Non a caso, da qualche tempo a questa parte il mitico condutùr fascio-leghista Gigi Moncalvo su Raidue ha cominciato a fare i complimenti al collega ex-estremista-di-sinistra Santoro.
E qualcuno è anche andato a far cortei per salvargli l'onore e la carriera.
Che tristezza.
Anche a me l'ultima puntata di Annozero ha sorpreso molto. Sembrava di assistere a una puntata di quel programma condotto dalla Pivetti su retequattro, un concentrato di luoghi comuni e faziosità.
Per carità, l'intenzione era probabilmente lecita e genuina: s'intendeva semplicemente illustrare i lati problematici dell'integrazione come tali, senza fare un discorso più generale. Però visto il momento storico, non mi sembra il caso di gettare ulteriore benzina sul fuoco.
insomma santoro va bene solo quando mostra la sicilia come terra di mafiosi, la campania come terra di camorristi, ma quando mostra il lato peggiore dell'immigrazione in italia diventa subito il nemico pubblico numero uno.
siete di una disonestà disarmante, pari a quella di cuffaro e della jervolino, che blateravano di come santoro avesse diffamato la sicilia e napoli, esattamente come ora si blatera di torino diffamata.
in realtà, nella trasmissione di giovedì scorso non è stato affatta nascosta l'altra faccia, quella di cui parla maria, in studio c'erano almeno 2 ospiti che la rappresentavano ed è stato detto chiaramente, da loro, che l'islam in sè non ha nulla a che fare con le situazioni descritte nel servizio. situazione, che fra l'altro, riguardavano anche famiglie italiane, per cui non si può nemmeno dire che il problema della violenza sulle donne sia stato sviscerato solo in funzione anti-immigrati e anti-islamica.
capisco che molti qui preferirebbero che santoro fosse semplicemente un socci di sinistra. per fortuna non è così.
non mi sembravano luoghi comuni, certo la realtà è complessa e un programma televisivo è quello che è, un inscatolatore e un appiattitore di problematiche. Ma non si può scambiare ogni volta un legittimo sguardo critico nei confronti di talune crepe nel processo multiculturale per razzismo o leghismo. La comprensione e la tolleranza passano per un legittimo punto di vista, non per un paternalismo zuccheroso che pur di difendere l'indifendibile sconfessa i suoi propri valori. L'approccio multiculturale critico e non vuotamente tollerante è una via alternativa all'assimilazionismo fanatico che ci propinano fascisti e leghisti di turno, ma anche allo spontaneismo buonista e caotico di certi discorsi la cui inconsistenza fa accapponare la pelle. Basta vedere il razzismo ogni volta che si critica una minoranza.
Non sono stato chiaro. Quando parlavo di luoghi comuni e faziosità mi riferivo al programma della Pivetti, non a quello di Santoro. Come ho specificato, le intenzioni nei due casi sono probabilmente differenti, ma il risultato è simile. E in un periodo come questo, in cui la gente è ipersentibile ad alcune problematiche (in massima parte proprio per colpa della TV), forse è meglio impiegare un tantino del tono "buonista" che minimamoralia tanto aborrisce.
Bravo Davide!
Santoro fa inchieste, punta alla verità. Non sta molto a preoccuparsi di chi potrebbe sentirsi offeso. Questo è fare giornalismo! Dove si sente puzza di marcio, si va ad indagare. Ha fatto così col popolo neonazista, con Cuffaro, e anche con l'islam. Abbiamo visto in tv vignette contro l'islam (senza la rappresentazione di Maometto), abbiamo visto donne umiliate, abbiamo visto islamici ottusi e altri assolutamente progressisti. Cosa vogliamo di più?
Finalmente si smette con la destra che mostra solo un lato della medaglia e la sinistra che mostra solo l'altro. Un giornalista deve cercare, per quanto possibile, di mostrarli sempre entrambi.
"molti qui preferirebbero che santoro fosse semplicemente un socci di sinistra"
Davide caro, questo te lo inventi tu, come al solito, grazie alla TUA "disonestà disarmante".
