Il racconto di una mamma. «La proprietaria mi ha urlato che non permette queste cose»
«Cacciata da un bar di Roma perché allattavo mio figlio»
di Edoardo Sassi
ROMA — «Ho fatto appena in tempo a dirle che una cosa così assurda non mi era mai capitata, che nessuno prima mi aveva mai trattata in quel modo. Poi ho pagato il conto e sono andata via, indignata»: così Silvia Pepoli, giovane mamma di 32 anni, racconta la sua disavventura in un bar-sala da tè di Roma, nei pressi del mercato Trionfale, dov'era andata a fare la spesa con sua madre e il figlioletto di cinque mesi.
IL CASO — È successo — i fatti risalgono a circa un mese fa — che mamma e figlia, con bambino al seguito, abbiano deciso di riposarsi qualche minuto scegliendo proprio quel locale dove erano state altre volte per fare colazione: «Erano circa le 10.30 — racconta Silvia — e a quell'ora il bimbo è abituato a mangiare». La giovane mamma decide così di fare quello che dice di aver già fatto «centinaia di altre volte in tanti altri bar, senza nessuna conseguenza». Tira dunque su la maglia e porge il seno al bimbo affamato che inizia la sua poppata.
«A quel punto — prosegue il racconto di Silvia — la proprietaria del locale, una donna sui sessanta anni, dalla cassa si precipita verso me e mia madre sbraitando, con fare arrogante, e dicendo che nel suo locale non permetteva quel tipo di cose. Ho pensato si rivolgesse a qualcun altro, e mi sono voltata. Ma il locale era vuoto, solo un altro cliente e una barista. Il problema eravamo proprio io e il mio bambino. A quel punto, basite, abbiamo pagato il conto e ci siamo alzate immediatamente, con la signora che ci ha inseguito per darci qualche centesimo di resto. E ho finito di allattare il bambino in macchina».
Possibile che la signora in questione abbia magari suggerito, discretamente, una qualche maggior forma di pudore? «No, assolutamente - replica la giovane madre - fin da quando siamo entrati nel locale si è dimostrata sgarbata e maleducata. Mi ha detto subito di spostare il passeggino da dove lo avevo messo perché lì ingombrava. Mi avesse almeno offerto di andare in qualche altro punto del bar, forse avrei capito. Anche se, e lo ribadisco, il locale era vuoto. Io poi non mi vesto in modo eccentrico, sono una persona perbene, faccio l'assistente sociale, mia madre lavora alla Corte dei Conti, lo scandalo evidentemente era proprio l'allattamento, un gesto così naturale… Ora capisco perché quel locale, di cui vorrei non si facesse il nome per evitargli qualsiasi pubblicità, è sempre vuoto».
LA PROTESTA — «Sconvolta» dall'episodio, Silvia, ragazza cattolica che ha anche un altro figlio di due anni, a quel punto decide di scrivere una lettera sull'accaduto, indirizzata a vari giornali e redazioni televisive. La lettera è stata pubblicata ieri sul quotidiano
Avvenire, organo della Conferenza episcopale italiana, nella rubrica «Il direttore risponde». E Dino Boffo, numero uno del giornale, ha solidarizzato con lei: «In effetti, cara signora, la reazione di quella barista romana lascia increduli, o quantomeno stupiti». «Ci chiediamo quale offesa possa recare al buon costume la vista di un bambino allattato al seno», scrive invece Silvia. Che nella missiva si domanda anche: «Quale violazione al senso del pudore può comportare l'amorevole gesto di una madre che nutre il proprio infante?». «Forse — la sua conclusione — in un mondo che offre ben altri "spettacoli", l'innocenza può risultare sconvolgente».
un neonato non sta ai cazzi dei comodi di nessuno, quando è ora DEVE mangiare, caro il mio cattolicissimo e ipocritissimo koan.
da quando è uno scandalo la visione di una madre che allatta suo figlio?
vergognati un po' và.
In effetti lo scandalo rimane bello chiaro e tondo ogni volta che si prende sul serio la religione - non necessariamente cattolica come si sa - : la nascita come evento che scaturisce dalla coppia e dalla relativa attività sessuale viene sempre immediatamente stravolta e rinominata all'interno di una logica di dominio e manipolazione ideologica della comprensione della realtà: il figlio non nasce dal sesso praticato con piacere da due esseri innamorati e capaci di "dar vita" ma nasce dalla volontà di dio. Un dio che sarebbe pronto a castigare la visione di un seno che fa il suo nobile lavoro in pubblico. La donna e la sua "magica" attrezzatura "naturale" che la mette in grado di nutrire provando piacere il frutto di un altro piacere, diventa sporca e sconcia. La società che si fonda sul famoso (o fumoso) "diritto naturale" relega nell'ombra i suoi stessi fondamenti e nega alle donne la centralità umana che invece risulta ovvia se appena si usa il cervello liberamente. Ciascuno ne tragga le debite conseguenze - se vuole - altrimenti continui a barricarsi dietro le ideologie e a farsi le seghe di nascosto così come la chiesa cattolica mentre lancia ululati contro la libertà sessuale deve vendere le chiese per pagare i risarcimenti dei reati di pedofilia commessi negli USA. La prossima volta meglio cambiare bar.
