ricordo anche i tre ragazzi e una ragazza falciati ieri in provincia di ascoli piceno, trai 15 e i 18 anni, da uno di 22 anni ubriaco col furgone.
prego biraghi di cancellare immediatamente ogni commentatore che usi il cerchiobottismo in questo tipo di vicende, che è ora di smettere di chiamare incidenti (evoca la casualità).
chi va piano va sano e va lontano...sempre che non incontri un tir impazzito che viaggia contro mano...
no, non è una casualità: se uno si mette al volante completamente ubriaco, non è per nulla una casualità.
casualità e causalità sono le due facce dello stesso dilemma, l’assoluta imperfezione del disordine totale e la totale perfezione dell’ordine assoluto, non si può mai prescindere da una delle due.
Incidente mortale alle 9,20 di
questa mattina sulla Sassari-Olbia presso Berchidda, provincia di
Olbia-Tempio. Una donna di 25 anni alla guida di un'auto si e'
scontrata con un camion. Nell'impatto la giovane ha perso la vita
mentre la figlia, che viaggiava con lei, e' rimasta ferita. La bambina e' stata trasportata d'emergenza in elicottero
all'ospedale di Sassari. Sul luogo stanno ancora lavorando per
accertare le cause dell'incidente i carabinieri della stazione di
Berchidda insieme ai carabinieri del comando provinciale di Olbia.
La statale 45, da piacenza a genova, è un susseguirsi di piccole lapidi, croci, mazzetti di fiori. È la mattanza del sabato e della domenica dove al 95%, per una causa o per l’altra, le vittime sono motociclisti.
Anche qui in puglia è pieno di croci e piccoli altarini lungo le strade e persino nei paesini sono presenti...credo che il numero di incidenti sia sempre pressapoco lo stesso (elevato) da sempre, solo che da ORA (era del Ddl mastella) i giornali poubblicheranno sempre di più notizie di cronaca nera eed incidenti, dando l'impressio0ne che siano aumentati.
scusate il cinismo, ma ormai penso che assisteremo solo all'allungarsi diu questi elenchi...che sia repubblica o qulaunque altro giornale.
http://www.leggo.it/home.php
qui ce ne sono almeno 3, con tanto di commento stile "cronaca vera"
PS:
Avete notato come stiano tornando "di moda" i bimbi azzannati dai cani di grossa taglia?
Verissimo. Come anche le morti sul lavoro.
e allora?
questo è un problema immensamente più serio di vallettopoli. se così fosse, benvenuto il giornale che pubblica solo notizie di scontri mortali.
Come anche le morti sul lavoro
esatto.
e anche a questo proposito l'unica soluzione è quella radicale: proibire il lavoro
"e anche a questo proposito l'unica soluzione è quella radicale: proibire il lavoro"
E anche oggi il concetto più volgare, grezzo e imbecille è stato espresso da Davide.
ben detto, ora rimettiti l'impermeabile e torna al parco a offrire caramelle ai bambini
rota, intendevo dire che i problemi vengono fatti venire fuori solo quando fa comodo. e pro domo propria.
sui morti nel traffico sai come la penso: l'ho ribadito l'ultima volta qualche giorno fa nel thread su quella donna uccisa a milano in bici. Ne ho visto uno morirmi a pochi passi a dicembre. vado in bici dappertutto, anche fuori città, come vuoi che la veda? Ma trovo dannosa la superficialità di chi parla di ogni problema solo quando ne parla il tg4 di turno. E poi, tempo due mesi, dimentica, se il tg4 dimentica. che siano morti sul lavoro, bambini azzannati da cani, o morti investiti da auto.
Preso atto che la gente muore nei modi più disgraziati ed infami...qual'e' la domanda?
