcere, tutt'altro. Si tratta semmai, ribadisco, di non avere mai colto da questa persona un segno, un cenno, un tratto di disponibilità. Battisti in breve, a meno che mi sia sfuggito qualche dettaglio, non ama porsi su un piano di parità. Nonostante le sue indubbie responsabilità penali.
Cesare Battisti, come dimostra la sua vicenda giudiziaria, ha fatto parte di un'esperienza di lotta armata. Latitante dal 2004, è stato appena arrestato in un albergo di Copacabana, a Rio de Janeiro in Brasile. Ex leader del Proletari armati per il comunismo, Battisti, com'è forse noto, era stato arrestato a Parigi pochi anni fa su richiesta della giustizia italiana perché condannato definitivamente due volte all'ergastolo nonché imputato di altri due omicidi. Era stato però scarcerato con obbligo di firma, in attesa della procedura d'estradizione richiesta dal nostro governo. Da allora era sparito. Traggo queste informazioni dalle agenzie. Visto che, come forse ho già accennato, non ho mai sentito la sua storia degna di vero interesse. Fastidio semmai, puro fastidio politico e, lo ribadisco, umano, accresciuto semmai dal linguaggio usato dai suoi amici del movimento di solidarietà sorto in Francia, quando Battisti appunto in attesa di sentenza, e ancora, citando sempre i fatti di quei giorni, dall'atteggiamento mantenuto dal diretto interessato. Su tutto svettava però, sempre ai miei occhi, la supponenza degli intellettuali parigini che gli stavano intorno, come fosse il nuovo (il paradosso è voluto) Sacco e Vanzetti, un ennesimo caso di vergogna giudiziaria perpetrata dalla giustizia italiana, «fascista» per definizione.
Battisti, ricordiamo ancora, è stato condannato all'ergastolo dalla Corte d'assise e d'appello di Milano per aver ucciso il gioielliere Torreggiani, ed anche ferito suo figlio quindicenne, oggi costretto su una sedia a rotelle, per l'omicidio di un maresciallo degli agenti di custodia di Udine e di un agente della Digos. Inoltre,
faceva parte del gruppo che fece irruzione nella sede del Msi a Mestre, uccidendo un iscritto a quel partito.
Intendiamoci, Battisti è pienamente legittimato (da se stesso e ovviamente dai suoi amici parigini) a sostenere che la questione politica dei cosiddetti «anni di piombo» debba essere chiusa attraverso un'amnistia generalizzata, un po' meno accettabile mi risulta semmai la supponenza che gli viene forse dall'essere adesso uno scrittore di gialli pubblicati fra l'altro anche dalla prestigiosa casa editrice Gallimard, la stessa di Sartre e Camus. Forse, una maggiore sobrietà non gli farebbe male, magari farebbe bene a comprendere che non sempre si può mantenere una faccia da schiaffi. La sua vicenda tuttavia pone anche un problema che prescinde dallo specifico della sua antipatia (che non può essere ritenuta comunque un reato), e riguarda la contumacia, ossia che si riconosca all'imputato il diritto alla difesa ma anche alla fuga, come accade in molti paesi in nome del seguente paradosso: «Se mi accusassero di avere rubato la cattedrale di Notre Dame, prima fuggirei per poi dimostrare di non essere stato io». Non mi sembra però il suo caso.
La penso come Abbate, mi dispiace per Evangelisti e il suo bellissimo sito (e di cui sto leggento l'atrettanto bellissimo libro "Il collare spezzato"), ma i Battisti e, ancor di più, i Scalzone mi hanno rotto le palle, visto che sono stati un danno incalcolabile per tutta la sinistra italiana...poi un assassino, fino a prova contraria, qualcosa dovrà pur pagare! Posso anche credere che sia diventato un grande scrittore, una persona squisita, ma i crimini rimangono, sempre e comunque!
Chissà cosa ne pensano Travaglio e Di Pietro
Questo è un povero fuggiasco che si fa portare nel suo esilio di copacabana 9.000 euro, e da una signora per giunta. Come minimo è privo di ogni barlume di dignità.
E' un killer omicida; non vedo il problema.
Solo quattro coglioni pensa che perchè uno scrive un paio di gialletti mondadori debba essere amnistiato..
Basta parlare di Cesare Battisti, è un omicida piagnone e supponente. Non è neanche un vero scrittore (cosa che non lo assoverebbe) e non è neppure di sinistra. Mi meraviglia la canea suscitata in Francia, perché è anche repellente come persona. Tutto molto squallido.
E che ne devono pensare, Tonino? Non ci vuole un genio... sottoscriveranno sostanzialmente questo articolo.
Mi sorprende alquanto l'inutilità del tuo commento.
una domanda alle 6 persone che hanno commentato: avete letto tutti i documenti di carmilla oltre all'articolo di Abbate? Inoltre, avete letto i romanzi di Battisti?
Mascalzone, era un ammiccamento e in effetti come tutti gli ammiccamenti abbastanza inutile e superfluo, concordo.
lucag, sì e poi anche tutto il Mahabharata. Magari contiene la risposta. Indipendentemente dalla domanda.
Li ho letti i socumenti di Carmilla, lucag, ma non ha cambiato quello che pensavo su Battisti (di cui purtroppo non ho letto suoi libri), e di conseguenza anche su altri ex-terroristi ora sulla breccia mediatica...
Purtroppo questo è il classico caso in cui tutti sentono di poter dire la loro senza prima informarsi. Ovunque si ripetono pappagallescamente le due o tre notizie false ammannite dai media (tipo che Battisti avrebbe sparato al gioielliere Torregiani, cosa non affermata nemmeno nella sentenza di condanna, che anzi non lo colloca nemmeno sulla scena del crimine, oppure che Battisti, all'epoca appena diciannovenne e appena arrivato a Milano, sarebbe stato "il leader dei PAC", quand'era invece l'ultima ruota del carro).
Segnalo le FAQ sul caso Battisti presenti su Carmilla:
http://www.carmillaonline.com/archives/2005/09/001506.html#001506
E segnalo anche l'mp3 di una intervista molto chiara e riassuntiva rilasciata da Valerio Evangelisti a Radio Onda D'Urto:
http://www.radiondadurto.org/agenzia/evangelisti-battisti.mp3
Ricordo che quando Battisti evase aveva sul groppone soltanto una condanna a sei anni e non vi era alcuna menzione di omicidi commessi o organizzati.
Di omicidi si comincia a parlare quando, Battisti contumace, il pentito Pietro Mutti comincia ad accusare a destra e a manca in un castello sempre più barocco di capi d'imputazione, sovente smentito dalle stesse autorità con cui collabora (esistono sentenze che ne riconoscono la scarsa affidabilità).
Battisti viene a sapere delle accuse e delle condanne all'ergastolo soltanto molti anni dopo, per vie accidentali, una volta tornato in Europa dall'America centrale (Messico e Nicaragua).
Tutto questo per completezza di informazione. In quanti qui sapevano queste cose prima che io le scrivessi in questo commento?
Come spiega anche Valerio nell'intervista audio di cui sopra, nessuno di noi ha un approccio "innocentista" su Battisti (che comunque si professa da sempre innocente per quel che riguarda gli omicidi appioppatigli): semplicemente, crediamo che la sua vicenda giudiziaria presenti non poche zone oscure, e - soprattutto - che il suo caso sia oggi affrontato in modo superficiale e irresponsabile, da parte di persone che scrivono o parlano per vaghissimo sentito dire.
Quando si arriva a scrivere interi articoli basati sulla "antipatia" di Battisti, o sulle sue espressioni facciali, come fossero questioni dirimenti, significa davvero che si è toccato il fondo dell'etica giornalistica e del dibattito sugli "anni di piombo".
Battisti è diventato il capro espiatorio di una memoria "inceppata" e mal tramandata, di un immaginario sugli anni Settanta tutto basato su una dialettica falsa tra vendetta e perdono, cosa che è un problema tutto italiota e della quale Battisti non può avere alcuna responsabilità, dato che manca dal Paese dal 1981.
Noi prima ci logoriamo a furia di cazzate, e picchiamo col martello sullo stesso chiodo arrugginito finché non ci viene la nausea, poi imputiamo quella nausea al primo sfigato che ci capita sotto tiro e ci sfoghiamo contro di lui.
Questo Paese è condannato a vivere per sempre nei suoi anni Settanta, ormai divenuti un'istituzione totale della coscienza. E già, dopo il trentennale del '77 e palle varie, ci attende il trentennale del sequestro Moro. Un rimestare continuato e irrefrenabile, fatto nel peggiore dei modi, senza mai venire a capo di nulla. Però l'hai visto Battisti? Ha proprio una gran faccia di cazzo! Occupiamoci di questo, ché almeno ci facciamo due risate.
Però caro Wu Ming 1 (a proposito: complimenti per "New Thing", uno dei noir più originali e belli che ho letto), non si può guardare, nell'analisi di Abbate, solo il versante "Lombrosiano" della vicenda Battisti. Ci si potrebbe discutere per ore e ore, ma tra "innocentisti" come te e "colpevolisti" come me non si troverà mai un punto d'incontro...posso solo ripetere che il mio giudizio deriva anche da molti altri personaggi e vicende di quegli anni di cui mi sono fatto un'idea molto negativa!
"Battisti in breve, a meno che mi sia sfuggito qualche dettaglio, non ama porsi su un piano di parità."
Quale parità? Rispetto a chi o a che cosa?
Ci sono più differenze o più affinità tra il fuggiasco Battisti ed il fuggiasco Seldon Lady (Localizzato l’agente CIA "sfuggito" alla giustizia italiana http://www.indicius.it/torpore/robert_seldon_lady.htm)? Uno ha combattuto contro lo Stato, uno per difendere lo Stato. Uno è in Brasile, l'altro - chissà - forse in Honduras. Quali sono le loro colpe, i loro ruoli?
Perchè agli occhi dei più continua ad esistere esclusivamente il terrorismo e non il terrorismo di Stato?
Cosa significa "Battisti è un omicida"? Anche David Gilbert (http://en.wikipedia.org/wiki/David_Gilbert) lo è; ma lo Stato che lo ha condannato all'ergastolo è lo stesso Stato che ha ammazzato NON 3, MA 10000 (leggi: 10MILA) persone innocenti in Iraq: che senso ha tutto questo secondo voi, se ce l'ha?
E vi stupite ancora se qualcuno si proclama prigioniero politico
(http://www.kersplebedeb.com/mystuff/profiles/gilbert.html), e continuate a votare per la guerra infinita, e puntate il dito contro i terroristi. Che buffi che siete.
Ecco, per l'appunto.
Avevo appena scritto che la mia posizione non è "innocentista", e mi sembrava di averlo espresso in modo chiaro.
Semplicemente, il caso giudiziario-mediatico di Battisti mi è sempre parso emblematico di un modo poco serio di affrontare certi temi, e ne ho conferme dirette e indiretti quasi ogni minuto che passa.
Si scrive e - quel che è peggio - *ci si schiera* per sentito dire, senza mai informarsi sul caso specifico ma inferendo la "linea da tenere" basandosi su preconcetti o presunte "lezioni" tratte da episodi che c'entrano poco o nulla.
E' tutto un groviglio di malcostumi piccoli e grandi, tra i quali rientra anche quello di non seguire i link proposti dall'interlocutore, non leggere i testi che egli indica, epperò pretendere comunque di rispondergli "nel merito".
Scusate, ma non si fa prima, e non è comunque più onesto, ammettere che del caso specifico non frega nulla, e quindi evitare pure di commentarlo?
La pretesa di lasciare commenti su qualunque cosa, anche soltanto orecchiata, non può che portare a scambi tra autistici, che del "dibattito" hanno solo una vaga sembianza.
Io, per dire, non mi sognerei mai di esprimermi, e addirittura di definirmi "colpevolista"!, riguardo a una vicenda di cui palesemente non so nulla.
Visto che nel frattempo si è inserito un altro commento, preciso che la mia era una controreplica a Pigozzi.
Ammetto che lo schematismo (innocentista e colpevolista) che ho utilizzato può essere sbagliato, ma posso assicurare che ho letto sulla questione altre cose (non "Libero" o "Il Giornale" o una vignetta di merda di Forattini), mi sono fatto una mia idea, che possa piacere o no...poi, non sono uno scrittore, ma un ragioniere neanche tanto bravo, però che sia un terrorista politico, un terrorista di stato, un Capo di Stato (in nome di non si sa cosa) che uccida innocenti, la cosa mi fa incazzare allo stesso modo! Poi posso cercare di capire le ragioni che spingono una persona a uccidere, ma poche volte mi sono sembrate serie...E mi fa anche incazzare quando si usa la parola terrorista a pene di dalmata come fanno alcuni nostri politicanticchi e giornalai, ma in questo caso non mi pare proprio che venga usata a sproposito...
