forse dimentichi che il pd lo fai con de mita? inoltre noto una certa mancanza di stima nei confronti di berlinguer quando dici che Craxi lo costrinse a cercare una terza via. Cerchiamo d essere seri: quella era la scelta strategica di berlinguer, ed è stata la ragione d'essere del pci per oltre un decennio. Spiegare con il senno di poi che era una sciocchezza si può e forse si deve ma non si può insultare berlinguer dicendo che l'aveva fatto perchè obbligato dalle scelte di craxi. Berlinguer non ne avrà azzeccata una, parlando di politica, ma non era un tattico esasperato alla d'alema aveva una sua coerente visione del mondo.
uanto al fatto che ci sia bisogno di craxi nel pantheon per non essere solo ex democristiani nel pd è il problkema del pd. Infatti poichè i ds non sono eredei di nulla e non hanno alcuna identità, cercanoi di farsene una a qualsiasi prezzo, che inserire craxi sia peraltro ridicolo lo direbbe anche craxi.
Il pantheon comunista è pieno di figure anche inquietanti, di fronte alle quali, quella di Craxi non appare la peggiore. I compagni si ricordano della partecipazione diretta di Togliatti alle purghe del compagno Stalin? Si riordano del tradimento del caro PAlmiro nei confronti della parte laica della Costituente, quando con, fare disinvolto, votò sì alla riconferma del Concordato fascista, mentre aveva detto, fino a dieci minuti prima, di avversare qull'accordo? Anche Craxi rifece il Concordato nell'84, nella stessa tradizione storica, solo per questo andrebbe accolto con soddisfazione.
"Appalti, consulenze milionarie, esternalizzazioni, depauperimento del territorio, sanità sempre più costosa e inaccessibilile, accumulo di pluricariche da consigli d'amministrazione varie a seggi nei vari apparati pubblici, mani pasticciate nel gioco delle scatole cinesi della finanza italiana, insomma di tutto di più". Sei sicura che queste nefandezze le abbia invetate Craxi? Le regioni rosse sono del tutto estanee a questo modo di dividersi la torta? Ricordi il caso Unipol di pochi mesi fa?
lungi da me mortificare berlinguer di cui ho un ricordo bello e dolente, proprio perchè l'ho ritenuto serio e dignitoso mi fa male aver letto che si rinuncia addirittura a lui per compensare l'errore tattico di fassino.
maria
Lo sodganamento di Craxi nel ruolo di grande statista è ormai uno degli sport preferiti dei politicucci in questi ultimi due anni. Che Craxi fosse un ladro, pregiudicato, condannato, fuggito all'estero per evitare il carcere se lo ricordano ancora in molti ma ancora per poco, dunque questa gentaglia, che ha già stabilito, come suggerisce qualcuno, che De Mita è persona degna di fiducia (ma chiedetelo a quelli che a Napoli sono rimasti nei container per quasi venti anni perchè lui rubava soldi per ricostruire Nusco, appena sfiorata dal terremoto...), che nel PD va bene tutto, compresa la fan del cilicio Binetti, sta procedendo a completare l'unica azione che consenta di raccattare qualche voticino tra i (pochi) nostalgici del ladro di stato Craxi. E magari in tutto questo giro si provvedera a tirare dentro anche il ladruncolo di stato Bobo Craxi (che ha cinquant'anno continua a farsi chiamare come un fumetto, e questo la dice lunga sulla sua serieà e credibilità).
Questo è il PD, rassegnatevi e dimenticate l'idea di sentire dire da questa gente 'qualcosa di sinistra'.
Io nel PD non ci sarò e quindi non ho interesse per il pantheon di questo partito, che viene costruito a tavolino ed in biblioteca, cercando tra i miti e zizagando tra i veti incrociati. Possibile che pochi colgono il ridicolo di tale situazione? E' vero che bisogna ammmazzare il padre per diventare adulti, ma una madre ed un padre ci sono sempre ed è da lì che si viene, volenti o nolenti. C'è stato Stalin con i gulag ma ci sono stati anche i soldati a cavallo dell'armata rossa che hanno aperto le porte del campo a Primo Levi. C'é stato Berlinguer del compromesso storico, ma anche il segretario del rigore e dell'etica in politica. Ci sono stati studenti come me a cui è stato ritirato il passaporto per un viaggio in delegazione nella DDR, professionisti come me a cui è stato concesso il visto per gli USA solo dopo il 1989.
Se si dimentica Turati, don Milani, Togliatti, Dossetti, Nenni, Parri, Terracini, Amendola, Berlinguer e tutti gli altri che hanno contribuito alla costruzione di uno stato democratico, non si va lontano. Con Fassino non si va proprio.
Si può discutere sul fatto di citare craxi, in quanto espressione di una visione politica legata alla corruzione.
Citare berlinguer, però, significa tornare indietro, ad una visione del mondo che non dovrebbe avere spazio nel pd.
Diciamo che la linea dovrebbe essere quella della socialdemocrazia moderna, laica, non legata alla corruzione partitocratica (che è viva e vegeta anche con i nuovi partiti; non che morto craxi il mondo sia poi così cambiato in meglio...)
Allora Dedalus, a rappresentare la socialdemocrazia che ci mettiamo? De Mita?
E la modernità? Prodi?
E la laicità? Ovvio, Rutelli...
L'allontanamento dalla corruzione partitocratica lo si riassume nella citazione di Craxi tra i 'padri' del PD.
Eccoti accontentato: un partito socialdemocratico, mnoderno, laico e incorruttibile...
che figure, ma che figure ma che figure.. forse Fassino "aspetta i socialisti2 perché tanto i soldi non sono i suoi...
Carolina
cara Maria ma nel libro "Per passione" da lui scritto già tre anni fa Fassino scriveva queste cose: che Craxi aveva ragione e Berlinguer torto e che Berlinguer era in sostanza morto volontariamente un minuto prima di perdere la partita per lasciare campo al nuovo, alla "modernizzazione". nessuno però si scandalizzò per delle idee tanto balorde e opportuniste. l'avremo ripetuto mille volte ma non avete voluto darci ascolto. non avete voluto vedere, e adesso a parte le poche Maria Cascella, che aprono gli occhi, i compagni della "base" ormai sono un corpo inerte in grado di digerire qualsiasi cosa.
Fate il partito democratico cosi alle prossime elezioni perdete!!!!!!!!!ahuahuahuauh DESTRA SEMPRE E COMUNQUE
@ Attilio
E' sempre la stessa storia, appena si parla del Leninismo- Stalinismo si trova qualcuno a rivendicare la liberazione dei lager da parte dei soldati di quella armata. Si tratta di un refuso storico difficile da eliminare. I lager, i nazionalsocialisti li copiarono dai bolsevichi e li poterono aprire grazie al pacifismo europeo, che invitava alla diserzione e alla non intromisione nei fatti interni di un paese come la Germania, e soprattutto grazie all'accordo di Hitelr e Stalin per la non belligeranza e la spartizione di Finlandia e Polonia. Rivendicare il debito nei confronti dela grande madre proletaria vuol dire non ricordare il carico di sofferenze inferto all'europa e alla stessa terra russa causato dalla dittatura del proletariato, i cui lager-gulag nessuno li ha potuti liberare, purtroppo. Per piacere leggete qualche libro di storia in più e non solo i bollettini dell'istituto Gramsci! Dico poi agli onesti di scrivere alla unipol e alle coop chiedendo ragguagli maggiori circa la conduzione di quelle imprese(chiedere di Consorte e della sua consulenza per 50 milioni di euro) o anche rileggere gli archivi del partito alla voce finanziamenti occulti dal Patto di Varsavia
Ha ragione UNO DI DESTRA. Non si puo' continuare a leggere questi dibattiti sul Berlinguerismo, il Demitismo ed il Craxismo.
Il partito democratico dovrebbe mirare ad essere piu' concreto, piu' pragmatico, piu' vicino ai bisogni della gente.
Ho rispetto per la polemica sollevata da maria cascella, che se' sempre un'osservatrice attenta ed arguta di quello che succede nel suo partito.
Pero' bisogna cercare un po' di smorzare le polemiche e di puntare a risolvere i problemi della gente.
Per esempio, ci sono delle commissioni nel futuro PD che hanno portato a termine studi di fattibilita' di riforme nel settore dell'istruzione o delle sanita' da proporre al governo? Ci sono studi innovativi che il futuro partito democratico puo' proporre per risolvere il problema degli affitti alti dei giovani?
Se questo partito nasce gia' vecchio e litigioso e soprattutto senza idee nuove allora tanto vale non farlo e non dare soddisfazione agli avversari.
Sabatino, tu sarai il nostro messia, dato che ci sveli tante cose interessanti. Dimmi, dimmi
Quella del Messia è una figura molto ricorrente nel mondo cattocomunista. IO non ho proporre il percorso che porta allo svelamento , alla rivelazione salvatrice. Da umile partecipante al blog cerco di chiarire delle affermazioni, che a volte mi sembrano eccessivamente non concordanti con la storia, quella ufficiale, praticata nei paesi di tradizione socialdemocratica.
Il PD è essenzialmente un partito di centro, molto siile alla DC, ma in una realtà bipolare (forse). Che si può alleare facilmente un po' di qua un po' di là.
Costruito essenzialmente sul tatticismo poichè chi era interessato alle idee (Veltroni, Cacciari, forse Prodi, parisi per quelle poche...) di fatto non partecipa al processo, nella speranza (a mio parere vana) di mettercele dentro poi.
Alla fine è un partito molto più vicino a Craxi che a Berlinguer ... per quel poco senso che hanno affermazioni del genere.
Infatti le idee, essenzialmente, mancano. Come manca la capacità di comprendere e rappresentare un popolo che esiste (quello dei Veltroni, etc).
Un popolo che non mette il cilicio, ma lo tollera.
A differenza del popolo di sinistra, che il cilicio lo trova da imbecilli.
Giusto per sintetizzare con banalità.
Tirando le somme. Nessuno è citabile come passato perchè (come dice Bersani) si pensa al futuro (quello dei prossimi 6 mesi/ 1 anno / esagerando 5) non al passato. Di certo non a capire se stessi e la propria storia.
Di certo non a capire chi si rappresenta.
Il PD è fatto da persone che si credono grandi statisti. Ma che non hanno azzeccato una sola valutazione da anni a questa parte, ed hanno vinto elezioni per tentato suicidio dell'avversario. Che quando ha smesso ...
Temo di essere passato dalla valutazione allo sfogo, ma il concetto penso sia chiaro.
Fassino non è impazzito, è stato improvvisamente sincero senza riflettere. Cosa gravissima per quel gruppo dirigente.
Bernard De Chartres disse che noi siamo come nani seduti sulle spalle dei giganti, questa affermazione penso che calzi a pennello nel nostro caso, quale nuovo partito potrà mai nascere se facciamo abiura di quello che siamo stati fino ad oggi, come è possibile pensare che non siamo il risultato di un percorso che ha segnato un lunghissimo solco durato più di un secolo da quando andrea costa divenne il primo deputato socialista al parlamento italiano?