No perche' se vogliamo rimettere in discussione l'utilità della morte,vi dico subito che sono contrarissimo a qualsiasi referendum abrogativo
@rotafixia
una domanda che può sembrare una provocazione ma che invece è serissima: quanto incide la spregiudicatezza e la superficialità di certi ciclisti e motociclisti in questi incidenti?
quante volte ho imprecato verso ciclisti che procedevano con passo ondeggiante o che improvvisamente tagliano la strada, quante volte ho visto motociclisti fare sorpassi azzardatissimi e affiancarsi pericolosamente ai mezzi più grandi.
tu inviti a non fare del cerchiobottismo ma anche da parte vostra (chi si muove su due ruote) niente vittimismo.
achab, non era per te.
con notevole sprezzo del ridicolo, vedo, commentatori si esercitano in sagaci sarcasmi su eventi che non li sfiorano. nel caso dovesse succedere, non mi interesserebbe sapere il loro nuovo parere, necessariamente meno sagace e quasi certamente più oltranzista del mio, fosse mai possibile: quando l'evento si presenta, 'sti voltaires diventano tutti le pen...
claudio, nessun ciclista ha mai ucciso nessun automobilista o pedone o motociclista, investendolo. Il paragone è impari. Fasullo sul nascere. Non ha senso. Trattasi di tipico trabocchetto dialettico attuato da voi automobilisti, viziato dal vostro dar per scontato che la strada sia innanzitutto e solo a vostro uso e consumo. Su questo, mi spiace, ma sono talebano.
Ma ho visto una votla Biraghi andare in moto, è vero?
il paragone è impari perchè i mezzi su cui si muovono le due "categorie" sono impari, ma questo non vuole dire che il ciclista si può muovere a zig zag in mezzo ad una strada come gli pare! deve tenere la stessa diligenza ed attenzione che viene richiesta agli automobilisti. il fatto di essere più vulnerabili non li esonera da questo.
"Trattasi di tipico trabocchetto dialettico attuato da voi automobilisti"
personalmente non mi identifico con nessuna delle due categorie, cerco solo di analizzare la cosa senza pregiudizi.
è una grave accusa quella che vien fatta a quei sagaci commentatori, li si accusa di conformare le proprie opinioni in base al grado di coinvolgimento in quella o questa tragedia.
se è con questi criteri che mastro rotafixa forma le proprie opinioni, è un problema suo. ma non dovrebbe dare per scontato che lo facciano anche i suoi interlocutori.
In quanto impari i mezzi, non ha senso proprio il paragone. che danno può recare (AGLI ALTRI) un ciclista anche zigzagante. al massimo lo reca a se stesso. Quindi anche da questo punto di vista il confronto non regge. Un ciclista in quanto tale, dovrebbe essere preso come modello di vita, quindi andrebbe (so che sarò impopolare e facilmente bollato come idealista) maggiormente tutelato da tutti. E' come un bambino che corre in un prato. E' il futuro. Che invece non sono le automobili.
achab tu parli da solo, seguo un pensiero che hai in testa e non ne esci. corri bambino, corri.
cosa c'entra il danno???? io dicevo che in questi incidenti non si può sempre dare addosso agli automobilisti, certamente c'è anche una certe superficialità o spregiudicatezza o chiamala come vuoi da parte di chi si muove su due ruote che ne è CONCAUSA!
è così difficile????
claudio: facile concludere così.
Solo una domanda: quanti ciclisti vedi zigzagare abitaulmente? Cosa intendi per zigzagare (magari anche spostarsi al centro della carreggiata in presenza di rotaie del tram o auto in doppia fila? Quanti ciclista, infrangere il codice della stra, vedi uccidere una famiglia intera a bordo di un'auto?
Io avevo una macchina e adesso ho una moto: ho sempre cercato di andare con buon senso sia in macchina sapendo che qualche deficente mi poteva fare dei passaggi radenti tipo TopGun : solitamente cazzoncini sul cinquantino.
In moto vado con prudenza conscio che sia per cola mia sia per colpa altrui mi posso fare molto molto male.
CI sono cazzoni che svoltano all'improvviso senza guardare lo specchietto in auto, cazzoni che credono di avere un F18 Hornet invece che la moto e che il traffico non li tanga minimante.
