Tra l'altro il sig. Veronesi (che non mi pare sia un fisico, nè un ingegnere nucleare, e che anche come oncologo è abbastanza discusso), nell'articolo citato asserisce che il nucleare è pulito (infatti speriamo tutti che si assuma la responsabilità di sotterrare le scorie nel giardino di casa sua) e non pericoloso (come ben sanno a Cernobyl).
Spero che continui, in Italia, a prevalere la linea sancita anni fa da un referendum che stabiliva che in Italia l'energia non si produce con centrali nucleari.
A proposito, a chi critica questa posizione tirando fuori al solita questione delle centrali francesi, faccio notare che la percentuale di eletrricità prodotta dalle centrali nucleari francesi è grossomodo pari alla quantità di elettricità che la Francia vende all'Italia, ovvero, se l'Italia si rendesse indipendente dalla Francia, con molta probabilità la Francia potrebbe chiudere molte di quelle centrali, che le risulterebbero inutili.
Allora si cominci a parlare di una seria politica energetica, di risparmio, di utilizzo di sistemi alternativi, di miglioramenti alla rete di distribuzione e poi, dopo, si dica al signor Veronesi di tornare a fare il suo lavoro, cercando di non fare danni.
Non mi pare che gli svedesi si vergognino del loro ambiantalismo e si che producono la metà della loro energia con il nucleare.
Abbandonare il nucleare è stato un errore evidente per l'Italia (anche dal punto di vista ambientale) ma probabilmente ormai è troppo costoso e complesso tornare indietro. Legittime opinioni diverse, ma presentarle come evidenze talmente evidenti che non meritano nemmeno di essere spiegate è o ignoranza (nel senso di ignorare il problema) o presunzione o tutti e due.
daniele : mica ho capito.
uno che in definitiva dice :tanto siamo inquinati mettiamo le centrali almeno non paghiamo la multa,
non è un'opinione è una fesseria .
detta poi da un oncologo ...
Non so dire se l'abbandono del nucleare sia stato un errore.
D'altra parte non so neppure dove avremmo messo le scorie nucleari, dato che in più di venti anni non siamo riusciti a sistemare neppure quelle rimaste dopo la chiusura delle centrali (a proposito, cara Sogin, dove sono adesso quelle scorie che un certo paesello del sud non ha voluto?).
Sta di fatto che le vecchie centrali sono obsolete e non si possono più riattivare. Per riattivarne di nuove ci vorrebbero almeno 15 anni: nel frattempo il prezzo dell'uranio sarà andato alle stelle, dato che la Cina sta costruendo decine di centrali di prossima attivazione.
L'unica soluzione fattibile per tornare al nucleare, ha suggerito qualcuno, sarebbe quella di comprare centrali bell'e pronte dalla Francia: sempre che ce le vogliano vendere.
Siete i soliti talebani voi di uanmorblog - pure veronesi deve vergognarsi. Di questo passo, rimanete solo voi e travaglio - e non so chi sarebbe messo peggio
Con rispetto
La posizione di veronesi è essenzialemte poco chiara.
Mi spiego: se una cosa è nota a tutti in tutto il mondo scientifico (e non) è che se cominciamo a costruire una centrale oggi non avremo effetti per almeno 10 anni.
Se tutto procede bene. Va progettata, collocata, costruita, testata, messa in esecuzione.
Non riucsiamo a fare lo stesso con un termovalizzatore che a Vienna hanno nel centro della città e viene visitato dai turisti, pensiamo di riuscirci con una centrale nucleare?
Non voglio discutere sulla correttezza della decisione presa all'epoca di abolire il nucleare. L'unica cosa certa, ed all'epoca nota, è che non è una decisione reversibile. Sollevare la questione è veramente una cosa demagogica per un politico, idiota per tutti gli altri.
A questo punto torno all'inizio della mail: Pechè veronesi solleva una questiopne del genere? E' pura idiozia? o che?
Il nucleare è un tipo di energia che, rispetto alla sua alternativa, l'energia termoelettrica, produce poche scorie, altamente inquinati, ma stoccabili.