E' evidente, è sotto agli occhi di tutti, che l'immigrazione crescente causi dei problemi ed implichi delle difficoltà a livello sociale (non a livello economico, chè gli schiavi fanno sempre comodo). Nessuno vuole negarlo, semplicemente perchè non si può.
Ma bisogna stare molto attenti a come si presenta mediaticamente questa situazione, perchè poi si finisce come a Padova, dove si organizzano le ronde notturne sospinti al tempo stesso da sincera esasperazione, strumentalizzazione politica e malcelato razzismo (lo ha mostrato benissimo un bel programma de La7 qualche sera fa: "Stato di paura - Lo scontro tra civiltà", in cui le immagini dello spaccio e delle ronde si alternavano a quelle dei disgraziati che scendevano dai barconi). Per fortuna c'è ancora qualcuno che rompe le scatole a questa gentaglia "perbene" (http://www.globalproject.info/gal-10824.html)...
Io non sto dicendo che Santoro sia un venduto o chissà che; sto semplicemente dicendo che quando un misero e viscido essere quale il signor Moncalvo (che è anche peggio di Socci...) finisce a fare i complimenti "per una volta" a Santoro, c'è qualcosa sotto che non mi convince: la strumentalizzazione della realtà.
Vogliamo parlare di Torino? Una volta a Torino i meridionali erano considerati e trattati come la feccia; oggi sono i meridionali - divenuti cittadini torinesi - a considerare e trattare i "nuovi" immigrati come feccia. Chissà se un giorno qualcuno riuscirà mai a guardarsi allo specchio e a capire ciò che unisce le persone invece di differenziarle e dividerle.
@lorenzo tu non sei semplicemente un ottuso finto rivoluzionario...tu sei un moderato con i fiocchi
e soprattutto la logica che sta alla base del tuo pensiero e' preoccupante,le minoranze non si toccano,punto e basta,sei dogmatico dove dovresti invece essere critico
se moncalvo fa i complimenti a un giornalista, c'è da preoccuparsi allo stesso modo in cui c'è da preoccuparsi se questi complimenti li fa un lorenzo, altrettanto viscido, sebbene di un'altra parrocchia.
il quale lorenzo si guarda bene dal criticare santoro dopo la trasmissione a senso unico contro la base usa di vicenza, ma lo spaccia già per venduto al nemico dopo una puntata molto meno a senso unico sulla violenza alle donne.
va benissimo quando nerazzini va al mercato di palermo, e intervista quattro pezzenti che dichiarano che la mafia è meglio dello stato, a loro la mafia ha solo fatto del bene, lo stato ha solo preso soldi, dunque viva riina, viva provenzano, viva cuffaro. è giornalismo di denuncia, giornalismo-contro, bene, bravo, bis!
non va bene quando la mazzola va per le strade di torino e trova due donne marocchine che dichiarano che è giusto che il marito picchi la moglie quando la moglie gliene da motivo, che noi siamo donne loro sono uomini, dunque va bene così, da voi è diverso ma da noi funziona in questo modo, l'uomo comanda perchè è uomo, punto e basta. questo è giornalismo di stampo fascio-leghista, una vergogna!
quanti sono i siciliani che preferiscono la mafia allo stato? 1 su 10, 2 su 10, 3 su 10? fa nulla, per quanto pochi siano, è giusto che la gente sappia.
quante sono le donne marocchine che giustificano le violenze che esse stesse subiscono? 1 su 10, 2 su 10, 3 su 10? fa nulla, sono una minoranza, per cui la gente non deve sapere.
questa è l'evidenza della disonestà italiota di cui sopra.
Sandro, per curiosità, dove avrei espresso il concetto che "le minoranze non si toccano,punto e basta"? E come si concilierebbe questo con...moderazione e dogmatismo (che bella accoppiata!)?
Secondo me hai le idee un po' confuse.
C'è un problema, ok? Possiamo e dobbiamo rifletterci sopra.
