Lettera aperta al Gruppo Consiliare L'ULIVO
pubbliata su OneMoreBlog
Milano, 13 aprile 2007
Scusa Gruppo dell'Ulivo (per cui ho votato), posso dirti che questo comunicato avrebbe potuto scriverlo la Democrazia Cristiana nel suo periodo di massimo fulgore? Ma sei sicuro che la politica del cerchiobottismo estremo - solidarietà a vigili e polizia (regolarmente con lettera maiuscola), frecciata all'amministrazione, frecciata ai cinesi "cattivi", occhiolino ai cinesi "buoni" - possa pagare? Dai tuoi risultati negli ultimi due decenni - caro Gruppo dell'Ulivo - si direbbe proprio di no.
Caro Gruppo dell'Ulivo, una volta tanto tira fuori un'idea, una soluzione percorribile, che metta in condizione di lavorare tranquillamente le persone che con quei commerci mantengono intere famiglie. E che da tempo si confrontano col razzismo a prescindere dei panni arancioni, opportunamente cavalcati dal leghismo becero.
In tutto il mondo occidentale i cinesi hanno fatto nascere e crscere delle Chinatown in cui si va a passeggiare, a fare shopping, a mangiare sempre con piacere. Questo ancora non è possibile nella Milano allevata da formentini, albertini e decorati. Ma a te - caro Gruppo dell'Ulivo - sta proporre delle soluzioni, non cavalcare un conflitto sociale inedito che potrebbe farsi pericoloso.
Caro Gruppo dell'Ulivo, guarda che da qui a dieci anni i cinesi faranno sorgere la loro Primavera anche da noi, che ci piaccia o meno. E' tuo preciso dovere rendertene conto e comportarti di conseguenza. Altro che "solidarietà a questo e a quello"
Alberto Biraghi
PS: "problematico" è un aggettivo, non un sostantivo, perdiana.
"Il Gruppo dell’Ulivo nell’esprimere solidarietà ai Vigili e alle Forze dell’Ordine per gli scontri di oggi..."
Beh, restano sempre i nostri migliori ragazzi! Soprattutto il tipo grosso e occhialuto, con tatuaggio sul braccio palestrato e cranio rasato. Più nazi di così non si può.
PS al PS: "problematiche" mi risulta essere il plurale del sostantivo (o aggettivo sostantivato, fai tu) "problematica". O no?
Altro PS: Sono contento che ora homeip.net non sia più filtrato dal nuovo OMB ;-)
Come fai a forzare un cinese (o un italiano) che fa il grossista di vestiti di aprire un ristorante?
altro che statalismo, questo e' fascismo di stato.
Se questi cinesi hanno acquisito le loro licenze regolarmente, ormai se le tengono. L'Italia dovrebbe essere fino a prova contraria uno stato di diritto.
La Moratti deve fare applicare il codice della strada in tutta Milano, giusto, ma con lo stesso criterio di flessibilita' in tutte le zone senza accanirsi sui cinesi.
Il leghismo becero lo fa sorgere certa sinistra "becera" e tutti quelli che esprimono solidarietà a prescindere alla comunità straniera di turno, pensano romanticamente che in tutto il mondo possano esistere Chinatown "in cui si va a passeggiare, a fare shopping, a mangiare sempre con piacere".
Caro Biraghi, la cosa è un pò più complessa di come la metti tu gisto per fare la tua polemicuccia quotidiana.
Permettimi di riepilogare alcune cose:
In questi anni i DS del quartiere, di cui sono stato segretario, hanno costruito un rapporto faticoso ma utile con la gran parte dei residenti del quartiere (Associazione Vivisarpi), i quali per comodità vengono dipinti come razzisti e xenofobi mentre in realtà sono in gran parte persone democratiche e progressiste, che desiderano il rispetto delle regole elementari di convivenza.
Regole che renderebbero impossibile in tutti i paesi del mondo l'insediarsi di una piattaforma di scambio di merci all'ingrosso come ormai è Paolo Sarpi, con un bacino di utenza che ormai è esteso a tutto il Nord Italia.
L'ingrosso in via Paolo Sarpi (un quartiere semicentrale con maglia urbana da centro storico) è semplicemente incompatibile.
Quello che i DS e l'Ulivo da tempo hanno chiesto nei consigli di Zona (1 e 8) e nel consiglio comunale è stata la delocalizzazione del commercio all'ingrosso in una struttura ad hoc, in un ambito accessibile viabilisticamente, possibilmente extraurbano.
Tra l'altro la stessa comunità cinese interpellata al riguardo era disponibile, a certe condizioni a trasferire le proprie attività, anche per renderle più efficienti.
Il problema è che Albertini, che ha la massima responsabilità in quello che ora sta succedendo, non ha mai fatto un piano del commercio, (previsto dalla prima legge Bersani sul commercio del '98 e dalla Regione Lombardia),
non ha mai fatto rispettare le più elementari regole di sicurezza, antincendio, asl, orari di carico e scarico merci, parcheggi abusivi che causano sistematicamente incagli dei tram, ecc...
