vabbè. è come lo spot della pubblicità progresso dove il papà che ha appena finito di predicare ai bambini la tolleranza sbrocca all'apparire del primo lavavetri per strada. peraltro poi non è uno spot. a me è capitato dando ripetizioni di tedesco a delle bambine di puntare tutto sul mitico Gotthold Ephraim Lessing con la sua parabola degli anelli, per poi crollare quando sul più bello suonavano alla porta degli Hare Khrishna. ma son cagate. insomma il razzismo non va bene e basta.
Carolina
Poverini. Poveretto.
Domanda: perchè Repubblica si presta a condurre questa indecente cagnara?
Udita con le mie orecchie una militante di rifondazione di Opera al microfono aperto di radio popolare, protestare accanitamente contro l'accampamento dei rom, che le svalutavano il suo appartamento che aveva comprato con tanti sacrifici...
la triste sorte del radical-chic:
il mito del buon selvaggio che si infrange contro il "rossi e neri tutti uguali" e ve li meritate i film di alberto sordi.
gli stronzi sono categoria trasversale, non si capisce perche' neri, slavi, froci, ebrei, zingari ed handicappati debbano essere meno stronzi di altri.
che sia la battaglia per la parita' di stronzaggine l'ultima frontiera dell'eguaglianza?
:-)) Berja :-))
Carolina
A destra monta la leggenda che ad extracomunitari e nomadi il sistema faccia particolari sconti, leggenda data per buona anche dal Poverini. Basta farsi un giro per i Tribunali penali o per i commissariati per capire che non è così..
A sinistra invece c'è reticenza sui problemi dell'immigrazione e dei nomadi. E c'è scarsa comprensione per le situazioni di disagio (Michele, ma come si fa a pretendere da qualcuno, foss'anche di Rifondazione, di essere contento se gli fanno un campo nomadi sotto casa?).
Resto in attesa di qualcuno che riconosca l'esistenza dei problemi e, molto semplicemente, si dia da fare per risolverli, senza scomodare ogni volta il razzismo (fantasma che, a furia di evocarlo, finirà per prendere nuovamente consistenza).
a quarantanove anni sono diventato un cretino. dottor Augias, mi aiuti.
non conosco l'età di Rutelli ma questo potrebbe benissimo coincidere con il suo identikit...
Stereotipo del frioschiottone, filodalemiadilibertiarutelliaveltroniaberttonitiarossoliberale
- ho studiato,
- leggo buoni libri (credo e spero),
- mi interesso di politica,
- leggo ogni giorno 2 quotidiani,
- guardo in tv Ballarò e Matrix
- voto a sinistra,
Pippo anche tu hai 49 anni?.....
"leggo buoni libri (credo e spero)"
ma cosa vuol dire questa frase ?
è terribile quel credo e spero , a chi deve rendere conto delle sue letture ?
Non so se è peggio 'sto Poverini (di nome e di fatto) o Augias che lo pubblica e nel commento, sostanzialmente, gli dà ragione...
Forse questo 49enne ha paura che il figlio intelligente dell'immigrato possa "rubare" il posto alla sua figliuola viziata dal cervello fritto il cui unico interesse è incontrare Riccardo Scamarcio o andarsene in viaggio a Londra, perchè è lì che si cresce culturalmente.
Insomma siamo di Sinistra, ma pur sempre italiani, piccolo borghesi e nepotisti!
Caro 49enne, il mio consiglio è quello di non opporre resistenza al virus, si sta diffondendo a macchia d'olio in tutto il paese. Purtroppo se il tuo organismo non ha sviluppato le adeguate difese nemmeno in questi ultimi 5 anni resistergli ti procurà solo grandi sofferenze. Lasciati infettare.
"ma mio padre e' un ragazzo tranquillo
la mattina legge molti giornali
e' convinto di avere delle idee
e suo figlio e' una nave pirata
e suo figlio e' una nave pirata"
la nostra società italiana di sinsitra o meno si era illusa di aver raggiunto un certo traguardo di benessere e di tranquillità economica, il riferimento alle buone letture, all'impegno sociale, alla pregressa tollerenza fanno apparire questo lettore come un cittadino probo e presente.
Trovarsi a vivere a fianco di persone brutalizzate dal bisogno, dalla mancanza dei riferimenti della propria etnia, religione, anche dei limiti imposti loro nei paesi d'origine crea disorientamento, loro sono i brutti e cattivi, io ho dimenticato la povertà ma devo prendere i mezzi pubblici, devo fare le code, non ho salette vip in aereoporto o stazione perciò devo condividere il mio spazio con il morto di fame che è stravaccato sulla panchina di turno, che sputa, insulta , strattona, ecco cosa sembra sentire affiorare dalla lettura di questa lettera.
Se ascoltate la reprimenda di ricca a sgarbi gli urla dietro voi andate in alberghi a 5 stelle grazie a noi italiani che siamo costretti a subirvi.
In realtà più che razzismo sta affiorando il classismo di antica memoria, la paura di diventare cenciosi anche noi, di perdere le certezze che sembravano appartenerci, ci specchiamo in uno specchio di degrado umano ed economico ed abbiamo paura, paura di diventare i nuovi emarginati e gli ultimi della scala sociale.
Ribadisco: perchè Repubblica si tuffa di testa nella monnezza?
Notate il titolo bieco del forum: "E' razzismo chiedere di rispettare le leggi?" E poi ancora: "è razzismo chiedere che tutti - immigrati, rom - rispettino le leggi e che chi sbaglia paghi? Voi cosa ne pensate?" ...Domande tanto retoriche quanto idiote, con le quali SI VUOLE che la gente pensi una certa cosa. Ma basta ricordare gli schiavi che raccolgono i pomodori in Puglia, e che se chiedono aiuto vengono arrestati grazie alla Bossi-Fini, per capire che la realtà è un'altra, e non dipende soltanto dalle nostre paure.
Qualche mese fa l'autobus su cui viaggiavo ha rischiato di avere un incidente con un'automobile; una gentile signora ha guardato chi fosse alla guida e ha urlato tutta allarmata "E' un nero! E' un immigrato!". Mi sono avvicinato al finestrino e ho guardato bene: era un italiano dalla carnagione piuttosto scura.
Se siamo al delirio collettivo, la colpa è anche di certe scelte come quella odierna di Repubblica.
OMB, non dovevi citare la lettera del razzista di sinistra, dovevi citare la risposta di Augias che spiega tutto serio che se Sarkozy fa una campagna elettorale razzista il problema non è lui, ma la sinistra che non è più dura di lui con gli immigrati...
"Se Nicolas Sarkozy ha conquistato l'Eliseo è anche per come ha affrontato prima da ministro dell'Interno, poi durante la campagna elettorale il tema dell'immigrazione. Con durezza, diciamolo. Senza negare, almeno a parole, una tradizione d'accoglienza che si vuole generosa, ma senza risparmiarsi l'elenco dettagliato di tutti i casi in cui i nuovi arrivati saranno immediatamente espulsi."
peccato che l'esperto dei segreti di Parigi non sappia neanche che la famosa racaille di Sarkozy sono gli abitanti delle banlieues che non sono clandestini dediti al crimine, ma CITTADINI FRANCESI!!!! Vaglielo a spiegare tu ad Augias che non si possono espellere cittadini francesi nei paesi d'origine dei propri genitori....
perchè Repubblica si tuffa di testa nella monnezza?
ti domandi forse perche' lo scarabeo stercorario (in livornese "ruzzolamerda") rotola palle di cacca invece di rotolare palle di gelsomino?
razzista un cazzo, parlando con pardòn.
La risposta di Augias mi sembra un commento corretto alla lettera perchè volenti o nolenti la situazione è quella descritta e le conseguenze pure.
Inutile nascondersi dietro gli slogan perchè il problema esiste e da solo non scompare, ma tende a peggiorare.se essere di sinistra è accettare che gli extracomunitari si comportino da cafoni, beh, allora non c'ho capito niente o non sono di sinistra. Né accetto che debba sentirmi vincolata dall'essere o meno di sinistra nell' esprimere il mio disagio.
