Siccome e' lo stato e non le amministrazioni locali a fornire personale di polizia necessarie a difendere i cittadini dai criminali, non mi sembra cosi assurdo che le amministrazioni locali protestino. Anzi... era ora!
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etc... etc... stiamo preparandola noi, la "contromanifestazione".
abbiamo già il patrocinio oltre che volantini, mascotte, etc... vediamo come sarà, cmq non costa niente, salvo un'astensione dal recarsi alle varie baggianate. se poi ci si vuole impegnare a fondo, postare un qualsiasi cosa di tematico sul proprio blog...
Carolina
Chi non rispetta i diritti non vuole sicurezza
No a chi priva gli immigrati del diritto al lavoro
Questo è lo slogani che sarà sullo striscione del corteo indetto per sabato 24 dai 3000 tra titolari, gestori e dipendenti dei Phone Center della Lombardia, in gran parte immigrati, che andranno dal Pirellone a Piazza Scala per invitare Regione e Comune a sospendere l'applicazione di una legge irragionevole e discriminatoria che li obbliga alla chiusura mettendo sul lastrico 10.000 persone.
Al corteo è stata chiesta l'adesione dei sindacati e di tutti i partiti e le associazioni del centrosinistra per ribadire alla Moratti che la vera difesa della sicurezza è la difesa della dignità e del lavoro.
Questo il testo della lettera:
Milano, 21 marzo 2007
Alle segretarie nazionali
Alle Federazioni provinciali di
Democratici di Sinistra
Italia dei Valori
DL Margherita
Movimento dei Repubblicani Europei
Partito dei Comunisti Italiani
Partito Popolare Italiano
Partito dei Radicali
Rifondazione Comunista
Socialisti Democratici Italiani
Udeur
Verdi
Oggi, 21 marzo 2007, nell’anno europeo delle pari opportunità, giorno in cui si celebra la Giornata mondiale contro le discriminazioni razziali, che cade nella terza settimana di azione antirazzista indetta dal Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità,
il Comitato Promotore costituito per difendere i titolari, i gestori, i dipendenti dei Phone Center della Lombardia e le loro famiglie dalla legge regionale 03-03-2006 n..6 - fortemente voluta dalla Lega Nord e dichiarata di dubbia legittimità costituzionale dal TAR di Brescia - che li costringerà entro la fine di questo mese a chiudere con il risultato di mettere sul lastrico più di diecimila persone, in gran parte immigrate
chiede
a tutti i partiti del centrosinistra di mobilitarsi per sostenere pari doveri, pari diritti e pari opportunità per gli immigrati che, dopo aver investito denaro e anni di fatiche, a fine mese rischiano oltre al lavoro anche il permesso di soggiorno.
Questa legge regionale, che ricorda da vicino le leggi razziali emesse nei confronti dei commercianti ebrei durante il fascismo, oltre a violare il principio della libera iniziativa economica e del diritto al lavoro, introduce un principio di retroattività con norme irragionevoli e diverse da quelle che regolano gli altri servizi pubblici.
Nella Milano multirazziale e multiculturale, candidata all’Expo e capitale della regione punta dell’economia avanzata del Paese, il sindaco Letizia Moratti chiama in piazza i cittadini per chiedere quella sicurezza la cui minaccia viene sempre più attribuita agli immigrati.
Per rispondere che la vera sicurezza si difende con il rispetto dei diritti garantiti dalla Costituzione e con la salvaguardia del lavoro e della dignità, vi invitiamo ad aderire alla manifestazione pacifica indetta a Milano sabato 24 marzo con la quale chiediamo alla Regione e al Comune di sospendere, in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale, l’applicazione di una legge vessatoria nei confronti di imprese gestite da extracomunitarie, e di aprire un tavolo di trattative per rivederne le norme.