Perchè Fassino smarca proprio Craxi e non mette nel pantheon il primo socialista che varcò il parlamento in tempi non sospetti e a forte identità popolare? Se avesse voluto richiamare l'attenzione del socialismo europeo quale migliore gesto sarebbe stato se non quello di annoverare nel pantheon i nomi dei padri fondatori comuni ? Siccome penso che non sia stata la necessità di rimarcare la comune radice socialista a spingerlo a tale dichiarazione quanto piuttosto chiedere a parte di quella attuale, sostegno ed adesione,
mi sovviene il sospetto che l'intenzione sia un scambio diverso, a questo punto la fantasia è autorizzata a galoppare a mille, il pensiero che a Fassino non basti essere l'ultimo segretario ds ma voglia essere anche il primo del pd diviene sempre più insistente, in questo caso i voti degli eredi della costola Craxi sarebbero disponibili naturalmente in cambio di ulteriore riabiltazione.
A pensare male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca.
maria
nel pantheon mettiamo insieme a Craxi,Mussolini che era un socialista,provenzano e riina.
carlo penso che non sia in discussione la necessità di riconoscere la matrice socialista del nostro passato, come la parte cattolica sottolinea continuamente la propria appartenenza all'origine cristiana per la necessità di sottolineare la propria storia e genesi, noi non dobbiamo mai dimenticare che non veniamo dall'ignoto e che non siamo figli di n.n., per questo ho richiamato la frase sopra riportata: noi siamo come nani seduti sulle spalle dei giganti.
Pur essendo necessario guardare avanti e mettere un limite alla propria permanenza politica , visto che ormai da 30 anni siedono sugli scranni della politica italiana ai vari livelli istituzionali, calcolando l'allungamento della vita media i nostri attuali rappresentanti, se non pongono un auto-limite ce li ritroveremo per altri 30 anni ancora a fare e disfare, non dobbiamo fare abiura dell'unico comune denominatore di essere un partito popolare, nato per reazione allo strapotere monarchico, latifondista, e sfruttatore di masse di uomini , donne e bambini.
Questa nostra origine è il socialismo e non il craxismo, il cui principale protagonista, pur teorico di una linea politica moderna e laica, ha mostrato i propri limiti nelle aule di tribunale e nella contumacia dorata tunisina.
Fassino chiede l'impossibile agli iscritti ds, faccia uno sforzo maggiore per riportare il pd nell'alveo del socialismo italiano ed europeo gliene saremo tutti più grati.
maria
"SPECCHIO" - Gentile Maria Cascella, bisognerebbe conoscere, capire e ri-conoscere prima di poter giudicare. Bisognerebbe mettersi in gioco e avere l'umiltà di ri-leggere la storia senza l'odio della "partigianeria" politica di appartenenza se si volesse cambiare e progredire veramente!!!
Leggendo quanto Lei ha scritto su Fassino credo sia un articolo poco "progressista", e per questo La invito a leggere, ri-leggere e capire quanto segue:
"Il richiamo ai «padri fondatori» serve solo come espediente retorico per accendere l’orgoglio patriottico o di partito. Se il passato è fonte di condivisione anziché di divisione, ne consegue anche che le contrapposte identità politiche non possono definirsi in rapporto ad esso: devono definirsi in rapporto al futuro, alle diverse idee di futuro... Qui la memoria è divisa. Qui ci si fa la guerra tuttora sui nomi di Craxi, di Berlinguer o di Togliatti. Pertanto, la strumentalizzazione della storia e delle sue interpretazioni da parte della politica arriva spesso al parossismo. Le identità politiche tendono a definirsi in rapporto al passato anziché al futuro. Ci si aggrega contro qualcun altro usando il passato (diviso) come fonte di identità. Una conseguenza è che si è esentati dal dover essere troppo dettagliati sul futuro, su ciò che si intende fare. Certo, giocano anche, nel caso specifico, le particolarità dei Ds: il loro rapporto nevrotico con la (loro) storia, gli sforzi, che durano da quindici anni, di quadrare il cerchio, rivendicando sia la rottura che la continuità con il passato. Si è visto però che questo gioco delle memorie divise e delle identità declinate al passato fa ancora presa soprattutto sulla classe politica e connessi (militanti, sistema dell’informazione politica, eccetera). Meno, o sempre meno, sugli elettori"(Tratto dal Corriere della Sera - L'identità senza Pantheon di Angelo Panebianco).
COMMENTO FINALE: se un individuo è in grado di riconoscere la propria immagine allo specchio, allora deve avere una qualche forma di consapevolezza di se stesso. Altrimenti, è una creatura inconsapevole. Grazie per l'attenzione!
Giulio Bassetti
@maria
il fatto che abbia scelto craxi come esempio socialista è indicativo della struttura morale del nascituro pd.
anche pertini era socialista e meriterebbe un pò più di memoria come politico e partigiano che quel ladro latitante vergogna dell'italia.
egregio Giulio Bassetti La ringrazio per il post che mi ha inviato, noto che mi scrive dandomi del lei , pronome non molto in uso tra blogger, perchè le mie osservazioni sono proprio da leggere all'interno del contesto di un blog e non di un manifesto politico.
Cosa intendo dire con tale affermazione?
In questa pacata ed informale discussione sulla nascita del futuro pd si tenda di uscire dai tatticismi propri di una certa politica fatta a misura da professionisti per pari professionisti.
Un linguaggio per pochi e riservato a pochi eletti.
Lei mi dice , se non ho capito male, che Fassino facendo leva sul passato trova un terreno fertile e di facile presa emotiva, scansa di fatto l'impiccio di doversi pronunciare sul destino e sugli obiettivi della futura composizione politica e programamtica del pd.
Se fosse questo l'intento è un ulteriore miopia di cui Le illustro brevemente le ragioni:
1) un partito non è fatto di soli leaders ma soprattutto di iscritti e partecipanti, ed è a loro che si fa ricorso quando si ha bisogno di sostegno e legittimazione, la sinistra storica è stata fondata sulla partecipazione popolare e non sulla demagogia, nè sul populismo.
2) La necessità di dare passato al nostro presente io non lo interpreto come un atto inutile poichè noi siamo ciò che siamo stati, nessun colpo di spugna potrà mai azzerare gli errori del passato nè legittimare le infauste scelte di cui il secolo xx è stato generoso e di cui siamo nolenti o volenti i legittimi eredi, ma ripercorrere il passato non vuol dire fermarsi ad esso, nè significa scappare dalla tentazione di contestualizzare il tutto.
Mi spiego meglio dire che il PCI di Berlinguer era fautore del compromesso storico con Dc, significa non voler capire che con i regimi paralleli greco,spagnolo, cileno, con il terrorismo nero e rosso qui nel nostro territorio nazionale,occorreva urgentemente stabilizzare il parlamento e l'alleanza democratica di governo.
Oggi è valido tale ragionamento? Oggi è necessario giustificare a tutti costi alleanze a dir poco discutibili e con soggetti politici non proprio di fulgido esempio?
Craxi è stato un fautore moderno di una nuova visione politica?
Posso ammetterlo, ma altrettanto mi sovvengono i conti segreti miliardari per cui fu giudicato e di cui lui non ha mai fornito alcuna giustificazione, volerlo annoverare nel novero del Pantheon non sarebbe un ulteriore oltraggio ai socialisti onesti che hanno continuato a difendere la loro storia e la loro legittimazione ad esistere?
3) Nello scrivere questo post io ho avvertito la necessità di evidenziare che la politica in questa fase così delicata ha bisogno di leggibilità e di grande condivisione, ho aderito al pd , ho votato per la mozione fassino, vorrei un pd laico, attento, capace di mettere sotto la lente d'ingrandimento il vetrino del precariato, dei pacs, dell'immigrazione, dei diritti civili, mischiare le carte a pochi giorni dal congresso finale l'ho ritenuto estremamente improvvido.
maria
Dopo la risposta al sig. Giulio BAssetti, non riesco a capire qual'è il valore di onestà cui la signora Cascella si ispiri. Possibile che dopo tanti anni il senso dell'oblio sia così forte da provocare errori di strabismo storico così grandi?
Il trhead viene aperto col sottotitolo : "la politica della signora Maria" e questo fa pensare che si tratti di un'intervento superficiale, da parte di chi guarda la politica dall'esterno con una competenza diretta delle cose politche scarsa. Poi ci si imbatte in una penna che sembra abbastanza consapevole dei riti politici italiani, ma se è così non le si può non rimproverare giudizi alla grossa e chiaramente superficiali e spocchiosi. Possibile che del defunto sig. Bettino riesce, solo se sollecitata, ad ammettere qualche merito politico che vede subito coperto dal guano del finanziamento occulto e della corruzione sistematica? SEcondo lei sarebbero contenti i socialisti di fare politica con gli iscritti ad un partito che in passato ha annoverato iscritti che rivendicavano non le riforme, ma la rivoluzione proletaria? Di unirsi con persone che hanno esaltato la grandezza storica di personaggi come Togliatti, che partecipò attivamente ad alcune delle pagine più orrende della degenerazione Stalinista? Di seguire le orme politiche di personaggi che chiamavano i terroristi degli anni di piombo, compagni che sbagliano? Di accompagnare nell'oggi un movimento politico che si faceva vanto di essere contrario al concetto stesso di democrazia liberale e dichiarava legittimo l'intervento in Ungheria, Cecoslovachia e in Afganistan. Solo una cosa lei ricorda, i miliardi all'estero di Craxi, che c'erano e servivano anche per finaziare la lotta palestinese. Possibile che non si sia mai chiesta che compito svolgesse il compagno Greganti? Davvero per lei la valigia portata in via delle Botteghe Oscure non è perseguibile perchè non si riesce a capire chi l'ha ricevuta direttamente? Non si chiede perchè i salvatori della democrazia nascondessero armi in depositi segreti, che poi furono ampiamente usati all'epoca del terrorismo? Chi prendeva soldi dal KGB e chi riceveva finanziamenti occulti dalle coop? Ecco, ricordare solo le cose che fanno piacere e dimenticarsi delle ignominie del proprio passato, rende la possibilità di incontro molto difficili, perchè una volta esurita questa polemica si incomincerà di nuovo a scoprire i finanziamenti occulti della DC e del Pli e così via, dimenticando sempre di dover fare i conti con la propria memoria, che tanto cndida non è.
Dopo la risposta al sig. Giulio BAssetti, non riesco a capire qual'è il valore di onestà cui la signora Cascella si ispiri. Possibile che dopo tanti anni il senso dell'oblio sia così forte da provocare errori di strabismo storico così grandi?