Esistono anche cazzoni in bicicletta: io a genova non ho MAI visto un ciclista rispettare un rosso (per motivi orografici ciclisti ce ne sono molto molto pochi), avranno ragione a non voler respirare lo smog... ma se esce uno che ha il verde, che non guarda perche' e' verde e magari va un po' spigliato se stirasse un ciclista non saprei a chi dar torto: a chi guarda solo il semaforo mentre il codice richiede sempre presenza o a chi crede di essere impermeabile ai semafori.
In ogni caso da noi sono mosche bianche e quindi non mi posso pronunciare, non ho mai visto seriamente bici interagire con macchine.
CMQ la morale e' sempre quella ci sono cazzoni su 4 ruote e cazzoni su 2, e' ovvio che tra una macchina e una moto chi ci rimanga peggio sia una moto quindi l'alto numero di moto incidentate non prova nulla se non che sono piu' fragili delle macchine.
Poi se volete fare il tifo da stadio... via... tutti in gradinata con i cori e le trombette
se qualcuno ha capito il mio ragionamento metta una semplice @, grazie.
voglio capire se sono scemo io o chi...
Diddy sei il mio idolo!
diddy, ciò non toglie che se ci fossero solo cazzoni su 2 ruote (e senza motore), non ci sarebbero morti. Quindi non ha senso fare le pulci per le infrazioni eventuali di un cilista e non vedere la trave nell'occhio di un automobilista, che se infrange, 9 volte su 10 può uccidere. Poi, se volete far finta di essere "ragionevoli" , fate pure.
il ciclista non è il futuro, nè le automobili sono il passato, nè viceversa.
esistono mezzi di trasporto più adatti in determinati ambiti, altri più adatti in altri.
il problema è che l'automobile è diventata il mezzo di trasporto per eccellenza anche laddove è più d'intralcio che d'utilità.
guarda achab che si sta dicendo che chi si muove su due ruote deve stare comunque doppiamente attento per la propria di incolumità, non per quella di altri.
achab io vivo in aperta campagna e non ti dico quanti insulti mi escono di bocca quando vedo le orde di cittadini che si muovono dalla città verso la campagna nel week-end con i loro jeepponi e mi sfrecciano a 200km/h in paese dove la gente si muove a piedi o in bicicletta. loro che fanno gli amanti del vivere sano e del mangiare genuino.... non li sopporto, ma so che non rappresentano la totalità degli automobilisti.
@Achab: se mio nonno avesse le ruote sarebbe una cariola.
La sicurezza stradale non è un argomento facile, che si possa esaurire in 4 battute su un blog.
Però in Italia:
1) L'educazione stradale si limita ad un elenco di regoline, che senza il buon senso e il rispetto degli utenti più deboli non servono a nulla. Inoltre è molto faziosa ed ideologica; è spesso finanziata dalla FIAT e/o dalle industrie motociclistiche. Si dà così per scontato, e lo si comunica "molto bene" a bambini e ragazzi, che dovranno passare dalla bicicletta (o dall'auto di papà e mammà) al motorino, e poi all'auto.
Salvo rari tentativi di qualche associazione, non esiste assolutamente una "educazione alla mobilità", che prospetti l'esistenza dei mezzi pubblici, della bicicletta, dell'andar a piedi, non dico come alternativa totale (per carità, altrimenti, mi direte, sarebbe altrettanto ideologica) ma perlomeno come scelta conveniente a livello individuale, sociale, ambientale, ecc. ecc.
2)Della repressione dei crimini stradali poi non ne parliamo. O è assurda (autovelox tanto per tirar su soldi, senza una logica di vera politica della sicurezza) o non c'è, non esiste (gente che guida ubriaca, gente che corre e ammazza, e ti chiedi dove cacchio sta la polizia?)
Non si capisce cioè perchè per il terrorismo, che ha fatto molto meno morti, si schierino eserciti e risorse ingenti, mentre per la sicurezza stradale e la repressione dei reati stradali si sia ancora alle "briciole".