Comitato Promotore contro la legge regionale N.6
Via Vitruvio,4
20124 - Milano
tel: 02.32.06.26.800 - fax: 02.700.534.356
email: comitatophc@gmail.com
La manifestazione alternativa del 26 è stata indetta da un vasto gruppo di Comitati di quartiere, del quale fanno parte quelli che fanno capo a Montalbetti, insieme a moltissimi altri che non la pensano come lui, e ai ai Comitati Inquilini delle case popolari. La manifestazione intende affermare due cose:
1) Chi governa la città ha gli strumenti per aumentare la sicurezza, che decresce progressivamente man mano che ci si allontana dal centrocittà (dove sono concetrate quasi tutte le sedi dei vigili urbani, guarda caso) e deve collaborare lealmente con le altre istituzioni senza giocare a scaricabarile sulla pelle dei cittadini.
(Faccio notare che, nel Bilancio Comunale ora in discussione, Sindaco e giunta vogliono RIDURRE i fondi per la sicurezza).
2) La sicurezza non è solo un problema di ordine pubblico, e non si risolve chiedendo sempre più poliziotti.
Un Comune che dà valore alla vita dei cittadini, infatti, difende la loro sicurezza IN OGNI MOMENTO: quando una donna sola esce di sera e quando un commerciante alza la saracinesca, quando un operaio lavora senza il casco e quando una gru trasporta carichi pericolosi sulle nostre teste, quando nelle case popolari si insediano i prepotenti e quando le discoteche non rispettano il riposo dei cittadini - e perfino quando un bambino respira l’aria fetente della città o un giovane pensa con angoscia al suo futuro.
L'insicurezza deriva dal degrado complessivo della città, e purtroppo genera malessere, paura, rabbia: ci trasforma in cattivi cittadini.
Milano non deve essere divisa da chi utilizza a fini di propaganda politica problemi che per noi sono reali e spesso drammatici.
Per queste ragioni parteciperò alla manifestazione indetta dai Comitati di cittadini che da anni si battono nei quartieri contro il degrado, per la sicurezza e la vivibilità.
In piazza ci saranno due diversi modi di intendere la sicurezza, la partecipazione democratica e il futuro della città.
Come sempre molti altri starano a casa. Non è una novità.
Carlo Ippolito
PS: Sono il portavoce del Comitato contro l'Elefante (in lotta contro uno scempio urbanistico e uno scandalo sanitario) , sono uno dei promotori della raccolta di firme per salvare Piazza Leonardo dalla speculazione, forse qualcuno di voi ha letto la mia "Lettera Aperta al Sindaco di Milano" che esce a puntate sul sito www.arianuovainlombardia.it e che tratta di parcheggi, appalti, mancati controlli comunali - è evidente che molte cose mi dividono da Montalbetti. Non è per lui che vado in Piazza Scala il 26, ma per i contro i quali mi sono battuto in tutti questi anni - insieme a molti lettori di questo blog, che spero perciò di ritrovare davanti a Palazzo Marino.
Gabriele: l'errore grave è proprio quello di pensare che la differenza tra città sicura e città pericolosa stia in un po' di poliziotti. Credo che la riflessione di Moni Ovadia sulla faccenda dovrebbe far riflettere chi ancora aggancia il concetto di città sicura a quello di repressione. Il degrado non si combatte con i manganelli, ma con le iniziative, le luci, la cultura, la musica, la vita. Ecco perché la marcia di Moratti & C. è una puzzonata demagocica e ipocrita. Ed ecco perché la contro-manifestazione del centrosinistra è una puzzonata inutile e politicamente anacronistica (analogamente ai dirigenti che l'hanno organizzata).
ma sedersi a parlarne nelle sedi deputate no? non abbiamo imparato un cazzo sugli squilibri mediatici? non abbiamo timore del ridicolo ad andare a mostrare tutto lo schifo di Milano a tutto il resto dell'Italia? io praticamente non sto mai in casa, tranne questa volta. mi dispiace per il caro Ippolito, che mi sembra in buona fede, ma non ho voglia di farmi mettere in un mucchio di astensionisti qualunquisti etc. etc quando proprio pur con tutti i miei difetti almeno quello è uno dei pochi che non fa parte di me.
Carolina
"Chi governa su mandato degli elettori dovrebbe evitare le piazzate..."
Ci vuole un bel coragggio per scandire, con ineffabile gravità, questo principio capitale dopo la sequenza di manifestazioni di piazza (qundi piazzate, si deve ritenere..) cui hanno gioiosamente e orgogliosamente partecipato diversi ministri del governo in carica.