Il trhead viene aperto col sottotitolo : "la politica della signora Maria" e questo fa pensare che si tratti di un'intervento superficiale, da parte di chi guarda la politica dall'esterno con una competenza diretta delle cose politche scarsa. Poi ci si imbatte in una penna che sembra abbastanza consapevole dei riti politici italiani, ma se è così non le si può non rimproverare giudizi alla grossa e chiaramente superficiali e spocchiosi. Possibile che del defunto sig. Bettino riesce, solo se sollecitata, ad ammettere qualche merito politico che vede subito coperto dal guano del finanziamento occulto e della corruzione sistematica? SEcondo lei sarebbero contenti i socialisti di fare politica con gli iscritti ad un partito che in passato ha annoverato iscritti che rivendicavano non le riforme, ma la rivoluzione proletaria? Di unirsi con persone che hanno esaltato la grandezza storica di personaggi come Togliatti, che partecipò attivamente ad alcune delle pagine più orrende della degenerazione Stalinista? Di seguire le orme politiche di personaggi che chiamavano i terroristi degli anni di piombo, compagni che sbagliano? Di accompagnare nell'oggi un movimento politico che si faceva vanto di essere contrario al concetto stesso di democrazia liberale e dichiarava legittimo l'intervento in Ungheria, Cecoslovachia e in Afganistan. Solo una cosa lei ricorda, i miliardi all'estero di Craxi, che c'erano e servivano anche per finaziare la lotta palestinese. Possibile che non si sia mai chiesta che compito svolgesse il compagno Greganti? Davvero per lei la valigia portata in via delle Botteghe Oscure non è perseguibile perchè non si riesce a capire chi l'ha ricevuta direttamente? Non si chiede perchè i salvatori della democrazia nascondessero armi in depositi segreti, che poi furono ampiamente usati all'epoca del terrorismo? Chi prendeva soldi dal KGB e chi riceveva finanziamenti occulti dalle coop? Ecco, ricordare solo le cose che fanno piacere e dimenticarsi delle ignominie del proprio passato, rende la possibilità di incontro molto difficili, perchè una volta esurita questa polemica si incomincerà di nuovo a scoprire i finanziamenti occulti della DC e del Pli e così via, dimenticando sempre di dover fare i conti con la propria memoria, che tanto cndida non è.
Fondare un nuovo partito che unisca tutte le forze progressiste del centrosinistra è una cosa positiva,ma nel creare un pantheon e infilare dentro gente come Craxi non è un buon inizio.Ricordo a tutti quei cialtroni che continuano ad elogiare Craxi ed altri emeriti furfanti come lui,che è per causa loro che abbiamo il terzo debito pubblico del mondo,per colpa di questi cialtroni che dovremo lavorare fino ai 70 anni,per colpa di questi cialtroni ogni opera pubblica costa l'ira di Dio e non finisce mai.
sabatino il titolo "la politica della signora maria" è ampiamente spiegato, se avrà la cortesia e l'accortezza di leggere il primo post in basso nella sezione che onemoreblog ha voluto concedermi, mai detto nè scritto che sono un'esperta di politica nè mai ho millantato ciò che non sono, ho semplicemente scritto che sono iscritta ad un partito dal 1983, come tesserata di un partito che sia ds o di qualsiasi altra sigla rivendico il diritto di scrivere ciò che penso e sento nella mia quotidianeità , penso che non arrogandomi nè titoli nè referenze possa farlo liberamente finchè non ci saranno falsità, o finchè non recherò offesa od oltraggio ai lettori o ai protagonisti su cui discuto.
A parte questa mia rivendicazione, entro nel tema:
Il denaro e i conti segreti di Craxi non sono mai stati giustificati da nessuno e lui stesso si è sottratto alla legittima spiegazione dandosi alla fuga, se lei ne conosce fonti, origini e destino farebbe bene ad uscire dall'anonimato eda recarsi in una qualsiasi procura offrendo la sua testimonianza che sarebbe di certo beneficio alla memoria di Craxi e della sua famiglia, strumento utilissimo ed ambito per la sua riabilitazione politica.
Non ho mai offeso un socialista in vita mia
perchè ho rispetto di tutti fino a prova contraria, ho conosciuto persone corrette e leali di tutti i colori politici e non mi permetterei mai di giudicare disonesto qualcuno solo per la fede politica d'appartenenza, a meno che non siano dichiaratamente legati a partiti ideologicamente innegianti al fascismo, al terrorismo.
Di tutti gli altri fatti di cui chiedi a me spiegazioni ammetto di non aver mai avuto armi nascoste sotto il letto, di non avere mai intascato un solo soldo che non fosse frutto del mio lavoro, se chiedi risposte sulla condotta di Togliatti e su i fondi neri arrivati nelle casse del PCI e della DC io non ne ho mai visto uno passare nelle mie tasche e cmq i fatti vanno rivisti oggi ma giudicati con i bisogni e le necessità storiche di allora, cioè contestualizzati, penso che sarai informatissimo sul revisionismo in atto e magari sarai tu a darmi le spiegazioni di cui al momento deficito.
maria
nella foga sono passata dal lei al tu.
chiedo venia.
maria
Invito a leggere l'articolo di Stefania Craxi pubblicato sul Corriere della Sera del 6 aprile ’07, per "contestualizzare" (come dice Maria), e riflettere meglio sull'attuale situazione politica. Talvolta bisogna fare un "mea culpa", sviscerando gli errori commessi in passato con la fatica, la difficoltà e l'umiltà che richiede una seria auto-analisi... PER RINASCERE bisogna morire ed elaborare il lutto! Il "comunismo" dei DS non è mai morto e non è stata mai fatta una seria autocritica sulle scelte politiche di un'intera classe dirigente erede del Segretario Berlinguer che ha distrutto un'intera generazione nei valori e negli ideali, allontanandola dalla vita politica del nostro paese!!!
Invece di rafforzare e appoggiare gli oppositori di Craxi per facilitare l'unità della sinistra, gli ex dirigenti del PCI hanno fatto con Craxi quello che BUSH ha fatto nel mondo: una guerra totale che ha portato alla distruzione di un intero partito politico e alla morte di un progetto politico che avrebbe portato nel tempo ad una grande maggioranza di sinistra in Italia. E' stato preferito, invece, allearsi con la sinistra DC, che non aveva e non ha molto a che spartire con il povero martire Aldo Moro, barbaramente assassinato dai Brigatisti (e da qualche infiltrato...nemico del compromesso storico). Che grande amarezza e che desolazione constatare ancora oggi che il popolo diessino non capisca quanto è accaduto e abbia permesso tutto questo, senza alcuna lettura critica, per disciplina di partito e grazie alla cultura del "centralismo democratico". Che errore permettere che tanti elettori socialisti passassero nelle fila del partito di plastica di Berlusconi, nato per difendere gli ex socialisti e gli ex democristiani da questa guerra infame!!! Stefania Craxi dice, purtroppo, molte cose vere che sono ancora la causa di grande distanza e grande odio tra gli ex PSI con gli ex PCI. Viva la democrazia, viva la laicità dello Stato, viva il socialismo! Credo che farò quello che ha già fatto il compagno Turci e alle prossime elezioni voterò i socialisti che difendono questi valori e non flrtano con l'Opus Dei. Viva il Sol dell'avvenire!
"Caro direttore, Luciano Violante è ammalato, mi spiace. È una malattia che Miriam Mafai chiama «bulimia da ripensamenti». È la malattia dei post comunisti. È un virus che ha una a lunghissima incubazione , si manifesta dopo 15-20 anni. Il riformismo era considerato una bestemmia? Ci hanno ripensato! Anche la socialdemocrazia non era poi così male e così il mercato e le imprese private (meglio, però, se «illuminate», amiche). La linea della fermezza sul caso Moro? Fassino e Ingrao ci hanno ripensato! I missili Pershing e Cruise? Ci hanno ripensato! L'Unione Sovietica? In questo caso, addirittura, Veltroni non ci aveva mai pensato perché lui aderì al Partito comunista per combattere l'Unione Sovietica, pazienza se i soldi per il suo stipendio da funzionario e per le sue campagne elettorali arrivavano da Mosca. Il referendum sulla Scala Mobile? Ci hanno ripensato! Il Craxi riformista e innovatore? Ci stanno ripensando! Il patrimonio storico ideale del socialismo italiano? Ci hanno ripensato, molto, così tanto che oggi hanno deciso di partecipare alla nascita del Partito democratico, di un partito a-socialista, figlio legittimo del compromesso storico anni '70 anti-socialista. Però questa è solo una tappa, l'ennesima, magari, chissà, fra 15 anni ci ripensano. Sono ripensamenti onesti? Sentiti? Onerosi e quindi generosi? I comunisti diventati post- comunisti sono cambiati? Per chi li conosce, i «ripensamenti bulimici» sono la dimostrazione pratica che sono cambiati, molto e in peggio. Sono cambiati, sono passati dalla doppia verità di Togliatti alle mezze verità dei Fassino e dei Violante, dalla tragedia alla farsa. (...)
Cari compagni post comunisti, è questo il punto politico, voi non avete alcuna autorità per rivalutare Craxi, voi non avete alcun diritto a dirvi eredi del socialismo riformista italiano, perché non dite la verità su Craxi e, soprattutto, su voi stessi. Non dite la verità perché non potete farlo, perché vi costerebbe non un semplice ripensamento ma la negazione di voi stessi, non solo di ciò che avete fatto, ma di ciò che siete. Per questo siete destinati a non guarire mai e ad annegare nel Partito democratico".
"Cari compagni post comunisti, è questo il punto politico, voi non avete alcuna autorità per rivalutare Craxi, voi non avete alcun diritto a dirvi eredi del socialismo riformista italiano, perché non dite la verità su Craxi e, soprattutto, su voi stessi. Non dite la verità perché non potete farlo, perché vi costerebbe non un semplice ripensamento, ma la negazione di voi stessi, non solo di ciò che avete fatto, ma di ciò che siete. Per questo siete destinati a non guarire mai e ad annegare nel Partito democratico".
Cara signora Maria, non si preoccupi per l'uso del tu, non è per questo che le riscrivo.Purtroppo, lei dice delle cose che mi inquietano assai. Ma come? Lei dice:"dei fondi neri arrivati nelle casse del PCI e della DC io non ne ho mai visto uno passare nelle mie tasche e cmq i fatti vanno rivisti oggi ma giudicati con i bisogni e le necessità storiche di allora". Ci sono stati quei fondi neri, si o no?
Come mai lei giudica bellamente Craxi e il PSI e poi dice che per i fatti accaduti nel suo partito(perchè nell'83, quando lei si è iscritta, si chiamava ancora PCI) bisognerebbe, non giudicare, ma vedere la situazione nel suo contesto storico. Alla faccia dell'obiettività! Mi rendo conto che a volte la fretta di rispondere può fare incorrerere in qualche anacoluto(succede a tutti), ma, francamente, lei esagera, passando dall'anacoluto sintattico a quello logico.
Leggendola mi viene in mente la classica risposta che davano le onesta e brave persone tedesche quando, dopo la fine della seconda guerra mondiale, si chiedeva loro conto dei lager e dell'olocausto. La risposta era sempre la stessa: "non ne so nulla, tutto succedeva in maniera segreta, io non ho mai partecipato a quelle operazioni, vorrei avere maggiori informazioni!" e poi abitavano a seicento metri dallo scanatoio. Lei sembra una persona colta, perciò le chiedo di rintracciare maggiori informazioni sulla storia del suo partito e soprattutto di leggere libri che non provengano dall'istituto Gramsci: le si aprirà un mondo nuovo, fatto di bassezze, malaffare, immoralità e anche di omicidi nei cui confronti i soldini rubati da Craxi le sembreranno veramnete quisquilie, pinzellacchere.