La situazione ora è esplosa e rischia di assumere aspetti razziali.
Quello che noi (e con noi dico DS e Ulivo) chiediamo è di fare come a Roma, nel quartiere Esquilino.
L'anno scorso abbiamo organizzato con il Politecnico un incontro con l'assessora (Letizia Cicconi) del Municipio I, nel quale si è potuto vedere come a Roma sono stati in grado di gestire il problema:
1. il comune ha acquisito dal demanio due casereme dismesse e vi ha attrezzato spazi commerciali controllati, con apposita area di carico/scarico e parcheggi: successivamente ha disposto il trasferimento del mercato di piazza Vittorio nelle caserme (Sani e Pepe)
2. ha effettuato ingenti investimenti pubblici, anzitutto sociali e culturali sul quartiere:
- riqualificazione piazza Vittorio e giardini,
- trasferimento nelle caserme ai piani superiori, dell'università (Centro di studi orientali),
- recupero del teatro Ambra Jovinelli
- acquisizione dell'ex Zecca dello Stato per ospitarvi altre facoltà universitarie
- acquisizione di un vecchio cinema porno e trasformaizione nella sede dell'Orchestra multietnica di "Piazza Vittorio"
- istituzione di sportelli di mediazione culturale
- delibere per la salvaguardia delle botteghe storiche del centro di roma,
- obbligo della doppia lingua (italiano/cinese, pachistano, banhladesh, ecc...) nelle insegne
- costributi a fondo perduto per la riqualifiaczione delle insegne dei negozi
- ecc...
Come vedi la chiave del successo è:
RISPETTO DELLE REGOLE +
POLITICHE PUBBLICHE
A Milano sono mancate le une e le altre.
E' ovvio che per chi ha vissuto anni nella totale illegalità, ampiamente tollerata dall'amministrazione precedente, ora si sente preso di mira.
Cosa si può fare ora a Sarpi?
- ripristinare un minimo di relazioni e di dialogo con le diverse comunità cinesi e identificare con loro e insieme ai comuni dell'hinterland un'area (prossima alle autostrade) per delocalizzare le attività più pesanti dal punto di vista logistico
- per le attività cinesi al dettaglio (ormai numerose) che comunque non si sposteranno si deve pretendere il rispetto di alcune minime regole di corretta convivenza (sul modello di Roma) offrendo in cambio aree attrezzate per il carico-scarico
- utilizzare le aree ex ENEL e l'ex cinema porno in Sarpi per realizzarvi importanti funzioni di mediazione/integrazione linguistica-culturale, coinvolgendo la comunità cinese
- attuare il progetto di isola ambinetale studiato in questi anni dal Politecnico di Milano (che noi sosteniamo) - Dipartimento Architettura e Pianificazione, che prevede un rilancio di Sarpi come quartiere commerciale multietinico ma compatibile con il suo tessuto urbanistico.
Ciò che sto scrivendo è frutto di anni di paziente lavoro, era scritto nel programma di Ferrante e dell'Ulivo (che tu come dici hai votato, ma evidentemente non hai letto)
Savino Natalicchio
Segreteria DS Milano Città
Come al solito quelli dell'Ulivo hanno visto bandiere rosse e sisono spaventati...
Sembra che la "polemicuccia" sia l'unico modo con cui qualcuno di questi si decida a farsi sentire. Detto questo, mi associo a quanto dice Biraghi, ovvero che è ora di fare proposte serie, circostanziate e realistiche, capaci di riscuotere un consenso ampio e trasversale. Le favolette non bastano più, anche perché davvero tra un po' questi ci sbranano.
L'intervento di Natalicchio sembra proporre soluzioni concrete.
Ma quali sono gli ostacoli per "rimodellare" chinatown?
Cosa e chi impedisce al progetto di trasformarsi in realta'?
da cio' che scrive natalicchio non mi sembra su una strada sbagliata. non e' il migliore dei mondi possibili, ma e' gia' una direzione. Come Zanonato con via anelli: il muro e' stato mediaticamente un disastro, ma bene e' stato l'effettivo sgombero delle palazzine, l'integrazione degli abitanti avvenuto diluendoli in altri condomini cittadini (e solo dopo aver a lungo dibattuto coi nuovi coinquilini, in modo che nulla fosse imposto dall'alto). ora si e' aperto il corpo dei vigili a tutte le minoranze etniche.
All'esquilino si e' arrivati ad aprire (ovvero, a concedere che i cinesi aprissero a loro spese) un tempio tiantai. quella e' un'ottima maniera di aprire strade culturali alternative all'appiattimento sul solo-commercio.
in ogni caso e' ovvio che alla destra faccia comodo aprire, creare, alimentare scontri etnici nelle citta': e' cosi' che si crea il suo elettorato.
non vedo pero' come si possa inseguirla dando solidarieta' alle sedicenti forze dell'ordine. piuttosto chiederei le dimissioni di tutti gli ufficiali e dei responsabili di piazza.