Oppure possiamo semplicemente diffondere la paura, urlare ai terroristi come fanno i vari Moncalvo, Feltri o Panebianco, ed accettare che qualcuno speculi su tutto questo, organizzi le ronde e poi chieda il voto per AN o FI.
Oppure possiamo semplicemente diffondere la paura, urlare ai terroristi
ah, ora s'è capito, la trasmissione di santoro non l'hai proprio vista.
vabbe, potevi dirlo prima
Perchè il signor Davide deve scrivere che "lorenzo si guarda bene dal criticare santoro dopo la trasmissione a senso unico contro la base usa di vicenza, ma lo spaccia già per venduto al nemico", quando ho scritto un quarto d'ora prima che "Io non sto dicendo che Santoro sia un venduto"?
Perchè il signor Davide si diverte ad inventare le cose pur di attaccare l'avversario.
Quante volte devo ripetere che - come ha scritto Larry - se l'intenzione del programma era buona, è il metodo a non averci convinti?
Ripeto: il documentario sull'immigrazione trasmesso su La7 m'è sembrato migliore, non attaccava nessuno e - nonostante il titolo - non intendeva creare tensioni; mostrava semplicemente le varie facce di una stessa realtà, facendole commentare da chi quella realtà la vive.
Non a caso, da qualche tempo a questa parte il mitico condutùr fascio-leghista Gigi Moncalvo su Raidue ha cominciato a fare i complimenti al collega ex-estremista-di-sinistra Santoro.
E qualcuno è anche andato a far cortei per salvargli l'onore e la carriera.
Che tristezza.
perchè io da questo deduco che si voglia insinuare un "riposizionamento strategico" di santoro.
ma se ho frainteso, caro lei, me ne scuso.
io proprio non sono il tipo che inventa alcunché per attaccare inesistenti avversari. non sono io quello che accusa perfetti sconosciuti di possedere tessere di partito, e di esprimere opinioni per conto terzi...
Lorenzo: la maggior parte degli imam di Torino sono integralisti. Lo sono. Punto e basta. Buqhta (quello che fu espulso) lo conobbi: figura "forte", impegnata nelle strade (forse avrai visto, l'imam che andava dai pusher con il Corano in mano), ma assolutamente l'integrazione, la sua, la "loro", non gli interessava.
Puoi imputare a Santoro di aver mostrato solo questo lato. Ma può anche darsi semplicemente che fosse di questo, e non di altro, che voleva parlare. Dei problemi, non di quanto, lentamente, si appiana e si armonizza. Non mi parrebbe un'intenzione folle per una trasmissione tv di attualità/approfondimento.
Cari lettori di One More Blog, mi permetto di invadere questo vostro spazio di scambio per sottomettervi questa lettera che ho spedito alla trasmissione “Annovero” e che ho intitolato: “lettera di sostegno a Santoro”
Subito dopo inserirò un lungo intervento assolutamente non in stile bloggistico per spiegare perché ho scelto di farlo.
Buona lettura e grazie in anticipo dei vostri commenti.
Lettera di sostegno a Santoro.
Dopo la puntata del 29 marzo 2007, in cui la trasmissione Annozero di Michele Santoro aveva svelato con grande coraggio e perspicacia alcune scottanti verità sulle comunità marocchine in Italia, e a Torino in modo particolare, una levata di scudi di terroristi integralisti e di loro fiancheggiatori abituali si sono scaraventati contro il malcapitato giornalista che altro non ha fatto che il suo dovere di informazione seria, professionale e obbiettiva.
Questa è una lettera di stima e di sostegno a favore della coraggiosa trasmissione e del suo conduttore e dei suoi coraggiosi reporter.
Caro Santoro,
È con grande piacere che ti scrivo per ringraziarti di aver così coraggiosamente svelato un segreto da tanto tempo nascosto: che tra i musulmani, anche quelli che vivono sulla terra della civilissima Europa ci sono dei ciarlatani, degli integralisti, dei picchiatori di donne e persino dei terroristi. Finalmente un po' di giornalismo d'inchiesta in questa Tv così disperatamente legata al gossip e alla cronaca nera. Finalmente qualche reporter d'assalto che osa prendere dei rischi.
