un vero colabrodo...
conosco Barbieri da quando eravamo bambini. Ed è una persona appassionata, competente e piena di difetti (che a molti risultano insopportabili), dal narcisismo a un certo "aziendalismo" (di mestiere era un manager, prima di tornare a "fare politica" fulminato sulla via delle speranze del 1993).
A Napoli, da assessore alle risorse strategiche dopo il 93, ha promosso cose innovative, e molto discusse, comprese varie privatizzazioni.
Insomma, non ve frega nulla della persona, lo so, ma è per dire che se se ne va anche lui -- che certo non è definibile come uno di sinistra "radicale" -- non si capisce chi ci resta dentro il Pd.
O forse si capisce, ma diventa proprio difficile da buttare giù
Daniela, se mi dici che è una brava persona ti credo sulla parola, ma questo non fa che aumentare il mio smarrimento in questa fase.
Sintetizzo: il PD, male che vada, sarà il primo partito italiano (28% secondo repubblica); tutte le altre forze di sinistra, se si unissero (e non ci credo manco se lo vedo) non arriverebbero alla metà dei suoi voti.
E allora. E' meglio lasciare il più grande partito italiano in mano a Rutelli e Fassino, andando a creare inutili gruppuscoli, o è preferibile (per l'Italia) rimanerci, in questo benedetto PD e cercare di orientarlo a sinistra (che poi per andarsene sbattendo la porta c'è sempre tempo)?
Pino, capisco quello che dici. Ma c'è una impressionante quantità di segnali che converge verso l'ipotesi della indigeribilità del pd.
Io vorrei poter - non dico di nuovo militare in, ma almeno - poter votare il pd. Mi sento parte di quello che dovrebbe essere il naturale target di un pd. Però "si ferma qui" talmente tanta gente, diversa anche, ma credibile, che mi chiedo chi è che ci resta, e per fare che cosa.
Poi - detto ciò - anche io nemmeno se lo vedo ci credo che tutti gli 'altri' si riescono a unire (e poi per fare che? sono talmente diversi pure loro...) e anche a me fa "paura" un paese dove la gente come me, te e altre migliaia non sono "rappresentate"...
e non ho soluzioni, cerco di capire e sto a vedere che succede
tutte le altre forze di sinistra, se si unissero (e non ci credo manco se lo vedo) non arriverebbero alla metà dei suoi voti.
è da vedere. gli stessi sondaggi che parlano di 28% al PD, assegnano un 16% all'eventuale sinistra unita. sono sondaggi che lasciano il tempo che trovano, ma io non sottovaluterei questo dato.
sti sondaggi per il PD crescono di un punto al giorno. siamo partiti dal 23 e siamo già al 28. si riformula la domanda nel modo opportuno fintanto che si ottiene la risposta desiderata. tra una settimana daranno il PD a oltre il 31%.
no, io credo che i sondaggi dicano il vero, nel senso che l'esposizione mediatica avuta nei giorni dei congressi ds/dl ha messo il PD in una luce migliore, e parte dell'elettorato si è lasciata influenzare.
poi sotto elezioni è tutta un'altra cosa, bisogna vedere chi sarà il leader, quali sono le altre forze in campo, cosa avrà combinato il governo prodi fino a quel momento, ecc... ecc...
il problema non è chi se ne va, in genere brave persone, ma chi resta in genere politicanti