Mah.
Si può davvero definire - a cuor leggero e semplicisticamente - "terrorista" una persona che, anche a detta del dissociato Cavallina, aveva detto addio alla lotta armata già nel 1980?
Una persona che negli ultimi venticinque anni si è rifatto una vita e una famiglia, che non ha alcun legame con gruppi lottarmatisti di oggi, che ha manifestato il proprio distacco dal se stesso di ieri raccontandolo in diversi libri?
E che per giunta, con tenacia, si professa innocente anche riguardo ad alcuni dei delitti del passato, eppure se ne vede attribuire dai media anche un sovrappiù che nemmeno la magistratura gli ha accollato direttamente?
E' un "terrorista", oggi, Cesare Battisti?
E' un "terrorista" uno che, comunque la si voglia rigirare, commette un'azione violenta da più di ventotto anni?
Solo in un Paese dove il passato non passa mai si può continuare a chiamare "terrorista" (senza nemmeno premettere un "ex-") una persona come questa.
E' scivolato via un "non". Uno che, comunque la si voglia rigirare, non commette un'azione violenta da più di ventotto anni?
Altre persone pur dichiarandosi innocenti la galera se la sono fatta e non sono fuggiti a Copacabana. La verità è che se non fosse stato uno scrittore di Gialli Wu Ming non sarebbe qui a interessarsi di lui
Ex-terrorista ma di terrorista si è trattato (a suo tempo)...perchè non parliamo allora anche di tutti quelle persone meno conosciute e pubblicizzate, che non avevano lobby parigine o di giornalisti, che appartenevano alla base dei vari "Lotta Continua" "PAC" "Potere Operaio" che si sono fatti un bel pò di galera, magari senza aver ucciso nessuno, ma solo perchè avevano creduto a questi sedicenti rivoluzionari? A me personalmente questi personaggi, e so di tanti che hanno subito questa situazione, mi danno molto più l'idea di ingiustizia!
Sì, sì, certo. Non fa una piega. Perché nella mia vita mi sono occupato solo di scrittori. Grandissimi scrittori i Bambini di Satana, tanto per fare un esempio. Roba da Pulitzer. E le varie campagne di solidarietà e controinformazione a cui ho dato sostegno nel corso degli anni erano tutte per scrittori. Carlo Giuliani e famiglia, per fare un nome, tutti grandissimi scrittori.
E non ne esistono mica pochi, di scrittori che si mettono nei guai e poi volano a Copacabana. Non mancherà mai, il materiale umano per queste difese lobbistiche e di cordata.
Ebbene sì, noi siamo la potentissima cricca degli scrittori filo-terroristi che influenza la vita nazionale. E infatti, se non sbaglio, il 90% dell'opinione pubblica italiana è pro-Battisti, perché condizionata da questo discorso innocentista che per colpa di noi scrittori si sente dappertutto, sui giornali, alla radio, alla tv, tanto da non lasciare spazio a chi, poverino, la pensa in modo diverso.
Ebbasta, con 'sti scrittori, porco zio!
Pigozzi, se mi dici che la lotta armata era sbagliata e che, in sovrappiù, tanti poveri cristi sono finiti in galera senza avere fatto niente grazie a "concorsi morali" e fattispecie associative di varia natura, ti faccio notare che con me sfondi una porta aperta, anzi, un portone enorme, dato che di queste cose mi sono occupato e non per breve tempo. Tuttavia, non ti proporrò link con miei scritti del passato, sono stanco di autocitarmi, e anche di contribuire a portare avanti questa parodia di discussione. L'ho detto, su queste cose purtroppo ci si schiera in modo preconcetto, prescindendo da troppe cose. Siccome non mi interessa schierarmi a queste condizioni, e preferisco coltivare i miei laicissimi dubbi su certe verità di Stato, mi fermo qui.
tutti liberi da priebke in poi, una mega amnistia è quella che ci vuole per tutti i reati politici e parapolitici, stragi e contro stragi comprese. Come fece Togliatti, così non se ne parla più
Si, meglio fermarsi...sono d'accordo che si finisca nel patetico, alla lunga...complimenti ancora per "New Thing"!
"La verità è che se non fosse stato uno scrittore di Gialli Wu Ming non sarebbe qui a interessarsi di lui"
AH AH AH!!! Ma come si fa?
La verità è che in questo paese ci sono troppi Franz e troppi pochi Wu Ming.
Grazie. Fai parte di una ristretta cerchia di estimatori. Pare che molti lo ritengano un libro "indigesto".
se la posizione di wu ming 1 non è innocentista, quella di Abbate non mi sembra colpevolista. analizza semplicemente un altro lato della faccenda, quello umano, che non è meno importante di quello giudiziario.
qualche ora fa, prima di uscire dal web, chiedevo se qualcuno avesse letto il reportage di Carmilla perchè su Cesare Battisti ho trovato, nei mesi passati, una disinforazione terribile e una copertura mediatica di proporzioni enormi. Una campagna così forte mi è apparsa mirata e Battisti era solo una figura che ben si prestava a livello di immagine e contesto
Discorso simile per il Battisti scrittore, tante voci, poche letture.
Fondamentalmente condivido la posizione di Wu Ming 1.
Sempre per Wu Ming 1: il bello di New Thing è anche nel suo essere indigesto. Indigesto come l'Olatunji Concert di Coltrane.
Inoltre, avete letto i romanzi di Battisti?
Prima di arrivarci devo finire di leggere ancora un lunghissimo elenco..(al momento mi sto rileggendo il "master of ballantrae").
Il problema è che se cesare battisti (anche il nome ha, da terrorista) fosse stato fascista, wuming o fumanciù non ce l'avrebbe fatta così lunga.
Eppoi, decidevi giustizialisti miei, quando uno è condannato è colpevole? I pentiti: valgono solo per la mafia? E via dicendo..comunque battisti non mi pare sofri..
Dedalus, tu in sostanza mi accusi di difendere soltanto gente di sinistra, il che mi fa capire che non sai nulla di me e di quello che ho fatto. Certamente non è obbligatorio sapere vita e miracoli di chiunque, ma allora evita di tirare a indovinare tranciando giudizi.
Solo per chiarezza e completezza di informazione:
ho pubblicamente difeso i diritti di persone che solo con notevolissimo sforzo di fantasia si sarebbero potute definire "di sinistra", e il tenutario di questo blog sa bene che mi sono attirato antipatie pluriennali (e calunnie, e aggressioni verbali) per aver difeso - e l'ho fatto anche su onemoreblog - la libertà di parola dei negazionisti, contro leggi come la Loi Gayssot in Francia, o la legge che ha permesso l'arresto di David Irving in Austria, o la legge che aveva proposto Mastella in Italia ma per fortuna non è passata come l'aveva proposta lui.
Inoltre, ho sempre criticato a chiare lettere la Legge Mancino sull'istigazione all'odio razziale, perché inutile, perché ambigua nelle sue formulazioni, perché non sufficientemente chiara nel definire un limite tra parola e atto.
Ho anche difeso la libertà di parola e di accesso a fondi di ricerca da parte di scienziati che hanno posizioni dissenzienti e di minoranza sul tema dell'AIDS/HIV. Gente che non mi risulta sia di sinistra. E anche questa è una cosa che molti non mi perdonano.
Tutto questo perché? Perché sono un animale raro, in un Paese come questo. Sono un illuminista, e un libertario. Una specie che è poco tollerata nel nostro discorso pubblico, e che viene sempre accusata di fare il gioco ora di questo ora di quello, quando invece fa soltanto il gioco delle proprie convinzioni. E perdonami il pizzico di retorica.
Basta Wu Ming. Battisti è accusato e giudicato per omicidio. Altri con le palle hanno fatto decine di anni per delitti solo di opinione o concorso morale. Vergogna. Per lui e per chi lo sostiene. Non mi interessa che gli facciano scontare le pena. La figura del cialtrone vigliacco l'ha già fatta. E'questo che conta. Lui ed i suoi sospenitori si sono sputtanati per tutta la vita. Adesso basta abbiamo cose più serie in Italia ed in Francia a cui pensare.
Chi è supponente e chi no, chi ha le palle e chi no... Andiamo pure avanti così, ma che bel dibattito! Del resto, come poter dibattere con fascisti e qualunquisti DOC?
Incredibilmente, il buon Abbate riconosce - ma solo verso il fondo del suo articoletto - che la vicenda di Battisti "tuttavia pone anche un problema che prescinde dallo specifico della sua antipatia"... GRAZIE TANTE!!! E meno male! Ma come potete leggere di queste porcate?
mi sono attirato antipatie pluriennali (e calunnie, e aggressioni verbali) per aver difeso - e l'ho fatto anche su onemoreblog - la libertà di parola dei negazionisti, contro leggi come la Loi Gayssot in Francia, o la legge che ha permesso l'arresto di David Irving in Austria, o la legge che aveva proposto Mastella in Italia ma per fortuna non è passata come l'aveva proposta lui.
Non vedo il legame tra un giusto atteggiamento garantista, come il tuo, e la difesa di un killer latitante. Per riportare le cose sullo stesso piano avresti dovuto dire, chessò, che erano passati trent'anni dalla strage del circeo e andrea ghira si era rifatto una vita, non era più la stessa persona etc. etc.
D'altronde è notorio che tutti noi cambiamo continuamente,travolti dal moto degli atomi; ma questo -secondo me- non incide sugli aspetti legali. A meno che si rifluisca sulle melensaggini cattoliche relative al "pentimento" (al quale non credo neanche se lo vedo). Che -però- è il motivo principale per il quale siamo un paese arretrato, incivile, nonchè incapace di valutare la responsabilità individuale. Tanto bastano un paio di avepater e siamo tutti fuori freschi come rose; davanti a dio e gli uomini.
Dedalus, la cosa che dispiace è che i tuoi rilievi, pur essendo a me diretti, non abbiano attinenza con nessuna delle analisi e prese di posizione che ho dedicato alla vicenda, impiegando tempo ed energie. A me piacerebbe mi si contestassero le cose che ho detto e scritto, non le cose che *ci si immagina* io abbia detto e scritto.
In buona sostanza, le mie opinioni su questa vicenda sono riassunte in questo pezzo:
http://www.wumingfoundation.com/italiano/outtakes/cesare_battisti_2.htm
E il tono e il comportamento che ho tenuto sono ben esemplificati da questa lettera a "Micromega":
http://www.carmillaonline.com/archives/2004/04/000700.html
Non pretendo che questi testi interessino e vengano letti, ma, come sempre, li segnalo per completezza d'informazione.
Il mio argomento non è mai stato quello del supposto "pentimento" (parola quantomai impropria, dato che in Italia è arrivata a significare tutt'altro) di Battisti, anzi, l'ho sempre definito un "non-argomento", una cosa del tutto ininfluente, che riguarda soltanto la coscienza di Battisti e non i nodi di interesse pubblico della vicenda.
In questa sede, il riferimento al passare del tempo l'ho fatto soltanto in relazione all'eterno presente dell'emergenza, che si concretizza in uno specifico "tic" dei media italiani: parlare di Battisti come se fosse ancora attivo e operativo nella lotta armata, anziché estraneo alla medesima da quasi trent'anni. E' l'italico passato che *non deve* passare.
@ Attilio: sulla barbarie post-inquisitoria e sull'ideologia sacrificale che portano a considerare la fuga e la contumacia come prove di colpevolezza o addirittura aggravanti, mi sono già espresso qui:
http://www.carmillaonline.com/archives/2004/08/000947.html
Trovo agghiacciante l'incipit di Fulvio Abbate. Trovo vergognoso che l'Unità abbia pubblicato un articolo di quel calibro.
Trovo quantomeno ipocrita che Abbate parli dell'altrui supponenza facendone ampiamente mostra in quel che scrive.
Per il resto, non posso che rimandare anch'io al dossier di Carmilla, che è da mesi liberamente consultabile.
Battisti è il classico esempio di come un assassino possa godere nella sua vita di privilegi e linee di credito ideologiche altrimenti non concessi a comuni mortali che non si possono permettere patenti da intellettuali. Mi chiedo se su "Mario Rossi" qualcuno avrebbe mai aperto questo dibattito
quella di Fulvio Abbate è una delle poche rubriche pertinenti che l'Unità ormai ospita. non è che debba avere sempre ragione, ma non c'è proprio nulla di scandaloso in quello che dice, e nemmeno nulla che escluda il dovuto "garantismo". così come Carmilla è un gran bel sito e le sue argomentazioni sono esposte in maniera civile. anche se personalmente sul caso Battisti non mi convincono completamente.
Aridaje. Uno può passare la vita a difendere tutti i "Mario Rossi" che gli capitano a tiro, tanto poi arriverà sempre qualcuno che ti accusa di non averlo fatto.