Diosanto... Siamo alla pazzia. Poi si meravigliano che non ci siano più famiglie. So per certo che ogni madre che allatta non si diverte a sbandierare il forzato topless e infatti abbassa la maglia o trova qualche altro escamotage per esser più discreta possibile. Purtroppo, aggiunge il maschio buongustaio e lubrico. Ma in questa società arrivata alla pazzia la FUNZIONE primaria della tetta (allattare) è adesso roba dell'altro mondo. Dobbiamo dir grazie all'azione combinata di Silvio e Vaticano, che hanno trasformato la donna in soprammobile più o meno decorativo e hanno portato nel paese la paura di fare bambini. Per non parlare del governo che uccide professionalmente chi si azzarda a metter su famiglia. Pazzi, schifosi assassini...
Figurarsi se la giovane mamma fosse stata una NEGRA, si sa quanto figliano signora mia (grazie al cielo)...
ai bambini si dà da mangiare
ai troll mai
...tra l'altro è gia presente in "figuriamoci" !
Appunto, non è questione di nascondersi per fare chissa che cosa, ma di vivere in una societa pervertita in cui si fa sesso pure in metro.
E non mi pare c'entri un emerito caxxo col 'pudore'!
Troll? E' quasi un complimento!
Immagino anche che il bimbo, stesse morendo di fame
e' grazie a te e gente come te che i cattolici vengono considerati delle merde in ogni dove.
riflettici
http://www.storiaecultura.it/cornucopia/aaimmago/zzvarie/leolin12.jpg
Male...molto male. Siamo tornati indietro di 1000 anni circa
Sempra da koan:
Cristina sai cos'è un verbo INTRANSITIVO?
Intendendo, piu che altro, che anche il soggetto non è necessario nella frase incriminata.
..tra l'altro è gia presente in "figuriamoci" !
...Cmq non metto mai, o quasi, gli accenti quando scrivo sul blog, perche non mi frega un caxxo di scrivere bene.
Come al solito: si predica bene ...
A Cristina:
Gli 'orari' pero non cambiano per 5 minuti in piu o in meno.
"l'innocenza può risultare sconvolgente" ?
Cristina, no! la nostra pero è una societa fatta di piu persone, diverse e anche maniache o esibizioniste; basta leggere i giornali, visto che tu non sei ipocrita e neanche credente.
Per un credente, figuriamoci: è la cosa piu naturale del mondo (come anche ci sono quadri della Madonna in cui allatta trasparentemente il piccolo Gesu)
"Dobbiamo dir grazie all'azione combinata di Silvio e Vaticano, che hanno trasformato la donna in soprammobile più o meno decorativo"
Eh già, caro nonnoulisse, tutta colpa loro!!! Secoli e secoli di discriminazione delle donne dovute solo a questi due fattori....pensa un pò!!!
Mi permetto di aggiungere, che probabilmente non è solo colpa di Silvio e del Vaticano, ma anche di Bush, di Blair, della CIA, della Polizia, dei SUV, dei fascisti....eh si dai, forse anche un pò di D'Alema.
"e' grazie a te e gente come te che i cattolici vengono considerati delle merde in ogni dove."
Berja, parla per il posto dove vivi tu ed evita di sparare cazzate generaliste del genere.
parla per il posto dove vivi tu ed evita di sparare cazzate generaliste del genere
vada a chiedere in qualsiasi gruppo di persone estraneee alla religione cattolica, per scelta o per educazione, che cosa ne pensano della morale dei cattolici.
"ipocrita" sara' la definizione piu' neutra ed educata
mentre si allatta è proprio il periodo in cui, piu' di tutti una donna è libera di andare liberamente dove vuole senza l'imbarazzo di portarsi dietro pentolini, thermos e pappine precotte, quando ho letto questa cosa m'è venuto un nervoso che non so che farei se mi trovassi davanti 'sta mentecatta, perchè non s'è trovata di fronte una un po' piu' sveglia invece di una ragazza ammodo? se l'avesse fatto a me ancora stava a raccoje i cocci dei bicchieri.
ho assistito ad una scena del genere, durante l'allattamento della mia prima figlia. inutile dire che sono stato pesante, ma senza violenza.
ricordo che ero assolutamente sbalordito e non volevo credere che stesse accadendo davvero.
la signora disse (anche in questo caso una donna, chissà perché, forse l'omologo uomo si sarebbe goduto le tettone sbirciando) "queste cose non si fanno, dànno fastidio". era una delle tante baracche sul litorale tra sperlonga e gaeta, quelle dove si mangiano mozzarelle e sottolii.