Bravo sabatino. Da sottoscrivere dalla prima all'ultima riga. La sciura Maria (senza offesa...) ha sciorinato null'altro che la consueta ipocrisia delle anime belle. Che lo lasciassero in pace Craxi. Di certo stare nel pantheon di sta gente qui gli avrebbe fatto schifo.
sabatino lei continua ad imputarmi cose e fatti di cui non capisco l'intento, le ripeto per l'ennesima volta e i post di altri blogger l'hanno sottolineato più volte e penso che ci siano anche dei simpatizzanti socialisti, non è in discussione l'operato di Craxi come uomo di Stato e di Governo, c'erano ben due rami del parlamento che si dovevano e potevano pronunciare a favore o sfavore del suo operato , parlamentari eletti e perciò insigniti di quel ruolo dalla Costituzione e da noi elettori .
Se invece vuole chiedere conto a me della sua condotta come uomo di partito penso che molti socialisti siano stati danneggiati dal suo operato e dalla gente di cui si circondava (nani e ballerine ) nello specifico, ma qui non posso pronunciarmi poichè rispondeva agli iscritti del PSI .
Ma sull'inquisito e contumace Craxi ho il dovere di segnalarle che si è sottratto di fatto ad un processo contribuendo con la sua assenza a non fare luce su tutti i conti corrente esteri che hanno rivelato essere un fiume in piena, c'erano anche quelli del mio partito dentro?
bene ! se lei li conosce faccia nomi e cognomi e stia tranquillo che non mancheranno coloro che andranno che l'aiuteranno a sostenere le accuse, ma per fare questo le ripeto deve uscire dal nickname "sabatino" e deve dire a chiare lettere ciò che lei sa ma io non conosco, Alberto Biraghi promotore di onemoreblog non perde un colpo a denunciare i nomi di coloro che nelle istituzioni ritiene inadatti a ricoprirne i loro ruoli , non mancherà sicuramente di appoggiarla nella causa , se poi avrà la pazienza di rileggere le decine di post che da un anno circa pubblico vedrà che puntualmente non manco di segnalare i fatti di cui sono personalmente a conoscenza che a mio parere ritengo atti non rispettosi dell'etica e del programma per cui ho votato.
maria
Cari sabatino e giuseppe in sintesi,che non ne possiamo veramente più,qual'e' la vostra posizione:
rispondete "A" "B"..."C"
A)craxi ha rubato ma gli altri hanno fatto peggio
B)craxi e' stato un grande statista integerrimo paladino della questione morale
C)il discorso e' articolato blà blà blà
Cresciuta in una famiglia in cui la politica è pane quotidiano, Maria Cascella è stata consigliere comunale a Nichelino, presidente della commissione lavoro, segretaria di sezione del PCI, membro del direttivo CGIL per la funzione pubblica e del comitato pari opportunità, occupandosi di mobbing. Oggi lavora ai servizi sociali del Comune di Torino. E' iscritta ai DS dal 1984.
Mi sono andato a leggere il cursus onorum della signora Maria ed ho scoperto che non è una signora qualsiasi, nel senso della maestra della porta accanto, ma una che la politica la mastica per lavoro. Non sono più tanto tranquillo sulla limpidezza della sue affermazioni. Se una dirigente politica dall'84 in poi, mi viene a dire che non è a conoscenza di nessun reato imputabile al suo partito le cose da dire sono due: o è completamente in cattiva fede e si trincera nell'ipocrisia più smaccata o è in buona fede, e allora è inutile che faccia politica, perchè non si accorge di ciò che le accade a pochi centimetri delle fette di salame, che ha su gli occhi e dentro le orecchie.
Le ripeto che, per me, le sue affermazioni sulla denuncia di persone e di fatti mi appare come un debole tentativo di trincerarsi dietro un facile alibi. Non ho denunce precise da fare, non vivo di politica io, come lei! Mi faccio delle domande e leggo i libri bellissi di Gianpaolo Pansa e di qulcun altro che si interessa dell'egemonia culturale di gramsciana memoria e della sua realizzazione normalizzante avvenuta in questo paese. Le potrei parlare dei miei dubbi circa l'assunzione, senza aver partecipato ad alcun regolare concorso, della figlia del grande Berlinguer al TG3, roba che in confronto E. Fede è un chierichetto. Perchè per decenni, tutti gli esuberi di Paese Sera e dell 'Unità (giornali per anni foraggiati dal KGB) si sono trasformati sistematicamente in assunzioni alla Rai, azienda pubblica, senza la minima vergogna di compiere un atto di accettazione e di partecipazione al malaffare nazionale?
Ho sempre creduto che ci fossero delle leggi etiche che dovessero guidare chi fa politica, la cosiddetta questione morale, e che non fosse igienico scagionare dalle proprie colpe (sempre e solo dal punto di vista politico),coloro che nei mendri della giustizia italiana riescono a non esere condannati per i loro misfatti. A tal proposito le ricordo che lo stesso Berlusca sbandiera la propria innocenza, di fronte ai reati contestatigli, solo per assoluzioni per scadenze dei termini o leggi ad personam: questo lo rende un politico votabilissimo per lei, una massa di accuse, poche condanne effettive! Le ho data della tedesca distratta, ora correggo dicendole che, nel gioco della similitudine, ha la stessa faccia dei nazisti crematori distratti edie revisionisti impenitenti che ancora oggi dicono che se ancora oggi mancano 6 milioni di ebrei dal conto, loro non sanno spiegasene la ragione e chiedono, a chi notizie in merito di fare le opportun denuncie complete di prove. Finisco, dicendo che Fassino non è impazzito(dare del pazzo a chi non è d'accordo con il dogma era una costante del mondo stalinista ed è stata una tradizione ampiamente consolidata nel suo partito), ma sapendo, da dirigente delle sue zone, dei misfatti compiuti dal PCI, si è reso conto di avere delle pendenze col passato da colmare, chiarire. Al prossimo congresso se lo porti sottobraccio e gli chieda se sa qulcosa di finaziamenti illeciti, e poi ci faccia sapere la sua risposta, se possibile.
Aggiungo per Sandro: Craxi ha rubato ma gli altri hanno fatto peggio, fine del bla-bla, ma non sopporto che, chi ha le mani più sporche di lui, si finga "vergin di servo encomio e d coddardo oltraggio."
Signor sandro Craxi era uno che ha anticipato di 30 anni le posizioni su cui i trsiti eredi di berlinguer si affannano oggi di ricollocarsi. Uno che, con un partito al 9, e' riuscito a scardinare la prospettiva tragica del compromesso storico. Uno che aiutava i dissidenti di oltre cortina quando il dolce enrico ancora inneggiava al partito fratello e alla rivoluzione d'ottobre (intascando, com'e' ampiamente documentato, milioni di $ dal kgb e dalla stasi). Uno, insomma, che nel vostro ignobile pantheon, non c'entra un cazzo. Sulla moralita' non avete da insegnare nulla a nessuno. Certo finche' ci sono sedicenti sciure marie che poi si rivelano, in realta', quadri di partito che ci raccontano ancora la favola delle salamelle (provento fondamentale della più' costosa struttura partitica italiana del secolo scorso) beh allora, ma di che cosa stiamo parlando... Ricordo infine che il compagno gerardo d'ambrosio, cui credo possiate prestare fede, ha escluso che Craxi abbia perseguito e ottenuto arricchimenti personali.
la signora maria è dipendente del comune di torino dal 23 marzo 1983 entrata in servizio con chiamata diretta dall'ufficio di collocamento con altri 350 opeatori, anzi neanche operatore ma addirittura ausiliaria, era addirittura di livello inferiore agli operai generici , ha svolto 15 anni svolgendo attività strettamente maunale pur diplomata al liceo scientifico e corsista universitaria, successivamente con concorso interno è diventata impiegata amministrativa, tutto alla luce del sole e studiando la notte, rivolgersi alla divisione risorse umane del comune di Torino per informazioni del caso,fino a prova contraria non permetto a nessuno d'infangare il mio passato nè tantomeno ai vari sabatino e giuseppe che non si firmano con nome e cognome a mia differenza, inoltre la mia attività è sempre stata di volontariato all'interno del partito e sindacato cgil e oggi segrataria fadep, mai preso un centesimo bucato dalla mia pluriennale attività perchè cari miei esistono anche le anime belle e candide tra i militanti e sicuramente non sono l'unica.
Ho sempre fatto lotte per la trasperenza, la correttezza, i miei interventi politici hanno sempre avuto quel nitore di cui mi faccio vanto, e firmare il tutto con il nome e cognome , indicare la città dove vivo e mi leggono è indice di grande serenità personale , per arrivare a denunciare qualcuno bisogna avere prove che io non ho perchè nella stanza dei bottoni io non ci sono mai stata , ma come ho denunciato le scorrettezze sono sicura che avrei denunciato le mazzette se le avessi viste personalmente, fatelo voi piuttosto che a quanto pare siate a perfetta conoscenza delle origine e delle destinazioni.
maria
utimo appunto l'scrizione al partito PCI e alla CGIL avvenne 6 mesi dopo la mia assunzione al comune , giusto per anticipare l'eventuale vs attacco .
naria
Gentile Sig.ra MARIA, Lei ha capito male: non volevo assolutamente dire, come ha scritto che "Fassino facendo leva sul passato trova un terreno fertile e di facile presa emotiva...", ma volevo solo dire pressapoco quello che ha suggerito nel suo intervento il Sig. ULISSE. Grazie comunque per la sua attenzione anche se non darà risposta! Giulio Bassetti
Cara signora Maria , non capisco il sua atteggiamento! Quasi mai, nei post, i cibernauti si firmano direttamente col proprio nome e cognome; d’ altronde io ho sempre inserito il mio indirizzo di posta elettronico e il mio vero nome, come richiesto dalla schermata che permette di inserire dei post; se questo non le piace, ne parli col responsabile del blog e non importuni me, per piacere. Comunque d’ora in poi inserirò anche il mio cognome, città di residenza e data di nascita e, se vuole, codice fiscale e qualsiasi altro documento che lei mi richiederà.
Lei stessa mi ha invitato a leggere il suo profilo, nel post relativo alle intezioni sulle quali nasceva questo trhead ed il fatto che lei si firmi con nome e cognome mi sembra il minimo, dato che si prende l’onere di aprire discussioni sui più svariati argomenti.
A me delle sue esperienze lavorative non interessa, ahimé, nulla. A me interessa il suo percorso politico, che, come lei ha ribadito è fatto di partecipazione attiva e impegno costante, tanto da portarle a diventare anche consigliere comunale. Lei mi avverte che non ha mai guadagnato nulla dalla politica, sicché, arguisco, anche i gettoni di presenza al consiglio comunale ha rifiutato. Complimenti, una notizia entusiasmante, anche se mi riservo di approfondirla.
Il problema è che ogni volta che le si pone una questione relativa all’argomento del trhead, lei risponde con riferimenti personali evitando, di fatto, la questione.