Io ringrazio Biraghi per queste sue "polemicuccie", almeno da voce alla sinistra attonita e scandalizzata di questà città. Al signore che ha spedito invece le 100 righe di polemicaccia facio osservare che quel bel programma HA PERSO DI BESTIA!!. Adesso è ora di farne uno nuovo direi. No? E Ferrante...beh lasciamo perdere va.
Sembra che la "polemicuccia" sia l'unico modo con cui qualcuno di questi si decida a farsi sentire
curiosa interpretazione del rapporto causa-effetto.
il natalicchio ci dice che quelle soluzioni concrete stavano scritte nel programma di ferrante, quindi esistono e sono state discusse da tempo.
biraghi non ha letto con attenzione il programma, o se l'è scordate, insomma non le conosce, e accusa l'ulivo di non averne. e ora gli si da merito per aver fatto in modo, con un'accusa scorretta e pretestuosa, che un segretario venisse qui a ribadirle?
Grande Davide! Sempre pronto in prima linea a difendere il partito!
il Partito. vuole la maiuscola
Natalicchio: ancora una volta, dall'Ulivo parole, parole, parole. La vostra inadeguatezza è sempre ammirevole. "Ciò che sto scrivendo è frutto di anni di paziente lavoro, era scritto nel programma di Ferrante e dell'Ulivo (che tu come dici hai votato, ma evidentemente non hai letto". Forse, anziché continuare a dire, scrivere e piagnettare per le continue polemicuccce di OneMoreBlog, sarebbe bene provare a fare il proprio mestiere. Fare politica non è "dire cose", ma "realizzare progetti", che si sia alla maggioranza o all'opposizione. Se tutto il tuo/vostro "paziente lavoro" è rimasto un pacco di fogli di carta, delle due l'una: o non è 'sto granché, oppure non siete capaci di vendere la mercanzia che producete. Da bravo polemicuccio penso che in realtà ci sia un sapiente miscuglio di entrambe le ragioni. A questo punto, per tentare di alzare un po' il livello, quoto per intero il commento fatto dal sinologo "toni_i" nel post (polemicuccio pure lui) Le forze dell'ordine. Credo che fareste molto bene a mandarlo a memoria.
la polizia italiana e' riuscita dove nessun altro paese europeo era mai riuscito: a far insorgere una chinatown!
le violenze della sbirraglia le conosciamo bene: ragazzotti senza arte ne parte reclutati tra i palestrati ultras delle curve piu' nere cui si propina una subcultura macista fatta di violenza e impunita'.
il rispetto dei cinesi per le istituzioni lo conosciamo bene, il valore che attribuiscono all'armonia sociale supera persino l'importanza che ha 'la faccia' di un singolo. persino negli alterchi tra due cinesi per strada subito si intromettono miriadi di sconosciuti pacieri che, dialogando, placano gli animi e impediscono alla violenza di manifestarsi.
qui evidentemente ci mancano dei dati per valutare l'origine del disastro (forse la vigilessa dando la multa ha infranto un patto segreto fatto di bustarelle? c'e' dell'altro che non si puo' dire?). ma possiamo facilmente capire che il comportamento della polizia lo porti inevitabilmente ad esplodere, anziche' ricomporsi.
la bandiera cinese esprime la vittoria su un passato fatto di miseria e umiliazione. facile capire che lo sventolarla non e' (tanto o solo) un segnale di 'nazionalismo' quanto voglia identiaria di riaffermare i propri diritti calpestati.
chiunque abbia avuto modo di osservare il comportamento delle sedicenti forze dell'ordine nei confronti della comunita' cinese in italia (un misto di arrgoganza da mafiosetti e maleducazione congenita) puo' solo plaudire alla decennale capacita' di sopportazione degli immigrati cinesi.
parafrasando Orwell: quando vedo uno sbirro picchiare un cinese non ho dubbi da che lato stare.
allora se devi quotare tonii, quota pure questa
da cio' che scrive natalicchio non mi sembra su una strada sbagliata. non e' il migliore dei mondi possibili, ma e' gia' una direzione
"Postato da tonii Venerdì 13 Aprile 2007 alle 11:39"
sarà anche lui in prima linea con me a difendere il partito?
io ringrazio chi si sforza per avvicinare i politici ai cittadini.
ringrazierei maggiormente i politici se oltre a scrivre i programmi, si impegnassero ad applicarli.
(Davide Corritore docet)
Caro Biraghi le "parole, parole, parole." sono solo le tue.
Io ho fatto alcune proposte concrete che richiamano un'esperienza amministrativa, quella di Roma, che funziona.
Sinceramente del tuo giudizio non so che farmene.
