Non c'è una strategia, solo propaganda senza nessuna riflessione sulle conseguenze delle scelte.
Per la prossima figuraccia internazionale, forse basta attendere 24 ore. Domani comincia il famoso salone del design e gli ospiti da tutto il mondo potrebbero trovare ad accoglierli una città in stato d'assedio per la festa scudetto dei tifosi interisti.
Se ci giochiamo l'Expo, per questa città agonizzante sarebbe il colpo di grazia. Qualcuno ci ha pensato ?
Il centro-destra ottiene un buon risultato mediatico: penso alle ronde padane che con 20 persone sono passate su tutti i media.
E' la vecchia strategia di trovare un nemico su cui scaricare le responsabilità di chi ha governato sinora la città, creando situazioni di disagio che si sono incancrenite.
C'è in + uno scontro interno alla maggioranza su chi deve guidare questo malcontento, in aggiunta alla solita latitanza della sinistra, in mancanza della quale su questi temi sta facendo capolino la destra estrema di Forza Nuova.
In questo quadro, l'Expo è l'ultimo dei pensieri di chi dovrebbe governare, ma non può nemmeno divenire la coperta di Linus di chi dovrebbe fare opposizione e suggerire strategie di governance sui temi caldi milanesi.
cibo per tutti? rappresentato dalla Moratti che lancia caramelle a bambini namibiani da un suv, per caso? nannaaaa non fateci incacchiare tutti, altro che "i cinesi"...
Carolina
non sono cosi' sicuro che non ci sia una strategia.
gia' la moratti si era distinta nel tentativo di propagandare il creazionismo nelle scuole, ora cerca di creare piu' tensioni etniche possibili per evidente tornaconto elettorale.
a me pare possibile una precisa strategia volta a "americanizzare" il conflitto sociale nei modi piu' opportuni per il potere.
e potrebbe funzionare. ovviamente a discapito della vivibilita' della citta', ma di questo la moratti e soci non si preoccupano di certo.
domenica scorsa a venezia parlavo dei fatti di via paolo sarpi con un amico. mentre parlavamo incrociamo un gruppo di signore (sui 59) di milano che parlavano della stessa cosa, una di loro era della zona.
la sua opinione era positiva: così facendo (mettendo sotto pressione i cinesi, e costringerli a spostarsi) il valore delle case sarebbe raddoppiato. lei era contenta e lo diceva alle altre.
Sono ben di più gli "eventi sintomo di tensione" dalla manifestazione della moratti.
Scritte contro la libreria Gay, minacce a consigliere milanese di PRC, attentato alla non ancora inaugurata Skin House Cuore Nero, giornata di presidi e tensioni in zona cimitero musocco tra skin e centri sociali, attentato al centro culturale islamico, ecc.
Il tutto nella indifferenza, casuale o voluta, dei governanti di Milano, nella non percezione da parte dei governanti di Roma che la milano da bere è in realtà sull'orlo di una crisi sociale,
affacciata al baratro delle tensioni e della violenza.
E la paura c'è.
x me Milano risente dei malesseri di tutte le grandi metropoli occidentali, ne piu ne meno, non vedo questo grave problema, onestamente, o meglio, non piu che non a Bologna o Napoli ad es.poi che le manifestazioni anticriminalita della Moratti con il centrodestra siano puramente strumentali contro il Governo ci arriva pure mio nonno..
Si sente sempre dire che qualcuno a sinistra se ne lava le mani e il tema "sicurezza" viene snobbato. Ebbene personalmente ritengo invece che questo tema vada affrontato seriamente ma che si deve dividere e secernere dal tema immigrazione. Spesso si accostano i due temi dimenticando invece tutta la parte attiva degli immigrati provenienti da ogni parte del pianeta che regolarmente lavorano rispettano le regole del vivere comune, ma non dimenticano le tradizioni e la loro storia. Ci sono nelle periferie evidenti zone "d'ombra". Ma ritengo che sia il dialogo con queste comunità l'unica soluzione possibile per una vera integrazione. Ha ragione Davide in questo
tonii, io sono più che sicuro della presenza di una strategia. la differenza è che la moratti si muove con molta più intelligenza che albertini.
e la città svanisce.