Le si chiede come sia possibile che lei non ricordi nessuna delle indubbie riforme della politica italiana realizzata da Craxi ( scala mobile, politica estera, disegno socialdemocratico e riformista contro il blocco del PCI su posizioni reazionarie e quasi sempre contrastanti con l’interesse del paese e dell’europa come nel caso dei missili Cruise) e lei, bellamente, dice di ricordare solo un processo per finanziamento occulto e ci tiene ricordare che ha conosciuto dei bravissimi socialisti e che non li ha mai offesi. E chi se frega?
Le si chiede della nascita all’interno del suo partito, sulla base di depositi di armi detenute dalla fine della seconda guerra mondiale, di frange di terroristi rivoluzionari, che, dalle sue parti, furono molto attive nei cosiddetti anni di piombo. Lei risponde solo che non ha mai nascosto armi sotto al letto. E chi se frega?
Le si chiede dell’occupazione sistematica dei posti di potere e nell’informazione, da parte dei suoi compagni . Lei risponde di non saperne nulla, che ha studiato di notte e che ha fatto un concorso per essere assunta al comune. A parte la sgradevole informazione sull’avere svolto lavori manuali, nonostante un diploma e non ho capito bene quale corso universitario( le ricordo che,dalle mie parti, ci sono tantissimi spazzini e operai con in tasca la laurea in giurisprudenza, che, per i fatti della vita, lavorano sodo e non chiedono altro che di essere rispettati per l’attività che svolgono non per i titoli accademici che si sono conquistati), lei non risponde.
Le si chiede dei finanziamenti illeciti di provenienza sovietica e della occulta spartizione di appalti e forniture, un banchetto al quale, da sempre, il suo partito ha partecipato con voracità estrema. Lei risponde che non ne sa niente e che chi ha notizie in merito deve comunicarle alla magistratura. Fine della comunicazione. Evviva Pilato, si potrebbe dire. Resta, però, il fortissimo rimpianto per il fatto che una persona tanto onesta ed in tanti anni non si sia mai accorta di nulla.
Le si ricorda che dare del pazzo, a chi non è d’accordo con una posizione, è tipico dello stalinismo. Nessuna risposta, tranne la consueta tiritera sulla propria trasparenza.
Alla fine, sull’onda delle sue dimenticanze e dei suoi non visto, le si da, metaforicamente, della nazista che non ricorda e che non sa proprio nulla della scomparsa dei sei milioni di ebrei. Lei risponde che lavora alla CGIL.
Alla fine si arriverebbe, se il gioco andasse avanti, che alla domanda sulle amicizie con i grandi dittatori-assasini alla Tito, Hocha, Caesescu, Mao, lei risponderebbe che per stimolare l’intestino lei mangia le prugne della california.
Allora terminiamola qui, lei continui a dare del pazzo a Fassino, e obnubilare la storia del suo partito e ricordare solo le mazzette di Bettino e company, questa cosa la rende così orgogliosa che non voglio infrangere un sogno.
esimio signor sabatino lei ha accusato me di vivere di politica e io le ho risposto che vivo di lavoro compreso quello manuale.
A differenza di Craxi e dei suoi simpatizzanti io non ho conti esteri.
Punto e basta.
maria
eccellenza, non l'ho mai accusata di vivere di politica, mi vuole indicare quandolo avrei fatto? Chi lo dice che i simpatizanti di Craxi avessero dei conti esteri,lei? Ma mi faccia il piacere! Lei non sa nulla delle tangenti rosse, e ci stava dentro il partito e oggi sa delle tangenti non solo del segretario di quel partito, ma anche dei suoi simpatizzanti?
Comunque ringrazio per il punto e basta.Le rispondo: Jawhol , mein fuhrer! E, attenta alle prugne!
Mi sono andato a leggere il cursus onorum della signora Maria ed ho scoperto che non è una signora qualsiasi, nel senso della maestra della porta accanto, ma una che la politica la mastica per lavoro.
Questo l'ha scritto lei esimio, o non si rilegge quando scrive?
Io lavoro al comune di Torino e non faccio la politica per lavoro, stia attento al significato dei vocaboli quando scrive.
I simpatizzanti di craxi se riescono a passare sui conti esteri per me sono correi della stessa scellerata scelta, perciò pronti a rifare le stesse cose di cui si macchiò il suo idolo, ho scritto volutamente craxiani e non socialisti perchè sono due cose diverse.
per me la questione morale è fondamentale non una parola da usare a piacimento per riempirsi la bocca , il 3D aveva per tema il confronto Craxi_Berlinguer.
Il primo è morto contumace e latitante , il secondo sul palco attorniato da migliaia di persone che gli avrebbero consegnato ad occhi chiusi il proprio portafogli.
se per lei è questione di lana caprina significa che le parole di cui riempie i post, il revisionismo di facciata che compie a senso unico e rivolto esclusivamente a noi, non invece generalizzato a tutti i ledars politici del '900 italiano non le dà una corretta visione d'insieme.
Io ho ammesso la lugimiranza politica di Craxi ma non posso dimenticare la sua voracità di denaro che mise in ginocchio un partito intero, favorendo funzionari e apparati che contaminarono come la peste tutte le istituzioni compresi i più piccoli comuni con appalti cenciosi a partire dall'obbligo del 10% per la pulizia dei locali come successe all'albergo pio trivulzio di mario chiesa.
Lei invece attacca il pci ma non è disposto a fare nessuna critica a chi portò il psi nelle aule di giustizia e poi lo lasciò affogare senza affrontarne il giudizio finale.
maria
Cresciuta in una famiglia in cui la politica è pane quotidiano, Maria Cascella è stata consigliere comunale a Nichelino, presidente della commissione lavoro, segretaria di sezione del PCI, membro del direttivo CGIL per la funzione pubblica e del comitato pari opportunità, occupandosi di mobbing. Oggi lavora ai servizi sociali del Comune di Torino. E' iscritta ai DS dal 1984. Queste cose le ha scritte lei cara Maria.
Nel mio vocabolario, una signora che è cons. com., presidente della commissione lavoro, segretaria di sezione, membro del direttivo CGIL e che è stata consigliera comunale, lavora con la politica!
Lei ripete in maniera ossessiva, che Craxi è scappato contumace dalla giusta condanna per finanzimento occulto e tangenti. Verissimo, solo che in parlamento riunito ricordò con veemenza che l' uso dei fondi neri era stata la regola per tutti i partiti della repubblica e la inchiesta di mani pulite non lasciò candida nemmeno la sua parte(do you rememeber Greganti?), le ricordo anche l'episodio della valigetta portata a Botteghe Oscure, che era la sede centralissima del partito degli onesti e che dopo tangentopoli fu venduta perchè con i controlli aumentati e con il diminuito afflusso di capitali occulti non si poteva più reggere.
Lei c'è l'ha con Craxi anche per questo:"l'avversione che la base diessina prova al ricordo di Bettino Craxi, che umiliò non solo il nostro partito dando vita su un camper il famoso CAF (patto Craxi, Andreotti, Forlani) con l'obiettivo di indebolire l'ala della sinistra storica in Parlamento , ma costrinse Berlinguer a rincorrere un'ipotetica terza via alternativa a quel tipo di socialismo e alla balena bianca con lo scudo crociato." Allora le ricordo che Craxi fece quell'accordo per fare i propri interessi in politica e anche perché non gli andava di accordarsi con persone dalle mani sporche di sangue di innocenti nella gestone di tuto il paradiso comunista. Pensi solo alle dichiarazioni dei dirigenti del Suo partito all'epoca dei fatti di Ungheria( alle lacrime di coccodrillo del sen NApolitano una volta divenuto Pres. della repubblica, ah, Pertini dove sei?).
Ora, seppur, in ogni minmo spasmo della sua penna io percepisco solo astio e livore nei confronti di una parte politica, i craxiani, le ricordo che nello stesso modo, il suo idolo, in memorabili congressi usava il termine socaldemocratico,come simbolo della decaduta purezza degli ideali leninisti, nei confronti dei pochi dissenzienti rispetto alla sua politica dei due forni. Non si ricorda proprio le riunioni internazionali con i tagliagole del pcus e con gli esponenti del Gotha comunista mondiale, alle quali, mai, Craxi avrebbe avuto il cattivo gusto di partecipare, nelle quali lui, il Berlinguer, cercava di spiegare il suo illuminante progetto di euro comunismo? Erano anni in cui Craxi si intratteneva con i socialisti francesi e con i socialdemocratici svedesi, ma si sa quelli erano una accozzaglia di piccolo borghesi, non puri come voi!
Sarà pure vero che i simpatizzanti di Craxi passano allegramente sui conti all'estero , ma lei, come fa a passare sopra le navi russe che attraccavano al porto di Ravenna per scaricare i finanziamenti al partito gemelle italiano? Come fa a passare su questo?
CApisco il suo bisogno di pulizia e il suo, mi creda, è addirittura inferiore al mio!
IO non sono mai stato craxiano, non sono simpatizzate delle mazzette! Dall'età di 15 anni sono un militante attivo del partito radicale e non accetto da nessuno, men che meno da lei, critiche sulla mia onestà. Gli anni passati a fare tavolini a raccogliere firme, mentre i dirigenti politici del suo partito e di quello di Craxi mi passavano davanti con la spocchia e la non curanza dei veri manager del malaffare, sono tutti sul mio petto come medaglie. Nel mio partito la tessera si paga cara e salata, perchè da sempre sappiamo quanto costi la politica e perchè le supersedi, di sindacato e politica, non le abbiamo mai avute a disposizione. Quindi attacco il suo partito e sono dispostissimo ad ammettere che Craxi era un grosso maiale che si rotolava nel fango con compiaciuta disinvoltura, insieme a tutti gli altri suoi compagni di merenda, fra cui anche i suoi sodali di esperienze politiche. Ma il fatto che, oggi, lei si possa sentire parte del partito socialista europeo lo deve solo a craxi, che poco prima di cadere per sempre, operò perché i socialisti serii d'europa potessero accogliere un mostro inquietante come l'ex PCI, nelle loro braccia. Lo fece sicuramente per averne un ritorno, ma resta il fatto he lo fece. Finisco ricordandole che, il termine impazzimento è la cifra della sua cultura antiliberale e antidemocratica, la prego, cerchi di controllare questo mostro terribile che la divora. Al pari del'Alien cinematografico, col passare del tempo ha preso possesso della sua anima, col delizioso effetto per lo spettatore , che si ricorda del Pio alberg Trivulzio e non ricorda aassolutamente nulla della faccenda Cossutta e della nascita di Paese Sera con fondi direttamente inviati dal KGB. O anche, per venire a cose più recenti, il processo per gli accordi COOP rosse e la camorra per la costruzione della linea ad alta velocità Roma-Napoli.
le ripeto io di quello che scrive non so nulla, sarò ignorante ma di tutti questi loschi affarri non assolutamente ignara, lavorare per me è bollare una cartolina al mattino in entrata e una in uscita e prendere uno stipendio di 870 euro al mese.
il resto non m'appartiene se non come volontariato.
lei che è più informato di me su coop, valigie di danaro, corruzioni denunci con nomi e cognomi e mi avrà al suo fianco, fino a quel momento non posso fare altro che leggerla.
maria
Solita risposta uguale alle altre. Di nuovo un riferimento a quanto guadagna, (solita risposta: chissenefrega), solite dimenticanze. Una domanda : ma li legge i giornali? A me sembra che legga solo gli articoli i cui titoli parlano di Craxi! Ma su quali basi informative costruisce i suoi interventi? Lei sembra vivere nell'iperuranio,
Guardi, poi, che la causa per tangenti e associazione a delinquere di stampo camorristico alle Coop rosse, a napoli, è in corso tutt'oggi, mi pare se ne occupi il giudice Imposimato.
vedo sign. sabatino che lei continua ad insistere, io leggo i giornali e critico la politica svolta dall'attuale sinistra se avrà la compiacenza di leggersi tutto il blog omb qui presente, il titolo stesso di questo 3d "fassino è impazzito"? dovrebbe farle capire quanto abbia chiaro il pericolo sul discredito che un certo modo di operare politico stia facendo spazio nell' inquinare il poco tessuto sociale rimasto ancora sano.