Preferisco quelo dei tanti residenti del quartiere Sarpi che alle ultime elezioni ci hanno votato in massa, e proprio in quelle vie, in quanto avevamo proposte concrete costruite nel tempo e non inventate all'ultimo momento.
Per quanto riguarda il "pacco di fogli sulla carta" anche qui ti sbagli.
Infatti la delibera della Moratti di isola ambientale e successiva pedonalizzazione e una proposta che abbiamo sostenuito in Consioglio comunale.
Inventati qualcosa di più interessante per favore...
"Sinceramente del tuo giudizio non so che farmene."
madonna dio quanto sono arroganti sti Ds, ho davvero fatto bene ad andarmene. nella vecchia tradizione comunista c'era ben altro stile. non s'usava rispondere con questi toni a chi ti criticava. questi sono solo dei parvenue con le pezze nel culo che fanno politica per campare la giornata e le vacanze estive. i nuovi compagnucci di Scalfarotto.
Non c'è da sorprendersi per il cerchiobottismo, perchè ormai siamo arrivati al rivalutazionismo.
Luciano Violante nelle sue regole per non far fallire il partito democratico ha detto che è necessario riabilitare Craxi.
Abito nel quartiere ed è vero che Natalicchio conosce molto bene la situazione, è stato sempre prsente e disponibile all'ascolto e ha fatto delle proposte concrete.
"Sinceramente del tuo giudizio non so che farmene"
complimenti per l'educazione .
"la cosa è un pò più complessa di come la metti tu gisto per fare la tua polemicuccia quotidiana."
dicono sempre così, che il fenomeno è complesso e lasciano intendere che chi non sa di politica non può capire, è la risposta standard. ma poi dico, i toni, un segretario di sezione non dovrebbe mai usare questi toni arroganti. CHE SCHIFO DI PARTITO.
Io sono di Padova e seguo da esterno pero' questo natalicchio è cazzuto. Non demorde e gioca in casa di Alberto.
Per l'esperienza che ho ritengo piuttosto difficile che la comunità cinese abbia aggredito, Padova ha ogni bar della città gestito da cinesi, e ne conosco qualcuno. So che così generalizzo, ma mi hanno sempre dato l'impressione di ricorrere alla violenza solo se attaccati. Le foto non rendono bene l'idea, però vedo sempre grandi grossi rasati e incazzati sbirri con il manganello per aria contro persone che al più si difendono il volto.
A pelle sto coi cinesi.
questa volta quoto savino mi sembra che il percorso dei Ds e dell'Ulivo sia corretto.
Si è scontrato con la sordità e incompetenza della giunta che non è capace di definire un minimo di politica e programmazione del territorio.
Interi quartieri stanno cambiando faccia si costruiscono milioni di metri cubi di abitazioni senza un piano deilla viabilità e dei servizi ad esempio.
L'unico appunto che da iscritto faccio al mio partito e di non riuscire anche quando si è fatto un lavoro serio (il che non accade sempre) e si hanno progetti da presentare alla cittadinanza non si è in grado di imporre un'agenda alla città.
Siamo sempre a rincorrere le situazioni e a farci imporre i temi dai Salvini di turno: una vera tristezza.
Questo è un problema.
perchè accade? Non lo so ma deve essere voluto perchè abbiamo appena riconfermato il dirigente massimo della federazione milanese quindi tutto bene no?
ma a prescindere dai contenuti come fa a usare certi toni un segretario di sezione? una volta era una cosa seria cari ragazzi, qui siamo veramente alla frutta. linguaggio e toni sono da De Michelis o Formica, antica pasticceria craxista. buffoni da circo equestre.
Vi sbagliate di grosso. Quello di Natalicchio nel quartiere Sarpi è stato un tentativo reale e paziente di fare qualcosa di utile. Il contrario dell'arroganza e del far cadere le cose dall'alto.
Come non quotare Savino, che mirabilmente ha messo il dito nella piaga? Grande. E significativa anche la risposta gratuitamente stizzita di alberto a chi ha il solo torto di avergli sciorinato una sfilza di proposte concrete e attuabili da subito, studiate per tempo e con intellegenza. Questa è competenza.
Natalicchio non dice delle cose sbagliate, ma il tono fa incazzare. ma come può uno che fa la politica reagire così? Raga questo blog è una risorsa, sarebbe ora che vi decideste a dedicare un po' di rispetto se non a chi lo gestisce almeno a chi legge. "delle tue opinioni non mi interessa" fa incazzare anche me, perché se a lui non interessano le opinioni di Biraghi, non gli interessano neanche le mie. Allora cosa gli interessa? le opinioni di chi gli da ragione?
L'anno scorso abbiamo organizzato con il Politecnico un incontro con l'assessora (Letizia Cicconi) del Municipio I, nel quale si è potuto vedere come a Roma sono stati in grado di gestire il problema:
1. il comune ha acquisito dal demanio due casereme dismesse e vi ha attrezzato spazi commerciali controllati, con apposita area di carico/scarico e parcheggi: successivamente ha disposto il trasferimento del mercato di piazza Vittorio nelle caserme (Sani e Pepe)
2. ha effettuato ingenti investimenti pubblici, anzitutto sociali e culturali sul quartiere: etc...