Caro Wu Ming 1 non dovresti dimenticare però che Spataro è lo stesso che sta facendo tremare i pontenti sul caso Abu Omar.
Come bresciano sono molto orgoglioso che Wu Ming 1 sia un attento ascoltatore di Radio Onda D'urto!!!
Scusa, Pippo: da quando in qua citare (anche se negando subito dopo) Lombroso è sinonimo di garantismo?
Con gli stessi parametri, dovrei dire onestamente cose terribili dello stesso Abbate. Ma non si può scendere su questo piano. E non è ammissibile che un quotidiano lo consenta.
Spataro non può che esser bravo come giudice...lo odiano tutti!
Si può avere ragione su una cosa e torto su un'altra, visto che gli esseri umani non sono perfetti, le carriere e le vite sono discontinue, i contesti sono diversi, gli anni passano e le spose imbiancano.
Se Spataro dice una cosa patentemente falsa e sbagliata sulla "Dottrina Mitterrand", io la faccio notare senza pensare ad Abu Omar, dato che non si sta parlando di Abu Omar ma di altro. Difatti, l'ho fatta notare, e in modo pacato.
Ancora: se Spataro, che è il più titolato a farlo in quanto titolare dell'inchiesta, non interviene mai a correggere le numerose cazzate e scemenze dette e scritte ogni giorno sul ruolo di Battisti nel delitto Torregiani, io ho o no il diritto e il dovere di farlo notare e chiedergli conto di questa omissione di precisazione? In fin dei conti, che gli costa scrivere: "Scusate, ma non è andata proprio così, la sentenza di condanna dice altro?"
Più in generale: Spataro non è un supereroe, Battisti non è un supereroe, io non sono un supereroe, e nessuno dei tre è un supermalvagio. Il mondo è fatto di relatività, non di assoluti.
Ancor più in generale: il fatto che si parli male di una persona *di per sé* non dice nulla sui torti e le ragioni di quella persona.
Mi sono letto i vari scritti su battisti, ma, di fondo, mi pare che si passi tra gli argomenti senza mai trovare un punto d'appoggio reale.
Che le leggi speciali, al pari di quelle contro la mafia, tendano ad oltrepassare la responsabilità individuale per condannare un generico brodo associativo (tipo "partecipazione esterna ad associazione di stampo mafioso") è sicuramente vero; checchè ne dica travaglio il "non poteva non sapere" rivolto a berlusca non è molto lontano all' "associazione sovversiva".
Immagino, tuttavia, che sia difficile trovare un sito dove wuming1 si schieri a difesa del povero andreotti incrimnato per un presunto bacio etc.
Infine: battisti è stato riconosciuto individualmente colpevole di omicidio.
E qui non concordo sull'amnistia. La tragedia, anzi, è che una massa di macellai se la cavano regolarmente.
Beh, c'è già un passo avanti nella polemica. Comunque mi tocca correggerti: del pentito di mafia Balduccio Di Maggio in arte "Togliatti" - che tra l'altro commise tre omicidi (e un altro lo tentò) quando era già pentito e sotto protezione - ne scrivemmo eccome, ai tempi di Luther Blissett. Come ricordammo il caso dei pentiti di camorra Melluso e Pàndico, gli accusatori di Tortora. Insomma, anche su temi spinosissimi come la mafia abbiamo invitato a distinguere, riflettere, capire. Sicuramente non ci siamo espressi nel modo più efficace possibile, c'erano sbavature dovute all'inesperienza (si parla di dieci anni fa) ed eccesso di certezze dovuto a età e vis polemica, ma l'intento era inequivoco. Spesso i pentimenti si sono dimostrati strumentali, meccanismi offensivi manovrati dalla mafia per portare la "guerra sporca" il più addentro possibile le istituzioni. Un altro caso che viene in mente è quello del pentito messinese Luigi Sparacio. Detto questo, è chiaro che io sto con l'Antimafia, però mica per questo devo sorbirmi in modo acritico le cose che succedono...
Cara Lipperini a qualcuno però sfugge che Abbate è un autore satirico, pienamente legittimato a maneggiare antipatia e lombrosismo. Quando la Oppo fa questi riferimenti lombrosiani su Gasparri non vedo nessuno che si alza a contestare, nemmeno il medesimo. Si potrà usare il politicamente scorretto anche con Battisti, spero (inteso come Cesare, ma va bene lo stesso inteso come Lucio, adesso però non vorrei che arrivasse Mogol a protestare, perciò metto le mani avanti: sto scherzando).
Spero che tu stia scherzando anche sul fatto che Abbate farebbe satira: non me n'ero accorta prima e sicuramente non me ne accorgo adesso. E comunque, per come la vedo io, la satira che cita Lombroso è di marca fascista. Chiunque ne sia l'autore, chiunque ne sia il bersaglio.
Va bene Wu Ming 1, sono d'accordo, rimango però convinto che la dottrina Mitterand è un po' farlocca e poggia su basi sbagliate, e anche un po' razziste nei confronti dell'Italia. Detto questo, convengo su altri aspetti, come per esempio il fatto che si accosti gente come Scalzone e Negri, agitatori ideologici pesanti nel tempo che fu ma innocenti e condannati per semplici reati di opinione previa strani teoremi giudiziari, ai condannati per terrorismo. In questo senso la dottrina Mitterand fa acqua da tutte le parti: tutti uguali, giustamente o ingiustamente condannati. Io interverrei piuttosto su questi aspetti. Non si può lasciare che i media mettano sullo stesso piano Scalzone e un ex Br assunta dal ministero tal dei tali imponendo loro il silenzio e la vita ritirata.
Si va bene Lipperini, ti meriteristi un patapim e patapam da Alex Drastico. Si vede che Abbate è un analista politico o giudiziario, o probabilmente un cronista scientifico. Sono io che sono un po' ritardato. E poi non sai niente di Lombroso, che non era un pre-fascista, fu anche un precoce antimafioso.
Da Wikipedia alla voce Cesare Lombroso: non è del tutto completa ma si capisce che i pregi e i deliri del positivismo c'entrano niente col fascismo:
"Nel 1876 Lombroso pubblicò L'uomo delinquente, che successivamente espanse in un'opera in più volumi. Tra i massimi studiosi di fisiognomica, Lombroso misurò la forma e la dimensione del cranio di molti criminali, concludendone che i tratti atavici presenti riportavano indietro all'uomo primitivo. In effetti quella che sviluppò fu una nuova pseudoscienza che si occupava di frenologia forense. Egli dedusse che i criminali portavano tratti anti-sociali dalla nascita, per via ereditaria, cosa che oggi si considera del tutto infondata. Da notare che Lombroso aveva sviluppato la teoria dell'atavismo un anno prima della pubblicazione dell'Origine dell'uomo di Darwin (1871).
Macchina Frenologica dalla Domenica del Corriere del 1931
Macchina Frenologica dalla Domenica del Corriere del 1931
Di fatto il suo lavoro nella prima metà del ventesimo secolo venne chiamato in causa nel contesto dell'eugenetica e da certe forme di "razzismo scientifico", che ebbero numerose conseguenze. Molti ritengono per certo che Lombroso non avrebbe approvato i fanatici movimenti xenofobi in questione, essendo per altro lui stesso di origine ebraica e data la razionalità lucida che gli era propria e la costante attenzione per le categorie sociali svantaggiate, che si osserva leggendo i suoi libri. Da autentico scienziato era molto attento ai dati sperimentali e sempre disposto ad aggiornare le sue teorie basandosi sulle nuove evidenze, come affermano le persone che hanno seguito la sua scuola.
Lombroso sostenne sempre con forza la necessità dell'inserimento della pena capitale all'interno dell'ordinamento italiano. Riteneva infatti che, se il criminale era tale per la sua conformazione fisica, non fosse possibile alcuna forma di riabilitazione, individuando in tal modo l'obiettivo cui il sistema penale doveva tendere nella sicurezza della società.
Nel 1898 inaugurò a Torino un museo di psichiatria e criminologia (più tardi chiamato "di antropologia criminale")."
Pippo, io Lombroso l'ho studiato perché ho pure scritto un soggetto cinematografico su di lui. A suo modo e per quei tempi Lombroso era pure un "socialista", ma le sue teorie (TUTTE le sue teorie, anche quelle che non c'entravano con la fisiognomica) erano quanto di più strampalatamente razzista e autoritario il tardo positivismo abbia mai prodotto. Era contro la mafia più perché riteneva i meridionali dei subumani che per altro. Per lui la plebe e il sottoproletariato erano malattie, non ceti sociali. Sugli anarchici scrisse cose rivoltanti. Ne "L'uomo delinquente", il suo best-seller, non c'è una sola frase che stia in piedi, nemmeno puntellata. Non si salva assolutamente nulla, di quel che scrisse e fece, e anche la comunità scientifica del suo tempo finì per considerarlo un ciarlatano, anche piuttosto putrido e scorretto nell'operare. La sua vita è un monumento all'errore scientifico, ai vicoli ciechi della ragione e all'impunità dell'arroganza intellettuale (perché era pure un barone). Consiglio la non-fiction novel di Luigi Guarnieri, "L'Atlante criminale. Vita scriteriata di Cesare Lombroso" (Mondadori, 2000).
Laddove Abbate parla di "supponenza" del Battisti, cioè un tratto caratteriale e psicologico. Non riporta delle misure mi pare. Ma poi con questo modo di ragionare cara Lipperini anche il latino Orazio siccome era serio non va considerato un autore satirico: non è che i satirici sono quelli del Bagaglino o dello Zelig. Non ce lo vedo Abbate a Zelig Circus.
Ma ditemi cosa c'entra Abbate??? Perché menate il can per l'aia? Abbate riporta le misure frenologiche di Battisti? P.S. non sono amico ne' conosco Abbate, tengo a precisarlo visto il tenore della reazione degli amici di Battisti.
Vabbe', dài, non ti arrampicare sugli specchi, Pippo. E' dai tempi del "Politecnico" di Vittorini che si distingue, per capirsi, tra "fascismo-sostantivo" e "fascismo-aggettivo", il riferimento di Loredana era chiaro, sovente si dice "fascista" per intendere una mentalità autoritaria, razzistoide, biologistica etc., senza riferimenti specifici al Ventennio. Sarà impreciso, storicamente inaccurato, quel che vuoi, ma se si capisce si capisce, non facciamo la punta ai chiodi. Stiamo andando troppo OT.
La Lipperini che si riscopre intellettuale civile per Battisti, comunque, è cosa comica assai. E' autosatira.
Ecco, appunto: dall'arrampicarsi sugli specchi si arriva alla denigrazione personale, peraltro infondata, per chi conosce Loredana. Lo sapevo che, dopo aver fatto la punta ai chiodi, saresti andato a sbattere in quel cantone. Groan... Finora qui si era mantenuto un confronto nel merito, magari difficoltoso, ma sicuramente civile e proficuo. Poi tu ti sei lanciato a testa bassa, e fine.
e aridanghete. guarda non me ne frega proprio niente del giro degli amichetti. ho detto alcune cose che confermo: Abbate fa satira e la fa bene. Carmilla è un bel sito che frequento spesso, non sono distante dalla sua sensibilità, e la documentazione su Battisti è interessante, ma non mi convince pienamente. e ho pieno diritto di sfottere la Lipperini, anche a se al giro degli amichetti non piace.
detto a voce bassa, wu ming 1, a me mi sa che ti sei un po' imborghesito. a me piaceva assai di più la posa un po' garibaldina di dieci anni fa, garantito.
oltrettutto ho anche detto che c'è differenza fra gente come Scalzone e Negri, sostanzialmente innocenti, e chi ha sparato rapinato e ammazzato. ma niente, deng, deng, deng, per qualche motivo risuona solo la canzone di Battisti (sempre Cesare, che se no finisce che Mogol mi querela).
Vorrei farti una domanda caro Wu Ming 1, premesso come ho già detto che mi piace Carmilla e mi piace Valerio Evangelisti, però la domanda è comunque importante: Battisti è un vostro amico? Con gli amici non si finisce per essere un po' indulgenti, non ci capita a tutti quanti? E guarda che non è un attacco, lo dico molto seriamente e anche con rispetto, ma ad arrampicarvi un po' sugli specchi su questa vicenda siete voi, ammesso comunque che i vostri numerosi rilievi critici sono espressi civilmente e meritano di essere considerati. Però non c'è un conflitto di interessi?
Pippo, hai uno strano modo di portare avanti le discussioni.
In base alla stessa logica secondo cui non si potrebbe criticare Spataro sul caso X perché in fin dei conti lui è anche quello che si occupa del caso Y, adesso sostieni che, siccome ti ho criticato per un eccesso di pignoleria (e di interpretazione letterale delle frasi altrui) su Lombroso, fascismo etc., avrei automaticamente espresso parere negativo anche su tutto il resto che hai scritto. Cosa che invece non ho fatto.