Te ne svelo altri di segreti: a Torino ci sono dei ragazzi che spacciano droga! Sì! In pieno giorno e alla vista di tutti! E sai la migliore: sono marocchini! Si! Musulmani!
E ancora un altro: sulle strade di Torino di giorno come di notte ci sono delle donne vestite in modo vistoso, che si mettono lungo le carreggiate e si prostituiscono. Sì proprio così! Si prostituiscono! Si vendono per pochi spiccioli. E se lo vuoi ti posso anche mostrare due o tre angolini della città, dove a prostituirsi sono delle donne marocchine… cioè musulmane! Così siamo assicurati di avere qualche altra trasmissione di qualità per le prossime settimane.
Compiuto questo insigne dovere di informazione non dovrai più fare altro. Non c'è bisogno di fare approfondimenti, di cercare a capire meglio le cose. Giustamente non siete andati a visitare qualche quartiere degradato di Napoli o Palermo per capire invece lì come stanno le cose. Non vi siete preoccupati della salute delle donne cinesi, peruviane e moldave a Torino o altrove. Tutto questo non c'interessa. C'interessa soltanto fare la scoperta del secolo. Non avete citato le recenti ricerche dell'Istat che stimano ad un milione e mezzo, circa, le donne vittime di violenza nel 2006. Giustamente, perché matematicamente parlando non potevano essere tutte marocchine o egiziane.
Poi la tua reporter d'assalto, ha anche mandato delle telecamere nascoste dentro le moschee per provare che sono covi di pericolosi terroristi di Al Qaeda e ci è riuscita benissimo. C'era l'Imam che predicava la violenza. Non ce l'ha fatto ascoltare, in puro stile della grande tradizione investigativa della TV commerciale italiana (Striscia la notizia, le Iene…), ma noi la crediamo sulla parola. Poi il giornale di al Qaeda fotocopiato e distribuito apertamente. Non ci è stato dato di ascoltare l'Imam, né di vedere chiaramente il contenuto del foglio. Ma fa niente, mica siamo a "Report" o qualche altra trasmissionaccia del genere dove si fa vedere tutto con chiarezza.
Ad esempio, non ti chiedere: "perché questi personaggi continuano a colpire ancora anche dopo che i cacciatori di streghe siano passati al potere?" Non chiederti: "perché non si è fatto pulizia? Perché possono passare inosservate delle prediche pericolose fatte in un luogo pubblico, nel paese che batte tutti i record di pedinamenti, sorveglianze e intercettazioni telefoniche?"
Non interrogarti sull'uso mediatico e politico dell'integralismo dell'altro. "Che interesse abbiamo ad avere degli imam integralisti nelle nostre moschee??" Non serve. Ti metterebbe troppi dubbi nella testa. Noi abbiamo bisogno di certezze.
Ecco a proposito di certezze… Nonostante l'altissimo livello generale della trasmissione, qualche macchiolina di dubbio c'è stata. Ad esempio, che bisogno c'era di invitare la Signora De Laurentiis a parlare e a dire che la violenza sulle donne non ha limiti né di geografia, né di cultura e nemmeno (che scandalo!) di classe sociale. Poi c'è stata quella piccola sbavatura nell'inchiesta, il tutto era squisitamente centrato su "musulmani picchiatori di donne per natura o per prescrizione divina?", quando nel servizio, una signora ha spiegato che ancora pochi anni fa tra gli immigrati meridionali le cose non erano diverse. Questa non doveva accadere, dovevate fermare quella signora o censurarla. Non è qui la questione. Non c'interessa se la povertà, la ghettizzazione e l'ignoranza provocano le stesse reazioni. C'interessa solo quello che fanno i marocchini e i musulmani. Meno male che la vostra reporter d'assalto ha messo le cose in chiaro. Nel palazzo dove c'è stato l'unico caso italiano segnalato, lei a ben precisato che lo stabile era abitato in maggioranza da Marocchini. E come si sa queste cose si propagano anche per contagio. Agli italiani che si dimostravano d'accordo con le pratiche maschiliste lei rispondeva: "non è perché magari siete meridionali…?" e sì, prossimità geografica e quindi maggiore rischio di contaminazione! Di fatti di fronte al degrado di un palazzo fatto vedere, lei individua subito le vere cause: "Lei è l'unico piemontese rimasto in questo palazzo??" Questo è il giornalismo incisivo, deciso, intuitivo, deduttivo, di cui hanno bisogno i nostri mezzi d'informazione!