Heh.
Se ne leggono delle belle. A partire da Roma dove il comune ha (verosimilmente) speso i soldi dei contribuenti per mettere a disposizione strutture a favore - e spero non ad uso esclusivo - dei cinesi...Gli stessi cinesi che cacciano il buon Mario Tronco dai loro negozi in malomodo (vedasi il film sll'Orchesta di Piazza Vittorio), quando armato di telecamera si presenta cercando banalmente dei musicisti.
Veniamo a Milano, dove suppongo debbano essere messe ai disposizione altre risorse economiche a favore di una etnìa laboriosa, risparmiatrice e generalmente ben dotata economicamente (!) - che a suo tempo aveva espresso il desiderio di acquistare(!!) un intero quartiere di Milano (coloro che si occupano di urbanistica sono probabilmente a conoscenza del fatto, raccontatomi da un architetto di Como), proposta evidentemente rifiutata dalla giunta comunale di allora (fatto del quale sarei molto curioso di conoscere altri dettagli).
Sono fermamente a favore di tutti i progetti che mirino ad una reale integrazione culturale ed economica di tutti gli immigrati - ma nel contempo sono altrettanto convinto che si debba pretendere il rispetto delle disposizioni & leggi vigenti - ed avere i coglioni e la volontà politica di farlo, con e per tutti i cittadini.
"Investimenti" (o spese) a favore delle attività economiche della comunità cinese mi sembrano a questo punto un ennesimo atto di malaccorta ingenuità / miopia che rischiano di venire interpretati come manifestazioni compensatorie per i torti subiti.
L'alternativa è quella di sedersi al tavolo, mettere le condizioni in chiaro, pretendere le dovute garanzie finanziarie dalla comunità cinese (che i mezzi, lo ripeto, li possiede) e trattarli come partner economici alla pari, soggetti obbligatoriamente alle medesime condizioni degli operatori italiani in termini di contributi e fiscalità.
Paul
il tono fa incazzare. ma come può uno che fa la politica reagire così
ora attaccatevi ai toni... prima volete i contenuti, eccoveli sono là sopra. non avete argomenti da contrapporre, e dunque ora il problema sono i toni.
ma fate il piacere! la polemica tra OMB e ds milanesi non nasce oggi, i toni sono quelli che sono già da tempo, e da ambo le parti. biraghi mena fendenti (il più delle volte a vuoto, ma questo è un mio parere) senza andare troppo per il sottile e non si può pretendere che di rimando arrivino sorrisi e carezze.
"ma nel contempo sono altrettanto convinto che si debba pretendere il rispetto delle disposizioni & leggi vigenti"
questo e' un discorso che potrebbe avere un senso se in italia si fosse debellata la mafia, al parlamento non sedessero noti mafiosi e ladri e i comportamenti pubblici e privati fossero quelli, non dico da standard svedesi (ministri che si dimettono per aver comprato un pannolone al supermercato colla carta di credito sbagliata, ricordate?) ma almeno minimamente decenti.
pretendere il rigido rispetto delle leggi unicamente da parte di un gruppo sociale, mentre il resto sguazza nella nota fogna italica del malaffare, della monnezza, dell'abusivismo e dell'incivilta', mi pare un atteggiamento discriminatorio.
e, se il discrimine e' la razza, razzista.
che gli italiani vogliano dare lezioni di correttezza legale ai cinesi mi pare non solo grottesco, quanto francamente ridicolo.
a milano c'e' un problema, si cerchi di risolverlo con un minimo di criterio. chiamare la polizia o erigersi a paladini dell'ordine non serve a nulla, anzi fa peggiorare le cose.
Gia' berlusconi non offri' le scuse richieste ufficialmente quando offese l'intera Cina...
Ora e' intervenuto persino Wen Jiabao! Ergo le scuse sono quanto mai importanti.
Questo sarebbe il primo (minimo) passo da fare: che le autorita' italiane chiedano scusa alla comunita' cinese per l'aggressione poliziale.
Questo piccolo gesto sarebbe certamente determinante per l'avvio di un dibattito meno velenoso o velato da sospetti tra l'amministrazione milanese (se e' culturalmente in grado di gestire la cosa) e la comunita' cinese.
Scusate, non vorrei far arrabbiare qualcuno, ma sentir dire (leggere) che i cinesi hanno rispetto delle istituzioni, mi fa scompisciare.
Il cinese tipico non socializza con nessuno che non sia cinese. In Italia si sentono dei semplici ospiti e non si integrano perché non vogliono loro, mescolarsi. Non lo invento: ho avuto modo di parlare a lungo con un amico cinese, circa questi argomenti. A proposito: qualcuno di voi ha un amico cinese? No? Che strano eh?