E' un peccato, in effetti, perché segnava la svolta del nostro Brancaleone da Norcia (quello della "comprendonia", per capirci: ora è anche contro l'allattamento :)))
PENITENTIAGITE!!!
io ho allattato le mie due figlie al seno, l'ultima era una pompa idraulica, mi ha fatto venire la montata lattea a 12 ore dal parto cesareo roba che nessuno ci credeva finchè non mi è venuta la febbre per la mastite tanto era illatte che mi ha fatto venire su in poche ore, caro Koan mi spiace ma tu non sai una cosa naturale e fondamentale, non è tanto la fame del bambino che fa venire il latte ma il suo pianto, una madre che allatta ha il latte che scorre nelle giandole a velocità impressionante appena il bimbo/a comincia a piangere e fa male da cani se non offri il seno al subito al piccolo/a.
io avevo maglie e vestiti sempre bagnati nonostante le coppe assorbenti , scusa i dettagli tecnici ma sono necessari, ma dimmi tu quale posto pubblico è attrezzato per cambiare un neonato o per allattarlo, calcola che io non avendo macchina che dovevo fare barricarmi in casa e non uscire mai calcolando che un neonato deve poppare. a intervalli di ogni due ore massimo tre ?
E' questa la famiglia per cui stiamo sfasciando l'unità nazionale? una famiglia che se ha i piccoli deve poter garantire spazi, cultura ed accettazione reali e non formali per essere veramente coerente con quanto propone.
maria
koan ma è proprio quello che non si contnua a non voler capire , tu vedi difendi la maternità, hai più volte parlato contro l'aborto, ma sappi che essere madre-bambino implica dei cambiamenti non da poco conto, se nascono sempre meno figli è proprio perchè lo sforzo e l'impegno necessari non possono essere messi a totale carico della singola madre, le scoppierebbe il delicato equlibrio relazionale tra lei e il bambino/a, senza contare il rapporto di coppia con il compagno, cerca di comprendere che è un corpo che si sdoppia e finchè non sarà diventato completamente autonomo un bimbo ha bogno di trovare attorno a sè una società accogliente e non muri e impedimenti continui.
maria
Non si allattano bambini nei locali pubblici.
Se la mamma in questione lo ha fatto centinaia di volte è persona decisamente maleducata, come minimo.
Inoltre mi viene da chiedere come sia possibile che questa madre così responsabile ed evidentemente orgogliosa del proprio seno di madre si ritrovi sempre in giro all'ora in cui il tesoretto deve o ha voglia di nutrirsi.
La religione non c'entra un cippo di cazzo: è una questione di cortesia (verso gli altri innanzitutto) e di civiltà (verso il bambino in primo luogo).
Non vedo francamente perchè il prossimo debba subirsi queste "manifestazioni di femmineità patente", stare zitto e tirar dritto perchè "è naturale" (è naturale che una madre porti il figlio a passeggiare o stia un bit di più in casa, non che "centinaia di volte" si ritrovi per bar, ristoranti, sale da tè) o, peggio, "perchè i bambini mangiano quando cazzo vogliono" (falso e diseducativo, per di più).
I figli, in primo (ed unico, per quanto mi riguarda) luogo se li devono "godere" i genitori: non sta scritto da nessuna parte che se li debba subire il prossimo.
E se io vado a cena fuori o a prendere un aperitivo, per capirci, le uniche tette che ho voglia di vedere, al limite, sono quelle della mia fidanzata. Non so se mi spiego.
Al di là della questione se sia o meno diseducativo per il frutto dei magnanimi lombi, sono d'accordo sul fatto che allattare in pubblico non sia affatto educato nei confronti delle altre persone presenti. Questo al di là di ogni moralismo, che qui non c'entra niente.
allattare in pubblico non sia affatto educato nei confronti delle altre persone presenti
ma vi drogate, ammettetelo!
Dài Berja! Se si può evitare, infatti, nessuno lo fa.
Allattare un neonato è normalisimo in tutto il mondo,solo in italia facciamo i moralisti e dopo si fa sesso in pubblico, nelle emittenti televi..etc"al massimo questo può risultare scandalaso o schifoso" e non una delle cose più naturali di questo mondo.
Il moralismo della società moderna ci rende schiavi di regole folli...
Secondo me il proprietario del BAR (o la proprietaria) è stata allattato con LATTE ARTIFICIALE contenente STRONZITE ACUTA una sostanza che ultimamente si ritrova in molti prodotti in commercio e che ha portato gli ITALIANI prima a votare il signor SAPONETTA (il BERLUSCAZZO !!!) e poi il SIGNOR MORTADELLA (CE POKO DA ESSE PRODI QUI CE DA ESSE SADICI !!!) si perchè ORMAI siamo al DOLCE !!!!