Se incontro un cafone in treno, se è italiano è un cafone italiano, se è di un'altra nazione voglio poter dire chiaramente di che nazionalità è senza dover temere di essere bollato come fascista o legaiolo.
Se è gente educata, non ha colore né nazionalità, se non lo è non vedo perché non dire chiaramente la sua nazionalità.
Mi ricordo la levata di scudi contro Cofferati perché disse che i lavavetri ai semafori erano aggressivi. Come se si dovessero subire questi atteggiamenti stando in silenzio, altrimenti non si è più di sinistra.
Io credo che una qualche selezione vada fatta, e non certamente sulla nazionalità di provenienza ma in base alle informazioni e alla collaborazione con i Paesi di provenienza degli immigrati.
Immigrato non vuol dire delinquente, ma non può neppure diventare un lasciapassare per tutte le cazzate o per tutte le stagioni.Per me, un atteggiamento di sinistra è accogliere chi merita e metterlo in condizioni di poter avere una vita normale, con un lavoro e via dicendo.
Poi, se lui è intelligente, dovrà capire da solo che l'integrazione della sua famiglia dipende molto da lui, e che sia migliore se portata avanti con apertura mentale e senza pregiudizi culturali.
Dev'essere lui a capire che il bisogno di integrazione è suo e non degli italiani.
bravo Augias, quindi.
se essere di sinistra è accettare che gli extracomunitari si comportino da cafoni, beh, allora non c'ho capito niente o non sono di sinistra.
la secoonda che hai detto, diceva uno.
non ci si rende conto che qualsiasi critica diretta principalmente o esclusivamente ad immigrati e' implicitamente razzista.
un po' come la tua enorme cazzata di qualche mese fa sui rumeni che sarebbero stati naturalmente portati (non ricordo esattamente le parole, ma tale era il senso) allo sfruttamento della prostituzione.
e comunque i negri puzzano, si sa; gli ebrei sono usurai; gli zingari ladri; i cinesi hanno tutti la faccia uguale e le donne, le donne, sono tutte puttane.
si berja, c'hai ragione tu.
basta che sei /siete/ contenti, eh ?
Cristina ritorna su un argomento su cui è stata più che pesantemente stigmatizzata alcuni giorni fa. Non capisce che tra noi perone civili le sue argomentazioni, nè quelle di Augias o del signor Poverini, non attecchiscono.
Ripeto a lei e agli altri che questo tipo di argomentazioni possono essere utilizzate se e solo se si ha la decenza di fare notare come i primi maleducati siano gli italiani (in Italia e sll'estero); chi muove le fila della microcriminalità, di cui alcuni immigrati sono i più bassi (in senso gerarchico) esponenti, è italiano; gli extracomunitari e più genericamente (e correttamente) gli stranieri fanno molto comodo a Cristina, ad Augias e a Poverini in quanto sono loro a lavorare come schiavi alla raccolta dei pomodori che condiscono il loro spaghettino quotidiano (come fa notare, giustamente, Lorenzo), ma questo non indigna nè Cristina, nè Augias, nè Poverini che chiedono a gran voce il rispetto delle leggi (tra cui però, mi pare di capire, nessuno citi quelle sulla riduzione in schiavitù, sul caporalato, sullo sfruttamento della prostituzione, sul lavoro nero, sulla sicurezza sul lavoro...). Però poi si chiede di far arrivare in Italia solo chi ha la possibilità di trovare un lavoro e di vivere dignitosamente. Cioè, tra gli extracomunitari, solo gli statunitensi e gli australiani; ma vi siete chiesti mai, Cristina e soci, che cosa spinga un poveraccio ad abbandonare casa, famiglia, amici, abitudini, la propria terra per cercare fortuna (o anche meno) in un paese poco accogliente come l'Italia? Non sarà forse che a casa loro stanno peggio che qui a fare la fame? Ed allora che fate voi, dite a chi magari scappa dalla fame o da una guerra "Guarda, tu non venire perchè lavoro per te non ce n'è, è meglio che muori a casa tua piuttosto che vendere fazzolettini sotto casa mia...". Il tutto suona non razzista, per carità, semplicemente di un egoismo piccolo-borghese che in Italia pensavo (speravo) fosse in disuso.
Poi, per concludere, la perla massima di Cristina:
"Dev'essere lui a capire che il bisogno di integrazione è suo e non degli italiani"
Cristina, per favore, brucia tutti i libri della Fallaci che hai letto in questi ultimi giorni, ti fanno male.
Il più grave difetto della lettera di Poverini è quello di amalgamare maleducazione con illegalità. Però, bene ha fatto Repubblica a pubblicare questa lettera e ad aprire un forum sulla questione. C'è uno scollamento evidente fra i politici e soprattutto gli intellettuali di sinistra e la base sulle questioni immigrazione, sicurezza urbana e identità. Occorre prenderne atto e togliere l'aria attorno alla miccia accesa. PARTENDO DALLA REALTA', da quello che migliaia di persone vedono ogni giorno, anche a Milano:bambini che mendicano, gli scippi sulla 90, l'uso vorace degli spazi pubblici (commercio abusivo e parchi trasformati in discariche dopo le grigliate domenicali).
Io credo che questa lettera debba far riflettere tutta la sinistra sull'ambiguo rapporto che ha con la giustizia. Il problema, a mio avviso, non è quello di far rispettare la leggi solo agli stranieri, ma di farle rispettare tout court, cosa che attualmente non abbiamo il coraggio di fare né con berlusconi, né con l'italiano medio, figuriamoci con un ospite straniero.
Del resto lo stesso Poverini riconosce sia di non voler diventare razzista, sia che Mastella è un buffone che infila in ministero persone che non hanno nulla a che fare con la legalità.
Sono importanti, poi, le conclusioni di Augias: "Non si possono lasciare impegni così delicati alla destra che li assolverebbe a modo suo, con brutalità cieca"
Eppure, è quello che stiamo facendo, e questa deriva razzista lo dimostra pienamente.
"se essere di sinistra è accettare che gli extracomunitari si comportino da cafoni"
"Io credo che una qualche selezione vada fatta"
"accogliere chi merita"
"il bisogno di integrazione è suo e non degli italiani"
AH AH AH! Cristina, tu sei fuori più dell'autore della lettera a Repubblica. In base a che cosa ti ritieni "di sinistra", se giudichi un tuo personale fastidio (il lavavetri rompicoglioni) al pari di un dramma umano altrui?!
Qui non si sta affatto parlando di un problema di cafonaggine... Gli extracomunitari al semaforo non sono un problema di cafonaggine, dio mio...! Rappresentano un problema un po' diverso, un po' più grande...
Comunque, giusto per fartelo sapere, tu saresti esclusa da una mia eventuale "selezione all'ingresso".
Ma porcamiseria, questi sono infiltrati della Lega Nord.
"non ci si rende conto che qualsiasi critica diretta principalmente o esclusivamente ad immigrati e' implicitamente razzista."
secondo me berja questa,con tutto il rispetto che nutro nei tuoi confronti , è una titanica cazzata!
Allora... è innegabile che alcune etnie abbiano comportamenti tipici,tratti che li distinguono dagli altri nel bene e nel male, far finta di non vederli non è una cosa saggia, secondo me.
Poi fare una critica che so...agli zingari... non vuol dire che geneticamente siano persone diverse, vuol dire solo che nella loro società "di nicchia" sono accettati come normali alcuni comportamenti che da noi non lo sono. Ho parlato degli zingari perchè sono l'unica comunità "straniera" con cui ho a che fare in cui la delinquenza è diffusa pur non essendoci una situazione di povertà (ripeto...parlo del mio quartiere e zone limitrofe...). Poi vedo in tv che nomadi in giro per l'italia vivono malissimo, come barboni..ma da me non è così, e io come già dissi, ho subito ogni genere di angherie da questi personaggi solo perchè sono una mezza sega.
Comunque il succo del discorso è che secondo me si può dire che alcune etnie hanno una criminalità diffusa in certi rami (marocchini,tunisini- fumo,coca / nomadi-furto sfacciato / rumeni-furto in villa ) ... ma questo non deriva dall'etnia, ma dal tipo di criminalità che si è diffusa all'interno di quell'etnia all'interno del nostro paese.