Se vai a comprar qualcosa in un negozio cinese, o consumi un pasto in un loro ristorante o rosticceria, 9 volte su 10 cercherà di evitare di rilasciare un qualsivoglia documento fiscale.
Se dopo aver deglutito un raviolo ai 4 colori, e in attesa degli spaghetti di riso, comincerai a sentir dolori di pancia, il cinese cercherà di spedirti fuori dal locale sperando che non risulti mai che ti sei sentito male in "quel" ristorante. Poi se muori sul selciato, chissenefrega.
Tenterà ove possibile, sempre e in ogni occasione, di evadere le imposte, tasse, gabelle, etc... e così, senza alcun genere di discriminazione, né in un senso e né nell'altro, come mi stan sugli zebedei gli italiani, mi ci stanno anche i cinesi.
Attenzione a non assumere atteggiamenti così tanto antidiscriminatori (così, alla Don Chisciotte-che-difende-le-minoranze-a-tutti-i-costi) da diventare discriminatori alla rovescia.
Depejo! da come descrivi il comportamento del cinese in Italian (hai dimenticato la mafia), direi che si è integrato integralmente, infatti sembra la descrizione perfetta dell'itagliano medio. Forse sono troppo uguali?
depejo : rileggiti ...
hai descritto un qualunque commerciante italiano.
vivi forse all'estero?
Mi sono riletto. In effetti ho disegnato un cinese che è così simile a un italiano da spaventarsi di questo. Avete ragione. Rimane il discorso iniziale, però. Di rispetto delle istituzioni, non se ne parla (così come l'italiano tipo). E di integrazione nemmeno. Per dirla alla Beppe Grillo: avete mai sentito parlare di cinesi che muoiono di qualcosa, sia essa vecchiaia o malattia (sì, lo so, la distinzione non ha molto senso)? In ospedale non li trovi. Eterni non sono, i suppose. E allora? Che fine fanno quando muoiono? Mah?
depejo: fai domande e rispondi in vece nostra. se questo e' il livello del dialogo...
poi le generalizzazioni: stanno tra di loro etc etc. ...e tralascio le caratterizzazioni macchiettistiche, sarebbe troppo facile ricordare il gusto degli accoltellamenti tipico dei mangiaspaghetti no?
ti fa piacere essere ritratto cosi'?
Be', conosco cinesi perfettamente integrati in italia, che lo sono perche' hanno avuto percorsi immigratori diversi da quelli soliti e hanno avuto l'opportunita' di accedere a lavori qualificati. Non hanno pertanto dovuto chiedere aiuto alla loro comunita', e di conseguenza non hanno doveri di 'ricompensare' alcuno.
Certo, per moltissimi - dato il livello istituzionale dell'accoglienza in italia (quando va bene nullo, di norma vessatorio e inquisitoriale) il solo appoggio offerto e' stato quello della comunita'. Vogliamo fargliene una colpa?
Vedremo con la generazione che e' nata in italia, che qui studia, quando entrera' nel mondo del lavoro se l'italia riuscira' a integrarla non discriminandola.
Guardando in prospettiva cosa ha saputo costruire la comunita' cinese a Singapore, in Malesia e Indonesia, come si e' sviluppata negli USA nel campo accademico, e come ora in Australia e Canada sta in brevissimo tempo vincendo sempre piu' spazi negli atenei direi che piu' che positiva la prospettiva e' strabiliante.
Dovremmo benedire il fatto che ci siano cinesi disposti a venire qui. Purtroppo mi pare che il flusso si stia infiacchendo (anche dovuto al fatto che maggiori opportunita' ora le offre la Cina stessa).
certo le uscite oscene del mafioso brianzolo (secondo il quale ucciderebbero i bambini per scopi cannibalici) non hanno aiutato, e i fatti di milano sono sulla stessa linea. servono le scuse.
"In ospedale non li trovi"
ma queste fandonie le mette in giro la lega?
cos'e', devo raccontarti tutti i casi in cui i medici del pronto soccorso o in corsia cercano disperatamente un interprete per capire il loro paziente? quelli cosa sono?
insomma, se questo e' il livello...
Segnalo un articolo interessante e pacato sull'argomento:
http://portale.milania.it/index.php?option=com_content&task=view&id=125#jreactions
Biraghi è un pubblicista o similare. ha tutto il diritto di menare fendenti contro la classe politica: è il suo mestiere. io ultimamente ho polemizzato con Biraghi ma non sono un dirigente dei DS. Biraghi potrebbe avere torto o ragione su questo argomento, ma un segretario di sezione dei DS non può in alcun modo manifestare certi toni e certi atteggiamenti. egli deve MANIFESTARE INTERESSE PER LE OPINIONI DI TUTTI E ARGOMENTARE PACATAMENTE IL SUO DISSENSO ANCHE QUANDO E' ATTACCATO e non avere scarti arroganti, quand'anche avesse ragione.
ma questo è un ceto dirigente di PARVENUE CON LE PEZZE AL CULO.
