Lucy day
di Marco Travaglio
Essendo divorziata e pluriconvivente, Lucia Annunziata ha aderito al Family Day. E ieri l’ha commentato entusiasta su La Stampa. E’ interessante, prima di addentrarci nella sua prosa, peraltro impervia, rammentare che cosa scriveva e diceva fino a un anno fa, quando le piazze si riempivano un giorno sì e l’altro pure contro il governo Berlusconi, le leggi vergogna, le epurazioni bulgare, le controriforme della Giustizia, della Costituzione e del mercato del lavoro, le guerre illegali e incostituzionali. Milioni e milioni di persone: ma lei esortava l’Ulivo a non cedere alla “piazza”, a “non demonizzare” Berlusconi, per non spaventare il “ceto medio”. Infatti il centrosinistra non cedette, non demonizzò e Berlusconi passeggiò indisturbato per cinque anni, mentre lei ascendeva alla presidenza della Rai e si guardava bene dal riportare in tv Biagi, Santoro e Luttazzi, anzi collaborava pure a chiudere “RaiOt” Sabina Guzzanti. Sempre per non “sbafendare il gedo metio”. Ora che in piazza scende il centrodestra al fianco delle guardie svizzere e dei conti svizzeri, l’Annunziata si converte alla piazza e invita l’Unione ad ascoltarla. In pratica, la piazza va ascoltata dal centrosinistra solo quando è piena di gente di centrodestra. Sia che governi, sia che stia all’opposizione, il centrosinistra deve seguire il programma del centrodestra. E se i suoi elettori s’incazzano e, Dio non voglia, scendono in piazza? Non vanno ascoltati. Il - si fa per dire - ragionamento annunziatesco è davvero spettacolare: sabato, in piazza San Giovanni, c’erano “gli italiani che vogliono difendere la famiglia”. Ma, se così fosse, Berlusconi non ne sarebbe uscito vivo, visto che le sue tv, da Uccelli di Rovo a Dallas, dalla Pupa e il secchione ad Amici, han fatto più danni alla famiglia di Erode il Grande; e visto che lui ha governato per cinque anni senza far nulla per le famiglie (a parte le sue). In realtà nessuno voleva difendere la famiglia. Ora, non si vede perché Prodi dovrebbe dar retta ad alcune centinaia di migliaia di persone che non sanno un accidente dei Dico e dei Pacs, ma in compenso si lasciano annettere da storici divorziati come Berlusconi e Casini, da celebri separate come Daniela Santanchè e Gabriella Carlucci, da note conviventi come la Gardini, dall’esperto di nozze celtiche & divorzi Roberto Calderoli, nonché dalla coppia Andreotti-Cuffaro che la famiglia la rappresenta benissimo, ma nel senso siciliano del termine. L’Annunziata nega che “questo sia il risultato di una enorme pressione della Chiesa. Non è credibile. La Chiesa era molto più forte e attiva nel lontano 1974, eppure il referendum vinse”. Sublime sciocchezza: il divorzio interessava alla maggioranza degli italiani, i diritti alle coppie gay riguardano una minoranza discriminata (che dunque, se la democrazia ha un senso, dovrebbe essere ancor più tutelata). Ma anziché curarsi di questa minoranza, la signora si preoccupa dei 24 mila voti che un anno fa divisero Unione e Cdl al Senato: “Qualche conto con le mani, senza scomodare un pallottoliere, credo di saperlo ancora fare”. Infatti scrive che “la coalizione al governo ha vinto per ventimila voti”. Ma ecco la zampata geniale: “C’è un’alta possibilità che quei ventimila voti fossero domenica in quella piazza”. Capito? Si muovono tutti e 20 (o 24) mila compatti, come una falange macedone. Sabato, per esempio, erano tutti in piazza San Giovanni. Se Prodi vuole conservarli, deve accantonare i Dico e “ascoltare San Giovanni”, nel senso della piazza. Ora, per carità, sempre con le mani e senza scomodare il pallottoliere, anche noi abbiamo fatto qualche conto. E abbiamo scoperto alcuni luoghi alternativi in cui potrebbero annidarsi i 20 mila che poi sono 24 mila. Domenica per esempio si sono spostati in massa a Cuneo, al raduno degli alpini, mescolandosi tra le 450 mila penne nere, più Parisi e Marini. Dunque Prodi sbaglierebbe a non ascoltare il grido che si levava da Cuneo, soprattutto dopo una cert’ora. Forse sarebbe il caso di stilare una lista dei 20 (anzi 24) mila, dotando ciascuno di un microchip sottopelle, per seguirne passo passo gli spostamenti e sgravare un po’ le nude mani della Lucia, con tutto quello che ha da fare.
Guardate, questa balugona è stata una vergogna come presidente della Rai e facendo delle domande del menga a Berlusca, gli ha dato modo, com'è nel suo sporco stile, di ergersi a martire: siccome però siamo in Italia, qui chi sbaglia non fa abiura, ma si eleva a critico e si permette di insegnare a chi non ha ancora sbagliato.