Dico tutto questo anche perchè non ritengo giusto che mi sia tolta la possibilità di criticare "gli italiani" (pur essendolo). Quando facciamo i discorsi sugli italiani popolo di mediaset e blablabla non siamo razzisti...perchè mai?
Il problema è che "gli italiani" sono un popolo prevalentemente ignorante , magari acculturato ma ignorante..inoltre non ascoltano l'altra campana! e quindi un discorso come quello che ti ho appena detto incita al razzismo chi è razzista (perchè sono sicuro che è così) , mentre incita a darmi del razzista chi non lo è.
Secondo me la colpa di più o meno tutta la criminalità straniera è che sono clandestini e già partono male! Se non riesco a sfangarmela io che vivo qui da sempre figurati sti poveretti che vengono qui in cerca di fortuna e sono subito fuorilegge...
Chiudo...nonostante ciò che ho scritto, secondo me quello che mandato la lettera a Repubblica (l'ho anche segnalato) è un pirla .
ah scusate in tutto il discorso dimenticavo... come ha detto adimant (il cui commento non era presente mentre scrivevo)
i peggiori ceffi in italia sono italianissimi ...non scordiamolo
prefe leggi bene ed evita di rivenderti le quattro fregnacce che hai imparato all'universita'.
qui non attacca.
vogliamo parlare di legalita'? parliamo di legalita':
previti sta in galera o a spasso?
berlusconi quante televisioni ha?
tronchetti provera e' stato condannato per bancarotta fraudolenta?
d'alema e' ministro malgrado la pletrora di cazzate fatte negli anni scorsi?
tanzi chiede la carita' o se la spassa coi succhi di frutta?
la franzoni e' in galera o a casa sua?
la sicilia, la calabria, la campania e la puglia sono governate dallo stato o dalla criminalita' organizzata di stampo mafioso con l'aiuto (esterno e volenteroso) dello stato?
il senatore colombo che usava la cocaina per scopi terapeutici e' ancora senatore o sta in comunita' di recupero?
usando una metafora evangelica, cosa che detesto, si potrebbe dire che la c.d. "sinistra" sta guardando la pagliuzza negli occhi del vicino per non sentire la putrella che ha in entrambi i propri occhi; la potremmo chiamare "sindrome di turigliatto": applicare del moralismo astratto all'altrui per non risolvere il proprio.
Interessanti i rilievi di Alessio. E non credevo di poter essere 'accordo con Berja e Moreno.
Specie dopo lo schifoso spettacolo dei funerali di Vanessa Russo temo sia ora di ripassare i fondamentali, tanto per "abbassare i toni":
se becco qualcuno con qualcosa di acceso vicino a un campo Rom o troppo vicino a un "quartiere cinese" gli spengo la fiaccola prima sui capelli (se li ha) e poscia nel culetto.
@berja: io sono d'accordo con te, per questo credo che la lettera andrebbe letta sotto questa luce. Una riflessione su cosa intende la sinistra per "giustizia" parte anche da lettere come queste, lasciando da parte i giudizi sulla persona o la paura dei complotti destrorsi di repubblica, ragionando sui fatti nudi e crudi e senza cadere né nel razzismo né nel "santismo" come sa fare la destra (che è razzista contro gli immigrati e "santista" verso i "poveri" berlusconi-dell'utri-previti-sgarbi-etc..., che chiude gli occhi coi commercianti milanesi e trova ogni pretesto per multare la comunità cinese).
Berja, ti invito a comprendere, senza giustificare, chi si preoccupa più del proprio portafogli rubato o della propria casa svaligiata che di Previti.
Personalmente ciò che mi preoccupa di più sono alcuni ragazzini di otto anni, che girano per la Stazione Termini con il cartone da scippo(ovviamente non mi preoccupo per i portafogli e i cellulari che gli ho lasciato, mi preoccupo per loro e occasionalmente per me stesso quando i loro genitori/tutori/sfruttatori mi guardano storto nelle gallerie della metro).
ma comprendo assolutamente, e giustificherei anche della sana azione diretta (ad esempio far paura ai bambini che rubano, prendere a calci nel culo gli sfruttatori, pestare i papponi, etc etc) ma due cose ritengo assolutamente insopportabili e fuori luogo:
- la richiesta di una micro-legalita' che assomiglia sempre piu' ad una richiesta di quieto vivere; si confonde troppo facilmente la legalita' con il rispetto delle persone e delle cose.
non e' la legge che crea il rispetto e l'educazione.
- la continua, ridicola e pertinace identificazione di immigrato-criminale, l'eterna esternalizzazione del male.
"l'inferno sono gli altri".
il resto sono chiacchere da bar, di "sinistra" ma sempre chiacchere e da bar.
E inquietante preludio a nuove Notti dei Cristalli...
Berja sono profondamente seccato dalla tua risposta !
Insomma non dico che dobbiamo essere fratelli ma cazzarola scrivo qui da un anno... coma fai a tirare fuori previti e gli altri a me??????????
E che non lo so? ma proprio io ... ma limortacci tua (non ti offendere so che sei un combattente) per chi mi hai preso per un berlusconiano?
e poi
"prefe leggi bene ed evita di rivenderti le quattro fregnacce che hai imparato all'universita'"
??????????????????????????
ho fatto statistica finanziaria...e all'università non ci andavo mai... non so veramente a cosa ti riferisci...boh!
Posto che io non sono razzista, ma proprio per niente, cercavo di capire cosa vuol dire cristina (la quale ogni volta ha derive lascamente leghiste e questo bisogna ammetterlo, ma sembra spaventata e bisogna capirlo)...e dicevo che bisogna saper discutere , all'interno della sinistra ovviamente perchè con i berluschini sono parole al vento, senza darsi del fascio o del razzista su 'sti argomenti. Io non sono razzista e non ci provare più sai a ventilare questa ipotesi.
Spero tu avessi frainteso le mie parole o spero di averle scritte male... ma cerca di leggere meglio tu quello che ho scritto.
insomma berja...il concetto è che secondo me quelli del campo nomadi dietro casa che mi hanno rubato :
1- la bici
2- la bici nuova
3- il motorino
4- la macchina
e che mi hanno pure menato ...
il loro annetto di galera se lo meritano!
Poi che previti dovrebbe marcire il resto della sua misera esistenza in galera lo so benissimo pure io ... ma se non puniamo chiunque fa un reato minore di quelli di berlusconi e previti siamo a posto
Secondo me è la classica falsa lettera che il giornalista si è autoscritto per pubblicare il suo pèistolotto di risposta..
oddio concordo con dedalus... questo post è strano.
Anche a me sembra falsa la lettera... è zeppa di luoghi comuni
francamente dei giudizi di quelli che danno del razzista alla do cojo cojo non mi interessa.
col volemose bene non si è mai risolto un cavolo di niente, e due torti o di piu' non fanno una ragione, ma neanche mezza, e se questo paese galleggia nell'illegalità questo non significa che la si debba tollerare in virtù di una certa ideologia che fa vedere una realtà che non esiste, ognuno conosce la sua storia, adimant mi spiace per te ma in vita mia un libro della fallaci non l'ho mai aperto, mi basta guardare al mio quotidiano, basta guardare anche semplicemente come funziona un condominio dove c'è sempre il furbetto che pensa di poter fregare il prossimo, me ne sono dovuta andare ad abitare in un'altra casa perchè dove vivevo prima a causa dei morosi l'italgas aveva sequestrato i contatori del gas, siamo stati un inverno in tre dentro a una stanza come gli sfollati, quelli che non pagavano le bollette si facevano vacanze e macchine di lusso, io non mi potevo permettere neanche una pizza al sabato sera, eccolo il rispetto per gli altri dove sta, la concezione della legalità che c'è in questo paese, e se una persona pretende che TUTTI, bianchi neri gialli e verdi rispettino le regole è razzista ? io non ho mai detto a una anziana: curati vecchia stronza.