Ripeto: con la stessa persona posso essere d'accordo su una cosa e in disaccordo su un'altra. E' perfettamente normale, accade a tutti, tutti i santi giorni. La realtà funziona così.
Dopodiché, non capisco perché tu, in punto e in bianco, debba metterti a "sfottere" (come dici tu) la Lipperini in un contesto in cui nessuno stava "sfottendo" nessun altro. Tra l'altro, quello che hai scritto di lei e sul suo impegno è patentemente sbagliato, non è per nulla inconsueto vedere Loredana presente in mobilitazioni, campagne di solidarietà, petizioni, sottoscrizioni.
La frase di Loredana era:
"per come la vedo io, la satira che cita Lombroso è di marca fascista. Chiunque ne sia l'autore, chiunque ne sia il bersaglio."
Ecco, come mai questa frase a me sembra perfettamente comprensibile mentre tu ti sei lanciato in una filippica sul fatto che Lombroso non era fascista? Certo che non lo era, come Giotto non era un impressionista e mio nonno non era un cyberpunk, ma non è questo che Loredana ha sostenuto.
Caro Pippo, naturalmente hai pieno diritto di sfottermi, ci mancherebbe. Peccato, però, che con gli ultimi interventi, come giustamente notava Wu Ming 1, tu abbia fatto precipitare il livello della discussione (senza risparmiarci la solita, patetica citazione del circolo degli amichetti. Mi approprio anch'io del "Groan").
Per la cronaca: non ho mai visto in vita mai Cesare Battisti se non in foto. Il punto, che dovrebbe essere evidente, non è quello.
va bene, menate pure il can per l'aia. io, oltre a prenderti sul serio nel difficile compito di difendere un Battisti, ti ho fatto una domanda seria caro wu ming 1 e gli altri intervenuti ne sono testimoni. c'entra o no l'amicizia con Battisti? guarda che non sono supponente, è una cosa che chiedo, lo vorrei sapere per sapere cosa pensare delle argomentazioni in difesa di Battisti. ma tu hai l'esclusiva dell'illuminismo e allora tientela.
naturalmente ho fatto precipitare il livello della manifestazione, questa non poteva mancare: e ne sono entusiasta. ma poi ne sei così sicura? è vero che sparo quello che mi passa per la testa, ma col mio stile dico cose serie. se non le vedi forse è perché ti fa comodo non vederle.
della discussione, corrige.
Pippo, se proprio pensi che possa essere di qualche interesse, ti rispondo: io ho incontrato Cesare Battisti una volta sola in vita mia, a Parigi cinque anni fa in un bar di Ménilmontant, e abbiamo parlato di romanzi, della vis aneddotica di Sepulveda e dell'epatite di Quadruppani. Avevo letto "Travestito da uomo" e "L'ultimo sparo", mi erano piaciuti e ho trovato la conversazione piacevole e interessante. Con me c'erano Valerio Evangelisti e Francesco Forlani. All'epoca, delle sue vicissitudini giudiziarie non sapevo quasi niente, né mi interessavano particolarmente. Quando incontro un essere umano, non gli chiedo di mostrarmi carichi pendenti e casellario penale. Il mio mestiere non è quello di poliziotto.
Dopo, non l'ho più rivisto né sentito. Non ho alcun motivo per essere "indulgente" nei suoi confronti, non esiste alcun "conflitto di interessi" e, anche rileggendo quel che ho scritto su tutta la faccenda, non trovo tracce di coinvolgimento personale e affettivo da parte mia. Tu ce le trovi?
Mi hai fatto una domanda alle 17:40.
Tra l'altro, una domanda sui fatti miei.
Alle 17:45 mi hai accusato di non volerti rispondere.
Cinque minuti, ed ero già reticente.
Alla faccia della cultura del sospetto.
Hai mai pensato al fatto che la gente ha una vita, ha bambini da andare a prendere all'asilo (come nel mio caso), ha piatti da lavare etc.?
Non so, mi sembri un poveraccio in preda ad attacco d'ansia. Rifatti una vita, che è meglio.
Oltrettutto caro Wu Ming forse non ti rendi bene conto che se tutto quello che sostieni fosse anche fondato, metti che tu anche andassi da Perry Mason per scrivere la memoria difensiva di Battisti, la prima cosa che lui ti chiederebbe sarebbe sicuramente: "molto interessante, ma quanto vi lega l'amicizia o altro tipo di legame, politico, economico eccetera? E' una cosa che devo sapere per poter difendere il nostro cliente". E' qui che casca l'asino e che non si vede bene il filtro che dovrebbe esserci fra la difesa dell'illuminista proclamato e quella del sodale (sempre ipotesi, non lo so, lo chiedo come lo chiederebbe Perry Mason). Cordialità.
Ti vuoi calmare o no? Sveglia, io ti ho già risposto, e l'ho fatto appena ho visto la domanda, dopo essere rientrato a casa! Prendi qualche goccia di Lexotan, per favore, e scrivi un commento alla volta, non quaranta, ché non ti si segue.
Battisti non è mio amico, a fatica potrei definirlo un conoscente, il punto non è questo, nelle cose che ho scritto sul suo caso non c'è niente che possa far pensare a un conflitto d'interessi (tra cosa e cos'altro, poi?). Devo scrivertelo in qualche altra lingua?
Guarda che io non sono obbligato a stare qui a risponderti, men che meno sulla mia vita privata. Se lo faccio è per rispetto nei confronti degli altri che leggono, e che fino a poco fa avevano avuto la possibilità di seguire una discussione utile e dotata di capo e coda.
No, io non trovo niente di personale, io ho fatto una domanda legittima caro Wu Ming 1. Le risposte accavallate sono dovute al server (infatti se avessi letto prima la tua risposta, non avrei scritto ancora questo post... ) dicevo al "server stanco" di OMB non agli attacchi d'ansia. Io mi sto moderatamente divertendo, non ho problemi, voi vedete un po' attacchi dappertutto e vi prendete forse anche un pochino troppo sul serio!
1° non sei obbligato ovviamente a rispondermi. 2° guarda che te la stai prendendo con le lentezze del server pensando che sia io in preda ad attacchi d'ansia. Ma allora è il contrario, perché io non ti sto facendo simili accuse. Ti sei arrabbiato poco con quello che ti attaccava duramente, ti sei incazzato molto con me che ti criticavo da posizioni vicine. Non so bene chi ha gli attacchi d'ansia!
Seee, vabbe', addio core. Protestare perché dopo cinque minuti non ti ho ancora risposto non c'entra col server, c'entra con l'ansia. Se tu ti "diverti" così, continua pure. Inventati pure reazioni altrui che non ci sono state, tanto è tutto nero su bianco. Mi sembra di aver dato prova di pazienza, civiltà e disponibilità, tanto che mi hai detto che mi trovi "imborghesito" (perché se uno non rutta in faccia alla gente è un borghese, chiaro). Io le discussioni le porto avanti così, è il mio modo e non posso farci niente. Però adesso la chiudo davvero perché ha svaccato di brutto, questo thread. Quello che volevo segnalare l'ho segnalato, i punti che volevo chiarire credo di averli chiariti. Ciao.
ma poi perché non provi a chiederti, caro Wu Ming 1: se costui ha fatto così avrà un motivo - magari il server lento che si inframmezza alla discussione accesa - invece di immaginarmi in preda ad attacchi d'ansia? io non so se siete davvero così intuitivi e capaci di ascoltare! definitivamente, saluti cordiali.
uffa, mi tocca di nuovo, ma dov'è che ho protestato che non mi hai ancora risposto??????????? ho solo detto: pongo una domanda legittima. scusa ma sei tu che continui a fraintendere di brutto, diciamo che ci siamo fraintesi e chiudiamola lì.
senza contare la contraddizione evidente: se la difesa di un latitante controverso è per te una cosa seria, dovresti predere meno sottogamba chi ti critica e dedicare il tempo che ci vuole a contrastare le critiche, ad appianare, a spiegare. francamente non mi sembra l'atteggiamento giusto e non mi sembra da vero "illuminista", io rivedo la stessa supponenza che vede Abbate in Battisti e nei suoi amici. se vuoi vedermi come un pazzo in preda ad attacchi d'ansia fai pure, tanto come dici tu carta canta e la discussione è qui a disposizione di tutti.
pippo scrive che wm1 dovrebbe "dedicare il tempo che ci vuole a contrastare le critiche, ad appianare, a spiegare"
e perché, non lo ha fatto?
a me sembra di sognare. guardate, signorini, che è raro trovare una persona così scrupolosa nel rispondere e nello spiegare. è andato anche molto oltre il punto oltre il quale chiunque altro vi avrebbe mandati affanculo. però pare che non basti, forse doveva anche passarvi una slinguazzata sulle palle, già che c'era. non vi sfiora il dubbio di chiedere un po' troppo al vostro prossimo?
visto che anche io sono un tipo scrupoloso e ho rispetto dell'interlocutore (ma pare sia una prerogativa asimmetrica appannaggio di chi ti guarda un po' dall'alto in basso) mi sono riletto i vari post e non ci trovo proprio niente di scandaloso ne' da una parte ne' dall'altra. temo che Wu Ming si sia un po' lasciato prendere dalla lesa maestade. confermo che oggi avevo tempo da perdere e l'ho dedicato a mettere in discussioni i consolidati pregiudizi "de sinistra" avendo perfino l'onore di discutere con Wu Ming 1 e la Lipperini.
"non vi sfiora il dubbio di chiedere un po' troppo al vostro prossimo?"
NO, a meno che Wu Ming 1 non appartenga a una razza superiore... e facendoti anche notare che nessuno è obbligato a postare commenti ne' a rispondere: se uno lo fa è perché lo vuole fare, se non lo vuole fare non lo fa, lui dice che ha dedicato il suo sacro tempo a noi! perbacco ma quale onore, noi abbiamo dedicato il nostro tempo a lui. grazie maestade.
"lui dice che ha dedicato il suo sacro tempo a noi"
Mai detto né pensato.
Comunque, va sempre così:
se non rispondi dicono che te la tiri.
Se rispondi, dicono che comunque te la tiri.
Se non sei disponibile, è perché disprezzi gli interlocutori.
Se sei disponibile, è perché "ti degni" di esserlo e quindi comunque disprezzi gli interlocutori.
Se non spieghi, sei reticente.
Se spieghi, sei saccente.
Se sei vago, hai qualcosa da nascondere.
Se sei preciso, meni il can per l'aia.
Se rimani tranquillo e non rispondi per le rime, è perché ti senti superiore e quindi sei uno stronzo.
Se rispondi per le rime, è perché ti senti in difficoltà e quindi sai di essere in malafede.
Etc. etc. etc.
wu ming1 sai cosa mi ha lasciato perplesso del tuo libro?il titolo ... troppo specialistico,da storia del jazz,da lettore onnivoro e curioso più dei personaggi,trane dolphy,che dalla loro musica
Avrei tagliato la testa al toro con un bel free jazz
il voler assurgere a titolo un' etichetta con cui in certi ambiti si identifica una brevissima stagione musicale mi e' sembrato troppo...considerando poi che subito dopo coltrane abbracciò proprio l'estetica free...
(il libro non l'ho ancora letto,per ora beccati la recensione del titolo)...
vabbè battisti ha una faccia di cazzo e non è colpa sua. E' stato condannato per 2 omicidi (non quello di torregiani e il ferimento del figlio). E' un povero vecchio sbandato costretto a vivere di elemosina cavolo lasciatelo in pace a lui come Lollo, Zorzi e tutti gli altri ex terroristi che ora sono lontani da quel mondo
Wu ming 1 forse conviene che parli solo per te e lasci che per Evangelisti parlino le sue parole e le sue foto: come quella in cui abbraccia sorridente, sembra in birreria, "una persona la cui vicenda giudiziaria ha dei punti oscuri" (su Carmilla).
Per quel che ti riguarda, apprezzo il merito e il metodo delle tue posizioni garantiste e ... la pazienza dimostrata su questo blog.
Vorrei solo aggiungere un punto di vista: avendo vissuto in passato una vicenda giudiziaria vicino alla vittima, troverei più opportuno che gli autori di reati,non necessariamente politici, pur "pentiti" e cambiati, mantenessero un certo riserbo e misura, almeno pari a quello che mantengono le vittime e i loro familiari nella maggior parte dei casi. Troppo spesso invece questi personaggi, e i loro, magari in buona fede, sostenitori, sono più presenzialisti dei "tronisti" di Lele Mora. Mentre le loro vittime a rivederli in tv o sui giornali o sul web ricadono in quella sofferenza psichica che li ha segnati per sempre e di cui non si possono "pentire".