Paso: la manifestazione di Letizia se l'è organizzata lei, quelle pacifiste le hanno organizzate i pacifisti e i ministi ci sono andati a titolo personale, il che è criticabile finché si vuole, ma è un atto profondamente diverso). Inomma, la manifestazione contro il finanziamento alla missione militare mica l'ha organizzata D'Alema no?
non mi pare che il distinguo, che pure ha una sua sostanza, faccia venir meno la speculare coerenza del principio (evitare le piazzate, operare nell'ambito degli organi decisionali cui si é applicati in virtù di mandato elettorale) ai due casi.
Ugualmente non mi sembra che nei confronti dei ministri si sia usata, qui, la medesima veemenza stigmatizzatrice. Anzi.
A meno di volersi nascondere dietro il dito dell'ipocrisia del "titolo personale".
Che costituisce un fenomeno di schizzofrenia dissociativa tutta e solo della politica nostrana. E ben poco serio...
il centrodestra ha la regione e il comune da 14 anni. Chi è responasabile della mancanza di siucurezza a milano e provincia? è utile politicamente che un sindaco eletto da 10 mesi (che in questi 10 mesi non ha fatto quasi nulla tranne bletarare) appropriarsi di una manfifestazione che nopn serve aq nulla e getta solo benzina sul fuoco? è utile al sindaco- di centrodestra accidentalemente- . Ne ho 2 palle così di tutto ciò, comresa l'inettitudine dei sinistri.
Paso, evita di fare i processi alle intenzioni se ti va di discutere. Sono a favore delle manifestazioni organizzate dai cittadini o dall'opposizione contro il governo. Dal Palavobis in poi ho partecipato pressoché a tutto ciò che ha tentato di arginare il potere che agisce pro domo propria, dalle leggi salvaladri ai finanziamenti della guerra.
Insisto che un ministro o anche un segretario dei DS che sfilano contro la nostra partecipazione alla guerra afghana sono ben diversi da un sindaco di destra (che segue 15 anni di sindaci di destra e manifestare) che organizza una manifestazione.
E' una evidente puzzonata demagogica, la manifestazione contro il finanziamento bombarolo no.
Mi è difficile credere che in buonafede non si notino le differenze tra le due posizioni (e non sto dicendo che sono a favore della prima). Semplicemente, questa della Moratti è un affronto alla logica e alla decenza.
sicuramente si tratta di un limite mio. ma continuo a non vedere perchè il principio valga per gli uni (mandatari dell'elettorato) e non per gli altri (ugualmente mandatari dell'elettorato). Quali intenzioni e quali processi, poi? C'é o non c'é una questione di coerenza.
Alla fine ti riduci a risolverla con una mera asserzione; l'una manifestazione é una puzzonata e l'altra no.
All'evidenza, più che un giudizio conseguenziale, si rivela il presupposto (o vogliamo dire pregiudizio...) che sottende il ragionamento in questione. Troppo facile, a questo punto, evocare la "fattoria degli animali" e il suo noto brocardo circa l'uguaglianza.
P=aso, poi la pianto lì perché sembra il dialogo tra un contadino cinese e un bancario svizzero tedesco. Dico che la manifestazione è una puzzonata perché è organizzata dalle stesse forze politiche che governano la città da tre lustri. Perché la strategia sulla sicurezza è ridotta a una richiesta di altra repressione (che notoriamente esaspera i conflitti sociali). Perché lo dice perfino un prefetto notoriamente conservatore. Perché Moratti dispone di tutte le opportunità del mondo per affrontare il problema in modo pragmatico. Parimenti considero idiota la contromanifestazione perché non è accompagnata da contenuti. E' un no a prescindere, neppure è detto con chiarezza a cosa. Intanto alla Stecca - per dirne una - si tollera un buco nero che sfugge totalmente alle regole della convivenza civile. Questi sono fatti, non pugnette. Se poi ti fa piacere avere l'ultima parola evocando libri che non c'entrano una cippa, te la lascio volentieri. Non sono competitivo, mi interessa che mia figlia possa girare serena (si fa per dire, visto il traffico) per la città. E non credo che queste pagliacciate servano a qualcosa.