Se invece della ragazza slava fosse stata un'adolescente della milano bene con scarpe prada ai piedi, cosa direste? che è un pezzo di merda incivile se non peggio, quindi fatela finita con questo sistema di giudicare e offendere chi come me non ne fa una questione di 'razza'ma esclusivamente di vivere civile.
con permesso.
"Pippo anche tu hai 49 anni?....."
no ne ho venti di meno, facevo solo il verso al Poverini. che poi è solo per la cronaca, l'età non conta, ci sono cretini a tutte le età.
per favore non abbocchiamo alle belinate del Poverini che legge i libri giusti (forse) ma è diventato cattivo. la dabbenaggine non può diventare spunto per delle riflessioni politiche... in questo senso è stato Augias che ha sbagliato a pubblicare sta cavolata senza prenderne le distanze.
Trovo francamente scandalose e inopinatamente aggressive le risposte di Borja e Adimant a Cristina che ha secondo me una sacrosanta ragione....ma che razza di ragionamenti fate??
Non capisco, Adimant, cosa cavolo ci possano entrare le motivazioni che spingono gli immigrati a venire qui con i crimini commessi. Non è una giustificazione. Poi, non capisco come ti permetti di dare a Cristina della leghista quando tu poi dici
"si ha la decenza di fare notare come i primi maleducati siano gli italiani (in Italia e sll'estero"
non è razzista questo?? Ma che cavolo vuol dire?? Ma quando mai? Perchè tu puoi dire che gli italiani sono i più maleducati e uno non può dire chessò, che gli albanesi sono i più maneschi?? Cazzo di ragionamento fai? (Le due affermazioni sono ovviametne false entrambe). Primo, è un affermazione stupida perchè la maleducazione non è connaturata con la nazionalità d'origine, secondo, ci sono forse statistiche al riguardo? Chi lo stabilisce chi è più maleducato o meno?? La maleducazione oltretutto varia da cultura a cultura...riguardo precisamente alla lettera di Repubblica, non vedo dove sia il problema citato dal solito Lorenzo, estremista già precedentemetne smentito anche qui sul blog da altri utenti di sinistra....la lettera di quel signore può essere, a mio parere, tacciata di superficialità, in quanto ci saranno sicuramente anche ragazze italiane che sono così maleducate sugli autobus...(ma non è questo il punto) tuttavia esprime un disagio incontestabile che sta colpendo tantissime persone (anche di sinisra, soprattutto di sinistra) che si vedono costrette spesso a star zitte su certi crimini per paura di apparire razziste....e alla fine esplodono...
la lettera pubblicata da augias è in sintonia con la campagna elettorale francese, serviva a fare da apripista ad una discussione a cui anche la nostra sinistra e governo saranno chiamati al più presto.
politiche sociali, controllo delle città, microcriminalità, convivenza con gli extracomunitari sono i temi su cui un candidato dovrà esprimersi per aggiudicarsi il consenso.
E' una lettera politica.
non ti preoccupare sirius, ci sono abituata, per questo mi disinteresso di chi giudica col proprio metro, io vedo qui come altrove che ogni volta che il problema viene posto si comincia a cambiare discorso, ad accusare di razzismo, a difendere le culture diverse, guai se uno pronuncia la parola legalità perchè è un fascista, poi si scade nella polemica, e non si viene a capo di niente.lo stesso sta accadendo a livello nazionale.
invece bisogna mettere da parte le polemiche e trovare le soluzioni, come dice augias, che non mi sembra un gran che di destra.
c'è la paura di affrontare il discorso perchè automaticamente perdi la verginità di essere quello di sinistra, perchè passi per razzista se parli di extracomunitari e di fascista se chiedi rispetto delle leggi o più polizia quando si parla di italiani.
continuiamo, anzi, continuate così.
è una belinata. vada pure per la discussione sulla sicurezza, ma non può partire da una belinata. oltrettutto, non di un tizio qualunque ma di un tipo che lavora in un ambiente ovattato e ha poco di rappresentativo della realtà quotidiana.
"Se invece della ragazza slava fosse stata un'adolescente della milano bene con scarpe prada ai piedi, cosa direste? che è un pezzo di merda incivile se non peggio, quindi fatela finita con questo sistema di giudicare e offendere chi come me non ne fa una questione di 'razza'ma esclusivamente di vivere civile"
Concordo al 100 %. Se fosse stata la figlia di papà milanese....come minimo si sarebbe aperto un post a parte sulla inevitabile deriva consumi-classo-fascio-berlusconista della nostra società...
cosa e' "essere di sinistra"?
l'ennesimo perbenismo o conformismo o qualcosa di altro?
prefe: non solo alcuni zingari rubano, ma si occupano anche di usura, piccolo spaccio, violenze mirate a scopo di estorsione e recupero crediti (pare il ritratto di buona parte dell'estrema destra iataliana, che buffo) e con cio'? sono "diversi" in quanto infamoni o diversi in quanto zingari?
il loro annetto di galera se lo meritano!
e perche' non la puntura? il tanax come agli animali mordaci e si risolve il problema!
(lo scherno per gli studi universitari veniva da certe parole da te utilizzate, non altro)
lo volete capire che il vostro limite non e' nella protesta, puerile ma comprensibile, della mancanza del rispetto reciproco e delle regole non scritte del vivere civile; il vostro limite e' tutto nell'indignarvi per tali mancanze negli immigrati (o agli zingari o ad altri).
perche' gli immigrati dovrebbero essere meglio di noi?
perche' dovrebbero avere piu' rispetto di quanto non ne abbiamo noi stessi?
qui il problema non e' ne' politico ne' sociale, e' antropologico.
Sono anch'io sorpreso della pubblicazione della lettera e della risposta di Augias ... ma piacevolmente sorpreso.
Perche' e' ora di guardarle in faccia certe cose. A Roma e' mi capitato due volte in tre giorni di assistere ad un borseggio in autobus con urla, spintoni e rapida fuga alla prima fermata dell'extracom pizzicato sul fatto (bell'affare...no? dopo cinque secondi sara' salito su un altroi bus...).
Ma quello che e' successo dopo e' stata la cosa più interesante. erano "popolo" non borgheri, di nascita o rifatti, quelli che hanno raccontato e promesso le cose piu' tremende su albanesi, romeni, marocchini etc etc, per tutto il tempo del viaggio, altri 10 minuti almeno, fino a Termini
Vogliamo vederele queste situazioni o e' sempre e comunque ben altro: la societa' il capitalismo, la globalizzazione, la caduta dei valori o dell'URSS,l'assenza di Dio ...?
Io non sono razzista! Anzi voglio essere un radical chic! Voglio vivere ai Parioli, ma mostrarmi tollerante e aprire le frontiere! Tanto che mi frega mica verranno qui no? Qui ci abitano politici, magistrati, industriali! Quei morti di fame (ops mi è scappato) li metteranno al casilino o a tor bella monaca! Così al limite si sbraneranno tra pezzenti (ops di nuovo).. E poi in fondo a me che mi importa se hanno attraversato il mare rischiando di morire o sono stati messi nei doppifondi dei containers facendosi 50 ore di viaggio, e soprattutto che mi frega se una volta venuti in Italia devono dormire sotto i ponti del Tevere o dentro le grotte o si devono prostituire o diventano manovalanza della malavita o muoiono di fame e di freddo o vengono pestati dai fascisti? Che mi frega se non hanno una casa, un lavoro, un futuro o una qualunque prospettiva di vita? Io intanto nel mio bell'attico dei Parioli mi sono lavato la coscienza, mica sono problemi miei...e alle cene, nei bei salottini di Roma con fierezza posso dire: io non sono mica razzista!
Cristina, mi ripeto: sei completamente FUORI DI TESTA.
"se una persona pretende che TUTTI, bianchi neri gialli e verdi rispettino le regole è razzista ?"