3)La moderazione del traffico (traffing calming nei Paesi Anglosassoni), ormai attuata in mezza Europa con restringimento delle carreggiate, dossi, isole pedonali in mezzo alle carreggiate e altre tecniche più o meno raffinate, quasi non esiste. Anzi se qualche Comune ci prova le popolazioni si ribellano, gli automobilisti abituati a correre come pazzi si schiantano contro le isole pedonali (va bè, tanto meglio dirà qualcuno, però è tragico che in Europa CAPISCONO che devono rallentare e qui invece si schiantano), i commercianti si incazzano, ecc. ecc.
In Svizzera il Governo premia le Amministrazioni Comunali che prendono questi provvedimenti, qui invece vengono boicottate da norme attuative del codice stradale antidiluviane!!
E poi, per favore, risparmiateci la "scazzottata" tra ciclisti, motociclisti, automobilisti tra chi si comporta male o bene.
Dovrebbe esser chiaro che gli imbecilli sono assolutamente trasversali ad ogni categoria. Se un ciclista zig-zaga senza motivo in mezzo alla strada è poi un doppio imbecille, perchè mette a repentaglio soprattutto la SUA stessa vita.
Ma spesso così non è. E' solo una percezione dell'automobilista che non è mai andato in bicicletta. Il problema, e da ciclista lo vivo spesso, è che per un buon 50% degli automobilisti se non te stai a raso sulla tua estrema destra per lui sei comunque un "pericolo" ed un fastidio; come se nel lato destro della strada non ci fossero vetri e bottiglie rotte, non ci fossero tombini, buche, ecc. ecc. E se, per una manovra difficile, per qualche problema, che capita, sei in mezzo alla strada con la bici e li fai fermare un attimo, apriti cielo, come si incazzano, tentano anche di ammazzarti!!! Come se la strada fosse ormai SOLO dell'automobile. Ma perchè?
C'è una mentalità del tutto "filo automobilista" che è prevaricante, dittatoriale, anti ecologica. anti democratica: "se sei più debole fuori dalle palle". Ecco io QUESTI automobilisti medioevali li combatto (e combatto soprattutto i politici che li rappresentano).
Premesso questo, per fugare equivoci, però non credo neppure ad una difesa ad oltranza della categoria ciclisti; cioè seppur oggi deve acquisire una marea di diritti negati, ciò non toglie che deve essere educata e civile sulla strada, come richiesto a tutti gli altri.
A me, che ho lavorato nel settore assicurativo agli incidenti stradali, è abbastanza chiaro che esiste una gerarchia di pericolosità ma anche che il ciclista, indirettamente, può uccidere un automobilista; chiaro, più spesso i ciclisti sono vittime, però è successo, raramente ma è successo, che automobili sono uscite fuori strada per evitare ciclisti che facevano manovre assolutamente vietate (tipo non rispettare uno Stop) e ci è scappato anche l'automobilista ferito grave (e la rovina economica del ciclista non assicurato).
Inoltre, e non cesserò mai di ripeterlo, l'educazione stradale è importante anche per la convivenza tra ciclisti stessi e con i pedoni. Sulle ciclisticamente trafficatissime ciclabili della Danimarca o dell'Olanda o si rispettano le regole, o i ciclisti si scontrano gli uni con gli altri ... non ci son santi!!
Credo che sul rispetto delle regole stradali non si debba transigere; è piuttosto da mettere in discussione quali di queste regole siano giuste, dal momento che fino ad oggi sono stati chiamati solo gli automobilisti a scriverle.
interessanti considerazioni sugli incidenti motociclistici, dal coordinamento motociclisti lombardia, in risposta all'articolo di Varesenews "Chi sbaglia paghi", a questo url:
http://cm.bbk.org/forum/viewtopic.php?p=101#101
Incidente mortale questa mattina
sulla strada statale 99 Altamura-Matera, in territorio pugliese. Una
donna di 39 anni di Irsina (Matera), Dina Murlo, ha perso la vita
nello scontro tra la sua utilitaria e un camion che viaggiava in
direzione opposta e che avrebbe invaso l'altra corsia. Per la donna e'
stato vano il tentativo dei medici del 118 di salvarle la vita. E'
morta in ospedale dove e' stata portata in ambulanza in condizioni
disperate. Sul sinistro sono in corso accertamenti da parte dei
carabinieri che stanno ricostruendo la dinamica.