Glielo dico ancora una volta Craxi attaccò il pci solo perchè capì che era molto più conveniente cercare alleanze verso il centro moderato per spingerlo a destra, nel frattempo favorendo l'ascesa di Berlusconi e dei media, collocando i suoi funzionari e luogotenenti in tutti i punti nodali finanziari ed economici si garantiva continui flussi di denaro contante, l'obiettivo di craxi non era creare un ponte con il socialismo europeo quanto scardinare il pci e attrarre i consensi del capitalismo reazionario italiano esattamente come aveva fatto mussolini, il quale aveva stretto alleanze con la monarchia, con i latifondisti del sud e con gli industrialotti del nord italia per finanziare il nascente partito fascista, il tutto con il beneplacito americano, che si mobilitò solo quando venne attaccata dai giapponesi alleati con Hitler.
Queste sono le scorciatoie a cui si ricorre quando non si vuole fare politica vera e democratica, tutto già visto e vissuto, trovare finanziamenti occulti per fermare un governo democratico ne è piena la storia moderna, ecco perchè mettere craxi nel pantheon mel futuro pd è un insulto alla democrazia, chiunque è capace di fare politica con i soldi provenienti dai maggiorati e dai potentati di turno.
Che la sinistra odierna sia fatta anche di personaggi conniventi con il malaffare io non me la sento di negarlo , nutro sempre la speranza prima o poi vengano isolati ed emarginati, altro non posso fare, sono qui in omb proprio perchè non rinuncio alla volontà partecipativa, nel mio piccolo so di fare la mia parte politica con correttezza spero di trovare sempre altri che abbiano la stessa mia volontà.
maria
Gentile Signor Grillo,
mi permetto di scriverle, anche senza conoscerla personalmente, per chiedere il suo aiuto. Sono Maria Fida, la figlia maggiore di Aldo Moro. Questo è il 29° anno dalla tragica morte di mio padre ed il potere non si è ancora stancato della cortina fumogena creata ad arte al fine di adombrare la verità storica del caso Moro oscillando tra due poli: la congiura del silenzio (un silenzio assordante) da una parte e la memoria negata dall’altra. Ma il peggio del peggio è quando si mettono in scena film e spettacoli teatrali quasi sempre basati su fonti parziali o discutibili. Una vera apoteosi dell’ingiustizia! Leggo con raccapriccio che, in aprile, dovrebbe uscire su Canale 5 una fiction in due puntate su Aldo Moro. Orripilante, ma non basta. Stando alle indiscrezioni la sceneggiatura -come nel film di Bellocchio– si baserebbe su testi della Braghetti e di altri Brigatisti e su conversazioni avute con Francesco Cossiga. Intollerabile ed assurdo
Questa non è libertà di pensiero e di espressione, ma un deliberato atto di violenza gratuita. Se è giuridicamente possibile farlo non significa che sia etico. Perché –mi chiedo io- persone che hanno cooperato, a vario titolo, al rapimento ed all’uccisione di mio padre dovrebbero avere competenza adeguata a tracciarne un profilo da affidare sic et simpliciter al giudizio dell’opinione pubblica che non sempre è in grado di valutarne la attendibilità storica? E perché al contrario devono essere sempre tenute alla larga tutte le persone che gli hanno vissuto accanto e che lo amavano? La risposta è semplice, perché se si dovesse descrivere il vero Moro l’assurdità della sua morte ingiusta risalterebbe nitida invece nella mistificazione delle ipotesi a tema essa svanisce senza quasi lasciare traccia. Proprio come nel caso Welby in nome di diritti sacrosanti si opera contro l’amore. Per papà non valeva il diritto alla vita, per Welby il diritto a lasciare dignitosamente il suo corpo mortale. Entrambi sono stati accusati di strumentalizzazione. Ma quale? Forse quella di dire e rivendicare la verità, tutta la verità e niente altro che la verità?! Papà, in nome di principi sanciti dalla Costituzione in favore dell’uomo, è stato sacrificato alla ragion di Stato (tranne che poi quando era troppo tardi tale riconoscimento è stato conclamato e reiterato mille volte).
Per il povero Welby si pretendeva che accettasse di finire soffocato sia pure in presenza della macchina dopo una interminabile agonia. Visto che la natura umana permette di conoscere veramente solo quello che si è sperimentato è evidente che sia nel caso Moro che nel caso Welby nessuno avesse davvero titolo per dettare giudizi. E sarebbe tanto bello se ci sforzassimo di diventare più amorevoli e misurassimo le cose con la ragione del cuore.
Mio padre se ne è andato ed è in salvo, proprio come Piergiorgio Welby, ma io esprimo ugualmente cordoglio e dolore lancinante per una fiction che trasformerà una tragedia greca in coriandoli di plastica. Non è giusto, non è giusto, non è giusto. Se non lo si vuole ricordare degnamente si faccia silenzio, un silenzio assoluto e compassionevole. Mi spiace ma io non riconosco ad Anna Laura Braghetti nessun titolo di merito (e lo dico io quella del perdono). Essere stata la carceriera di Moro non è una categoria di pensiero, né tantomeno un titolo accademico. Se era impietosita perché non lo ha lasciato andare o almeno non si è personalmente rifiutata di fargli da guardiana? In quanto all’emerito ex Presidente Senatore Francesco Cossiga, come già ho avuto occasione di scrivergli in privato, le lacrime non lavano il sangue innocente. Se come afferma spesso davvero provava affetto per Aldo Moro non lo ricordi attraverso una inutile fiction. Mi piacerebbe che cadesse un fulmine dal cielo e distruggesse tutte le copie della stessa o ancora meglio che gli italiani si opponessero, con forza e sdegno, a questa ulteriore ignominia. In migliaia mi hanno detto “ Avremmo voluto fare qualcosa per salvarlo “. Adesso possono difenderne la memoria e lasciarlo al ricordo di coloro che lo hanno amato e lo amano con tenerezza e struggimento. E possono altresì dare a noi, che abbiamo avuto la vita devastata dalla sua morte, un po’ di pace.
Deve essere vietato togliere ad un uomo buono ed innocente oltre la vita anche la dignità. Che sulla valle delle lacrime scenda il silenzio. Con gratitudine per quanto vorrà e potrà fare".
Maria Fida Moro
Non si può riesumare un caso come quello Moro con una banale fiction televisiva.Invece vorremmo che politici connessi a questo caso chiave degli anni di piombo ci dicessero la verità sulle corruzioni e omicidi commessi.
Dove è finito il memoriale che ripercorre 50 anni di vita politica italiana? Sono morti molti uomini per quelle parole che Moro disse alle brigate rosse e si è celata la verità perchè quelle parole avrebbero scatenato una guerra civile e politica.
Come stareste voi tutti sapendo che Andreotti è stato il mandante della Strage di Piazza Fontana?Accuse che non hanno alcun senso se non sono dichiarate dall'accusa diretta o indiretta di un fantomatico "memoriale" ormai perduto!!
Quando sapremo la verità?
Il Caso Moro è il film più noto di Ferrara, quello sul quale si è scritto di più, se ne è parlato per anni e che tutt'ora oggi rimane la pietra miliare nella carriera del regista di Castelfiorentino.
Già prima che uscisse, si scatenò contro il film una campagna di stampa che- come dicono i migliori pubblicitari- fece la fortuna del film al botteghino. In realtà tutti temevano il film di Ferrara, che scardinò la tesi semplicistica della sola azione delle Brigate Rosse.
Ferrara attingendo rigorosamente a documenti mise in luce il ruolo della P2 e dei servizi segreti deviati nel favorire l'azione delle Brigate Rosse, non risparmiando la classe politica di allora che esce cinica e conservatrice nel film.
C'è poi l'asso nella manica del regista, Gian Maria Volonté, che interpreta lo statista democristiano in modo magistrale, un personaggio conosciuto fino ad allora solo in video che, dalle lettere alla famiglia e ai colleghi di partito, viene reso profondamente umano e di straordinaria ricchezza interiore, un uomo che vedeva il futuro nella politica del nostro Paese con l'apertura al P.C.I. e per questo fu messo a tacere.
cara signora Maria, la ringrazio ancora una voltaper la risposta. Pensavo infatti,che il trhead si fosse esaurito.
Devo dire che sono sorpreso, non ritenevo possibile che lei con tutti i suoi voti di memoria e conoscenza diretta delle cose potesse scrivere tanto. Sicchè, lei, non essendoci vissuta, conosce i legami di Mussolini con la grande borghesia terriera degliani '20, sa le ragioni dell'intervento USA nella II guerra mondiale, le ragioini dell'accordo del camper di Craxi Andreotti e Forlani.
Sorbole!!!
Lei dice, e ha ragione, che tutti sono capaci di fare politica con i soldi provenienti da finanziamenti illeciti e che alla fine questo Craxi ha fatto.
Sorbole di nuovo!!!
L'unico appunto che ho da farle riguarda l'inesattezza sulla non volontà del cinghialone di creare un ponte col socialismo europeo. Vede Bettino non aveva nessun bisogno di creare quel ponte, Lui, nel socialismo europeo, ci stava da decine di lustri. Chi ne stava fuori era il partito dei comunisti d'italia, cioè il suo.
Le rimprovero poi di cattiva coscienza e faccia tosta: ma come, a tutte le solecitazioni sulla storia ultraqdecennale di finanziamenti occulti al suo partito da parte del blocco di varsavia e da parte delle coop rosse, lei mi risponde di conoscere quella storia, e poi alla prima occasione mi esce fuori con la storia di Mussolini?
Che dovrei fare allora io? risponderle che non so niente di quello che lei mi dice e che se sa cose così forti non deve fare altro che denunciarle alla magistratura?
Fino ad ora ha fatto la vestale della politica e ora se ne esce fuori con tutta la divertente panoplia dei luoghi comuni comunisti sulla atavica fame di potere e di soldi dei socialisti, che va avanti dal lontano 1953!
Coerenza please!
Signor Sabatino poichè la storia infinita non ha termine non le rispondo più con le mie parole ma con quelle di Craxi stesso in un suo personale documento ove riconosce che nessun partito compreso il psi fu immune da finanziamenti esteri fin subito il dopo-guerra , la rinascita italana fu proprio possibile grazie al flusso di denaro contante proveniente dai due blocchi mondiali allora esistenti URSS_Stati Uniti, in questo gito ci mettiamo tutto anche la mafia e lo stragismo, i tentativi golpistici e tante altre amenità.