Purtroppo un altro limite nella trasmissione c'era. Per confermare la veracità dei fatti citati nel video, c'era in studio una persona, che anche se si dà da fare per raggiungere un giorno il maestro, rimane soltanto una discepola. In studio mancava il maestro indiscutibile della dottrina del "noi-musulmani-siamocattivi-e-fatte-bene-a-civilizzarci-a-colpi-di-bombe-all'uranio". Mancava soltanto Magdi Allam. Così si fa puntiamo sempre di più il dito sugli immigrati di provenienza musulmana, non facciamo altro che dire che sono tutti terroristi e vedrete che le nostre profezie, anche quelle più folli, si avvereranno
Ancora complimenti per l'ottimo lavoro tuo e della signora Maria Grazia Mazzola.
Tutto vero, tutto giusto. Veramente niente da dire. Solo forse sulla tempistica… È che voi arrivate un po' in ritardo a queste considerazioni. C'è gente che non dice altro da anni.
Vedi cosa costa non leggere "La Padania".
Karim METREF, Torino.
Premetto che io non sono più (lo sono stato ma mi sottopongo ora una disintossicazione che spero definitiva) un grande “telefilo”. Nell’arco della settimana mi concedo qualche film se ce n’è uno interessante, Report quanto c’è e la Litizetto ogni domenica sera. Punto. Sono assolutamente allergico ai dibattiti televisivi. Per cui non avevo mai visto una puntata di “annozero”, prima di questa qua. Sono andato a vederla su internet dopo l’inizio della polemica. Perché di norma non prendo mai posizione su quello che mi dicono altre persone. Però dall’altra parte non conosco Santoro, ne sento parlare, in bene o in male, ma non ho mai avuto l’occasione di valutare me stesso. Per ciò, non è per me né una persona cattiva né un’icona come sembra essere per tante persone. È una persona, umana, normale, come del resto tutti quanti noi. E di conseguenza non può essere considerato né come il male né come il bene assoluto. Ma come qualsiasi umano fa buone e cattive cose.
Ho guardato la trasmissione e l’ho trovato di cattivo gusto. Mal organizzata e molto insufficiente nella qualità e nella quantità di informazioni dato sul problema trattato. La puntata era intitolata “Amore mio! Violenza contro le donne.”
Ora nella trasmissione è stato dedicato 70% del tempo alle donne maltrattate nelle comunità musulmane. Fosse intitolata. “Habibi! Violenza contro le donne musulmane.” Sarebbe anche normale.
Mi spiace di prendermela con Santoro, che tanta gente tiene in alta stima. Ma Santoro è giornalista di professione e quindi sa benissimo come funziona l'informazione, oggi. In televisione la maggior parte del pubblico è quello versatile che zappa in continuazione e si ferma attratto da alcuni temi. Ecco, i temi che attirano di più sono quelli che confermano paure, stereotipi e pregiudizi o che fanno appello alle voglie o ai desideri più segreti. così oggi se fai un reportage sulla minaccia islamica in occidente sei sicuro di fare il pieno di audience. Se fai una trasmissione sulle donne picchiate a Palermo, invece no. Quindi, se tratti temi sensibili, essendo un giornalista ritenuto serio, hai maggiore responsabilità e devi trattare in modo cauto e prudente.
