si portano avanti col lavoro... e sicuramente non sanno ancora della nuova "legge" mastella.
alla rai è cambiato solo il direttore del tiggiuno ( che non è un estremista, anzi...anche se mimun è inimitabile). per il resto è tutto come prima.
sicuramente nel rapporto dell'anno prossimo, con la legge mastella, passeremo da 'free' a 'not free'.
altrimenti è una barzelletta.
l'italia è riuscita a ridicolizzare persino la freedom house.
Bho... io ho ben altro concetto di liberta'.
Libera? HAHAHAHAHA!
Gia', poi pero' se il governo Prodi cade fra 6 mesi, si ritorna alle elezioni e se Berlusconi rivince, si torna a semiliberi.
Che cosa cazzo aspetta Gentiloni a fare la legge?
Fate come me: scrivetegli!!!
paolo.gentiloni@comunicazioni.it
È un'ironia del destino che Freedom House ci abbia promossi proprio adesso, quando è appena passata al senato la proposta di legge più liberticida della storia repubblicana.
Chiedo venia, volevo dire alla Camera, non al Senato.
Ho appena consultato Map of Press Freedom 2006 sul sito di Freedomhouse, lo status dell'Italia risulta ancora Partly free. Lo segnalo peraltro anche nel mio sito, per il sollazzo degli stranieri.
Mi sentivo in fatto un po' strana...credevo fosse la primavera e l'aria frizzantina... Invece è perchè ora vivo in un Paese dotato di StampaLibera! Bello. Che sensazione di benessere...
Sempre il solito Berlusconi On/ Berlusconi Off. E sempre il solito sguardo in superficie.
E sempre il solito sguardo in superficie.
La merda, di solito, si trova lì. Sai, galleggiando...
TFM, può piacere o no, rimane il fatto che per la stampa internazionale (compresa quella delle destra liberale statunitense, e.g. Wall Street Journal) il conflitto di interessi di Mr. B è semplicemente inimmaginabile. In una democrazia che si rispetti situazioni del genere non possono, non devono succedere. Lo status di "partly free" ce lo meritiamo, così come lo status di italiuccia delle banane.
Ho letto il rapporto di Freedom House. C'è scritto che mentre prima Berlusconi controllava RAI, in quanto primo ministro, e Mediaset, in quanto proprietario, la stampa non era libera.
Ora che invece la RAI la controlla un altro primo ministro, la stampa è libera.