Qui si passa dal leghista che vorrebbe butter fuori tutti i musi gialli a tonii che depreca la biasimevole decrescita di ingressi da parte di cinesi in italia..una sorta di emoscambio teso a rafforzare il bel paese (morente) con cinesi rispettosi della legge, lavoratori, composti,eleganti, di poche pretese, fichissimi, anche belli etc. etc. ?
Ma qualcuno normale esiste?
Beh si , tu naturalmente ded.
Non vi scaldate. Sono d'accordo sul fatto che in Italia non si dia proprio il massimo per accogliere stranieri. Anzi, neanche il minimo. Però è vero che i cinesi (dio bono, non TUTTI indistintamente, l'erba fascio non è il mio genere, di norma), una certa parte di essi, socializzino un tantinello più difficilmente di altre comunità. E vi assicuro che chi scrive, in mezzo alle comunità di varia provenienza, ci sta anche troppo.
Io ho detto e ribadisco "Sinceramente del tuo giudizio non so che farmene" in quanto so cosa fa di mestiere Biraghi.
Altra cosa sono le opinioni: le opinioni sono condivisibili o meno e si possono contrastare con argomentazioni, come ho ampiamente fatto.
Nessuno mi ha contestato o discusso una proposta specifica.
Pippo mi dice che un "segretario di sezione dei DS non può in alcun modo manifestare certi toni e certi atteggiamenti" e quindi io dovrei contestare con pacatezza il fatto che sono un "PARVENUE CON LE PEZZE AL CULO":
ma sai dove puoi andare per me caro Pippo ? ... con pacatezza naturalmente
come disse Travaglio: entrarono a Palazzo Chigi con le pezze al culo e ne uscirono milionari.
Caro Santino Natalozzi basta leggere il thread per vedere chi ha cominciato con l'arroganza. Mi raccomando mi saluti tanto Sposetti e gli amici di Unipol.
pippo guarda il lato positivo della faccenda, ora che stai dalla parte di biraghi puoi infilare due post consecutivi senza essere cassato
@depejo"Che fine fanno quando muoiono? " Gomorra, di Saviano, è illuminante in questo senso.
Che non siano ansiosi di integrazione, è vero; è altrettanto vero che non sono facinorosi e, se sono arrivati alla ribellione, sicuramente ci sono forti ragioni di scontento all'origine. Non si può permettere ad una comunità di impiantare un'attività in un sito e poi fare regolamenti che impediscano l'espletamento di tale attività. Bisogna mettere in atto delle soluzioni alternative-non presentare solo proposte.
io sto nel partito di pippo nella corrente pippiana.
Savino: per curiosità e senza polemica, che mestiere faccio secondo te?
uno dice a questi diessini da ventinove denari: siete limitati. e questi si inalberano: sei dalla parte di questo, sei dalla parte di quello. ma guardatevi un po' in compagnia di chi siete: il compagno Consorte forse si compera l'Unità. il compagno G scrive lettere all'Unità dove parla di etica e morale: e l'Unità lo mette in prima posizione. caro Sasà Natalotti il trentesimo denaro chiedilo a Sposetti.
depejo : trattasi di leggende metropolitane (che fine fanno , dove li seppeliscono etc) internet ne è pieno ,così come i siti che le trattano.
rossana : concordo totalmente , inoltre la soluzione proposta mi puzza di decentramento sospetto .non conosco le zone e non mi pronuncio nello specifico, ma a naso direi che, a parte la perdita di avviamento commerciale ( che non è poca cosa)per chi deve spostare l'attività , quindi già di per sè arbitraria ,ci sarebbe poi la questione della zona proposta che sicuaramente non è una zona centralissima come via sarpi e quindi che penalizzerebbe i commercianti cinesi che i quadagni li hanno per quantità e necessitano di zone con intenso passaggio.
non nascondo che certe soluzioni mi fanno venire in mente le "bonifiche" a favore di speculatori , basta aprire una piantina della città per accorgersi che quella zona farebbe gola a molti.
Antonella, perchè non ti viene in mente che semplicemente sarebbe bello poter camminare per la strada senza essere affumicata dai gas di scrico dei furgoni, non zig zagare su e giù dal marciapiede, non tremare quando i tuoi o altrui bambini vanno in bici, vedere in giro altro che non sia scambio di denaro, compravendita di merce ottenuta schifosamente, scatoloni, merce, merce e ancora merce?
Non entro nel merito (anche perchè chi lo fa come Savino passa per un arrogante che osa parlare di contenuti) vorrei far notare che avendo Alberto dichiarato di aver votato per Davide Corritore ed essendo stato questi candidato nella Lista Ferrante, l'incipit "Scusa Gruppo dell'Ulivo (per cui ho votato)" contiene un'affermazione falsa.
