"
Erano trent'anni che non prendevo un celere!!!" - dice fiero un anziano di circa 70 anni. Prontamente la ragazza con gli occhiali sedutagli accanto controbatte:"
e non è cambiato nuLLLLLa!".
Ma cosa dice signorina, come non è cambiato nulla? replico,
io, strabiliata. Ma non vede quali prodigi della tecnologia ci circondano!!!???
Alle fermate abbiamo il sistema Simon: è quel pannello nero con le scritte arancioni che lampeggiano. Forse lei è epilettica e non lo guarda onde evitare una crisi, ma serve per indicare ai viaggiatori tra quanti minuti arriverà un autobus. Bello, preciso e da un design decisamente futurista e accattivante, forse Giugiaro? Luzzati no di certo, lui lo avrebbe senz'altro decorato con spirali, palline, piedi e mani. Quando segna che al 19 mancano 2', tutti sul marciapiedi pronti a scattare. Sono istanti caratterizzati da estrema tensione. Intanto un cane piscia sul palo e poi fa la cacca più in là.
Pronti, ai posti,
VIA!
Il più veloce si aggiudica un posto a sedere e gli altri che sbuffino pure, chi tardi arriva male alloggia.
Ma, signorina, vogliamo parlare dei bus? Ci sono quelli che volano, i Volabus Airport Shuttle, che sono così veloci, così tanto veloci, che a volte non si fermano neanche alle fermate strappandoti il braccio allungato per richiamare l'attenzione dell'autista, ci sono quegli elettrici che invece sono lenti e si fermano anche fuori dalle fermate e poi abbiamo quelli esteticamente belli, ma proprio belli dalla struttura aerodinamica che ti danno proprio quel senso di velocità in sicurezza che spesso manca nei mezzi di trasporto e sono gli Imperial Star Destroyer di Star wars.
Sono divisi in due tronconi da una specie di fisarmonica circolare, riparata da una barriera ricoperta da alcuni cuscini morbidosi su cui ci poggi il culo. E' finita l'era del pizzicotto per chi si appoggiava quando non era protetta dall'apparato di gommapiuma, ah, che bei tempi.
La parte posteriore è ampia, ci sono pochi posti a sedere e disposti con un criterio geniale. I miei preferiti sono gli ultimi tre, quelli rivolti verso la strada. Sembra di stare al cinema. Che meraviglia! vedi tutta la città, però devi stare attenta e sederti con un certo contegno quando indossi la gonna perchè come tu vedrai tuttà la città, tutta la città vedrà le tue mutandine, e scommetto che dopo una giornata di lavoro ce le hai pure sgommate. La parte anteriore è quella che mi piace di meno, è quella per le ammucchiate, sedili da due a tre passeggeri disposti in due file e separati da un corridoio stretto, io non ci vado mai, sono timida e non ho una particolare simpatia verso i maniaci dalla mano necrotica. Infine la voce, la cosa più utile, la voce femminile robotica che ti preavvisa delle fermate. Io la A-DOROOO perchè invece di pronunciare Principe Effe Esse, dice Principeeeesse.
Ok, lei mi dirà che non è la voce di Luca Ward ed è inutile che ne parli con tanta eccitazione, ma a me la vocina piace!!! Ops, ma la prossima è la mia fermata, mi appresto ad avvicnarmi alla discesa. E' stato un piacere signorina, spero di averle fatto cambiare idea sui celeri e mi scusi se mi sono dilungata troppo. Stop.
Scusi? scende?
«Segretaria trentenne che un giorno, morendo di noia, decise di aprire un blog ed ebbe un insperato successo. Oggi si annoia lo stesso, ma un po' meno». Grazia si descrive così. Ci è sempre piaciuto tanto leggere il suo blog, così le abbiamo chiesto di entrare in casa OMB. Ha accettato, quindi le diamo il benvenuto in famiglia. Enjoy! -- alberto biraghi