Grazie ragazzi. Siamo curiosi di sapere che effetto fa questa roba a persone diverse da noi, anche fuori di Napoli.
Daniela, io ormai ho perso la speranza... L'unica è un virus (o qualcos'altro) che faccia fuori Bassolino, Bertolaso, la Iervolino e tutti i loro amici e parenti. Ma se questi sono più forti anche di Vespa, mi sa che sarebbero loro a fare fuori il virus.
francamente bertolaso me lo terrei ... se non arrivava lui, qua non si sbloccava niente e bassolino ha campato felice da quando si dimise da commissario rifiuti senza neanche rendere pubblico il perché! bisognerebbe cercare di evitare di essere generici, adimant ...
ovviamente me lo terrei per un po', non dico per sempre :-)
@monica: Bertolaso ne saprà di inondazioni e terremoti, di campi profughi e cucine da campo, ma di pattume non capisce un cazzo. E lo ha dimostrato sostenendo che le uniche soluzioni siano inceneritori e discariche, roba da anni '50. Non potevano chiamare il responsabile dei rifiuti di Novara? Avrebbe magari spiegato come si fa a riciclare il 70% col porta a porta, e trattare il resto col meccanico-biologico a freddo. Cioè le migliori tecnologie e metodologie esistenti. Che Bertolaso sembra ignorare. Il balletto delle sue dimissioni è, semplicemente, patetico, così come il suo decisionismo a base di manganellate e blitz nel cuore della notte.
Bertolaso si dimette un giorno sì e un giorno no. Nel giorno no il governo rifiuta le sue dimissioni.
Tanto lui non abita a Napoli e la monnezza sotto casa non ce l'ha.
Ci vuole una persona come quella che propone Marco ma soprattutto ci vuole qualcuno che limiti drasticamente i poteri di Bassolino in questa questione. Il governatore si è dimostrato inefficiente, serve un piano speciale, una task force con pieni poteri, compreso quello di annullare contratti con le varie aziende che si occupano dello smaltimento. Inutile dire che tutto ciò equivale a dichiarare guerra alla camorra, e dunque ci vuole anche l'esercito (che a Napoli servirebbe indipendentemente dalla questione immondizia).
Inoltre, per fare tutto ciò, sarebbe necessario avere un governo nazionale, e l'Italia un governo non ce l'ha...
Tra l'altro, Monica, tra quelli da eliminare non ci ho messo il caro Pecoraro Scanio, tanto bravo, lui e i suoi verdi a dire non a questo e non a quello, ma quanto a proposte, neanche l'ombra. Dunque mi correggo e ci aggiungo pure lui, tanto per essere ancora più generici.
Senza velleità del pugno di ferro....... ma questa è una vera e propria emergenza (nel senso vero, non politico), igienica, logistica, di ordine pubblico e di "vivibilità".
Non vedo qui migliore intervento possibile di quello dell'esercito, per ripristinare e mettere in sicurezza il servizio, aprire le discariche che devono essere aperte, bonificare le zone, etc.
O forse è più "comodo" stanziare qualche decina (centinaio?) di milioni di euro per sovvenzionare qualcuno che l'esercito (irregolare) se l'è già fatto?
Aidid ricattava teneva il popolo in pugno con la fame... a Napoli la camorra (anche) con l'immondizia...
@ Adimant
sì ci vuole qualcuno come dice Marco, e poi Bassolino se se ne andasse proprio sarebbe meglio. Se Pecoraro la smettesse di fare i fatti suoi, sarebbe ancora meglio. Se la Iervolino si levasse di torno, eccetera.
Ma nulla di tutto ciò è all'orizzonte (o almeno certamente non per via politica). E non so sehai letto che in uno dei momenti no di Bertolaso, Bassolino aveva addirittura pensato di ri-proporsi nella ualità di commissario, in caso non ci bastasse come governatore.
Quanto ad annullare gli appalti, che sarebbe giusto, basta che poi non si diano a trattativa privata, come chiede il nostro piccolo montezemolino locale, che aspetta questo momento da anni: unico soggetto, scelto a trattativa privata, per tutto il ciclo dei rifiuti, inceneritori compresi (of course).
Però, al di là del merito monnezza, è impressionante che il governatore campano (che ha dichiarato alla magistratura che indagava che lui non leggeva le carte anche se le firmava) riesca tuttora a dettare condizioni, e che pertanto di tutto ciò non si possa parlare neppure da vespa, e neppure se praticamente non ci sarebbero veri oppositori (perchè la ds da tempo non si oppone ad alcunchè, a Napoli, e perchè Mattioli avrebbe avuto da difendere il vecchio governatore di an)...