...Ma chi dice il contrario?! Questa è la domanda-trabocchetto di Repubblica, che ti chiede se sia giusto o no che tutti rispettino le stesse regole, e se si possa definire razzismo la richiesta di tale rispetto. Ma che domande sono?! E' OVVIO che in un mondo giusto dovrebbe essere così. Nessuno vuole difendere nessuno a priori. Ma questo mondo giusto non è, e se, come tu stessa dici, a non far sedere gli anziani sugli autobus possono essere dei Rom così come delle ochette della Milano-bene, queso significa semplicemente che non ci sono distinzioni da fare! E invece è tutto il giorno che pretendi il rispetto delle regole da parte dei 'diversi', e poi scrivi che "non ne fai una questione di 'razza'ma esclusivamente di vivere civile"... Forse dovresti chiarirti le idee. I tuoi ex vicini di casa morosi erano forse immigrati?
Ma vi rendete conto che stiamo parlando del posto a sedere sul bus e dei lavavetri manco fossero i problemi principali del Paese e del nostro vivere quotidiano??? E poi si corre a votare gente che prende stipendi da capogiro, si leccano le scarpe al capoufficio e si fanno i regali al medico a Natale...ah, ma la colpa di tutto è di 'sti cazzo di immigrati, che cosa vogliono, che se ne stiano a casa loro.
Mamma mia.
Hai ragione Cristina, "bisogna mettere da parte le polemiche e trovare le soluzioni": ma per trovarle bisogna avere prima compreso il problema, altrimenti si segue automaticamente la strada leghista della soluzione preventiva (PRIMA risolvo il problema che mi infastidisce, POI ne capisco la causa). E se la causa è la cafonaggine, beh è come tu stessa ammetti è assai diffusa anche a casa nostra.
consiglio al razzista in divenire, e al buon augias, di leggee l'articolo di michele serra comparso sulla stessa Repubblica venerdì 4 maggio in cui fra l'altro si dice:
"(...) un sistema mediatico che catalizza malumori (....) senza nessun rispetto per la profondità del reale , e per esempio applicando un metraggio differente tra i TITOLONI PER I DELITTI COMMESSI DA STRANIERI, e titolini sull'ORDINARIA CRIMINALITà NAZIONALE (che , non dimentichiamolo, è diventata una multinazionale dal fatturato gigantesco, e cotnrolla tre o quattro regioni italiane) beh, quel ssitema mediatico finisce per tradire la sua funzione e per peggioraare sistematicaemnte, strutturalmente l'immagine di se stessa che ha la nostra comunità. Uno specchio deformato, come nei Luna Park, per far provare a chi si specchia il brivido del mostruoso.
Sono sicuro che nella borgata Fidene, (...) ci sia rabbia e paura. Che ci siano , nelle fasce più deboli, forti umori xenofobi. Ma sono anche certo che ci siano energie, parole, pensieri, sguardi ugualmente addolorati, ugualmenten preoccupati , ma più pacati e lungimiranti. Se esiste ancora una responsabilità dei media, consiste esattamente nello stabilire un giusto ,verosimile rapporto tra i differenti e spesso cotnrstanti sentimenti che abitano tra di noi. Sapendo che mettere l'accento qui oppure là, valorizzare questa notizia opure quella non è mai scontanto e tantomeno automatico (.....)
che un pezzo così massiccio del nostro sistema mediatico, dopo il delitto di Roma, abbia deciso di promuovere un gesto orribile quanto accidentale in simbolo stesso della incompatibilità tra "noi" e "loro" , è un pessimo segno: più per i media che per la società che rappresentano, ma il nesso tra specchio e specchiato è così forte che alla fine si rischia di assomigliare tutti al mostro deformato che abbiamo davanti gli occhi"
Il problema per me è che noi siamo da un lato sommersi da razzisti e xenofobi della peggior specie, dall'altro da teste d'uovo che non sanno far altro che etichettare superficialmente come "razzista" o "leghista" chiunque cerchi semplicemnte di mettere in evidenza certi problemi di convivenza (che è inutile negare come fanno certi) causati dalla massiccia immigrazione da noi subita in questi ultimi anni.
E se in Italia è praticamente impossibile intavolare una seria, serena e pacata discussione/confronto sulle nostre politiche migratorie dobbiamo principalmente ringraziare queste due categorie di persone....
Per tornare a ragionare: http://www.gennarocarotenuto.it/dblog/articolo.asp?articolo=1098
Stai cominciando a rompere le scatole con queste censure da paranoico.. Alla faccia della tua vantata "radicalità".
http://r-esistenza-settimanale.blogspot.com/2007/05/augias-non-mi-aiuti-sono-razzista.html
Grandissima Rita!
a me a Torino una tipa coi capelli tinti di fuxia sfilò il portafogli sul tram. c'erano dieci mila lire e i documenti. mi incazzai moltissimo per i documenti. inseguii a piedi il tram appena mi accorsi del fattaccio, ma non riuscii a ottenere l'attenzione del conducente e mi arresi. era italiana, se fosse stata marocchina, mi sarei incazzato uguale. ma in tal caso avrei dovuto scrivere ad Augias?
Ho letto ieri la lettera del Poverini e la relativa risposta di Augias e nessuna delle due mi è piaciuta. Anzi.
Credo che la questione sia intenderci su che cosa sia un comportamento razzista. Al di là delle questioni del bieco biologismo, che peraltro non stanno in piedi, per me è un razzista chi tratta una persona in maniera diversa a seconda della sua provenienza geografica o della sua appartenenza culturale, tutto qui. Sia che questa differenza di trattamento si configuri in atti spiacevoli e indesiderati dal destinario, sia che si configuri in gesti di benevolenza e in manifestazioni di tolleranza che ad altri non saremmo disposti a prestare.
Se un italiano si comporta da cafone nel tram, pensiamo di lui che è un cafone. Lo stesso, se a comportarsi male sul tram è, per esempio, un nigeriano. Se un inglese ruba, penso di lui che sia un ladro. Se un rom ruba, penso di lui la stessa cosa.
Se penso che *i nigeriani* siano dei cafoni, sono un razzista. Se penso che *i rom* siano ladri, sono un razzista.
Ma, altrettanto, se penso che quel nigeriano si comporti da cafone perché "ci sono differenze culturali tra me e lui in base alle quali ciò che è cafone per me non lo è per lui, e le differenze culturali vanno rispettate" e lo scuso, sono razzista. E se penso che quel rom rubi "perché la cultura dei rom non dà al furto la stessa valutazione negativa che diamo noi", sono un razzista.
Noi non accettiamo di essere chiamati all'estero "mafia, mandolino, pizza e spaghetti", perché non accettiamo, e facciamo bene, di essere inseriti in un'immagine stereotipata, in base alla quale *gli italiani* sono quei mafiosi che suonano il mandolino e mangiano la pizza alla sera e gli spaghetti a mezzogiorno. A me la pizza piace, così come gli spaghetti e il mandolino, ma la mafia la detesto. Non so se Riina ami la pizza o gli spaghetti, ma non credo suoni il mandolino.
BERJA
"il loro annetto di galera se lo meritano!
e perche' non la puntura? il tanax come agli animali mordaci e si risolve il problema!"
nono ... non ci siamo capiti su cosa intendevo.
allora... bisogna ammettere che fra i grandi finanzieri italiani c'è la diffusa abitudine di essere mafiosi (o giù di lì), o fra i commercianti c'è la diffusa abitudine di non fare scontrini ,o fra i dentisti dichiarare 3000 euro all'anno, o(tu anche lo dici) nell'estrema destra italiana c'è criminalità di ogni tipo
...nella comunità rom c'è la tendenza a rubacchiare! Il mio discorso era che dire questo non significa necessariamente essere razzisti, non dico mica che i rom rubano in giro per il mondo, nel nostro paese però ci sarà un buco legislativo che per un certo genere di criminalità verso di loro allenta le morse , verso altre persone ci sono altri "allentamenti"...senza dubbio!
come
per gli industriali italiani
per i commercianti italiani
per i politici.
per i bagarini
...e via dicendo
E i reati dei nostri connazionali generalmente sono "migliori" (dal punto di vista criminale più imponenti intendo)
Chiaro che se mi dici quali sono le priorità del paese non sono certo combattere gli zingari ma scherziamo...il discorso era partito tutto dalla tua frase : "non ci si rende conto che qualsiasi critica diretta principalmente o esclusivamente ad immigrati e' implicitamente razzista."
