Na va a dar via i ciap!
ma come pezzotta? cosa ci fa lì? perchè dice che è una manifestazione laica ? cosa succede ? sento il mondo che cambia direzione sotto i miei piedi.aiuto.
sfilano in difesa del matrimonio civile, cioè in difesa di una cosa che nessuno attacca? buffoni
qual'e' l'ultima cosa seria che quest'uomo ha fatto a favore dei lavoratoti, a parte qualche dichiarazione di circostanza e tante uscite di pista come questa?
lavoratori: licenziamolo!
Sono "regolarmente" sposato, prima in chiesa (non cattolica) e poi in comune.
Ho quindi (forse) una famiglia "vera".
E chi cazzo se ne strafrega se "gli altri" vogliono - come io credo sia giusto - rivendicare i propri diritti? Ma in nome di quale Dio questi uomini in maxigonna nera o rossa con contorno di pizzi e merletti o peggio ancora i loro sodali e sostenitori come Savino Pezzotta si permettono di negarglieli?
Ma un poco più di Vangelo ed amore Cristiano non sarebbe meglio?
Lasciamo poi stare il fatto dell'istituzione del matrimonio come sacramento che dicono sia avvenuto quando Gesù ha trasformato l'acqua in vino!!!!!!!!!!!!!!!!! Boh!!!!!!Mah!!!!!!
il mio voto a chi fa una manifestazione a favore dell'ateismo e del politeismo.
Scusate, non c'entra niente, ma vi posto un articolo apparso su Repubblica di Genova. Per caso ne sapevate qualcosa o l'insabbiatura era stata totale?
"Prima condanna per le violenze delle forze dell'ordine contro i manifestanti: "Non furono iniziative isolate"
G8, condannato il Ministero - Missionaria picchiata, risarciti invalidità e danni morali "Ho solo ottenuto quello che attendevo da 6 anni: giustizia"
MASSIMO CALANDRI
LA PRIMA condanna nei confronti del Ministero dell?Interno per le illecite e gratuite violenze dei suoi poliziotti è arrivata nei giorni scorsi, e cioè circa sei anni dopo la vergogna del G8 genovese. Ma le parole con cui il giudice istruttore Angela Latella ha motivato la sua decisione rinfrescano la memoria.
Ricordando a tutti che quelle cariche sanguinarie,quelle teste rotte a manganellate, quei lacrimogeni sparati contro le persone inermi, non erano frutto dell?iniziativa isolata o dell'autonomo eccesso di qualche agente. Facevano invece parte di un più ampio disegno -così come le menzogne raccontate più tardi per coprire le nefandezze - , che rappresenta una delle pagine più buie nella storia della Polizia di Stato.
Il tribunale del capoluogo ligure ha dato ragione a Marina Spaccini, pediatra cinquantenne di origine triestina, pacifista che per quattro anni ha lavorato in due ospedali missionari del Kenia. Alle due del pomeriggio del 20 luglio, era il 2001, venne pestata a sangue in via Assarotti. Partecipava alla manifestazione della Rete Lilliput, era tra quelli che alzava in alto le mani dipinte di bianco urlando: "Non violenza!".
Gli agenti e i loro capi avrebbero poi raccontato che stavano dando la caccia ad un gruppo di Black Bloc, che c'era una gran confusione e qualcuno tirava contro di loro le molotov, che non era possibile distinguere tra "buoni" e "cattivi": bugie smascherate nel corso del processo, come sottolineato dal giudice. I cattivi c'erano per davvero, ed erano i poliziotti che a bastonate aprirono una vasta ferita sulla fronte della pediatra triestina. Dal momento che quegli agenti, come in buona parte degli episodi legati al vertice, non sono stati identificati, Angela Latella ha deciso di condannare il Ministero dell'Interno. La cifra che verrà pagata a Marina Spaccini non è certo clamorosa - cinquemila euro tra invalidità, danni morali ed esistenziali - , ma il punto è evidentemente un altro.
«Se risulta chiaramente che la Spaccini sia stata oggetto di un atto di violenza da parte di un appartenente alle forze di polizia - scrive il giudice - , non si può neppure porre in dubbio che non si sia trattato né di un'iniziativa isolata, di un qualche autonomo eccesso da parte di qualche agente, né di un fatale inconveniente durante una legittima operazione di polizia volta e riportare l'ordine pubblico gravemente messo in pericolo».
Perché l'intervento della polizia non fu «legittimo», è ormai abbastanza chiaro. Lo hanno confermato i testimoni e in un certo senso gli stessi poliziotti e funzionari, con le loro contraddizioni: «Gli aggressori erano diverse decine; l'ordine era di caricarli, disperderli ed arrestarli», hanno detto, interrogati. Ma poi risulta che furono arrestati solo due ragazzi (non feriti), la cui posizione fu in seguito peraltro archiviata. La pacifista era assistita dagli avvocati Alessandra Ballerini e Marco Vano. Il giudice ha sottolineato come fotografie e filmati portati in aula «siano stati illuminanti»: «Si vedono ammanettare persone vestite normalmente; più poliziotti colpire con i manganelli una persona a terra, inerme. La stessa Spaccini è una persona di cinquant'anni, di cui giustamente si sottolinea l'aspetto mite». E poi, le testimonianze come quella di una signora settantenne che parla di una «manifestazione assolutamente pacifica e allegra» e di aver quindi visto agenti «bastonare ferocemente persone con le mani alzate ed inermi come lei». Marina Spaccini ha accolto il giudizio con un sorriso: «Era semplicemente quello che attendevo da sei anni. Giustizia»."
"il mio voto a chi fa una manifestazione a favore dell'ateismo e del politeismo"
io c'ero!
l'abbiamo fatta a roma nell'anno del gggiubbileo...
ma nessuna delle organizzazioni che l'avevano indetta cerca voti o si presenta alle elezioni... ;-)
"ma nessuna delle organizzazioni che l'avevano indetta cerca voti o si presenta alle elezioni..."
peccato
non so voi, ma io ne ho le palle piene!