La Milano di giorno e quella di notte
UNA CITTA' DIVISA IN DUE
di Armando Torno
Milano vive due realtà: una diurna, perché è un punto di riferimento essenziale per il lavoro, e una notturna. Se di giorno arrivano circa 800 mila pendolari in auto e poco più di 300 mila con i mezzi, di notte la quota di 300 mila si può considerare indicativa, giacché nel fine settimana la cifra cresce notevolmente. In sostanza è come se una città poco più grande di Venezia o leggermente più piccola di Bologna venisse a passare la serata a Milano. Il pubblico della notte non è più ristretto come ai tempi della dolce vita, ma è una massa che si riversa nella metropoli non trovando attrattive convincenti in provincia.
Se per la città di giorno si discute di traffico, servizi e accoglienza, per la Milano di notte si parla a stento o si tace. Anzi, le grane ormai scoppiano a ripetizione ma tutto continua come se al calar del sole accadesse poco o nulla. Il capoluogo lombardo sembra che alle 20 — minuto più, minuto meno — metta le pantofole e quel che succede va considerato affare d'altri.
Forse per questo a Milano è impossibile trovare un ristorante aperto sino all'alba o un supermercato o dei negozi notturni o dei mezzi pubblici — esclusi i taxi — che facciano servizio per una popolazione che si sposta anche nelle prime ore del giorno. E forse per il medesimo motivo non si sono attrezzate adeguatamente quelle zone di forte concentrazione. Per fare il solito esempio delle Colonne di San Lorenzo, dove vandalismo e sporcizia hanno causato l'ultimo allarme, va detto che le competenti autorità non hanno mai pensato di mettere dei raccoglitori di immondizia proporzionati al bisogno, meno che mai dei gabinetti. Il risultato è noto: la zona, soprattutto nei fine settimana, diventa sia discarica che cesso.
Tutto sembra concepito come se si dovessero gestire dei numeri in provincia. A Barcellona, per fare un altro esempio, la nettezza urbana passa ogni due-tre ore per non consentire alla «movida» di sporcare oltre il limite; a San Lorenzo arriva alle 6 del mattino di domenica e trova uno strato spaventoso. Ma questo caso va esteso a mille altre situazioni. Quanti vigili circolano a Milano di notte? Avete provato a chiamare un numero dell'Atm perché i mezzi non rispettano gli orari? È inutile perché dopo una certa ora non risponde.
Milano ha ormai due anime. È arrivato il tempo di occuparsi di entrambe.
la storia del Ticinese ultimamente poi è ai confini del paranormale.. anche al parroco di San Lorenzo che cosa costa dire cose un po' più sensate di quattro stupidaggini filoberlusconidi, manco questa fosse una questione nazionale poi? Mi sembra che non faccia altro che aumentare i casini..
Carolina
Ma ancora difendete i vandali. Anche se si mettessero i bagni nel giro di qualche ore i soliti vandali comunisti cannati li romperebbero e urinerebbero da tutte le parti. Inoltre i cancelli servono per proteggere le colonne e la chiesa dai vandali graffitari che deturpano con le loro scritte da idoti questi monumenti millenari. W de Corato abbasso i buonisti.
"... i soliti vandali comunisti cannati..."
Ma cos'e'? Un festival di luoghi comuni?