Perchè questo mi preclude la possibilità di prendermela a priori con determinate categorie , nel senso che i nomadi non li vedo come un etnia ma come una categoria generica (ad esempio i dentisti) , e perchè in linea teorica questa tua affermazione permetterebbe ad una etnia in toto di delinquere mascherandosi dietro la scusa del razzismo! (cosa che comunque non succede)
Attenzione , ovviamente si parte dal presupposto che siam tutti uguali di nascita, per cui è questione di cultura ricchezza emarginazione clandestinità e via dicendo .
X PERSIO
"Ma, altrettanto, se penso che quel nigeriano si comporti da cafone perché "ci sono differenze culturali tra me e lui in base alle quali ciò che è cafone per me non lo è per lui, e le differenze culturali vanno rispettate" e lo scuso, sono razzista"
PERCHE'?
Se io mi siedo affianco a te in ristorante e inizio a tirare rutti pazzeschi magari puoi averne a male... ma effettivamente mi puoi giustificare se sono un indiano appena arrivato e non so che qui non si fa.
(non ricordo che paese è che ha questa usanza per esprimere soddisfazione, mi sembra l'india)
anch'io ho letto tutta la lettera ieri sera e mi è sembrata abbastanza fasulla (oddio già ieri non mi aveva convinto e l'avevo già detto).
l'idea che me ne sono fatta è stata fabbricata ad arte per far vedere come una persona moderata colta e moderna possa diventare intollerante e al posto di essere lui in difetto per questa involuzione di pensiero ex-progressista ,da la colpa agli altri, rei di averlo reso intollerante.
i ragazzi che non cedono il posto sul bus, gli scippatori in piazza , lui che novello superman sventa borseggi e punisce i maleducatissimi sfottitori di vecchiette in panne .
cioè si confessa e si autoassolve recitando la famosa frase :non sono io che sono razzista sono loro che sono terroni...(o marocchini zingari etc etc)
BERJA
ultima cosa...
quello che dicevo è che fra persone civili secondo me si può discutere tirando in mezzo un'intera categoria e "generalizzando"...ovvio che se una persona è razzista non lo può fare.. ma il razzismo non si giudica dalle parole, tu puoi anche dare del razzista a me per il discorso sugli zingari, ma io ci convivo gioco a pallone vado al bar e sto insieme da molti anni...perchè al mio quartiere è così! Questo non deve però precludermi la possibilità di fare delle critiche alla loro società (come le faccio alla società americana...ben peggiore)
PREFE
Facciamo quelli che si capiscono. Mi pare chiaro che non intendevo riferirmi a uno che è appena sceso dall'aereo. E comunque l'esempio del rutto è fuorviante, perché nella lettera di Poverini si citavano altre cose, tipo sputare la gomma addosso al prossimo, che non mi dirai ce da qualche parte nel mondo viene inteso come un segno di affetto e un modo per farsi degli amici.
ok persio capisco ...quel che dici è giusto!
Ma la lettera della repubblica è infarcita di minchiate.
Ma sì, anche secondo me è molto artificiale.
@liblib: tu scrivi
"A Roma e' mi capitato due volte in tre giorni di assistere ad un borseggio in autobus con urla, spintoni e rapida fuga alla prima fermata dell'extracom pizzicato sul fatto"
A Napoli, nei miei 35 anni di vita, mi è capitato di subire 3 rapine, ci cui una a mano armata; a mio padre una; mia madre scippata due volte; mia sorella una; subisco ogni giorno la maleducazione di cui parla la lettera in questione; subisco ogni giorno l'arroganza di chi pretende di avere ragione se passa con il rosso, se butta per terra una carta, se parcheggia in doppia fila; subisco ogni giorno il malgoverno di chi mi costringe a vivere con cumuli di immondizia sotto casa, con le strade che sembrano bombardate dai caccia americani, con i mercati abusivi a due passi da casa che mi impediscono di circolare.
Tutti i 'crimini' sopraelencati sono compiuti da italiani. Ripeto ITALIANI. E, per quanto concerne l'utlima categoria di crimini citati, da italiani che IO PAGO con le mie tasse.
Non ho mai subito da un 'extracom' (come lo chiama il bravo liblib, che poi magari la domenica va in chiesa a pregare per un dio che dice che siamo tutti uguali e che, anzi, gli ultimi valgono qualcosa più dei primi) nessun tipo di affronto o abuso. In compenso di 'extracom', o meglio di immigrati ne ho conosciuti, che lavorano, che producono anche per liblib quello che gli italiani non vogliono produrre più, che magari vendono il fazzolettino, ma che non riducono la mia città a covo di briganti, come invece hanno fatto gli italiani negli ultimi cinquant'anni.
Gli immigrati sono meglio degli italiani? Non lo so. Sono peggio? non lo credo. Credo siano persone, che devono sottostare a regole e leggi. Ma nel momento in cui in Italia queste regole e queste leggi non sono uguali per tutti e valgono solo per certe classi, o, meglio, per certe caste di cittadini, io non ritengo più di avere il diritto chiedere che agli immigrati vengano fatte rispettare. Ritengo, piuttosto, di avere il DOVERE di chiedere al mio stato che TUTTI, a partire dagli italiani, ed a partire da chi l'Italia la governa, rispettino queste leggi. Solo quando il rispetto delle leggi sarà regola diffusa avrò il diritto di scagliarmi contro un preciso sottoinsieme di persone che ipoteticamente non le rispetta, ma oggi in Italia questo non è il caso.
Le affermazioni di Cristina e di altri nascono certamente da un malessere diffuso, ma è un malessere indirizzato male... E' il malessere di chi trova più grave la maleducazione del singolo straniero (attenzione, del singolo e non dell'intera classe degli stranieri) rispetto alla maleducazione, ad esempio, di Sgarbi che, da pregiudicato privilegiato strapagato si permette di offendere i cittadini che lo pagano e che gli danno da vivere, nonostante non ne abbia i titoli e i diritti.
E' il malessere di chi scatena la caccia ai rom perchè uno zingaro ubriaco ha ucciso in macchina delle persone (cosa che gli italiani ubriachi fanno sitematicamente all'uscita delle discoteche), ma sta in silenzio quando (alcuni giorni fa, vicino Napoli) un italiano lucido e consapevole apre il fuoco su un padre polacco e ne uccide la bambina di 6 anni (per inciso, l'assassino aveva litigato, poco prima, con un altro polacco che con quello a cui ha poi sparato non c'entrava assolutamente nulla).
Potrei andare avanti a fare esempi per ore, ma mi fermo qui perchè tanto ritengo abbastanza inutile tentare di convincere chi ha già deciso che i mali dell'Italia sono questi... Buon divertimento e buona fortuna a Cristina e a tutti i razzisti di questo paese di merda.
sono d'accordo con adimant, mi ricordo ancora il perché, so che però questo (le categorie e i concetti con i quali siamo cresciuti e ci siamo educati, fino ad arrivare ad una più o meno stabile visione delle cose) non basta più.
tutto quello che volete: operazione mediatica, lassismo mentale arrembante, trappoloni leghisti. quello che vi pare.
ma resta il problema, e vale a dire: una sempre maggiore quota di contemporanei soffre di "aggressività sociale", attiva o passiva.
il più grosso errore che gente di "sinistra" può fare è rimandare (magari con scherno o disprezzo, in sovrappiù) a categorie che evidentemente non vanno più bene e che devono essere ricontestualizzate.
giusto ieri in ciclofficina, ambiente anarcoide e sicuramente libertario, di formazione sinistrorsa fin dall'imprinting genitoriale di ciascuno dei presenti, parlavamo proprio di questo, ed eravamo tutti (in quattro) d'accordo sul fatto che il pensiero con cui ci siamo formati non è più sufficiente a fornire un'impostazione rasserenante per i nostri stressatissimi contemporanei.
non ho una soluzione. ma sento ben presente il problema, che definivo "esasperazione" in un altro post sempre riguardante la "cristinità" tanto vituperata. dobbiamo trovare nuove formulazioni per rispondere a un problema, e non liquidarlo come razzismo d'antan. probabilmente si tratta di un nuovo tipo di razzismo, magari latente in chiunque e risvegliato dalla sempre maggiore debolezza di spirito dovuta a una pluralità di fattori, come ad esempio la maggiore incertezza sui nostri singoli futuri.
insomma: dico che bisogna ragionare su cosa accade, non rigettarlo in faccia al mittente con qualche insufficiente slogan.
