Quelli che... mi manda il Cavaliere
di Marco Travaglio
«La Rai è sempre stata considerata dai partiti come la loro protesi. È piena, più che di raccomandati, di fratelli, sorelle, cugini, parenti e affini dei protagonisti della vecchia e nuova politica». Questa volta, è imbarazzante ammetterlo, il Cavalier Bellachioma ha ragione da vendere. Copiando dal blog di Beppe Grillo, che qualche mese fa pubblicò “La Conigliera” dei parenti dei Vip in forza alla Rai, ha colto nel segno. Ma chissà che diranno i suoi amici e alleati, visto che la Parentopoli Rai è assolutamente trasversale, fra la prima e la seconda Repubblica, fra la destra e la sinistra. Tra i figli dei politici, si segnalano Tinni Andreatta, Bianca Berlinguer, Antonio De Martino, Claudio Donat-Cattin, Giancarlo Leone, Marina Letta (nel senso di Gianni), Pietro Mancini, Claudia Piga, Alessandra Rauti, Paolo Ruffini, Maurizio Scelba, Carlotta Tedeschi.
Nel reparto fratelli & sorelle, Angela Buttiglione, Nicola Cariglia, Sandro Marini, Antonio Sottile (nel senso di Salvo, quello del caso Gregoraci), Maria Zanda. Nel settore mogli & mariti: Roberta Carlotto (consorte di Alfredo Reichlin), Simona Ercolani (di Fabrizio Rondolino), Ginevra Giannetti (di Altero Matteoli), Giuseppe Grandinetti (marito della senatrice verde Loredana De Petris), Anna Scalfati (moglie di Giuseppe Sangiorgi, membro demitiano dell’Agcom). Segue il resto del parentado: Ferdinando Andreatta (nipote di Nino), Adriana Giannuzzi (cognata dell’ex senatore Ernesto Stajano), Alfonso Marrazzo (cugino di Piero), Marco Ravaglioli (genero di Andreotti), Tommaso Ricci (cognato di Buttiglione), Luigi Rocchi (genero di Biagio Agnes). Poi ci sono i fuoriclasse della Grande Famiglia Rai: il turbo-berlusconiano Agostino Saccà, direttore della Fiction, s’è portato la nuora spagnola, Sandra Steinert Jorge Santos, e il figlio Enrico Silvestrin, attore nelle fiction; il capo del Personale Gianfranco Comanducci, intimo di Previti, ha la moglie Anna Maria Callini dirigente alla segreteria di Raidue e la cognata Ida Callini responsabile Risorse umane Corporate. Quanto ai raccomandati, il Cavaliere portò in viale Mazzini la sua bionda segretaria Deborah Bergamini, ora direttore Marketing; l’ex dirigente Fininvest e poi di Forza Italia Alessio Gorla, capo dei palinsesti da poco in pensione (la cui moglie si occupava dei casting); l’ex addetto stampa forzista Riccardo Berti, promosso conduttore di «Batti e ribatti» al posto di Biagi; e poi Marcello Ciarnò, che prima si occupava degli spostamenti di Berlusconi e ora vicedirige il Centro di produzione Rai. Senza dimenticare Mario Bianchi, passato direttamente da Publitalia ad amministratore della Sipra, cioè della diretta concorrente. E l’ex deputato forzista Fabrizio Del Noce, direttore di Rai1, che poi ha fatto assumere come funzionario Gianluca Ciardelli, figlio della segretaria di Licio Gelli. E l’ex vicedirettore del Tg5 Clemente J. Mimun, passato a dirigere il Tg1: ora, compiuta la missione, torna al Tg5 da direttore.