è normale che la Padania online o qualche programma commissionato dall'estrema destra manipoli le paure della gente per aumentare i consensi ma non lo è che uno come Santoro faccia le stesse cose (e quale ne sarebbe lo scopo, poi?).
Io scrivo a Santoro perché con Santoro penso ci sia un modo di dialogare. Non scrivo a Bossi o a Borghezio perché loro so che costruiscono tutta la loro strategia sull'odio e sulla paura.
Non amo gli integralisti e se qualcuno vuole fare una trasmissione vera e propria sull'integralismo, le sue ipocrisie, le sue menzogne, le sue violenze... sono pronto a dargli una mano. Ma non confondiamo l'imam bugiardo, manipolatore... con le sue prede che sono la gente semplice ai quali mangia il cervello. Una persona malata non si cura facendola vedere alla gente per riderne o per condannarla. Funziona così anche per le società.
La nostra società è malata (parlo di quella dei paesi musulmani), quella in esilio per l'isolamento, per le difficoltà varie dell'esilio, per le frustrazioni e le umiliazioni subite tutti i giorni, lo è ancora di più. Ma prenderla in giro o buttarla nuda davanti all'opinione pubblica serve solo a rinchiuderla nella sua malattia. Creare sentimenti di colpa serve solo a rafforzare la malattia e non a curarla. Questo programma avrà come effetto, sicuramente un ulteriore ripiegamento comunitario da parte dei Marocchini di Torino e di altrove. Questo induce maggiore potere degli imam ciarlatani sulle persone indifese e maggiore isolamento delle donne.
Le donne marocchine nella loro maggioranza non accettano mentalmente che la donna sia picchiata ma se sentono il loro gruppo attaccato si solidarizzeranno con i loro mariti, fratelli, padri e figli e non con la società maggioritaria che si dimostra ostile nei loro confronti. Questo è il senso delle parole di quella donna interpelata in pubblico, da una estranea, dal tono inquisitore, davanti a un gruppo di suoi connazionali. Lei ha difeso il suo gruppo. Non le va di essere picchiata (a parte che una grintosa come quella, secondo me, è lei, caso mai, che le da al suo marito) ma le va ancora meno che chiunque venga con aria di superiorità dare lezioni di vita a lei e ai suoi fratelli e sorelle. Così avrebbe reagito qualsiasi cittadino semplice di Napoli se qualcuno con aria di sufficienza si fosse presentato dicendo ma voi siete quelli che pagano il pizzo e sostengono la camorra: “sì facciamo queste cose! e allora?”
Questo cosa vuol dire? Vuol dire che le prossime vittime troveranno nel loro entourage diretto ancora meno sostegno di adesso. Ci saranno ancora più persone (uomini e donne) che cercheranno di camuffare il problema per non attirare l'attenzione. Questo in genere è l'effetto delle stigmatizzazioni e non la risoluzione dei problemi sollevati.
Ecco la ragione della mia reazione. Non è quella di un musulmano "moderato" che sente offesa la sua religione. A me dell'Islam non me ne può fregar di meno. Sono agnostico figlio di tre generazioni di agnostici “mangiatori di imam”, come ho visto pochi in Italia opporsi alla chiesa. Dei musulmani invece sì, me ne frega. Perché che lo voglia o meno ci vivo insieme e il mio interesse come di tutti su questo mondo è quello di aiutare i musulmani a uscire dalla trappola in cui sono rinchiusi. Non di spingerli sempre più in fondo.
Buona discussione a tutti.
E' curioso come gli Onemorebloggari se la prendano con il sottoscritto, e non con la signora Maria, che ha firmato questo post.
Fatevi accompagnare da lei a Porta Palazzo e poi darete un giudizio su Torino e sugli immigrati.
E ora prendetevela anche con Karim.
Karim, bellissimo il tuo intervento. Mi sento molto vicino specialmente a quella parte del tuo pensiero che dice della reazione di gruppo davanti all'ottusa intromissione esterna (quella della donna davanti alla giornalista). Funziona proprio così...funzioniamo proprio così.