Daniele, credevo avessimo due coalizioni a Milano. Inoltre, per una vita ho votato esclusivamente PCI/PDS/DS, politiche comprese. Ultimamente molto mal ripagato, peraltro.
scusa valeria ma tutto questo paradiso terrestre te l'aspetti solo in via Paolo Sarpi? per quel che io sappia non c'è angolo di milano che non abbia gli stessi problemi della via inquisita, forse sarebbe il caso d'indagare realmente sui fatti accaduti prima di dare sostegno morale e sostanziale alle forze dell'ordine e ai vigili coinvolti, qui di manganellata in manganellata stiamo trasformando il personale che indossa la divisa dell'ordine in apparati di repressione che sono più familari a ben noti regimi che non invece a stati democratici.
Io avrei aspettato la fine dell'inchiesta prima d'inviare comunicati di sostegno, tutto qui.
maria
Cari Biraghi, senza polemiche rispondo affidandomi all'ottimo Davide "la polemica tra OMB e ds milanesi non nasce oggi, i toni sono quelli che sono già da tempo, e da ambo le parti. biraghi mena fendenti (il più delle volte a vuoto, ma questo è un mio parere) senza andare troppo per il sottile e non si può pretendere che di rimando arrivino sorrisi e carezze"
PS: simpatico il Pippino, che si fa le pippe su Sposetti e Unipol: era a corto di argomenti e si è dovuto leggere qualche articolo di Travaglio ?
Non leggere troppo che ti fa male...
Maria: nessun personale appoggio alle forze dell'ordine. Anzi.
Però, qui ci vieni spesso? conosci di persona la zona?
che vi vuoi fare Natalucci le cronache giudiziare sono piene di diessini ultimamente.
Un consiglio ai cari DS di Milano se mai riusciranno a vincere una elezione: non mettete il mercato cinese o italiano che dir si voglia nel pian terreno di una caserma e poi sopra le aule universitarie: vi assicuro che non sarebbe un posto molto piacevole dove svolgere le lezioni, tra lavori di ristrutturazione, rumore di folle, gente che urla...
Lo dico perché a Roma accade proprio questo. Per il resto non entro nel merito, mi dispiace che la sinistra non riesca a vincere anche da voi, ma si vede che forse vi manca di fare un concreto esame di coscienza e mal sopportato che altri cerchino di stimolarvi in tal senso.
certo valeria non mi riferivo a te quando parlavo di sostegno morale e di comunicati di solidarietà ma a quello che stando a quanto scrive Biraghi è stato diramato dal gruppo consiliare dell'Ulivo, certo che conosco via paolo sarpi, pur abitando a torino per motivi di lavoro sono proprio in quella strada praticamente ogni settimana, certo è un quartiere in disarmonia con l'abitato, si svolgono attività imprenditoriali in spazi limitati ed angusti, ma di qui a picchiare una donna con bambino perchè sta scaricando in orario non consentito dall'ordinanza della sindaco Moratti ci andrei cauta a sostenerlo, in fondo quelle licenze e quei locali i cinesi le hanno comperate e pagati profumatamente, in anni di amministrazioni amiche della Moratti e i venditori non erano certo cinesi ma immagino italianissimi se non milanesi doc.
Prima si specula, si riempiono le tasche di denaro fresco e contante e poi si grida aita aita?
esistono delegazioni di quartiere, rappresentanti di comunità, esercitare la democrazia significa chiamare tutti gli attori coinvolti e cominciare a ripianificare orari e regole civili per tutti cinesi e non, non invece madare squadre antisommossa con crani rasati, pugni di ferro e manganelli alla mano.
Vogliamo capirlo che ci stiamo abituando alla coercizione fisica, all'idea che l'uomo dell'ordine ha mezzi e poteri illimitati che può esercitare in libero arbitrio senza dover rispondere del proprio operato se non a chi li maneggia e manovra?
E se questi perdessero la bussola e ce li ritrovassimo un giorno con i manganelli a sprangare le nostre di teste che so ad una manifestazione, ad uno scipero , ad una qualsiasi marcia?
abbiamo la certezza che saranno in grado di controllarli e fermarli in tempo ? pensa quanto sono armati, attrezzati, dotati di potenti mezzi tecnici , se fossero lasciati a se stessi quanto tempo impiegherebbero a organizzare ben altro rispetto a quello che abbiamo assistito oggi? ricordati la uno di bologna e moltiplica per un'esponente x e capirai perchè è ora che soppesiamo con dovizia e rigore ogni singola parola.
maria
Scrissi un pezzo tempo fa a OMB proprio sulla violenza gratuita e spaventosa dei poliziotti, in quel caso su due bambini che avevano tentato di rubarmi il portafoglio.
Però la superficialità e la certezza di essere nel giusto solo perchè a sinistra di molti dei commenti letti in questo post... mi fanno veramente arrabbiare