Dopo questo profondo contributo di Bidussa non posso che rimanere in attesa di un acido, ironico, sconveniente, disarmante commento di Biraghi, lo scompaginatore.
Io trovo l'intervento molto ma molto astratto.
Se questo e' il contributo delle nuove leve del nuovo partito...
Un intervento utopico, astratto, idealista, per il "bene", ma che non fa i conti con una cosa concreta: GLI UOMINI NON SONO TUTTI BUONI E APERTI.
Il che non ci impedisce di tendere al bene ipotizzato da Bidussa, ma con gli occhi bene aperti, non bisogna avere "pregiudizi", ma bisogna essere intransigenti con i nostri valori nei "postgiudizi".
Beppe, detto e fatto. vedo che hai un account provinciale, quindi resto su un tema che immagino sia caro a te quanto a me.
Se la masnada di arruffoni, incolti, incapaci che abbiamo (prima plurale d'obbligo, condivido la responsabilità di aver mandato Penati e i suoi beneficati ad arricchirsi a palazzo Isimbardi) fatto vincere alle provinciali avesse solo un briciolo del cervello di David - da cui spesso dissento, ma che ascolto sempre a bocca aperta per l'ammirazione - oggi forse non mi toccherebbe essere acido, ironico, sconveniente eccetera.
Sono comunque felice che i maggiorenti veri della politica, a differenza delle inette mezze calzette locali, riconoscano le persone di valore come Bidussa e Ivan e diano loro spazio. Da qui a togliersi dalle palle Penati, Maggi, Matteucci, Terlizzi, Vimercati e compagnia ce ne corre, ma sono comunque bei segnali.
Può andare?
Qualcuno mi dice che provvedimenti di sinistra hanno proposto i DS da un anno a questa parte? Il matrimonio con la margherita non può che spostare ulteriormente l'asse verso posizioni distanti dalle esigenze dei lavoratori, precari e non.
Credo che questo sia il momento giusto per tutti gli elettori che vorrebbero una politica di sinistra di rivolgersi altrove.
Io guarderei con interesse la proposta del PdCI di creare una federazione a sinistra assieme a rifondazione e verdi.
Qualche retroscena.L'intervento di David era previsto per le 10.30 di sabato. E' slittato di un paio d'ore, cosi molta più gente ha potuto ascoltarlo. Non è facilissimo, in un contesto come quello, con centinaia di persone ansiose di ascoltare i propri leader, proporre una riflessione come quella. Molti infatti si sono distratti, ma si sono anche pentiti quando Fassino,che certo non può considerarsi una mezza calzetta, nelle sue conclusioni, ha citato Bidussa 3 volte, sapendo che "assomigliare al proprio tempo, più che ai nostri padri" è alla base dell'idea ambiziosa del partito nuovo. Non sempre, ma se ogni tanto noi nani ce ne stessimo tranquilli sulle spalle di giganti come Bidussa e li ascoltassimo, faremmo una cosa intelligente.
David ha fatto un ottimo intervento. Stimolante e non scontato, come sempre.Che non concede nulla e fa pensare.
Avere persone come lui "dentro" la sfida del PD non ci può far che bene.
Il punto è che "il partito che verrà", giusto per parafrasare il mio amico maran, dovrà fare di contributi come i suoi - o per altri versi come quello di Scalfarotto - non un'occasione da giornata congressuale ma semmai un ingrediente permanente.
Fino ad oggi a livello nazionale e locale ci siamo riusciti poco. E credo che la riuscita della scommessa del PD starà non solo ma certamente anche in questo. Nella capacità di offrire opportunità e - perchè no? - anche responsabilità (di direzione politica) a persone come David e Ivan.
a me sembra, onestamente, l'intervento di una persona competente, ma molto astratto e privo di un asse portante sintattico.
alcune espressioni sono troppo tecniche, al normale uditore si deve dare qualche dritta per capire, il dualismo diaspora/esilio è la storia degli Ebrei, ma dillo all'uditorio, mica tutti lo capiscono. li fai perdere in un ragionamento di cui non capiscono il senso logico. e non è affatto chiaro il nesso di questa storia, anche se ci può essere, con quella del PCI, perciò se si propone un paragone del genere si deve anche essere assai convincenti nel fornire una spiegazione stringente. e infine: diasporici vorrà mica dire che attraversiamo ogni forma partito anche se non ci piace tendendo a qualcosa che non c'è ma ci sarà? errore blu, dov'è la logica qui? la maggior parte dei militanti è stanziale, si identifica con la sua casa, non con la diaspora. il PCI era il comunismo, il comunismo era la chiesa, la casa, il fine e il mezzo, qui che cosa proponiamo? non è chiaro. ditemi un po' chi è capace di non identificarsi con la propria casa e tendere a un dopo che fatica a intravedere. se glielo spiegano così bene poi, poveri noi. per te può essere naturale, ma per la massa? non lo credo affatto. in molti vedendosi in una casa che non gli piace si sentiranno sempre più turbati e forse abbruttiti.