Ha perso il controllo dello
scooter, ha travolto una staccionata ed ha battuto la testa contro un
ulivo, morendo sul colpo. E' morto cosi', intorno alle 2 della scorsa
notte a Sesto Fiorentino (Firenze), un uomo di 42 anni. Il suo corpo,
pero', e' stato ritrovato solo alle 7 di stamani, quando alcuni
automobilisti hanno notato, in via Castiglioni, il corpo dell'uomo e
lo scooter in un campo adiacente alla strada. E' stato avvertito
immediatamente il 118. La salma e' stata portata all'istituto di
medicina legale, dove verra' eseguito l'esame autoptico.
Dopo qualche ora di ricovero nell'ospedale di Ascoli Piceno per le ferite riportate, M.A., 22 anni, di origine Rom*, subito fermato dai Carabinieri, e' stato portato nel carcere di Marino del Tronto (Ap) con l'accusa di omicidio colposo per aver investito la notte scorsa cinque giovani che erano a bordo di tre scooter ad Appignano del Tronto (Ap), di cui quattro sono morti dopo lo scontro con il furgone guidato dal giovane. Il 22 enne ha invaso con il mezzo l'altra corsia e ha travolto i motorini. Il giovane era ubriaco e andava ad alta velocita'. I giovani morti, tre ragazzi e una ragazza, avevano un'eta' compresa fra i 15 e i 19 anni. Nell'incidente e' rimasto ferito un quinto ragazzo, che guarira' in 30 giorni.
*probabilmente solo per questo motivo costui sconterà due o tre anni di carcere per questa strage. segnalo che oggi la cassazione ha dovuto confermare la libertà condizionale per la balzerani, rigettando il ricorso della procura. domani sui giornali vedrete alcuni sapientoni sottolineare lo strazio delle famiglie delle vittime del terrorismo anni '70, e che i tempi non sono ancora maturi per una riconciliazione nazionale eccetera eccetera.
mentre da due generazioni almeno stiamo uccidendo parte della popolazione in nome di un modello di spostamento personale largamente inutile. di queste stragi, e delle loro irrilevanti conseguenze a carico di chi le commette, non si ha né nozione né coscienza piena.
come risulta del tutto evidente da alcuni commentatori sagaci di questo blog, per lo meno oggi. spero che costoro, al dilà delle possibili antipatie per chi avversa le loro tesi (che io definisco cazzate), riescano prima o poi a riconoscere che gli "incidenti" sono una realtà quotidiana, inarrestata, costante, non percepita nella sua enormità e largamente rimossa dalla coscienza sociale. la mia opinione è che la causa prima di questa strage a rate quotidiane sia il non avere ben chiaro l'impatto sociale di scelte individuali, anzi di non averlo chiaro affatto. quest'assenza di chiarezza risuona evidente in alcuni dei commenti di cui qualcuno, qui, è portatore pensando di sviluppare un pensiero proprio, in realtà ripetendo come una scimmietta ammaestrata la tiritera imposta dal sistema economico itagliano e occidentale, basato su molte cose tra cui l'automobile come strumento di liberazione personale.
io personalmente combatto questo aspetto mefitico della civiltà occidentale. altri aspetti sono a disposizione degli umani liberi di mente per essere combattuti e modificati, in nome di una migliore esistenza e di una vera e non fittizia libertà.
le tue tesi (che io definisco immense cazzate) tengono conto solo della tua dimensione personale, che, come ti è stato fatto notare più volte, si ferma ai confini del grande raccordo anulare.