A me pare che rotafixa abbia trovato una sintesi impeccabile della discussione.
E anche il post precedente, di Adimant, ha chiarito dei punti che mi vedono molto d'accordo con lui.
Se invece continuiamo a chiudere gli occhi, lasceremo alla destra mani libere per compiere, loro sì, veri e propri atti di razzismo.
Penso che il punto l'abbia centrato meglio di tutti Maria Cascella: quello che trapela dalla lettera non è tanto razzismo quanto classismo. Cioé: è razzismo nel momento in cui "i poveracci" e "gli stranieri" diventano la stessa cosa - ma è un passaggio dopo.
(Una delle cose che mi ha colpito subito di Londra: sui mezzi pubblici, e sui treni pendolari, ci sono persone di tutte le classi sociali. Dalla signora che ha fatto shopping a South Kensington, che è come dire Montenapoleone a Milano (ma forse un po' più di lusso), all'idraulico con la cassetta degli attrezzi. La sera, sulla Piccadilly line, si vedono smoking e ragazzotti di periferia. E ovviamente, ogni etnia possibile - e ogni classe sociale ha rappresentanti di ogni etnia, alla faccia del "classismo inglese".)
Io, ovviamente se me lo permettete, se permettete anche agli altri di avere un'opinione diversa dalla vostra, resto dell'idea che bollare di razzismo sia soltanto un modo per eludere la realtà ed impedire la discussione.
alcuni di voi sono la prova vivente che è meglio non affrontare il discorso, perchè il solo affrontarlo fa di noi un razzista..e questo è il grande tabù della sinistra.
Non ho capito che cosa significhi la considerazione di Cristina, qui sopra. Puoi chiarire che cosa intendi?
Cristina, puoi avere tutte le opinioni che vuoi. Puoi tranquillamente esprimerle. Ovviamente devi accettare serenamente il fatto che molti di noi ritengano razziste le tue opinioni.
evvabbè adimant, me ne farò una ragione, e finchè alberto vorrà ospitarmi mi dovrete sopportare, poi quando, come leggo in un altro topic, si arriverà alla selezione fra chi puo' e non puo' frequentare questo blog, vedremo chi sono i 'razzisti'.
perchè già il fatto di aver pensato alla selezione la dice lunga sul grado di rispetto di alcuni di voi, che non conoscono o non vogliono vedere la differenza fra preoccupazione e intolleranza vera, gli insulti che ho ricevuto sono ancora tutti qui e chiunque potrà farsi le sue, di opinioni...
au revoir..
evvabbè adimant, me ne farò una ragione, e finchè alberto vorrà ospitarmi mi dovrete sopportare, poi quando, come leggo in un altro topic, si arriverà alla selezione fra chi puo' e non puo' frequentare questo blog, vedremo chi sono i 'razzisti'.
perchè già il fatto di aver pensato alla selezione la dice lunga sul grado di rispetto di alcuni di voi, che non conoscono o non vogliono vedere la differenza fra preoccupazione e intolleranza vera, gli insulti che ho ricevuto sono ancora tutti qui e chiunque potrà farsi le sue, di opinioni...
au revoir..
Cristina, mi darai atto, spero, di non essere tra quelli che hanno proposto la tua cacciata o qualsiasi forma di selezione qui dentro.
Resto delle mie idee, come tu delle tue.
Spero però che il fatto che tanti ti abbiano attaccato ti porti a riflettere. Non fare la fine della Fallaci.
Buongiorno a Tutti, una volta frequentavo il blog con molta più assiduità ma per vari motivi non mi è più possibile, per cui leggo solo ora questo post con tutti i commenti che seguono. Sono sinceramente molto sconcertato! Io nella lettera di Poverini mi ci sono trovato in pieno e come me altre persone di sinistra da sempre che ho avuto modo di sentire ma che, proprio per non essere tacciati di razzismo evitano il confronto aperto. Avete ragione a dire che sono gli italiani a sfruttare gli immigrati ma è sinceramente inaccettabile pensare che l'essere un immigrato sia una scusante. Non è nè una scusante nè una aggravante ma se ci ostiniamo a difendere i delinquenti, di qualunque nazionalità essi siano, alla fine come conseguenza avremo che la gente di "sinistra" va a votare forza italia o lega negando poi di averlo fatto. Vorrei un confronto serio su problemi che non devono essere tabù come sicurezza immigrazione droga ecc. L'immigrato o comunque colui che vende al mercato senza licenza e spesso con molta aggressività non sta facendo concorrenza sleale nei confronti di coloro che hanno ottenuto una licenza con i relativi costi? e sempre di più i commercianti regolari sono extracomunitari quindi voglio difendere il loro diritto a lavorare onestamente e correttamente. in quello che dico c'è razzismo? io non penso solo vorrei il rispetto delle regole per tutti. Mi viene in mente quando nacque il fenomeno navigli, come vogliamo considerare i compagni che allora gestivano quei locali che facevano lavorare in nero i camerieri e chiaramente non pagavano tasse? erano per me degli sfruttatori anche loro il fatto di essere dei "compagni" non poteva renderli meno colpevoli ma la risposta che ricevevo era "io comunque lotto contro questo sistema corrotto e quindi non pago tasse" NO! un evasore fiscale o un delinquente lo rimane indipendentemente dall'appartenenza politica o dal colore della pelle. Io abito al quartiere Isola proprio vicina alla famosa Stecca appena sgomberata. Tutti (e dico tutti) gli abitanti del quartiere di qualunque appartenenza politica non vedevano l'ora che venisse abbattuta, visto il degrado in cui versava e il fatto che fosse in mano a spacciatori senza scrupoli. ma molte anime belle hanno diferso quella struttura quasi fosse l'ultimo baluardo di democrazia.... siamo tutti razzisti solo perchè abbiamo osato protestare contro dei mercanti di morte che, incidentalmente, erano senegalesi?
Concordo con le conclusioni Augias: "Non si possono lasciare impegni così delicati alla destra che li assolverebbe a modo suo, con brutalità cieca".
Scusatemi ma non è facendo finta che il problema non esiste che si risolve ma affrontandolo senza preconcetti. Vorrei un sereno dibattito su concetti di cui la destra si è impadronita come il senso della meritrocazia, della legalità dell'etica del senso di nazione ecc. che DEVONO essere integrati ad una cultura dell'accoglienza e della solidarietà e delle pari opportunità.
Fortunatamente so di essere in buona compagnia ma per favore rendiamoci conto che se la sinistra bolla di razzismo persone come colui che ha scritto a repubblica alla fine sarà sempre più isolata in un mondo sempre più piccolo senza però la possibilità seria di poter incidere su fenomeni, quelli si, di razzismo.
Non mi è mai piaciuta l'ipocrisia di coloro che a parole difendono certi principi (mi viene in mente una ragazza cattolica che si opponeva in modo vigoroso alla legge sull'aborto ma che poi in separata sede mi confessava candidamente che se capitasse a lei non esiterebbe a ricorrervi!) e che poi nei fatti sono all'opposto.
Non è dicendo anche tra gli italiani ci sono delinquenti che si risolve il problema.
Chiedo scusa per il flusso dei pensieri a volte non troppo lineare ma ho scritto di getto.
Ciao Giuseppe R
@ giuseppe r sono concorde con quanto tu scrivi per gran parte delle cose che dici, tra l'altro a chi dubitava che lo scrivente fosse realmente esistente ieri sera è stato intervistato da un giornalista di rai3 e ha confermato quanto da lui scritto ad augias.
L'unico appunto che ti faccio giuseppe e che però molta feccia su questi ragionamenti ci specula alal grande.