Edo, non è neanche una questione di ricatto: la camorra è una grande impresa, per fatturato è la più grande d'Italia, forse una delle più grandi d'Europa. E come impresa ragiona: la gestione degli appalti per la raccolta e per lo smaltimento, il controllo delle discariche, il poter continuare ad utilizzare discariche abusive in cui scaricare, insieme all'immondizia 'ufficiale', anche rifiuti di provenienza illecita (spesso dal nord o dall'estero), sono tutti fattori che la camorra tiene bene sotto controllo. Soltanto svincolando tutto ciò dalle vecchie imprese, da imprenditori collusi, corrotti, affiliati, si può sperare in una normalità che consenta a imprese pulite (è il caso di dirlo) di partire con una seria politica del riciclo, della differenziazione, ed a valle di tutto ciò, con i termovalorizzatori, le nuove discariche, i sistemi di smaltimento alternativi, a basso impatto ambientale.
Ma la camorra, otlre che impresa, è una struttura perfettamente militarizzata. Contro i militari (peraltro militari tranquillamente disposti a morire per qualche lira in più) non vi è alternativa all'utilizzo dell'esercito. Allora basta riportare a casa l'inutile contingente Afgano e mandarlo a Napoli a fare una guerra seria, una guerra ormai necessaria, contro l'unico nemico con il quale non bisognerebbe scendere a compromessi, contro una vera associazione terroristica: la camorra.
Per fare tutto ciò bisogna però liberarsi di tutti quei personaggi che hanno dimostrato, come minimo, una certa sudditanza psicologica nei confronti di certi sistemi; tra questi personaggi ci sono tutti coloro che hanno amministrato Napoli e la Campania negli utlimi quindici anni (inutile rifare i nomi); soluzione: una task force esterna alle istituzioni locali, fatta da non-napoletani, da tecnici, da persone, per quanto possibile, di comprovata onestà.
Napoli sta diventando un banco di prova essenziale per chi governa l'Italia: risolverne i problemi o per lo meno alleviarli vuol dire essere in grado, davvero, di governare in qualsiasi situazione.
C'è qualcuno, là fuori, che vuole tentare?
@Daniela: d'accordo su tutta la linea; ma che possiamo fare?
be', dopo un giorno vedo che il dibattito è continuato.
@adimant: le ricorrenti minacce di bertolaso sono state evidentissimamente il modo che conosceva (e che chiunque abbia fatto politica conosce) di garantirsi l'appoggio di qualche livello istituzionale molto alto ... infatti, addirittura napolitano telefona lui ai sindaci che non si fidano degli amministratori regionali, nè del Governo... Nell'emergenza ci vuole Bertolaso, è proprio come un terremoto o un'epidemia ... Lui non deve programmare o attuare il nuovo ciclo dei rifiuti (qui andrebbe bene 'sto tipo di Novara che dici tu, anche se dubito saprebbe navigare nei nostri mari ...), deve togliere la monnezza dalle strade ORA! Fatto questo se ne può anche andare, dopo i poteri dovrebbero tornare ai livelli istituzionali ordinari, solo che già si sa (le prove sono evidenti)che sono degli incapaci!
p.s. grazie per aver aggiunto Pecoraro scanio ....
Monica, il problema è che la situazione che oggi è vista come emergenza, dura da almeno una decina di anni. Ed era emergenza dieci anni fa. Ed in dieci anni il ciclo dei rifiuti si riprogetta, si avvia, si risolve. Se si vuole.
Insomma la verità è che raccogliere l'immondizia oggi e metterla a Serre o in qualsiasi altra discarica non farà altro che ripulire la faccia di Bassolino e soci e rimandare il problema al prossimo governo. Io voglio soluzioni reali e definitive, non una cura per il raffreddore. Bertolaso è la cura per il raffreddore. il commissariamento della regione Campania per infiltrazione mafiosa (Bassolino), la creazione di una task force, la revisione degli appalti, l'esercito, è l'inizio della soluzione definitiva. Sta al governo scegliere la strada.
è ovvio che anch'io voglio la soluzione duratura e definitiva per i rifiuti e so bene chi è responsabile di tutto ciò: i governanti napoletani e regionali da sempre a questa parte, incapaci e proni alla camorra e alle resistenze cieche e corporative di ogni genere, non esclusi noi napoletani (e dintorni) che stamattina un aereo che sorvolava la città trainando uno striscione definiva così: "UN POPOLO DI MONNEZZA". sì, anche noi, vittime contente di ogni "dominazione" da secoli, purchè ci lascino fare i c**** nostri!
scusate, mi taccio. ma davvero non se ne può più.