Siccome questa gente ha un pochinetto rotto il c...o, sarebbe meglio che imparasse che il silenzio è d'oro, e che è meglio tacere e passare per fessi, che parlare e togliere ogni dubbio.
l'italia è un paese davvero misterioso, dove l'antico (anzi l'arcano) resiste a qualunque tentativo di modernità.
Si noti come molte persone di "sinistra" hanno continui barcollamenti sui temi civili e religiosi, segno proprio di un pensiero (di una cultura) estranea all'illuminismo e all'europa.
Siamo un paese di contadini (che nel fascismo aveva trovato probabilmente il suo vero punto d'equilibrio) che è stato buttato nelle metropoli da qualche paesino dell'abruzzo o del sannio (senza nessuna offesa) e che rimpiange i pomeriggi passati col prete all'oratorio..
ieri, dopo aver letto l'articolo dell'Annunziata, mi sono chiesto come una che scrive certe cose e in quella maniera possa essere una firma di uno dei più letti quotidiani.
Scrive davvero come parla...
Comare Nunzia mi pare il perfetto esempio di intellettuale organico al partito coltivato per anni nel vecchio PCI. Semplicemente ora sta gia' organicamente lavorando al novello PD. In fin dei conti rende tutto molto chiaro: un cane puo' mordere qualcuno contro il volere del padrone, l'intellettuale di partito mai. Poi semmai fra qualche anno scrive un libro e si pente, se naturalmente nel frattempo il partito ha deciso di rinnovarsi e pentirsi... Che la Bresso abbia il coraggio di fare resistenza con una mozione laica all'interno del PD non mi rassicura affatto: in un partito democratico, uno qualunque del mondo occidentale, la mozione laica non avrebbe nemmeno bisogno di esistere, perche' banalmente condivisa!!
in effetti scrive veramente male ed in modo confuso.
Tipo il liceale che vuole fare il complicato.
Bene scrivono, ad esempio, stella, pansa, alvi, romano, scalfari (anche se ormai tende a dare lezioni). Male biagi, maltese etc.
@dedalus / commento delle 9:48: Chapeau.
E perche' non un paese di contadini buttati nelle metropoli da qualche paesino della val di non o la val brembana (senza offesa)?
@lulubliss : perchè x il dedalus la val brembana "è" metropoli (senza offesa)
Ho appena rimesso le pecore nello stazzo tornando dal Tavoliere. Allora che è successo nel frattempo? Vabbè, tanto oggi pomeriggio vado all'oratorio e mi faccio spiegare tutto dal parroco dopo la confessione. Mhh, anzi no, porto la mia famiglia con la zampogna, una caciotta ed un testo di lasagna direttamente a San Pietro così vediamo la Grande Città. Forse mi porto pure una pagnotta di pane con le patate di Avezzano.
Comunque dedalus (non mi sono offeso, scherzo), la cosa non mi preoccuperebbe se si trattase di singoli deputati o senatori che, essendo magari cattolici, vivono con difficoltà questa situazione. Il fatto è invece la strumentalizzazione ed il pressapochismo di certi giornalisti, che dovrebbero svolgere un ruolo di guardiani della società (vedi Report) ed invece stanno lì ad osannare i più pericolosi fra i politici. Io non ho mai trovato simpatica l'Annunziata, ma non la facevo capace di tanta ipocrisia.
Antonella, grazie della spiegazione! :-D
Sicuramente erano tutti a Cuneo, uno più ciucco dell'altro.
Il tema "alpini, Dico e famiglie + o - tradizionali" mi riporta in mente una vecchia poesiola di Benni:
Mi sun alpin e me piase el Gin,
perché anche tra gli alpin gh'è qualche checca ...
:-D
@Dedalus: che poi Maltese scriva 'male' è opinabile, scusa
Io non ho mai trovato simpatica l'Annunziata, ma non la facevo capace di tanta ipocrisia.
ma non è ipocrita, è una comunista di paese (quello della frana). E si porta dietro il tutto, di stazzo in stazzo (più che le lasagne,piatto complesso, pecorino e guanciale per l'amatriciana; rigorosamente bianca).
Si, ma la lasagna è più facile da portare e noi non la facciamo tanto complicata.
Il concetto di comunista di paese però mi piace.
"intellettuale"?
"comunista"?
ipocrisia incredibile!!
http://www.osteriadeisatiri.blogspot.com/
Sono un 68enne che ha partecipato con il mio lavoro militante e con qualche contributo finanziario alla nascita ed al decollo del quotidiano Il Manifesto che, citando Pintor, "é come il calabrone: teoricamente non potrebbe volare, eppure vola ..da ormai 35 anni" .
Ho solo due rimpianti su questo mia esperienza di una vita: non aver riconosciuto da subito il lezzo che gallegggiava intorno a LUCIA ANNUNZIATA e a TIZIANA MAIOLO (anche se qualche elemento di sospetto allora c'era).
Prometto che la prossima volta presterò molta più attenzione.