A volte mi chiedo, da immigrata pugliese a torino te lo confermo, se agli insulti a cui ho tenuto testa, alle amarezze ingoiate perchè nata al sud , hanno modificato ed alterato il mio essere ed in fondo non ero clandestina, non dormivo in letti lerci subaffittati a 400 euro, non mi batteva il cuore ad ogni divisa incrociata, non mi hanno mai rifiutato in farmacia un antibiotico come ho visto personalmente fare ad un extracomunitario perchè senza permesso di soggiorno e avendo una guancia enorme ed infetta non aveva un medico che gli prescrivesse un farmaco, io ho tranquillamente sempre comperato farmaci senza ricetta e nessuno me li ha mai negati.
Eppure io so che guardo incattivita tante persone e so anche perchè, mio malgrado, sento crescere dentro di me odio quando mi si dice che sono napuli.
Non è giustificare , però chi ha la fortuna di avere cultura, sicurezza, non si dimentichi mai che ha di fronte esseri umani più sfortunati, e che l'indigenza provoca brutalità.
Non so se ricordi i films di nino manfredi pane e cioccolata o brutti , sporchi e cattivi girato proprio nelle baraccopoli romane piene di gente ormai ridotta a vere e proprie bestie, ed erano i momenti in cui chi emigrati ed immigrati eravamo noi, gli attori principali erano italiani, magari quella sorte sarebbe toccata anche a noi se avessimo avuto la sfortuna di nascere a qualche centinaio di metri dai bei palazziin cui adesso abitiamo.
maria
"allora... bisogna ammettere che fra i grandi finanzieri italiani c'è la diffusa abitudine di essere mafiosi (o giù di lì), o fra i commercianti c'è la diffusa abitudine di non fare scontrini ,o fra i dentisti dichiarare 3000 euro all'anno"
I grandi finanzieri americani, finlandesi, inglesi, francesi, spagnoli, portoricani, cinesi, indiani e malesiani sono invece notoriamente il ritratto dell'onestà.
PS Non so se sia vera o meno la lettera, però oggi su repubblica c'era un sondaggio in proposito...l'85 % dei votanti si dichiarava d'accordo con quella lettera.
questo era ciò che intendevo. c'è un disagio comune, a cui non può essere replicato con i vecchi schemi.
semplicemente perché sono cambiate le variabili, e gli schemi di prima non sono più applicabili senza modifiche.
continuo, ovviamente, a non essere "razzista".
ps
oggi io e un altro sconosciuto abbiamo affrontato un ladro di bicicletta (non mia) che si è difeso con il coltello. siamo riusciti a farlo scappare, ma non a corcarlo di botte come desideravamo, non per la bici ma per la sua sfrontatezza: ci mandava affanculo solo perché gli abbiamo impedito di rubare la bc, e in subordine la sella (che gli abbiamo strappato di mano), scappando ci malediceva.
in sardo...
è di oggi la notizia che un terzo dei reati in Italia sono commessi da stranieri (repubblica.it)...Forse è il caso di meditare su queste cifre?
E' così sbagliato chiedere che in Italia tutti rispettino la legalità? E intendo tutti dal Presidente del Consiglio in giù?
E' così sbagliato dire che una politica dell'immigrazione che non è supportata a livello sociale da opportune politiche ed opportuni ammortizzatori sociali crea più delinquenza e più razzismo?
un terzo dei reati in Italia sono commessi da stranieri
no, la notizia è che un terzo delle denunce di reato riguarda stranieri: è una cosa ben diversa, se ci pensi.
Cara Maria Cascella, concordo con te in ogni parola affrontare i problemi non significa chiudersi gli occhi di fronte alle ingiustizie. Sono figlio di immigrati e so perfettamente di cosa parli. Non permettere l'integrazione degli extracomunitari genera degli emarginati che vanno poi a infoltire i ranghi delinquenziali. Ma proprio perchè ricordo da piccolo gli atti di razzismo subito ricordo anche molto bene alcuni atteggiamenti estremamente arroganti di altri figli di immigrati come me. in quinta elementare un ragazzo arrivò a scuola con un coltello da sub e se ne vantava con gli altri sino ad arrivare a rompere la mascella ad un compagno di classe con l'aiuto di altri suoi amici (erano tutti meridionali!) immagina come mi sono sentito. accumulato ad una banda di teppistelli solo per l'accento che avevo! Solo isolando i VERI delinquenti (di qualunque etnia e provenienza siano) si può avere una integrazione e aiutare coloro che sono in italia per vivere con onestà e spesso lavorando con ritmi allucinanti. Per troppo tempo ci si è chiusi gli occhi lasciando che persone come me andassero a destra accettando l'inaccettabile. Per favore! integrazione non significa accettazione dei suprusi.
Giuseppe R.,
concordo pienamente con quanto hai scritto.
Il problema che la sinistra non riesce ad affrontare é proprio questo.
Tutti abbiamo le medesime necessità di sicurezza. Applicare norme contro chi delinque (Italiano o straniero), ammazza, stupra, spaccia droga non è di sinistra e nemmeno di destra. E'buon senso.
Il resto, le peripezie ideologiche sono aria fritta. Se la sinistrà si ostina a difendere i delinquenti solo per la provenienza geografica o ideologica non farà altro che perdere (meritatamente)le prossime elezioni. Gli Italiani e gli stranieri che vivono in Italia vogliono, pretendono sicurezza. Cosa c'e' di sbagliato in tutto questo?
Saluti
Se la sinistrà si ostina a difendere i delinquenti solo per la provenienza geografica o ideologica
no, stai ribaltando la questione. la sinistra, semmai, si oppone nei confronti di chi attacca i delinquenti solo per la provenienza geografica. opporsi non significa commettere l'errore contrario.
se tu associ l'immigrazione alla delinquenza sottointendendo che l'una sia la causa dell'altra, io mi oppongo. dopo di che, se un immigrato delinque io lo chiamo delinquente esattamente come chiamerei un italiano, ma questo è un altro paio di maniche.
Davide?
MA HAI LETTO COSA HO SCRITTO?
Ho detto e ripeto che chi delinque (a me come alla maggioranza della popolazione italiana non importa la provenienza geografica o politica)deve andare in galera.
Nessun compromesso per chi uccide, stupra, spaccia, usa violenza, ruba, truffa, rapina etc.).
La sinistra come la destra stanno cavalcando la battaglia in maniera distorta per i loro interessi. Io voglio solo un paese normale dove le leggi vengano rispettate e fatte rispettare erga omnes.
Sono stato chiaro? Spero di si.
Saluti
Davide
non penserai che c'è in atto una congiura tra cittadini e forze dell'ordine per "denunciare" solamente i reati commessi dagli stranieri? E poi comunque non tornerebbero le proporzioni...
Ciao.....tutto molto chiaro, arrivo un po' in ritardo in questa discussione, ma ci tengo non poco, anch'io sono di sinistra lo sono diventata per una cultura che parte dal mio amatissimo nonno continuo a votare a sinistra ma sento in me crescere una difficolta' nel continuare ad essere coerente con cio' che c'e' intorno a me....forse non si possono portare avanti gli ideali che si hanno con la speranza che tutto vada meglio , il volerlo credere a tutti i costi non so' dove portera' i nostri figli....noi stiamo diventando una minoranza questa e' la realta'......comunque i complimenti a te sono d'obbligo.
Il mirto e la rosa
Sapete che succede se arriva la Sinistra in Sahara? All'inizio niente, poi inizia a scarseggiare anche la sabbia....
per Marco:
lascia perdere, quale Buon Senso? Ti pare che per un Marxista Italico Riformato (insuff. toracica) il buonsenso possa significare qualcosa?
E poi perderebbe tutti gli amici!!! Le donne non
parlerebbero più con lui!!! Sarebbe costretto a guardarsi allo specchio senza potersi vedere un Giove incompreso!!! Forse si suiciderebbe!!!
Et caetera.....
No no, credimi: il buonsenso sarebbe la fine per
questi falliti qua...L'ideologia rossa? E' un airbag!!! Conserviamoli, così, parolai, coglioni, leccacul-rivoluzionari, fintiraffinati,
tre volte schiavi e contenti...E' così che li vogliamo!!! Col termometro della presunzione a palla e il cazzoinculo di serie....
LFC