Concordo con gran parte di quello che dici, solo mi sembra che, seppur in piccola (piccola davvero) parte, ti salti un po' la pulce all'orecchio davanti a certe situazioni che sono situazioni di fatto ma che tu interpreti come filtrare dalla volontà di mostrare le cose in una luce predeterminata.
Ad esempio, quando parli di quell'"unico piemontese" del palazzo... (ne conosco!)
A me, quella pare una constatazione. Tu, invece, ci vedi qualcosa di più.
E non sei (sempre a mio modestissimo parere) del tutto in errore: perchè in effetti la domanda della giornalista è stupida. Superficiale, inutile.
Ma stop. Non penso che sottenda altri significati, che voglia sottolineare nulla, che intenda far passare un messaggio.
Se lo fa, lo fa in menti più che predisposte, diciamo...se mi spiego.
Comunque grazie...facci sapere se Santoro risponde...
Ciao
@Lorenzo: detto che a Porta Palazzo ci passo almeno una volta la settimana e che con i ragazzi marocchini di Torino ci lavoro;
premesso ciò, mi rivolgo a chi mi pare, e nello specifico mi rivolgevo e mi rivolgo a te, e non a Maria, innanzitutto perchè Maria conosce la situazione di cui parla quindi ha meno "bisogno" della mia opinione, secondariamente perchè i tuoi interventi mi sembravano aprioristici, e a quanto pare non sono l'unico ad aver avuto quest'impressione...
Ti dico con tutta la pacatezza: rifletti sul perchè!
Il tuo primo commento puntava l'indice contro Santoro senza analizzare la questione da lui trattata. Ed è invece sul dato di realtà che io, nel rivolgermi a te, avevo intenzione di riportare la discussione. Tutto qua.
Grazie Oppi.
Grazie per i tuoi complimenti e per le tue osservazioni.
Hai ragione anche tu. Tutte le cose che ho detto non sono fondate. Era un modo (forse sbagliato) di fare umorismo, sottolineando le domande stupide e cercando di darle dei retroterra che probabilmente non hanno. Fatto sta, però, che le domande o le affermazioni stupide che facciamo sono risultato di pensieri, stereotipi o pregiudizi che noi abbiamo. Quindi dietro il chiedere “Lei è l’ultimo Piemontese in questo palazzo?” un retroterra di pregiudizi c’è. Lascia pensare che se il palazzo fosse abitato da Piemontesi non sarebbe così degradato. Cioè per deduzione logica: terroni e stranieri = sporcaccioni. Non conosco la signora che ha fatto il filmato. Ma suppongo sia del Centro Sud pure lei, come Santoro. Ma questo non risolve il problema, perché le forme più perniciose di razzismo sono condite anche di “autodisprezzo”. Viene spesso da una visone gerarchica del mondo. Accettare di essere inferiore a qualcun altro porta a porsi più duramente nei confronti di chi consideriamo invece inferiore a noi.
Queste sono ovviamente solo ipotesi è per questo che ti do ragione nel dire che il mio giudizio era senza fondamenta e che dietro alla domanda ci poteva essere semplicemente incompetenza.
Tieni conto che non ho sottolineato nella lettera la domanda più stupida in assoluto nel documento, quella fatta alla donna egiziana che raccontava di essere stata costretta a convivere con una seconda moglie: “E per il sesso, come facevate?” Immagino lo sconcerto della giornalista, che si pregustava il racconto di ammucchiate in stile sadomaso, quando la donna ha risposto che c’era per lei e la figlia un letto in cucina.
Ma torniamo al tema vero dell’intervista con Maria. Approfitto di questo commento per invitare i onemorebloger ad andare a vedere le bellissime foto di bruno neri che accompagnano il mio libro a questo indirizzo:
http://www.onemoreblog.it/archives/015906.html
Sono benvenuti i vostri commenti e le vostre osservazioni.