Ho letto adesso su Carmilla lo scritto di Battisti "68 o anni di piombo? L'anomalia italiana" e pare di trovarci anziché davanti alla storia d'Italia di fronte a una favoletta bucolica. A nessuno dei suoi amici viene il sospetto che il Battisti possa essere un po' mitomane: questo è preoccupante. Forse vi sta fregando anche a voi. La cosa incredibile è che una parte consistente degli "intellettuali" francesi ancora crede a questa lettura superficiale dell'Italia, utilizzando anche a sproposito il pensiero ben più ricco e sfaccettato di Pasolini. Certo che ce ne vuole di pazienza per difendere Cesare Battisti, ai limiti dell'irrealtà. Se alcuni dei crimini che gli sono stati dati a carico non li avesse veramente commessi, se delle anomalie nel suo processo ci fossero veramente verificate, i suoi amici (cioè dei saggi e veri amici) farebbero bene a fare prima un dura requisitoria nei suoi confronti e dello sciocchezzaio generalizzato che costui esprime, sarebbe più credibile. Invece titolano: Battisti, un vero uomo. Invece inveiscono regolarmente contro Spataro ai limiti dell'insulto. Puro autolesionismo.
oltrettuto qua l'unico che sta mettendo i bastoni tra le ruote alle malefatte della Cia è il pm Spataro, lo stesso che ha sconfitto il terrorismo nostrano e che dagli amici di Battisti viene descritto come un oscuro funzionario approssimativo descamisado e sudaticcio.
il mio ultimo intervento non ha più senso perché si riferiva a quello precedente che è stato ora cancellato... comunque va bene per confermare la mia STIMA INCONDIZIONATA al giudice Spataro.
Consiglio ai tanti: leggete "Il caso Battisti".
Mi allineo decisamente con Valerio Evangelisti, Carmilla ,Wu Ming . etc.
Il processo distruttivo del "libero pensiero" messo in atto dalla fine anni '70 continua tutt'oggi e si perpetua più che mai.
L'involuzione a cui ci costinge il "buon sistema" è scandalosa...
Amen.
Uno dei grandi problemi della sinistra è l'anima forcaiola che si agita al suo interno, né più né meno come quella destra forzista o legaiola che inneggia ai pistoleri da tabaccheria. Sragiona per bassi umori, e pensa che tutti i giudici abbiano sempre ragione. Non mi ripeterò su cose che sono già state dette ampiamente da Wu Ming o da Evangelisti. Solo 3 cose: 1) Non si può avere il senso dello stato... a senso unico; per comprendere il caso Battisti occorre andare a vedere il contesto generale, gli '60-'70: le versione "ufficiale" quella ormai indiscutibile ci parla di opposti estremismi feroci e di uno stato democratico in difesa... BALLE! La parte più reazionaria al potere, complice una sinistra storica supina alla DC, ha utilizzato il golpismo, la strategia della tensione e lo squadrismo fascista e bombarolo per contrastare la crescita delle sinistre; da questa chiave di lettura storico-politica si deve partire per capire come sia potuta nascere una sinistra armata con le sue diverse ipotesi. Un'esperienza tragica, ma su cui sarebbe opportuno fare i conti una volta per tutto, e su questo concordo con Russo Spena. Di tutta quella stagione la responsabilità politica più grave ce l'ha chi avrebbe dovuto fare una vera opposizione e non l'ha fatta, anzi, si è schierato a favore delle leggi liberticide, come la legge Reale e via discorrendo. Una sana opposizione... quella sì avrebbe tolto l'acqua al pesce, al delirio brigatista e lottramatista! Ma le anime candide pontificano anche oggi e si comportano da liberticidi anche in amministrazioni come Bologna, vedi Cofferati, votati anhce dalla sinistra radicale, ma che se vanno per i cazzi loro, anzi per quelli delle varie lobbyette cittadine. 2) Prima di parlare di Battisti, in tema di terrorismo, sciacquarsi bene la bocca e ripensare a certi bombardieri sui cieli della ex-Yugoslavia, sotto il Governo D'Alema e a certi asili in località amene come Surdulica e a certi bambini che non ci sono più. A fare i catoni da salotto contro il terrorismo sono capaci tutti, se non hanno buona memoria e non sanno associare bene i fenomeni tra loro. Chi allora ha operato nella guerra dei Balcani, chi bombardava indiscriminatamente la popolazione (dove ei Minniti?), è un terrorista ben più schifoso, di chi sparava a qualcunp ritenendolo "colpevole" di qualcosa (e non è comunque il caso di Battisti, fino a PROVA contraria). Io personalmente, e questo è il 3° punto non giustifico né gli uni né gli altri, perché sono contro qualsiasi forma di violenza, ma la memoria buona ce l'ho. Dagli anni ' 70 a oggi. Nico
Scusate le sgrammaticature, ma l'ho scritta e spedita di getto. Resta il fatto che tanta gente evidentemente non ha altre cose da fare nella vita che mettere alla gogna gli altri senza capire. Come quelle anziane dirimpettaie che passano il tempo a guardare la via e a leggersi Grand Hotel. Una precisazione: chi oggi ha ereditato il potere da chi l'aveva negli anni '70, non ha il diritto politico di dire "come sono andate le cose". Sicuramente c'ha la forza per esercitare la sua giustizia a senso unico (chiedetelo ai parenti delle vittime della strage di piazza Fontana, o di Ustica, o di tante altre vicende rimaste senza colpevoli), ma non gli attribuisco personalmente alcuna autorità morale. Le guerre civili e gli scontro sociali, ossia tra parti contrapposte della società vanno riconosciuti in quanto tali. Ma qui c'è l'abitudine a non dialogare. Quando Fassino riprende una massima di Tacito: "la pace si fa con il nemico" riferendosi ai talebani, dovrebbe credo guardare un po' più al suo paese. Quando le guerre finiscono i prigionieri tornano a casa. Così ha fatto anche il suo paparino Togliatti con i fascisti. Questo futuro pidì, ha ben conservatol'intero impianto politico staliniano: mi sembra molto più vicino alle teorie di Karl Schmitt che a quelle di Gandhi. Che pena!
nico io in quegli anni ne avevo 16 e sai quanti montati di testa ho conosciuto che giravano con il coltello e la chiave inglese in tasca per picchiare i reazionari?
così come penso ce ne fossero tra noi altrettanto c'enerano nella destra, lì c'era vogliaia di menare le mani, oggi gli stadi ieri i cortei, quanti ne ho visti fomentare e agitare per innescare la reazione a catena che immancabilmete avveniva, mi spieghi perchè a me certe sose non prendevano?
Votavo dp allora, mi sono iscritta al pci all'età di 24 anni, fino a quel momento sempre stata nei movimenti e nella sinistra extraparlamentare perciò ti parlo con cognizione di causa, io la voglia di cercare una strada ragionevole la vedevo in mario capanna, ma tutto il resto era composto di leaders che incitavano alla reazione e all'azione, perchè a me non faceva nè caldo nè freddo tutto questo ed in altri invece scattava la voglia di menare le mani?
maria
ma che argomentazione è che siccome d'alema manda i bombardieri allora battisti diventa automaticamente un eroe. io mi sono veramente stufato. evangelisti e wu ming sono dei validi scrittori ma a questo punto raccomanderei loro di lasciar stare la politica che non è roba per loro e non è cosa per tutti. garantito, visto le idee balzane che stanno mettendo in testa a un po' troppa gente.
"ce n'erano" orribile refuso nel mio post precedente.
maria
Maria, io ne avevo 17 e ho fatto le mie cazzate. E non sto difendendo e non ho da difendere alcuna esperienza. Le spranghe sotto la giacca le avevano anche quelli del servizio d'ordine del PCI in piazza maggiore a Bologna nel marzo '77 e i figiciotti. Erano anni così, purtroppo. Sono passati, bona lè. Ma appunto: sono passati. Però, la di là degli atteggiamenti che tu ben descrivi (sarebbe opportuno fare prima o poi un'analisi psico-sociologica di certi deliri di massa) c'erano comunque delle soggettività politiche che si sono scontrate. E se non mi piacciono certi stupidi e pericolosi continuismi oggi ultraminoritari (a me la Costituzione va bene così com'è e come cittadino e democratico vorrei vivere in un paese in cui venisse rispettata soprattutto dai potentati), non mi piace neppure chi dà giudizi sommari su un'epoca che è stata tragica per tutte le parti in causa. Troppo comodo dire "Battisti è un delinquente e deve stare in galera". C'è un problema di garantismo e il caso Battisti lo leggo solo con questo metro. Ma so che cosa c'è dietro questa vicenda, di cui Battisti è parte in causa suo malgrado: l'indisponibilità di chiudere e superare quel conflitto da parte di chi, guarda caso, ha grosse responsabilità di quello che è successo, PERCHE' NON HA SVOLTO Il SUO RUOLO DI OPPOSIZIONE POLITICA.
Se poi devo vedere le cose con gli occhi di adesso, col senno di poi, Maria, avevano ragione i compagni come te: la ragionevolezza, il dialogo e la rinuncia alla violenza. Cose che non c'erano né nell'estrema sinistra, né nel PCI.
Pippo, alloro proprio non vuoi capire. Non banalizzare le cose che sostengo. Voglio dire che nell'immaginario comune c'è uno stato che è democratico per antonomasia, per postulato intangibile e degli estremisti terroristi o para-terroristi. Bello schemino. Peccato che se diamo alla parola "terrorismo" il suo reale significato: "lotta politica basata su violenze indiscriminate..." (Devoto OLi, 2007), chi oggi si riempe la bocca con questa parola, deve ricordarsi cosa hanno fatto i "nostri" aerei nella ex-Yugo, sotto il governo d'Alema. Non voglio giustificare altri terrorismi. Ma mi sono rotto le palle di vedere gente che ragiona a senso unico. Io non voterò mai più (nota il "più" per cortesia, presuppone un passato di voto), una forza politica che si è macchiata di tali nefandezze. Per questo mi incazzo ancora di più quando esponenti o simpatizzanti di questa forza cianciano di terrorismo. Se in più aggiungi le montature che la magistratura faceva negli anni '70 '80, i processi senza imputato fatti a Battisti, i "pentiti" screditati, guarda caso accreditati solo a Battisti e ad altri come lui, se permetti mi incazzo un bel po'. Lo sai che in quegli anni, checchè ne dica Caselli, si torturava? Perché non vai a chiedere a Spataro cosa faceva la polizia (e la magistratura non poteva non sapere) a quelli del collettivo della Barona (ed è solo un esempio), sale e acqua, testicoli chiusi nei cassetti, bruciature di sigarette. Non eravamo in Argentina, ma un assaggio di Sud America, col beneplacito dei "convivenza civile", li abbiamo avuti anche qua. Un assaggio, ma è bastato. Quindi non prendiamoci per il culo, please.
se Battisti non fosse stato contumace il processo non sarebbe stato senza imputato. non è che questo paese è mai stato così democratico, ma non si capisce a che pro andare a cercare il terrorista Battisti per dimostrarlo quando da Portella della Ginestra a Genova 2001 sono accadute cose molto più serie a danno degli innocenti. Battisti è un terrorista mitomane, fareste bene a lasciarlo nel suo brodo.
nico io capisco tutto e sento la tua buona fede, ma giuro che ho visto con i miei occhi il mio professore entrare in classe, noi non sapevamo ancora nulla, urlare di gioia perchè era stato rapito moro e avevano ucciso tutta la scorta, il giorno che fu ucciso Petrone a Bari , ero rappresentante di classe e indisssi un'assemblea sul caso , comperai tutti i giornali compreso il secolo d'Italia perchè fosse ampia la discussione, conta che io ero a 50 km da Bari in quegli anni, sai cosa face una "compagna " che me lo vide sotto il braccio?
Me lo strappò di mano e gli diede fuoco insultandomi, nonostante le spiegassi che l'avevo comperato apposta per far capire ai compagni di classe la disinformazione a proposito di quel povero ragazzo claudicante accoltellato alle spalle.
E io di sinistra lo sono sempre stata e me le sono pure prese dai miei perchè non perdevo una manifestazione, ma capivo che stava sfuggendo di mano la situazione se addirittura tra noi si adoperavano tali mezzi, calcola che il terrorismo lo leggevamo solo sui giornali e ci aveva colpito solo di striscio, pensa cosa succedeva a Roma, Torino, Milano se quella era situazione già da noi.
Come si fa a chiudere quella fase quando ci sono famiglie che hanno perso i loro cari senza tra l'altro manco essere dei veri e propri vertici a parte Moro e qualche altro raro nome.?
Sicuro che se fossi stato colpito tu , se t'avessesro ammazzato un padre, un fratello, solo perchè faceva il carabiniere, o il gioielliere, il sindacalista, il giornalista, o peggio ancora perchè guardia giurata davanti ad una banca saresti qui a chiedere di chiudere il tutto e di passarci una spugna sopra?