Naturalmente l’essere parenti non esclude l’esser bravi. Anzi, ce ne sono parecchi, di bravi. Ma l’aspetto curioso dell’intemerata berlusconica è che a casa sua, se possibile, è anche peggio. Nel ‘95,quando il Cavaliere fece una sparata simile su “Parentopoli”, il settimanale «Cuore» si divertì a elencare i parenti nelle sue aziende: il fratello-prestanome Paolo al Giornale (con figlia Alessia al seguito) e all’Edilnord; i figli Marina e Piersilvio detto Dudi a Mondadori e a Mediaset; Guido Dall’Oglio, fratello della prima moglie, “coordinatore dei jingle” della Fininvest; lo zio Luigi Foscale e signora al teatro Manzoni; il cugino Giancarlo Foscale alla Standa e sua moglie Candia Camaggi alla finanza estera in Svizzera; Yives Confalonieri, figlio di Fedele, dirigente a Publitalia insieme al cugino Guido; Lella, nipote di Confalonieri, giornalista al Tg5, col marito Carlo M. Lomartire a Studio Aperto; poi la famiglia Dell’Utri, con Marcello e il gemello Alberto a Publitalia (e dunque a Forza Italia), e un nipote al Giornale. Poi i figli degli amici: quello di Malgara, re dei pubblicitari e dell’Auditel, a Publitalia; quello del giudice corrotto Diego Curtò, inviato del Tg4; quella di Roberto Gervaso, che reclutò il Cavaliere nella P2, al Tg5; e la sorella dell’avvocato Dotti al Tg4. Ora, 12 anni dopo, la lista va aggiornata. Alla Camera siede Mariella Bocciardo, prima moglie di Paolo Berlusconi. Al Giornale ha una rubrica fissa l’ex fidanzata dello stesso Paolo, Katia Noventa, mentre Silvia Toffanin, compagna di Dudi, conduce «Verissimo» su Canale5 e ha una rubrica su Libero. Ma il meglio è il Tg5: più che un telegiornale, un Family Day, pieno com’è - direbbe il padrone - «di fratelli, sorelle, cugini, parenti e affini dei protagonisti della vecchia e nuova politica». Lucrezia Agnes, figlia del dc Biagio. Chiara Geronzi, figlia del banchiere Cesare e cofondatrice della Gea con i figli di Moggi, Tanzi, Cragnotti, Lippi, Calleri e De Mita. Giancarlo Mazzucchelli, figlio della moglie di Petruccioli. Fabio Tricoli, nipote dell’avvocato di Dell’Utri. Valentina Loiero, figlia del governatore Agazio. La vaticanista Marina Ricci, sorella di Rocco e Angela Buttiglione. Giulio De Gennaro, figlio del capo della Polizia Gianni. Sebastiano Sterpa, figlio del forzista Egidio. Elena Caputo, figlia del giornalista e poi sottosegretario forzista Livio. Silvia Reviglio, figlia dell’ex ministro socialista Franco. Giuliano Torlontano, figlio del ds Glauco. Ultimo arrivo: Barbara Palombelli in Rutelli. A Studio Aperto lavora Alessandro Del Turco, figlio del più noto Ottaviano, e da pochi giorni Alfredo Vaccarella, figlio del giudice costituzionale uscente Romano. Il figlio dell’ex presidente della Consulta Vincenzo Caianiello invece si chiama Guido e lavora per Rete4. Poi ci sono Martelli e Pivetti. Non sono parenti dell’ex ministro pregiudicato e dell’ex presidente della Camera. Sono proprio loro.
La Finivest è un'azienda privata ed assume chi vuole, non così deve essere però in RAI. Qualche anno fa avevo delle colleghe danesi e loro si meravigliavano delle nostre politiche di assunzione perchè da loro, stando a quanto dicevano, se conoscevi qualcuno all'interno di un'azienda o ne eri parente non ti assumenvano proprio per evitare di essere accusati di nepotismo e favoreggiamento.
Due modi diversi di concepire le cose. Però l'Italia è il Paese del 'tengo famiglia', solo qui del resto poteva nascere il family day.
Bello. Ma anche senza toccare il ceto politico pensiamo anche solo alla figlia di Zucconi, signora Michele Serra... Caste inattaccabili e inespugnabili, il risultato sono gli articoli rubati senza citare la fonte (ne sai qualcosa ;-)? ), le lettere selezionate in modo da far montare la marea reazionaria...
Tutti amici di amici, riposiamoci tutti.
agostino saccà è il padre di enrico silvestrin? o ho capito male?
Per Nonnoulisse, chiunque egli sia.
Inattaccabile e inespugnabile, semmai, il suo moralismo facilone e disinformato. Io NON sono la figlia di Zucconi (Vittorio), e neanche parente, e neanche alla lontana. Quanto al mio rapporto con Michele Serra, del quale NON sono la signora (e sorvolo sulla volgarità di attribuire cause private alle carriere femminili) : lo conosco dal 1995, faccio la giornalista dal 1981. E la prima cosa che mi hanno insegnato, di questo mestiere, è stata: criticare anche ferocemente, però verificando i fatti. Tutto il resto, mi scusi, appartiene alla casta cialtrona. GZ
Secondo me (come ha scritto «Ulisse») la Mediaset dato che è privata può fare la politica aziendale che preferisce.... ma rimango dell'idea che se un "raccomandato" riesce ad entrare non dura MAi più di una stagione, ad eccezione se colui o colei è meritevole. Come molti "parenti" dell'articolo.