PESCI D´APRILE
di SEBASTIANO MESSINA
Strano, dicevo ieri mattina sfogliando i giornali, nessun pesce d´aprile. Poi verso mezzogiorno mi ha chiamato un amico. «Grandiosa pioggia di burle, oggi!» esultava. Ma chi? Ma dove? Ma quando? «Scusa, non hai visto i giornali? Non hai letto di Mussi che vuol fare la scissione?». Sì, certo... «E ci sei cascato! Mussi ha appena detto che lui non ci pensa nemmeno, dopo trent´anni di battaglie serie, a fare un altro partitino». Ah ecco, mi pareva... «E la rissa nella Margherita per le tessere e le poltrone? Che colpo grandioso!». Perché? «Ma perché era una beffa: le cariche sono state azzerate, c´è un comunicato, nel Partito democratico si entra tutti senza gradi».
Però erano verosimili, quelle zuffe. «Come la scazzottata al congresso socialista. Roba degna di "Amici miei". Credevi davvero che tra compagni, dopo quello che hanno passato, si prendessero a pugni? Figurati. De Michelis ancora ride, pensando a quelli che hanno abboccato. Per non parlare del finto discorso di monsignor Bagnasco sui Dico che preludono all´incesto e alla pedofilia: che capolavoro! Era un imitatore». Meno, male, ho pensato. E l´ho ringraziato di avermi avvertito. Qui però lui ha cambiato voce: «Bravo bischero! Pesce d´aprile!».
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