Avessero colpito almeno chi quelle leggi le promulgava, che formulava, chi rubava ancora ancora una ragione potevamo farcela, ma qui sparavano ai poveri cristi alle fermate degli autobus, nei negozi che rapinavano o sorvegliavano.
qui non si tratta di voler fare i vendicativi a tutti i costi, chi ha pagato con la galera i propri torti ha sicuramente diritto a rifarsi una vita alla luce del sole, ma i contumaci, chi si faceva proteggere all'estero riesci a dirgli facciamo finta di niente?
se ci sono responsabilitàdi connivenza, come sicuramente ci sono state , servizi segreti o accordi sottobanco, bene facciano chiarezza, dicano i nomi, parlino , allora sì che si riavvolgerebbe il nastro e riusciremmo a ripartire da zero difendendo non solo la costituzione ma la nostra democrazia che da quello che ho letto di ciò che hai scritto ti è cara quanto a tutti noi.
maria
Cara Maria, se di drammi si deve parlare, si parli di tutti i drammi. Da una parte e dall'altra. Non sto a farti la lista di tutti compagni uccisi dalle forze di polizia: è molto lunga e non è questo il punto. Non serve fare il conteggio dei lutti. Serve capire che l'Italia di quegli anni era un paese stravolto dalle bombe fasciste ed era ancora molto forte l'antifascismo militante. Il cervello di Zibecchi sul selciato e di fianco un carabiniere sorridente mi ha portato a pensarla in un certo modo. Hanno avuto giustizia i genitori di Giannino Zibecchi? (non ricorda Carlo Giuliano detto per inciso?) E allora, su: un po' di reciproca comprensione non guasterebbe. Voglio sperare che nell'Italia di oggi le parti si confrontino in modo civile e con gli strumenti che la democrazia dà ai cittadini per esprimersi e decidere. Anch'io se ripenso a certi fanatismi vedo una distanza di anni luce. Cara Maria, ero uno studente diciassettenne, volevo capire queste differenze e sono stato aggredito in piazza da dei militanti del PCI, esattamente come te da un'invasata che hai incontrato per strada. E allora? Erano anni di rabbia, di totale mancanza di dialogo. Desidero che questa ferita dolorosa possa essere superata sul serio e che una persona che oltretutto non ha avuto processi giusti (al di là che fosse presente o contumace ai medesimi), non venga strumentalizzata da mestieranti della politica per fini che nulla hanno a che vedere con la giustizia. Battisti, caro Pippo, non è un terrorista. Persino i giornali lo defiscono ex-terrorista. Questa è una patente che gli stai dando tu. Basta con i teoremi calogeriani dopo trentanni, cazzo! Basta con i processi alle streghe! Se oggi abbiamo tanti giovani lobotomizzati che si scambiano filmini scolastici con oggetto le vessazioni ai soggetti disabili, se oggi la furbizia e la truffa sono state erette a regola e a valori positivi, lo dobbiamo alla tabula rasa che è stata fatta di quegli anni. Via l'acqua sporca col bambino! E zero memoria. Vi piace il mondo così com'è? Sapete anche chi ringraziare...
è un disco rotto. e per questo sono contrario a qualsiasi "soluzione politica" degli anni di piombo. non c'è soluzione politica per le rapine a mano armata.
Scusami, Maria, non voglio fare polemica. Oggi sono un'altra persona. Sono buddista, mi piace Gandhi, penso che la vita umana sia sacra e che nessuno abbia il diritto di fare violenza a qualcuno. Ma sul passato si sono fatti i conti troppo male e per interessi di parte. Ne ho pieni i coglioni. Parliamo un po' di Zorzi per favore. E' uno dei pochi nomi che abbiamo su una strage: piazza Fontana (tutti assolti ovviamente), perché di tante altre non sapremo mai un cazzo. Lì erano i servizi segreti. E il PCI che attaccava la Cederna e chi parlava di strage di stato! Per favore...
In compenso c'è soluzione di fatto per gli stragisti... il disco rotto è il tuo caro Pippo. Con ragionamenti così eravamo ancora sotto i borboni.
nico penso che non tocchi a noi decidere cosa sia gisto ma a chi quel dolore l'abbia subito, la madre di giuliani siede in parlamento come la moglie di calipari, di biagi,sono lì a testimoniare la necessità di fare e avere chiarezza, i primi a non dire esattamente come stavano le cose e da chi ricevevano informazioni, denari e i documenti necessari per vivere in latitanza sono proprio coloro che si sono macchiati di quei delitti, molte pagine non sono state ancora scritte, chiedere l'azzeramento significa voler ancora dare coperture a chi dietro quei ragazzi non si è fatto scrupolo di mandarli a morire ed uccidere, tu sai quanto me che da soli non potevano agire, nè trovare coperture sufficienti a vivere in quelle condizioni, la madre di giuliani chiede giustizia per suo figlio ed è la stessa ooportunità che devono dare e garantire alle madri, mogli e figli di chi si trovò nelle stesse condizioni di carlo magari in altre vesti.
maria
Sono perfettamente d'accordo, Maria. Anche se personalmente non credo alle teorie del complotto. Sarebbe un discorso lungo. In ogni caso credo che sia la madre di Carlo che i famigliari di Biagi, o quelli delle vittime di Ustica, di tutti debbano avere giustizia e risposte. Quello che dico è che negli anni '70 c'è stato un conflitto sociale aspro, tragico. Che questo va superato. Sia nelle "rapine a mano armata" di cui parla Pippo, sia negli omicidi ai posti di blocco, nelle manifestazioni, ecc. che Pippo non vede. Io queste cose le vedo da entrambi i lati. Una volta lo ammetto non le vedevo. Mea culpa. Ma non per questo uno deve portare il cilicio per tutta la vita. Non sono mica dell'Opus Dei... Io so il perché tanti giovani di allora hanno fatto certe cose. Non voglio che questo accada più. Per questo voglio un sistema giuridico non emergenziale, ma garantista. Per questo voglio che si comprenda bene cosa è successo. Per questo voglio che questa società non rimuova ma accolga. Perché ahimè dietro certe scelte non c'era uno spirito delinquenziale, ma l'afflato volontaristico e messianico degli ingenui e degli utili idioti. Ragionare come la centrale rischi delle banche: nome bbuono... nome no bbuono è da imbecilli. E soprattutto serve a qualcuno.
PS: caro Pippo strano che non ti esprimi su quei bei giretti in aereo di Massimo baffino sui cieli di Surdulica... Cazzo, nella tua caccia ai terroristi avresti ottimo materiale...
la soluzione di fatto per gli stragisti non avalla una soluzione per quegli altri. ci sono molti, molti altri che in quegli anni non ci sono cascati nella trappola delle p38, molti compagni onesti e perbene di cui non si parla mai. e che sono stati danneggiati per sempre nelle loro possibilità e aspirazioni da quelli che hanno scelto la violenza. per loro non ci sarà mai soluzione politica perché hanno sempre lavorato onestamente e non hanno mai pensato che la violenza potesse essere la soluzione. sono d'accordo a riabilitare chi è stato condannato per semplici reati di opinione e basta, chi ha partecipato alle bande armate ha solo fatto del male alla sinistra e ai lavoratori. chi ha già scontato la sua pena è un uomo libero e faccia quello che vuole. ma politicamente non ci sono sconti e giustificazioni, c'erano gli anni di piombo, c'era la strategia della tensione, ma non c'era la guerra e non c'era nessuna rivoluzione in atto se non quella immaginaria di chi sparava e sequestrava. e comunque fra un Curcio e un Battisti c'è una differenza abissale e si vede dal comportamento che hanno tenuto dopo. riabilitarsi si può, si comincia scontando la pena e difendendosi in tribunale da eventuali accuse ingiustificate.
modesta proposta per l'abolizione di una parola dal vocabolario al fine di migliorare la convivenza tra gli umani
ho fatto le scuole elementari a roma, fine anni '50, a monteverde, in una scuola intitolata a guglielmo oberdan;
un'epigrafe nell'atrio: a guglielmo oberdan, patriota, irredentista, martire, eroe, ecc. (vado a memoria, non ci sono più entrato da cinquant'anni).
circa a metà tra quei tempi ed i nostri, diciamo venticinque anni fa, mi capita di passare davanti la mia ex-scuola con una mia amica austriaca, non avendo molti argomenti di conversazione gliela indico: ecco, io sono andato a scuola lì.
lei la guarda e trasalisce: ma... avete intitolato una scuola ad un terrorista!
mi sono informato, in effetti pare che il mio eroe, irredentista, martire, patriota, ecc. nel tentativo di accoppare il buon cecco beppe abbia combinato un casino con una bomba in mezzo a dei civili, e per questo venne processato (con tutte le regole, in uno stato di diritto retto da una democrazia parlamentare, c'era in parlamento pure un certo de gasperi, cavolo)e condannato a morte.
per farla breve il mio (per me) eroe era il suo(per lei)terrorista.
oggi il mio (per me)terrorista potrebbe essere l'eroe di qualcun altro (per lui).
beato quel paese che non ha bisogno di eroi. e di terroristi.
propongo pertanto solennemente di abolire l'uso di questa parola, consumata dall'uso, degradata al rango di insulto, logora formula di scomunica dal consorzio umano dalla quale ormai nessuno, nemmeno emilio fede, può considerarsi al sicuro.
grazie
alessandro
Il ma le alla sinistra e ai lavoratori in quegli l'ha fatto anche chi non ha fatto uno straccio di opposizione. Mi ricordo ancora la "politica dei sacrifici"... a chi sono serviti? Basta vedere gli anni '80 e tutto quello che è successo dopo. Inoltre è innegabile che lo scontro è stato di vaste proporzioni. Non mi piace l'ottusità di chi non sente l'esigenza di chiedersi il perché sono accadute certe cose. C'è un'intera classe politica che porta grandi responsabilità. Ci hanno scassato le balle sulla violenza e poi, appena saliti al governo, il primo governo di sinistra, trasforma il paese in una rampa di lancio per attacchi terroristici sulle popolazioni di un paese confinante. A vedere quello che hanno fatto sino ad oggi, io dico che se ne devono andare a casa. I vari Fassino, d'Alema, Violante. Devono scavarsi dal cazzo. Chi ha fatto quello che ha fatto con la ex-Yugoslavia, ha perso ogni diritto di pontificare sul terrorismo. Bona lè.
"ci sono molti, molti altri che in quegli anni non ci sono cascati nella trappola delle p38, molti compagni onesti e perbene di cui non si parla mai. e che sono stati danneggiati per sempre nelle loro possibilità e aspirazioni da quelli che hanno scelto la violenza. per loro non ci sarà mai soluzione politica perché hanno sempre lavorato onestamente e non hanno mai pensato che la violenza potesse essere la soluzione."
Pippo ha detto molte cose che non condivido e le ha dette anche male. Ma la parte che ho riportato virgolettata è INDISCUTIBILE. Solo che quello che per me e pippo è un merito, in quella sinistra a la page, che si ritiene più sinistra di altri, e che trova spazio anche sul tanto decantato sito carmilla, è una colpa grave. Peccato che questo modo di trovare i nemici in casa ora che il nemico esterno sembra battuto sia autolesionistico.
E Battisti, con tutto il rispetto per l'uomo a cui va garantita ogni possibilità di dimostrare di non essersi macchiato le mani di sangue, pur essendo politicamente una mezza figura, ancora riesce a fare danni proprio a coloro che crede(va)di difendere... Ma questa è solo storia che si ripete.
Di indiscutibile non c'è nulla Altrimenti addio confronto democratico e civile. Io comunque non posso stare qui a perdere tempo con chi non vuole capire e ha già giudicato in modo sommario. Purtroppo nella sinistra c'è una tara: liberticida e complottista, che beve tutto quello che il politico o il magistrato di turno vuole che beva. Che sbraita contro la delinquenza alla stessa stregua di un leghista. Ma la vita, prima ancora della politica, è fatta di persone, non di notizie preconfezionate. Non mi è stata data alcuna risposta sull'operato criminale di chi era al governo nei tempi della ex-Yugoslavia, semplicemente perché questo non è negli schemini mentali di chi ragione per idee già fatte. Bona lè definitivamente.
In buona sostanza, commento dopo commento, la mia posizione è stata pervertita e distorta ("per amor di tesi", si dice in questi casi) a tal punto da fare figurare il Sottoscritto come:
1. favorevole alla lotta armata, filo-brigatista, gambizzatore in pectore, fiancheggiatore etc., quando invece la mia ripulsa per quei metodi e quelle azioni è sempre stata totale e sfido chiunque a rinvenire testi in cui io abbia simpatizzato - anche subdolamente - per BR e affini;
2. praticamente ossessionato dalla vicenda di Battisti, fino al monotematismo. Peccato che a questa vicenda io abbia dedicato non più di tre-quattro articoli tre anni fa, sempre affrontandola per il suo aspetto emblematico ed esemplificativo, e poi non abbia più scritto nulla;
3. convinto che Battisti sia un "eroe" (!) e impegnato ad argomentarlo. Peccato che nessuna mia presa di posizione rechi traccia di una simile idiozia, e che di tali presunti sforzi argomentativi non si abbia evidenza né memoria.
