qui giace OneMoreBlog2.31
«Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare» (Francesco Guccini)
luoghi:
HP OMB 2.31 |
HP OMB 4.x |
archivio mensile |
archivio sezioni |
Alberto Biraghi
La patata del Meazza
La sonora bocciatura con cui Cardiff ha restituito al mittente la candidatura italiana per gli Europei di calcio del 2012, riconsegna a Milano una patata in via di ebollizione. Si tratta della cessione dello Stadio Meazza al consorzio costituito tra Milan e Inter, cessione non ancora affrontata dalla Giunta Moratti in attesa del responso gallese. La potenziale calorosità della patata è imputabile al fatto che le ultime elezioni municipali hanno consegnato alla città un intreccio diffuso tra squadre politiche e calcistiche: il Sindaco è figlia politica del proprietario del Milan e cognata del proprietario dell’Inter (la cui moglie - per inciso di costume – si oppone al Sindaco in Consiglio comunale). Dal punto di vista formale vi sarà ovviamente il disimpegno di tutti costoro nel processo decisionale, ma non può non sfuggire la delicatezza del crocevia.
Per inciso, pochi giorni prima dell’elezione di Letizia Moratti il Consiglio comunale non se la sentì di concedere il numero legale per una delibera di cessione al consorzio rossonerazzurro che avrebbe fatto entrare nelle casse della città – al netto di tutte le varie voci – una cifra inferiore ai 20 milioni di Euro, per un’operazione che comprendeva anche l’area di 7 ettari limitrofa allo stadio. Come finirà questa volta? E chi si assumerà la responsabilità della decisione?
In collaborazione con Il Riformista, proponiamo i commenti scritti da Davide Corritore per l'inserto milanese Ambrogio.