fuori c'è un mondo, evidentemente a te sconosciuto, in cui le scelte individuali devono fare i conti con situazioni alquanto diverse dalla tua.
come, che dici? non è così? e vabbè, allora continua a sparare cazzate. sei qui per questo, no?
naturalmente non è così, davide. non mi importa molto elencare e dibattere sul perché e percome con te, ché sei ostile con uno sconosciuto come me. non ho intenzione di affaticarmi su questo punto. hai ragione tu, altrettanto sconosciuto e incontrato su questo blog.
proseguirò a dire le mie cose, malgrado le tue affascinanti idee. i morti sono per strada e non saranno certo i sapientissimi saputelli ad evitare che la tendenza si interrompa.
da ciclista per piacere e per scelta, e talvolta automobilista per necessità, devo ammettere che di quanodo in quando sono io a tenere comportamenti pericolosi, e che in questi casi rischio solo per colpa mia.
non so chi possa negare di essersi mai trovato in questa situazione almeno una volta, per spacconeria, per distrazione, per stanchezza, perché si usa un mezzo di trasporto come valvola di sfogo.
ma questo fa parte della nevrosi della circolazione: se esco nel traffico, che sia in bici o in auto o a piedi, accetto una serie di rischi: posso farmi male, posso fare male a qualcun'altro, posso avere un litigio anche acceso, e non sai mai come reagirà il pirla con cui sei stato così pirla da iniziare a litigare. se uso l'auto, so anche che consumo risorse non rinnovabili e che aggredisco la mia nicchia ecologica.
quando esco, accetto questi rischi, e sfido la morte. certo, è un rischio calcolato, posso usare degli accorgimenti per ridurlo, ho dei vantaggi in cambio, ma sempre rischio di morte (o di invalidità permanente) è.
e nel momento in cui sei conscio che per il solo fatto di essere sulla strada stai rischiando la vita, ogni tanto la razionalità può fare difetto, e capita di prendere rischi più grossi del necessario.
è lo stesso processo che porta a fumare pur conoscendo gli effetti del tabacco sulla salute.
fatto salvo il pippone filosofico sopra, resta vero quello che è già stato detto:
il tasso di rischio così alto è dovuto ad un modello di trasporto fallimentare e fallito, che viene perseguito per incapacità e perché porta vantaggi materiali e potere a pochi.
questo modello di trasporto, come anche il modello di produzione industriale, è evidentemente basato sull'accettazione degli incidenti come di un danno inevitabile. alla faccia del rispetto della vita umana!
e soprattutto, dietro a questo c'è un meccanismo economico perverso in cui molti costi sono occultati. un incidente del traffico o sul lavoro comporta anche danni economici, assicurazioni, interventi di emergenza, invalidità permanenti, perdite di produttività. e altrettanto dicasi per l'inquinamento, la pessima efficenza del sistema di trasporto nel suo complesso, la sottrazione e la perdita di vivibilità dello spazio urbano.
tutti questi costi non sono ricaricati su chi sceglie di usare l'automobile, ne su chi la produce o chi le fornisce servizi, quindi le scelte perniciose di alcuni ricadono su tutti indistintamente, e così la mano invisibile possono ficcarsela serenamente tutta quanta dove non batte il sole.
il ciclista o il pedone che compie un'imprudenza mette a rischio prima di tutto se stesso, l'automobilista spesso mette a rischio anche tanta altra gente innocente.
maggiore è il potere di cui si dispone, misurato in tonnellate per km/h, maggiore è la responsabilità a cui si è chiamati.
evidentemente sono molti che perdono totalmente di vista al responsabilità che portano, chi per un momento ogni tanto e chi sistematicamente.
e forse è questa la cosa più preoccupante.
Non si può fare di tutta l'erba un fascio, come si suol dire.
Ma le follie che ho visto fare a scooteristi e motociclisti sono infinite, mi spiace doverlo dire.
Di tutte le età poi, ormai non c'è più differenza tra 18enni o maturi signori o signore.
Complice anche la meccanica di questi nuovi motorini, che hanno un'accelerazione che alcune auto se la sognano proprio.