4. interessato a difendere Battisti solo perché "scrittore di gialli". Come no. A parte che Battisti non scrive gialli e io non "difendo" Battisti ma esprimo (o almeno provo a esprimere) una posizione molto più articolata e problematica, non solo nella mia vita mi sono occupato più volte delle vicende di persone che scrittori non erano (rimediando denunce, minacce e il sequestro di un libro da parte delle autorità), ma credo addirittura che questa sia l'unica volta in cui mi sono occupato di uno scrittore;
5. impegnato indefessamente a diffamare il PM Spataro, che invece ho tirato in ballo - et pour cause! - soltanto in due testi (un articolo e una lettera aperta) dei quali ho già fornito i link e che non mi pare contengano niente di offensivo. Spero vivamente che in Italia sia ancora possibile rettificare le affermazioni inesatte anche quando le fa un magistrato, e che lo si possa fare senza che altri si gettino subito a dargli pubblica solidarietà, come se tale rettifica equivalesse a una minaccia di morte!;
6. disinteressato ad altre vicende come Portella delle Ginestre o Genova 2001 (!). Su Portella ammetto di non avere mai scritto niente, ho solo firmato e invitato a firmare la petizione in solidarietà allo storico Casarrubea, ma dire che io non abbia dedicato tempo, energie e denari sulla vicenda G8/Piazza Alimonda/Bolzaneto mi pare francamente troppo anche per una polemica d'accatto, scorretta e demenziale come questa.
La degenerazione di questa discussione è l'ennesima riprova che su questi temi in Italia non è possibile discutere in modo razionale, perché si viene subito accusati di stare con questo o con quello, di fare il gioco di questo o di quello, di essere nemici di questo o di quello, e si ripercorre subito tutta la catena (il)logica di contiguità e concorsi morali tipica dell'emergenza.
Se dici che in Italia la vicenda Battisti è affrontata in modo isterico, disinformato e superficiale, non solo vieni dipinto come concorde con tutte le opinioni espresse da Battisti medesimo e solidale con tutti i suoi atti, ma addirittura vieni attaccato come complice dell'attentato a Torregiani. Del resto, non c'è da sorprendersi: questo è un Paese bloccato, ossessionato dalle rimozioni operate trent'anni fa, attanagliato da una cattiva memoria, caracollante su un campo minato di anniversari e "commemorazioni" a orologeria, incapace di elaborare il passato per guardare al futuro.
@alesandro nocera sai dov'è il nodo focale e la differenza tra l'atto di guglielmo oberdan e i "compagni che sbagliarono"?
oberdan compì l'attentato direttamente contro chi rappresentava il massimo potere costituito ed era l'imperatore stesso francesco giuseppe, nel caso del nostro terrorismo l'anomalia che si fatica ad accettare e per cui non scattò allora e non scatta ancora oggi nessuna empatia a differenza di oberdan è che i terroristi con le loro azioni paramilitari attaccavano persone comuni , che svolgevano il normale lavoro a cui erano addetti , guardie carcerarie, negozianti, giornalisti, sindacalisti, carabinieri, addirittura amici come nel caso di carlo saronio per un rapimento andato male commissionato da carlo fioroni, si colpiavo persone sconosciute e addirittura genitori degli stessi compagni come nel caso del giornalista carlo casalegno padre di andrea militante e giornalista di lotta continua, qui c'è ben altro che un attentanto alla oberdan, qui si colpivano come venivano chiamti allora i fedeli servitori dello stato non i capi di stao.
Si colpva dal basso per creare vuoto e paura, ecco cosa creò l'allontanamnto dalla politica e dalla partecipazione, chiunque era passabile di vendetta e trasversalismi questo proprio tra chi era abituato a manifestare, lavorare e partecipare.
Queste azioni aiutarono il fascimo altro che combatterlo, ecco perchè sono convinta che più che illuminati i cosiddetti "compagni" erano in realtà dei poveri decerebrati, io più che amnistia proporrei il non giudicabile per incapacità di intendere e volere, perchè questi furono solo braccia armate di chi ben sapeva chi doveva e dove doveva colpire per indebolire la democrazia nascente in quegli anni.
maria
caro Wu Ming 1 il tuo vittimismo aggressivo, falsificante e manipolatorio delle opinioni altrui, è semplicemente un chiagni e fotti continuo del tutto speculare a quello berlusconiano. ed è il motivo vero per cui non si può discutere.
va da se' che la tua opinione è stata distorta da quando tu hai deciso di salire in cattedra e di manipolare le nostre. forse non lo sai ma tutti abbiamo quel minimo di amor proprio e non solo i "venerati maestri". ci vorrebbe anche a sinistra un Montanelli che raccontasse certa disonestà intellettuale degli insospettabili.
Nico non attaccarti alla lettera, non sono un letterato ma credo si possa definire l'esagerazione del mio INDISCUTIBILE, una figura retorica. Dacci tregua.
E per quanto rigurda la degenerazione della discussione e la manipolazione di cui parla Wu Ming e gli "schemini mentali" a cui si riferisce Nico ho da dire una cosa: è vero che le mie, vorrei dire le nostre, informazioni sono spesso sommarie e che le nostre idee nascono da una visione approssimativa delle vicende; ma forse ho anche io il diritto di avere delle ideee di esprimerle, benchè il lavoro, la famiglia, la quotidianità non mi lascino il tempo di informarmi con la completezza che voi ritenete necessaria per considerare le mie, le nostre?, idee "degne" e non "d'accatto".
Pippo fa fatica a fare un discorso razionale, logico, coerente sulla vicenda Battisti, lo riconosco. Ma la pochezza dei suoi mezzi è la mia, e forse di tanti altri, che giudichiamo più sulla base del buon senso che su un'approfondita analisi dei fatti. Anche noi siamo sinistra, anche se non abbiamo letto Marx, anche se non viviamo nell'intellettuale Bologna, dove sembra si concentri l'ortodossia, anche se quando ci sono manifestazioni di piazza abbiamo paura che ci brucino l'auto che abbiamo comprato con fatica.
Che forse siamo contrari alla chiusura di una certa stagione perchè ci sembra che siano stati individuati tutti i colpevoli del terrorismo di sinistra e nessuno delle stragi di destra e se si chiude si chiude per tutti; e così mi sembra di prenderla nel ...
Nico continua a chiederci delle credenziali di sinistra, consistenti secondo te nel dichiarare D'Alema un terrorista per il bombardamento della Serbia. Io, sempliciotto, credevo che Milosevic fosseun dittatore, e che cercare di rovesciarlo non fosse così esecrabile, anche se magari anche a me quei mezzi non sembravano del tutto adatti. E' una posizione "d'accatto"? Probabilmente. Me la sono fatta leggendo "la Repubblica", che pare sia fonte di ogni nequizia informativa secondo carmilla e, credo, anche secondo Nico. Che ve devo di'? Probabilmente se oggi al governo non c'è Berlusconi è perchè tanti come me hanno votato a sinistra. Con gente come noi bisogna farci i conti...
pippo, i tuoi ultimi commenti sono uno scherzo...vero? oppure sei un troll.
no, non sono uno scherzo caro lucag, come fa notare giustamente Piero Guerra MI IMMEDESIMO NEL RUOLO che gli intellettualini ortodossi bolognesi ci hanno appioppato. posso anche parlare di Marx, Gramsci, Salvemini, Gobetti, Ernesto Rossi, Di Vittorio (qualcuno si ricorda di Di Vittorio?), Antonio Giolitti, Riccardo Lombardi e quant'altri ma non mi sembra il contesto e non mi sembra che ci sia il sufficiente rispetto dell'amor proprio e delle idee altrui per farlo. tutta gente che non si associava al chiagni e fotti generalizzato di oggi. devo anche dire che il presunto padre putativo dei Wu Ming, il vecchio Umberto Eco fondatore del Dams, pur essendo ormai un moderato dal punto di vista umano è meglio, molto meglio. come è meglio il vecchio brigatista non pentito ma nemmeno mai irriguardoso che è Renato Curcio di certi tardi epigoni arroganti sparatori di periferia come Cesare Battisti.
caro Piero Guerra non solo fatico a fare un discorso razionale, ma voglio anche denunciare che il discorso di costoro non è propriamente razionale, è solo apparentemente razionale, è razionale come può esserlo il dogma della Chiesa cattolica, è di una chiarezza cristallina fintanto che nessuno lo mette in discussione, o magari, accorgendosi che è ridicolo, ci ride sopra.
> Con gente come noi bisogna farci i conti...
Colpito. E' vero. Ma io parlo per me e non sono poi tanto diverso da te, in quanto a macchine da finire di pagare e bollette e fisco ecc. Esprimo delle idee esattamente come te. E a parte la questione anni '70, penso che abbiamo molte più cose in comune che differenze. Se sono così incazzato con i fatti della ex-Yugoslavia è perché, lo ripeto, in quanto buddista, non giustificherò mai chi porta morte e distruzione sulle popolazioni civili con la scusa di abbattere un dittatore. Mi sembra che sia stata la stessa scusa addotta da Bush e da quel manipolo di malfattori che abitano spero per poco la casa bianca (e di cui Bush ne è solo il bamboccio): rovesciare Saddam e guarda come è finita. E guarda come è finita nei Balcani, con l'uranio impoverito e tanta gente con tumori. Se devo dirtela tutta mi piacciono Chiesa e Occhetto, mi piace un'idea di socialismo democratico non inquinato dai giochi di potere della classe politica diessina. Manco sò de rifondaziò! Accetto tutto, ma non logiche di guerra e di morte. Proprio perché le cazzate fatte dalle generazioni del passato non debbano essere ripercorse da quelle attuali. Per questo è bene capire quegli anni. Se non avete capito il senso e le intenzioni dei miei discorsi, allora mi arrendo.
Solo per Pippo: caro Pippo non puoi paragonare Curcio a Battisti: sono due storie completamente diverse. Documentati meglio, prego. E' il fare di tutta un'erba un fascio che non ci fa capire nulla del passato. Inoltre il povero Battisti, tutto quello che chiede, è di farsi li cazzi sua. Non credo che sbarcherà dal Brasile come Garibaldi. Il tuo è un livore inutile, da mulini a vento.
infatti sono due storie completamente diverse, quella di Curcio mi interessa, quella di Battisti no. poi continuo a non capire cosa c'entrano i Balcani, si può anche essere d'accordo con quanto dici, ma non è che si può usare i Balcani come contrappeso per giustificare altre storie.
E infatti Pippo le cose non fanno da contrappeso. Si continua ad associare Battisti al terrorismo, si prendono per buone le sentenze, frutto di istruttorie svolte in modo dubbio, con un utilizzo di pentiti screditati. Come garantista ho molto da dire su come è stato condotto il tutto a livello processuale. E questo per i fatti così come sono rguardo Battisti. Poi c'è una chiave di lettura di comodo sugli anni '70. E questa è un'altra cosa. Se vogliamo parlare di terrorismo, si parla di tutto. Sarebbe come se un tale mi dicesse: "Guarda quelli che delinquenti: spacciano droga!" E poi il giorno dopo va a fare una rapina. Se permetti mi incazzo un pochettino se un ceto politico scassa i cabasisi per anni e anni sulla violenza e il terrorismo e poi accetta le logiche guerrafondaie che tristemente conosciamo tutti. Allora il tutto è sempre stato strumentale. Allora se il terrorismo lo fa lo stato, per decreto legge o decisione parlamentare, va tutto bene. Se invece lo fanno, tra l'altro un po' più selettivo e meno indiscriminato, lo fanno dei dipendenti del Policlinico, quello non va bene, no bbuono. A me non va bene manco p'o cazzo. E non mi va bene né questo terrorismo, né quell'altro. In questo senso sì che c'è attinenza. Detto questo, il colpevolismo non riporta in vita nessuno e non lenisce il dolore dei parenti. Questo dolore è grande come un macigno, una montagna, lo so. Ma dobbiamo scrollarci di dosso il concetto cattolico di colpa. Una società deve essere in grado di ragionare sul suo passato e superarlo. Il Curcio di oggi non è più quello di ieri. Chi vuole continuare a far vivere il paese in un emergenzialismo perpetuo non gliene frega un tubo dei parenti delle vittime: fa un suo gioco strumentale. Io per i valori che sento dentro di me, non credo di fare torto a nessuno nel pensare che delle vite ormai così diverse rispetto al passato debbano avere altre chanche. Questo gesto di riconoscimento di un percorso e di accoglienza, forse non piace ai Torquemada di turno, ma apre la vita di chi lo compie. E' un gesto di cuore che ha ragioni politiche molto elementari, per nulla machiavelliche o realpolitichesi. Questa visione molto antistaliniana del politico sarebbe una bella boccata d'ossigeno per la politica italiana. Occorre un ricambio. Ma occorre proprio nel guardare a come un certo modo di fare politica permei l'intero ceto politico partitico. Gli schemini. I colpevoli, gli innocenti. La violenza permessa, quella no. Niente violenza e basta. E basta. Le vite umane hanno tutte lo stesso valore. Vicende come quelle di Battisti servono solo a farci parlare dal linguaggio schematico che non considera le vite umane, che fa demagogia. Guarda solo, Pippo, com'è strutturato tutto il sistema dei media. Quale sarà l'argomento della giornata? A chi servirà. Perché stiamo parlando così su questo blog?
