perche' non facciamo come ci insegnano gli americani? bombardiamo termini imerese fino a ridurla a un cumulo di macerie fumanti.
sarebbe giusto ma inutile
lottare contro la mafia da parte di questo stato amico dei mafiosi e i cui politici sono mafiosi e' come pretendere che bush si metta contro al queda: semplicemente impossibile.
"e' come pretendere che bush si metta contro al queda"
infatti è impossibile perchè sono la stesa cosa, di conseguenza ecco il prossimo "nuovo" primo articolo della costituzione "l'Italia è una repubblica mafiosa fondata sul malaffare".
vivo nelle vicinanze di termini imerese. bravata o no,cambia poco.. qui la cultura mafiosa continua a esistere,non è di certo quella di una volta. consiglio a tutti di vedere "la mafia è bianca" è un film documentario che dice molto. quanto le istituzioni ne facciano parte e quanto sia radicata nella cultura popolare.è tristissimo.ormai la mafia è un modo di vivere che sta bene a tutti e che ognuno nel proprio piccole alimenta. è una mafia invisibile rispetto a quella di un tempo perchè non ci sono più "ammazzatine" è invisibile agli occhi di un siiliano perchè fa parte del vivere quotidiano.ma chi riesce ad uscire da questa cultura si accorge quanto invece visibile sia.ed è abberrante.è nelle piccole cose quotidiane. e si allarga. ha preso potere nelle istituzione.
la mafia è l ufficio di collocamento del siciliano. e per questo il siciliano la rispetta.non capisce che non esistono favori quando si parla di diritti.non capisce che la ricchezza di questa terra è rubata.quando potrebbe esser distribuita e stare tutti meglio. non capisce che la mafia tiene il cittadino in situazione precarie. guardate la mafia è bianca!!!!!!!!!!!!!!!!!
Caro Alberto, ho pubblicato or ora il pezzo (http://www.giornalisti.it/binarioloco/archives/014998.html)
scoprendo soltanto in seguito che lo avevi già affrontato tu. Colpa di una mia assenza dalla rete e dai giornali nella giornata di ieri. Tutta la solidarietà per la memoria di un uomo cui ci sentiamo particolarmente legati e debitori.
Per Flor: sto citando "La mafia è bianca".
Grazie per la dritta.
Durante una lezione di grammatica italiana una mia alunna mi interrompe e mi chiede di punto in bianco:"Prof. potremmo guardare un film sulla mafia?" Chiudo il libro, colgo la balla al balzo e inizio a chiedere ai miei alunni (ragazzi difficili, con seri problemi familiari, con un livello culturale molto basso) quale sia il loro pensiero sulla mafia. Il dialogo che all'inizio è molto difficile prende avvio. Suona la campana e il collega dell'ora successiva mi chiede che cosa io abbia. Ho gli occhi lucidi... "I ragazzi hanno detto che la mafia è giusta, la mafia dà lavoro, la mafia protegge.E se succede qualcosa bisogna stare zitti, farsi gli affari propri, far finta di non aver visto!"
Sono sconvolta, arrabbiata, amareggiata, delusa... Come è possibile che degli adolescenti, ancora oggi, la pensino così?
Ma non mi arrendo! Io da siciliana, amante della mia terra, della mia gente credo che mi servirò anche della scuola per lottare contro la mentalità e gli atteggiamenti mafiosi.
Appena ritorno a scuola, dopo queste vacanze, farò vedere ai miei alunni "cento passi" e dopo farò fare una relazione personale:bisogna sempre avviare i ragazzi a riflettere su ciò che è giusto e su ciò che è sbagliato e afr loro conoscere coloro che hanno lottato per ciò che giusto. Il proprio pensiero, la propria testa sono fondamentali strumenti di opposizione. E si deve iniziare dai piccoli. Non bisogna abbassare mai la guardia... e neanche fidarsi dei politici: il lupo perde il pelo ma non il vizio!
Torno ora dalla Sicilia, da Palermo, mia 'seconda terra' da più di un anno. Terra meravigliosa. Terra di sole e mare, di verde, di spazi aperti, di cibi divini, di vini eccelsi. Di mafia. La senti, a volte, ti cammina a fianco nelle parole del ragazzo illuso (o disilluso) che vorrebbe fare politica e per questo scende a compromessi con il politicante (mafioso) di turno. Nelle dichiarazioni di chi ritiene che la mafia sia giusta perchè dà lavoro, perchè protegge. Nelle azioni di chi sradica un albero... e poco conta se sia bravata o avvertimento, è comunque un gesto agghiacciante.
Passo continuamente da Napoli a Palermo, vivo il fenomeno camorra in prima persona, la mafia per interposta persona. Sento sulla mia pelle, nella mia testa, nella mia carne il disagio per un Italia che è allo sbando, è in pieno medioevo e lascia ai Cuffaro e ai Cirino Pomicino, ai de Mita, il governo della cosa pubblica. Legalizzare la mafia è diventata la regola. La subiamo. Di fatto ci siamo arresi...
Se pensiamo che "di fatto ci siamo arresi", Adimant, la diamo vinta alla mafia o alla camorra, rendendo vani i gesti e i pensieri di Peppino Impastato, Giovanni Falcone, Borsellino, di P.Puglisi, di E.Basile, di Don G.Diana...
Non mi voglio piegare, preferisco spezzarmi.
Ricorda, Adimant, che il mare è fatto di tante piccole gocce!