I semafori sembrano non essere mai rossi, il sorpasso a destra fa salire l'adrenalina, andare contro mano sembra un divertimento, ed il moto perpetuo (nel senso che gli Stop non esistono) pure.
E motociclisti e scooteristi sembrano essere tutti dimentichi del fatto che, al primo impatto, l'auto ci può rimediare una botta, sì, ma loro cadono in terra ed è facile farsi male, poco o tanto.
Però a quanto pare la libidine di correre e zigzagare con le due ruote fa perdere la memoria e rende incoscienti, non tutti ovviamente, ma molti sì !
tanto per cominciare la balzerani e tutta l'accolita di tagliagole suoi amici non dovrebbero piu vedere la luce del sole, ma meraviglia delle meraviglie con questo governo alcuni di loro siedono anche in parlamento.come sarà?
è uno schifo assoluto
comunque non si puo generalizzare, ogni incidente ha la sua casualita e le sue colpe.
comunque sono troppi gli automobilisti sbadati che non si curano delle 2 ruote e che sono presi a dir cazzate al cellulare.
la meta parla al cell. mentre guida.
si ma da qui a fare della propria vita una battaglia contro gli automobilisti ce ne vuole...certamente molti autbomobilisti sono dei cazzoni, molti sono sovrappensiero quando guidano, alcuni stanno al cellulare (senza l'auricolare!)...ma forse la colpa maggiore non è di chi ha concepito una rete stradale che per la stragrande maggior parte non tiene conto delle due ruote? non è la scarsità di piste ciclabili che rende più facile che accadano certi incidenti? allora secondo me la battaglia va fatta affinchè in Italia venga adeguatamente sistemata una rete stradale concepita solo in funzione dei mezzi a 4 ruote, non ua battaglia contro il generico "nemico" automobilista.
Buona l'ultima di Claudio.
Auto e bici hanno esigenze diverse e se li si costringe a frequentare gli stessi luogi (la strada) è inevitabile che accadano incidenti.
Ma le auto non si possono debellare (non tutti abitano in centro a Milano o Roma dove ci si può spostare con i mezzi pubblici) e chi ha la peggio sono solitamente i ciclisti.
Credo invece che un'ottima soluzione sarebbe di realizzare persorsi protetti per i ciclisti in città come fuori.
Si eviterebbero tanti problemi.
Mia moglie, che potrebbe andare al lavoro in bicicletta (5/6 Km da casa) ha dovuto rinunciare dopo qualche tentativo.
Troppi rischi!!!
Buona anche la tua _Arghy ma ti assicuro che per tutta Roma non ci si sposta bene con gli autobus, anzi!! Preferiamo usare l'auto (o lo scooter) sia per le distanze che dividono casa-lavoro-famiglia, sia perchè i bus fanno schifo (in alcuni quartieri) e passano quando gli pare. E poi perchè i parcheggi di scambio ai capolinea o le stazioni metro non ci sono e a volte sono a Pagamento "forzato" (abusivi) e se devo rischiare di pagare fino a 8euro al giorno o rischiare dispetti dagli abusivi allora mi sposto comodamente in auto visto tutti i soldi che si spendono per averla (bolli assicurazioni manutenzioni).. Poi però è vero i cazzoni ci sono purtroppo.. Ma una delle ultime che ho visto:
domenica scorsa mentre entravo in corsia di accelerazione della tangenziale est (accesso SOLO ai > 50cc) c'era un ciclista con a seguito una bambina con la sua bici rosa(+ o - 7 anni)che tranquillamente passeggiavano.. A parte che cazzo ci fai sulla tangenziale con tanti parchi che ce stanno per roma, ma poi ci porti una bambina? Senza caschetto così.. Vi giuro sarei scesa a corcarlo di botte st'imbecille!! Non vi dico le auto e gli scooter trovarseli davanti alla discesa delle rampe d entrata le frenate che facevano.. C'aveva pure da litigare sto cojone...