Il limite storico-umano-politico craxiano non fu quello di prendere finanziamenti , nessun partito avrebbe potuto nascere dalla ceneri del fascismo se non avesse potuto costituire apparati, giornali, propaganda, rete sociale, è scontato che bisognasse rimettere tutto in piedi e senza soldi non sarebbe stato possibile per nessuno.
Ciò in cui fallì Craxi è nel non aver più saputo o potuto controllare quel reticolato di funzionari e dirigenti di apparato e di partito che cominciarono a vessare tutti, anche piccolissimi imprenditori, impedendo qualsiasi piccolissima attività se non in cambio di tangente, ormai era la norma e divenne "il pizzo" di mafiosa memoria, in cambio di favori pur minimi il sistema creato arricchì non il partito psi che infatti si sciolse come neve al sole subito dopo la sua fuga in Tunisia, ma le tasche personali dei suddetti che immediatamente andarono a rimpolparsi sotto l'ombrello berlusconiano.
Ora le allego il documento scritto da Craxi e se dovesse decidere di continuare la discussione sappia che se la risposta le arriverà in ritardo è perchè scrivere su omb lo posso fare solo con i ritagli di tempo che il lavoro e la famiglia mi concedono.
Trenta pagine, "Relazione orientativa - inchiesta Tangentopoli": questo il testamento politico di Bettino Craxi ricevuto ieri da Paolo Pillitteri per posta. Dove l'ex segretario socialista ripete le sue tesi: tutti i partiti del dopoguerra, di maggioranza e di opposizione, hanno ricevuto finanziamenti illeciti e che tale sistema non poteva essere ignoto alle massime cariche dello Stato (e qui Craxi cita i nomi di Napolitano, Spadolini, Mancino e Scalfaro) e alla stessa magistratura; nessuno ha mai denunciato o contrastato tale sistema; la legge sul finanziamento pubblico non ha modificato la situazione. Ma il testamento politico contiene qualche notizia in più: che anche il Psi, sino al 1956, ottenne finanziamenti dall'Urss e che i grandi gruppi economici del paese hanno finanziato anche i sindacati.
"Di finanziamenti non dichiarati", scrive Craxi, "ha certamente beneficiato gran parte della classe politica, ivi compresi quindi buona parte di coloro che in questi anni si sono messi le maschere e i panni del moralizzatore. Ce n'è in circolazione un numero notevole a rendere ancor più falsa e paradossale l'attuale situazione. Vi sono alcuni tra questi che lo hanno fatto sino a quando non sono stati smascherati. Altri lo continuano a fare, sino a quando, nonostante tutte le protezioni, non finiranno con il subire la stessa sorte di altri, come è possibile e naturalmente auspicabile che avvenga, anche se ormai tanto materiale è finito in cavalleria e per riesumarlo occorrerebbero ricerche molto impegnate".
Sul movimento cooperativo rosso, "uno dei principali agenti organizzatori e trasmettitori di finanziamenti in forma regolare e costante al Pci", Bettino Craxi scrive: "Il Psi partecipava a questa forma di finanziamento ricevendone vantaggi ma con caratteri e con un ruolo tuttavia assolutamente minore".
"Il complesso del sistema economico, a partire dalle sue entità maggiori e significative", continua Craxi, "partecipava con l'erogazione diretta di mezzi finanziari e attraverso altre forme indirette di appoggi, e anche nel campo dell'informazione, della pubblicità e dei servizi, al sostegno e anche allo sviluppo del sistema politico democratico e delle sue attività politiche, associative, culturali, formative, propagandistiche, elettorali. Parimenti il sistema economico esercitava sul sistema politico e sulle sue decisioni un'azione di condizionamento che era maggiore o minore in relazione alla capacità ed alla forza di autorità e di autonomia delle differenti formazioni politiche e dei diversi soggetti politici".
"Quando si trattava di decisioni che potevano avere effetto sull'attività produttiva o riguardavano programmi di enti sociali, veniva ricercata e spesso ottenuta anche l'influenza e l'accordo di interlocutori del mondo sindacale e sociale anche con contributi finanziari volti ed effettuati in questa direzione. In taluni casi, rappresentanze sindacali anche di livello nazionale ricevevano perciò, in fonda diretta o indiretta, contribuzioni in forma periodica ed anche continuativa".
Parlando dei finanziamenti di provenienza internazionale, l'ex segretario socialista scrive che molti sono stati i Paesi che hanno concorso a questo tipo di finanziamento. "Tuttavia, sostanzialmente si trattava di strutture dipendenti dagli Usa e dall'Urss e di attività e strutture proprie dei Paesi appartenenti alle loro aree di influenza politico-militare. Dei finanziamenti provenienti dagli Usa hanno così beneficiato, per tutto un certo periodo, formazioni politiche dei governi post-bellici. Dei finanziamenti provenienti dall'Urss e dal blocco sovietico ha beneficiato soprattutto il Partito comunista".
"Anche il Partito socialista ha ricevuto nel passato finanziamenti dall'estero: sino al 1956 dall'Urss e da altri Paesi del Patto di Versavia, nel periodo immediatamente successivo direttamente dagli Usa". Craxi sottolinea anche il "totale cinismo di gruppi economici ed industriali di primo piano del nostro Paese che, perseguendo il loro particolare interesse e, in taluni casi anche in violazione delle norme concordate in sede di Alleanza atlantica, alimentarono la possibilità di finanziamento dei comunisti italiani, contribuendo ad accrescere in tal modo la distorsione dei rapporti nella vita democratica nazionale".
Le leggi sul finanziamento pubblico dei partiti, scrive Craxi, "in realtà non riuscirono affatto a modificare di molto la situazione" poichè i partiti si trovavano sempre di fronte ad un aumento crescente dei fabbisogni e delle spese, mentre "i contributi dello Stato erano d'altra parte già in partenza del tutto inadeguati e per di più non indicizzati".
"La ricerca di mezzi finanziari per sostenere e alimentare le attività politiche in tutte le loro diverse espressioni, invece di ridursi era sollecitata ad allargarsi, sia ripercorrendo le vie consuete che individuandone di nuove. In questo modo finivano con l'ampliarsi anche aree contigue e oscure entro le quali questa ricerca di mezzi finanziari, fatta in nome e per conto dei partiti, spesso si trovava ad agire in modo incontrollato e difficilmente controllabile. E, all'interno di aree oscure, diventava molto difficile impedire il diffondersi, in livelli diversi, di degenerazioni e di corruttele di molteplice natura".
Craxi si dilunga sulla crescita delle spese dei partiti, come quelle per il personale, e osserva un altro fenomeno: "Paradossalmente mentre da un lato si riduce e si isterilisce il ruolo associativo dei partiti, e quindi l'attività dei suoi membri, dall'altro tende ad aumentare il numero degli iscritti" e si affaccia così il "mercato delle tessere".
"Per anni i partiti hanno dato mostra di aver regolato la materia del proprio finanziamento attraverso le leggi sul finanziamento pubblico dei partiti. Ma la realtà delle cose era ben diversa. Il finanziamento dei partiti ha sempre continuato a mantenere caratteri di irregolarità e di illegalità. Il finanziamento pubblico si riassumeva in una cifra complessiva che non aveva nessun rapporto con le dimensioni reali del problema che si proponeva di risolvere".
"Queste violazioni di legge, su cui in buona parte si è fondato poi il processo di criminalizzazione della democrazia repubblicana, definita come Prima Repubblica, avvenivano sulla base di una complicità e di un consenso pressochè unanime. Ne erano consapevoli certamente le maggiori cariche istituzionali dello Stato nelle quali si alternavano del resto personalità che a loro volta avevano ricoperto impegnative responsabilità politiche e partitiche".
"Faccio solo l'esempio dell'ultimo presidente della Camera Napolitano, divenuto poi anche ministro degli Interni, che, avendo ricoperto per anni l'incarico di ministro degli Esteri del Pci, non poteva di certo non essere a conoscenza del fatto che le entrate del suo partito si componevano anche di flussi finanziari, provenienti dall'Urss e dai Paesi dell'impero comunista e che questi non figuravano certo nei bilanci di partito presentati al Parlamento. Faccio l'esempio del presidente del Senato, il defunto Spadolini, che avendo per anni diretto il Partito repubblicano, non poteva non sapere che il suo partito non viveva solo delle quote degli iscritti e delle sottoscrizioni, e che ciò che si aggiungeva di straordinario non figurava puntualmente nei bilanci presentati al Parlamento. Faccio l'esempio dell'attuale presidente del Senato Nicola Mancino, tempo addietro presidente alla Camera e al Senato dei gruppi parlamentari della Dc, che in materia di conoscenza del sistema di finanziamento alla Dc, dei suoi gruppi e dei suoi parlamentari non era certo a digiuno. Sarebbe far torto alla sua intelligenza ed alla sua onestà. Faccio l'esempio dell'ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, eletto per tredici volte deputato della Democrazia cristiana. Tredici campagne elettorali bastano e avanzano per capire come funzionavano le cose".
"Nessuno, salvo forse, in qualche caso, qualche voce isolata in Parlamento e nel dibattito politico pubblico ha per anni, anzi per decenni aperto porte e finestre su di una questione tanto delicata. La questione era d'altra parte anche scottante e nessuno si è mai voluto scottare. Non è stata così denunciata con la forza necessaria l'anomalia, la irregolarità, la illegalità complessiva della situazione".
"Sta di fatto che i partiti, pur presentando in Parlamento per decenni bilanci che non corrispondevano al vero, e cioè bilanci falsi, non sono mai stati fatti oggetto da parte di nessuno di denunce per le loro gravi irregolarità. I partiti di opposizione di regola non denunciavano i partiti di governo ed i partiti di governo non denunciavano i partiti di opposizione. La complicità in questo senso era totale o quasi".
"La democrazia repubblicana approvava il proprio modo di vivere, almeno in questo campo si assolveva per le violazioni sulla legge del finanziamento e pur essendo consapevole delle irregolarità del sistema preferiva andare avanti per quella strada piuttosto che por mano a una legislazione più consona tanto eventualmente nel senso di contributi pubblici più adeguati, che nel senso di una maggiore libertà nella raccolta di fondi volontari che in direzione di un più efficace ed effettivo sistema di controlli".
"Su questo stato di cose è stato avviato, organizzato, sviluppato ed esteso a tutto il Paese un progetto di criminalizzazione strumentale, che ha manipolato e mistificato la realtà dei fatti". Craxi si chiede "come sia possibile credere o far credere che la magistratura ed altri apparati dello Stato ignorassero ciò che avveniva anche sotto i loro occhi, non nel caso di una particolare stagione, ma addirittura nel corso di decenni. "C'è da chiedersi come sia stato possibile che mentre per bocca della stessa magistratura questa pratica veniva definita 'notoria e costante', contemporaneamente non veniva promossa l'azione penale per le violazioni della legge sul finanziamento dei partiti".