Boh, mi sembra che dalla distorsione "per amor di tesi", in fondo comprensibile per via della foga e della spinosità della tematica, si sia passati a qualcosa di più scorretto e anche un po' sozzo, cioè alla caricaturizzazione infamante dell'avversario, pardon, del nemico.
E la lista di reazioni-clichés che ho proposto qualche commento più sopra mi sembra sempre più aderente alle reazioni che vedo qui.
Quando uno si riduce a mettere in fila, al posto degli argomenti, stereotipi come "intellettualini di Bologna" et similia (tra l'altro io sono ferrarese, e sono figlio di una bracciante e di un metalmeccanico), significa che a forza di raschiare il fondo ci si è fatto il buco. E questo anche non sapendo (ché non è obbligatorio saperlo) che con Bologna e la vita locale bolognese ho azzerato i rapporti già da diversi anni.
Del resto, come "spia" del livello di ignoranza e disinformazione è sufficiente la chiamata in causa di Umberto Eco come nostro "padre putativo", ancorché presunto: è una vecchia leggenda metropolitana, da tempo ridotta a barzelletta, inoltre Eco non c'entra niente, ma qui mettere insieme cose che non c'entrano niente, e citare nomi e vicende sempre più a casaccio, sembra essere consuetudine.
Cercare di informarsi su un argomento e di discuterne con precisione non è un crimine e non è nemmeno una prova di "fighetteria", e nemmeno di "ortodossia". Tra l'altro, accusare uno come me di "ortodossia" (rispetto a che? Il Luther Blissett Project che ortodossia era? mi piacerebbe saperlo), fa ridere i polli.
Quanto a "chi si ricorda di Di Vittorio", me ne ricordo io. E pure di Salvemini, e di Ernesto Rossi. Peccato però che, tirati in ballo in questo modo, nemmeno loro c'entrino una sega :-(
te l'ho detto Wu Ming 1 che ho cominciato a essere "scorretto" da quando sei montato in cattedra. tu abbocchi pensando che io pensi che c'entra Umberto Eco bla bla bla leggenda metropolitana bla bla bla (e comunque se Eco non avesse scritto il nome della rosa e il Pendolo voi non esistereste, e nemmeno Dan Brown, ma questa è solo una mia opinione letteraria). non riesci a capire dove voglio andare a parare: da nessuna parte, ti prendo in giro. non è mai stato nei miei propositi di essere serio ma comunque è più serio di te chi ha fatto appello al buon senso. un conto è fare presente le proprie argomentazioni, un conto trattare chi dissente, anche magari solo in parte, da utile idiota o servo ignaro del potere, o incapace di fare ragionamenti logici, e trattare tutta la parte umana di una certa faccenda (come fate con Abbate dandogli del fascista) come un fatto irrilevante. la pochezza umana è riscontrabile, per questo ho citato quei personaggi che invece di umanità ne avevano molta e per questo non mi sento minimamente impegnato a seguirti nelle tue (apparentemente) logiche ma invece assai futili argomentazioni.
scusa nico, vorrei sapere dove sarebbe il colpevolismo, io ho da eccepire, e molto, sulla condotta di quelli che invece di difendersi in tribunale sono scappati cfr. l'articolo di Abbate da cui è partita questa discussione. continuate a parlare come se aveste voi soli il monopolio di interrogarsi e di capire certi anni e certe storie. il monopolio dell'illuminismo, il monopolio del garantismo, il monopolio del bolognesismo (o dell'anti-bolognesismo). ma andate un po' in mona va.
"non riesci a capire dove voglio andare a parare: da nessuna parte, ti prendo in giro. non è mai stato nei miei propositi di essere serio"
Knock-out maieutico da parte mia :-)
E mo' basta. Ciao.
Chi mi dice che non prendi sul serio anche me, Pippo? E' un livello di discussione che non mi interessa. Scusami, ma ho altre cose da fare nella vita che prestare ascolto alle tue cazzate. Bye bye.
Ma Battisti una volta tornato in Italia in galera perchè non chiede la revisione del processo se pensa che ci siano state irregolarità? Questa cosa è possibile? Mi pare di ricordare che quando era tranquillo in Francia non si sia posto nenache il problema
Caro Pinetto, magari fosse così facile....Il processo, in base alla legge italiana, non si può rifare, nè rivedere. Solo un elemento del tutto nuovo e rilevante potrebbe indurre ad una riapertura del caso...Se il processo è stato irregolare, invece, quel che fatto è fatto, incontestabile. Non si riapre. A chi dice che Battisti è un vigliacco perchè è fuggito, voi ci stareste una vita in galera? Chi è quel supereroe che accetterebbe di passare una vita al gabbio, e per di più sapendo di non essere colpevole dei reati ascrittagli solo per non passare da vigliacco? Ma dai...Siamo realisti!
Per la cronaca: Battisti ha sempre detto che tornerebbe in Italia, se avesse la garanzia di un nuovo processo (magari con osservatori internazionali).
Dunque ricapitoliamo:
fatti nuovi non ce ne sono
per la legge italiana lui è quindi colpevole di 2 omicidi
Ciò che lui dice conta relativamente (cioè è ovvio che dica che è innocente per evitare l'ergastolo e cmq non su quello che dice l'imputato si basa il processo, ma su prove e testimonianze)
se scappaare è legittimo e pure legittimo per lo Stato riprenderlo
Credo che Battisti non sia nella posizione di poter chiedere niente
Beh diciamo che cuor di leone non è stato
A questo punto che si faccia il suo ergastolo in attesa di una soluzione politica
Ma la questione è che non ci sono i fatti vecchi. Non ci sono prove. Checchè se ne dica le accuse di un pentito non sono prove. Dovrebbero essere confortate da elementi fattuali. E in questo caso non ce ne sono stati. Con elementi del genere oggi non si arriverebbe neanche al processo. Qui non si tratta di dare giudizi sulla colpevolezza o sull'innocenza (che in ogni caso restano presunte), ma su un procedimento giudiziario viziato e approssimativo.
"Checchè se ne dica le accuse di un pentito non sono prove."
sempre disposto a prendere in considerazione nuovi elementi, eventualmente anche l'innocenza di Battisti, ma non con queste argomentazioni, queste sono le stesse frasi generiche che piacciono tanto ai Dell'Utri e ai Totò "Vasavasa" Cuffaro. ed è lo stesso motivo per cui diffido di una "soluzione politica degli anni di piombo" perché finisce come con l'indulto, il provvedimento sarebbe usato non per fare chiarezza e pacificare ma sarebbe interpretato e usato comodamente come una concessione o "scambio di prigionieri" fra destra e sinistra e la classe politica che abbiamo se ne appofitterebbe, di nuovo, per sistemare altri scheletrini nell'armadio. e poi ci troveremmo Delfo Zorzi al ministero dell'interno. per carità, no, e poi no, bisogna escogitare qualcos'altro di più decoroso e decente.
pippo devo fare pubblica "dissociazione" da te, anche se non mi sono mai associato ma ho solo condiviso alcune tue affermazioni. Trovo l'affermazione che non stai andando a parare da nessuna parte non solo delirante ma grave. Hai sbroccato.
Anche se non so cosa significa "knock-out maieutico"...
Per quel che mi riguarda riassumo le mie posizioni sull'affaire Battisti. In generale ho abbastanza fiducia nel nostro sistema giudiziario, ma conosco abbastanza bene, questo sì, i meccanismi di formazione di una sentenza e quindi so che anche il sistema più garantista ha un "punto cieco" rappresentato dalla soggettività dei giudici. Non parliamo poi di quella degli inquirenti. Tutto quel che concorre a formare quella soggettività ha la capacità di deviare non solo la ricerca della giustizia, ma anche la corretta applicazione della legge.
Non escludo quindi la persecutorietà del nostro sistema nei confronti di Battisti, ma non ho neanche elementi sufficienti per affermarla. Le FAQ di Carmilla sulla vicenda sono un elemento di ragionevole dubbio, ma non sono, almeno per me, decisive. Una posizione più precisa andrebbe formulata sulla base di un'analisi più approfondita delle carte processuali. Probabilmente non lo si può pretendere dal sito.
En passant: ho trovato comunque irritanti sul sito la maggior parte degli interventi di Evangelisti sul tema: in particolare noto la differenza di toni tra l'articolo "CORRI, CESARE, CORRI!" e l'intervista a Radio onda d'urto in cui lo scrittore si dimostra ben attento a specificare che non ha mai sostenuto che Battisti fosse innocente.
Poi che wu ming 1 non facesse parte dello stesso milieu, è una di quelle informazioni che non ho avuto il tempo di assimilare. Riconosco comunque una sostanziale differenza nei toni.
Sulla chiusura della stagione dei cosiddetti "anni di piombo" ho già espresso le mie perplessità e non mi ripeto; come ogni mia opinione è comunque ovviamente non definitiva.
Ancora una annotazione sul "pretesto" di questa discussione: l'articolo di Abate. Lo giudico isolatamente, non conoscendo il giornalista nè il contesto del quotidiano in cui è inserito: è disgustoso e l'autore dovrebbe sentire il peso della responsabilità di aver manifestato simili bassezze che, secondo me, non hanno il diritto di chiamarsi opinioni. Sono fiotti di bile e come tali vanno considerati. Ognuno di noi ha la possibilità di emetterne, ma dovremmo essere capaci di distinguerli dalle opinioni.
Per finire una domanda a Wu Ming 1: quale soluzione auspichi per la vicenda di Battisti? Credo sia importante chiarire, aldilà della ricostruzione corretta della vicenda e del movimento di opinione che si è creato, quale sbocco in campo giudiziario e/o politico dovrebbe avere questa vicenda. Proponi una soluzione personale o generale? E quale?
Speriamo di riportare la discussione su un terreno concreto.
Un saluto a Nico.
"Trovo l'affermazione che non stai andando a parare da nessuna parte non solo delirante ma grave. Hai sbroccato."
esagerato. era solo un modo per rimettermi in discussione senza auto-prendermi troppo sul serio. cosa che non ho mai fatto fin dall'inizio, se scrivevo che avevo paura che Mogol mi querelasse. ma non ti è mai capitato di dire qualcosa di serio essendo faceto? se ho mescolato delle cose false con delle cose vere, non mi sembra così difficile capire quali sono plausibilimente false e quali plausibilmente vere. allo stesso modo Abbate è una persona seria che ha di queste uscite sopra le righe per dire cose serie. si chiama satira. non è mica obbligatorio essere sempre così seriosi. ovvio che Evangelisti è troppo preso dalle sue convinzioni su questa vicenda anche se sicuramente in buona fede. così come ho detto a wu ming 1 cosa ne pensavo di un certo modo di porsi. dopodiché va bene anche abbassare un po' i toni. quali sono le mie opinioni mi pare che si è capito non mi sembra di doverle ripetere mille volte. si trovi il modo di rivedere i processi contestati perché le soluzioni politiche dalle nostre parti sono pericolosissime.
vabbè cavolo non credo che neanche in argentina o in cile si danno così 2 ergastoli solo sulla base di dichiarazioni di un pentito. Mi pare che qui si parli forse senza cognizione, dato che anche la Cassazione affermò che il processo fu regolare e le prove a carico convincenti. Cazzo il Battisti è un omicida per la legge punto. Poi se vogliamo fare un discorso sull'amnistia, sulla soluzione politica ok, ma per favore non facciamo del Cesare Battisti minore una vittima della giusrìtizia alla Tortora.
"ci troveremmo Delfo Zorzi al ministero dell'interno"
Zorzi (anch'esso processato contumace) è peraltro innocente per la giustizia italiana, Battisti no. Hanno voglia i sta ming di cianciare a fare i garantisti a senso unico. Tiri fuori evangelisti un po' di faq anche per Zorzi
Un saluto anche a te, Piero. Come vedi dall'ultimo intervento, il terreno dele discorso è tutt'altro che concreto e siamo ancora agli insulti.
Un saluto anche a te, Piero. Con Stima. Nico