"Ciò che è singolare invece è che improvvisamente, in forme violente e anche e soprattutto discriminatorie, si siano scoperchiate parti significative del sistema di finanziamento illegale dei partiti e delle attività politiche, e si sia dato vita a un processo di criminalizzazione con ritmi crescenti, seguendo sovente cadenze proprie di una orologeria politica, con particolare accanimento diretto soprattutto in alcune direzioni, mentre ad altre veniva riservato un trattamento ben diverso e molte venivano sottaciute, ignorate o addirittura sfacciatamente oscurate e protette. Il trionfo della regola dell'ingiustizia consistente nell'uso di due pesi e due misure".
Craxi conclude la sua "relazione orientativa" su Tangentopoli ricordando che nel 1989 in fretta e furia il Parlamento italiano varò un'amnistia, nella quale fu fatto comprendere il finanziamento illegale alla politica. "L'amnistia non incontrò di certo forti ostacoli. Passò diritta filata, alla chetichella e sembra neppure con un voto di aula ma addirittura con un voto in Commissione. Una amnistia lampo. Parliamo di qualcosa che è diventata invece, dopo d'allora, solo a nominarla, una specie di peccato mortale, di offesa alla civiltà del diritto, di scandalosa distorsione della giustizia. Non ci furono allora alti lai di eguale natura. La piazza non si scompose, i palazzi non si scomposero, i grandi moralizzatori di professione non entrarono in campagna".
"Il colpo di spugna invece ci fu. Fu rapido, efficace, risolutivo. Il grande crimine riguarda invece allora gli anni '89-'92. Incredibile ma vero. Spesso è dalla categoria degli amnistiati dell'89 che vengono poi i censori più spietati e i demagoghi più sfacciati". Per Craxi nella campagna contro i finanziamenti illegali della politica "talvolta abbiamo riconosciuto trampolini di lancio per esibizionistiche ambizioni ma, nel quadro più generale, si è fatta avanti una corsa pseudo rivoluzionaria in veste di nuovo potere egemone della società e dello Stato".
"Il limite storico-umano-politico craxiano non fu quello di prendere finanziamenti , nessun partito avrebbe potuto nascere dalla ceneri del fascismo se non avesse potuto costituire apparati, giornali, propaganda, rete sociale, è scontato che bisognasse rimettere tutto in piedi e senza soldi non sarebbe stato possibile per nessuno.
Ciò in cui fallì Craxi è nel non aver più saputo o potuto controllare quel reticolato di funzionari e dirigenti di apparato e di partito che cominciarono a vessare tutti, anche piccolissimi imprenditori, impedendo qualsiasi piccolissima attività se non in cambio di tangente, ormai era la norma e divenne "il pizzo" di mafiosa memoria, in cambio di favori pur minimi il sistema creato arricchì non il partito psi che infatti si sciolse come neve al sole subito dopo la sua fuga in Tunisia, ma le tasche personali dei suddetti che immediatamente andarono a rimpolparsi sotto l'ombrello berlusconiano".
Belle le cose che lei cita. Quindi riconosce che anche il suo partito, il partito degli onesti ha partecipato alla spartizione della torta per anni. Peccato che fino a qualche giorno fa lei asseriva di non saperne nulla, di essere completamente non informata su tali circostanze.
Peccato che lei sorvoli che i soldi al suo partito venivano inviati dal regime comunista sovietico, quello delle purghe e delle deportazioni, dei gulag, dei lavori forzati. Quello in cui il dissenso si trasformava in un viaggio in siberia senza ritorno. Ma si sa, per il bene del proletariato, pecunia non olent!
Erano i soldi di un regime anche un po' nemico, antidemocratico alquanto, però ha ragione smettiamola di fare gli schizzinosi. D'altronde la colpa di Craxi è stata quella di non aver saputo controllare bene i dirigenti locali e la loro fame atavica di veri socialisti( io li definisco i magnaccia della politica italiana), mica come i dirigenti del PCI!, Quelli rubavano e intascavano, però solo per il fulgore dell'IDEA. Lei mi ricorda i fascisti che, di fronte alle accuse rivolte al regime del ventennio e alle colpe gravissime di Mussolini, rispondono che dal corpo a testa in giù del ducetto non caddero monete, a testimonianza della incorruttibilità dei veri fascisti.
Orsù, la esorto a leggere ancora un pò di più, di approfondire quella questioncella della valigetta portata a botteghe oscure, abbastanza famosa, invero, al tempo di tangentopoli. Approfondendo ancora un poco scoprirà che il Di Pietro non potè andare avanti nell'indagine perchè a riceverla non fu una persona fisica, ma il partito direttamente ed essendo il reato penale per definizione individuale, l'indagine si fermò lì, sull'uscio della porta. Come sarebbe stato bello e democratico se la procura di milano avesse operato sulla ipotesi di associazione per delinquere nel caso di tutte quelle indagini. Pensi che in quel caso anche il suo partito avrebbe potuto essere richiesto di informazioni, non dovendo lasciare il povero Greganti col cerino acceso in mano. Quel povero travet del comunismo avrebbe dovuto spiegare con i vertici del proprio sodalizio politico perchè faceva tanti viaggi in russia, perchè aveva tanti conti all'estero e così via. Ma si sa, le distrazioni e gli errori colpiscono anche i geni come Borrelli. Mi sembra anche di ricordare che l'unico leader politico che richiese il reato di associazione a delinquere fu quel fesso di Pannella, ma pochi dei veri compagni leninisti lo seguirono in quella richiesta, tanto ormai Craxi era indagato e, si sa, le regole della politica nella sinistra di stampo togliattiano, stabiliscono che il nemico bisogna ucciderlo o perlomeno toglierlo di mezzo per sempre. E' una storia antica, questa, si figuri che la storia moderna ha riscoperto delle fonti che dicono che a tradire i fratelli Rosselli(anche quelli socialisti e democratici guarda un po')furono proprio le allegre comari di togliatti che anche in quel periodo vedeva di cattivo occhio la presenza socialista nella sinistra italiana. Per non parlare dell'arresto di Gramsci, avvenuto, proprio pochi giorni dopo il suo articolo di dissenso sulla condotta della rivoluzione nella grande madre proletaria da parte di Stalin e company.
Ma sono contento, il velo della sua memoria piano piano si sta squarciando, certo escono fuori i tic della sinistra quella bona, quella perbbbene, ma è un prezzo che sono disposto a pagare, il mio stomaco si sta abituando alle cose di cattivo gusto.
signor sabatino lei tratta la storia come farebbe un giallista con la trama di un suo trhiller, allunga, accorcia, smussa , aggiunge , tanto il finale dev'essere sempre quello: il delitto, il colpevole , la vittima.
io non ho mai detto che prendere tangenti sia un bene o che i finanziamenti illeciti siano normalmente accettabili, ad un suo riferimento sugli introiti dell'urss da parte del pci ho richiamato le parole di craxi dove dice che anche il psi incassò soldi dall'ex unione sovietica, ho solo aggiunto che purtroppo a guerra ultimata e con l'economia devasta, un paese in ginocchio, fu normale accettare soldi, la dc lo fece dall'america e si dice anche appoggiata dalla mafia, il delitto di portella della ginestra di cui le riporto un articolo potrà semplificarle il mio pensiero a tal merito:
Primo maggio del 1947: pochi giorni dopo le elezioni regionali che avevano visto il successo del blocco Pci - Psi, l'appuntamento di Portella della Ginestra si trasforma in un massacro. Le responsabilità furono attribuite al bandito Giuliano, ma già il rapporto dei carabinieri indicava, come possibili mandanti, "elementi reazionari in combutta con i mafiosi locali".
La strage di Portella della Ginestra (per molti "l'antesignana" delle stragi di stato italiane) è figlia di quella logica di contrapposizione che negli anni della guerra fredda giustificava qualsiasi azione, per quanto criminale potesse essere, utile ad ostacolare l'ascesa delle forze di sinistra.
Dalla intervista a Manlio Milani (Presidente Associazione dei caduti di Piazza della Loggia):
"...si sta rafforzando la tesi sostenuta dallo storico Nicola Tranfaglia nel suo recente e documentatissimo libro "Come nasce la Repubblica, 1943/47", per il quale la guerra fredda non comincia nel 1948, ma nel 1943, ossia con lo sbarco degli americani in Sicilia e che vede la collusione fra mafia, forze neofasciste (in primo luogo Junio Valerio Borghese) e tutti i "residui" della X Mas) che si schierano con i Servizi Segreti USA. Yalta verrà più tardi, ma già nel 43 si sapeva che il mondo era destinato ad essere diviso in due blocchi, e l'Italia "doveva" far parte del blocco occidentale. E' da allora che comincia la strategia per ostacolare le forze di sinistra, e la strage di Portella della Ginestra ne segna l'inizio."
Recentemente la vicenda è tornata alla ribalta, grazie ad un bel film di Paolo Benvenuti ("Segreti di Stato"), nel quale si parla espressamente dell'ipotesi che la strage sia stata perpetrata da molte persone (non solo dalla banda di Giuliano - che, anzi, avrebbe ordinato ai suoi di sparare in aria). Secondo questa ipotesi, a muovere (manipolandole sapientemente) le azioni del bandito furono anche reduci fascisti, in particolare militanti della Decima Mas, sostenuti da uomini dei servizi e sicuri di "alte" protezioni politiche.
Ora a fronte di tali fatti in cui morirono 11 morti, 9 adulti e 2 bambini, 27 feriti e ci aggiungiamo i successivi tentativi di golpe, o atti stragistici, tutto fu possibile ed immaginabile, anche accettare soldi per finanziare la nascita di un solido fronte di sinistra pronto a fermare il ceto reazionario e conservatore italiano sempre ben pronto e vivido a fiancheggiare tutti coloro che si frapponevano ad una rinascita socialista e popopare in Italia, anche se si trattava di finanziare soggetti appartenenti alla mafia o alla malavita, ricordo anche i vari tentati golpe borghese, gladio, licio gelli con la p2, i disordini di reggio calabria, i morti di reggio emilia .
Diverso è invece pensare che un piccolo pinco pallino del comune x o dell'ente y possa chiedere il 10% perche l'imprenditore tal dei tali possa avere l'appalto di pulizia dei locali per poi intascarsi i soldi e comperare il brillante alla moglie o all'amichetta di turno, questo è naturalmnete l'estremizzazione ultima che le faccio.
Il sistema di corruzione era arrivato a tale degenerazione che le imprese stesse ormai erano impossibilitate ad operare e lavorare, metta in fila tutte le persone con cui un'imprenditore deve poter lavorare, burocrati, funzionari amministrativi, tecnici, assessori, e via discorrendo ,capirà di quanto è possibile decuplicare un qualsiasi servizio reso alla cittadinanza.
La fretta di Craxi nel voler neutralizzare il pci di Berlinguer spingendolo nell'angolo facendo egli stesso accordi con la dc , le rammento il CAF, la necessità di realizzare visibilità anche all'interno dello stesso psi da cui era partito come figura marginale , fu definito segretario tampone per i litigi interni , lo spinse a cercare consenso facile ed immediato e per fare questo aveva bisogno di crescere elettoralmente, lo cercò ovunque e non sempre seppe probabilmente selezionare gli uomini giusti a cui affidare le redini del potere e della res pubblica.
maria