Per cui l'alternativa era tra produrre migliaia di tonnellate di monossido di carbonio da disperdere nell'ambiente a futura memoria oppure materiale radioattivo. La scelta a me pare semplice: se si è in grado di stoccare in sicurezza (come fa la Svezia) il materiale radioattivo la scelta del nucleare è la piu' civile; se si temono casini nella gestione delle scorie conviene la strada della produzione di tanto materiale meno inquinante che il vento porta lontano.
Io spererei di essere in un paese che ragiona con canoni di civiltà.
Veronesi, a cui riconosciamo tutti i meriti che ha ma non quelli che non ha, alla fine dell'anno scorso, in un libretto diffuso a pioggia alle donne milanesi sopra i 45, sovvenzionato dall'Assessorato alla Salute del Comune di Milano e sponsorizzato dalle multinazionali del farmaco tra cui la Wyeth, produttrice di ormoni artificiali, sosteneva ancora l'efficacia e la bontà della terapia ormonale sostitutiva, quando in USA, da anni - ovvero dal 2003 - dopo che è stato bruscamente interrotto uno studio nazionale su migliaia e migliaia di donne con la scoperta di una irrimediabile, tragica connessione tra l'assunzione di questa terapia e l'aumento dei casi di tumore al seno e problemi collaterali di rischio cardio circolatorio etc, la terapia viene guardata con estremo sospetto e ancora maggiore cautela. Di più, è uscita un'analisi che mette in evidenza in USA un drastico crollo della casistica di questi tumori da quando la TOS (HRT in USA) non è più di "moda". http://www.nih.gov/news/pr/apr2007/nci-18a.htm
Questo, però, Veronesi non ce lo ha detto.
credo che i filonucleari siano rimasti un po' indietro, a circa vent'anni fa. Oggi l'energia che si sviluppa maggiormente e con costi competitivi è quella eolica (che i finti ambientalisti stila Ripa di Meana non vogliono perché deturpa il paesaggio; e il bello è che ci sono pure riusciti a bloccarle. Persino Di Pietro, che dell'ambiente se ne frega, è in prima fila contro l'eolico. Ma a favore di rigassificatori, centrali a carbone ecc ecc). Il nucleare è una scelta demente e antieconomica: è il modo più costoso, più inquinante (non solo le scorie, ma anche il ciclo di produzione del materiale fissile, che ingoia enormi quantità di petrolio), più pericoloso (le fonti di uranio sono ancor più concentrate e scarse di quelle di petrolio, con tutto quel che ne consegue in termini di geopolitica).
Possibile che non abbiate mai letto un testo aggiornato sull'energia? Possibile che vi riempiate la bocca e la testa di luoghi comuni.
Veronesi è incommentabile, certo, ma se vi aspettate che Napolitano gli rispedisca la lettera con su scritto vergogna, sognate. Lo ringrazierà, "invitando tutti a riflessioni più pacate su questioni che, in questi nostri tempi, esigono scelte innovative, coraggiose e condivise. Il Paese attende risposte che la Politica non può lasciare oltre inattese. Viva l'Italia!"...
@Daniele
1) come dicevo prima che il nucleare sia buono o cattivo non possiamo applicarlo più noi
2) i canoni di civiltà sono sempre difficili da definire e soprattutto raramente riguardano il contenuto, ma soprattutto il metodo.
La posizione stoccabile in modo sicuro o meno è sicuramente interessante. Ma qui si entra sul concetto di "sicuro".
Non so come faccia la svezia a stoccare in sicurezza, ma per un paese che in totale ha gli abitanti di Napoli e Provincia penso che sia abbastanza più facile che da noi.
Noi non sappiamo dove mettere l'immondizia normale, ci vuoi aggiungere anche quella radioattiva?
In altre parole, "misuriamoci le palle", il nucleare è una scelta difficile importante e che va gestita con coerenza attenzione e professionalità In questi termini è accettabile.
In Italia NON abbiamo una struttura sociale e politica che permette di fare queste scelte.
Se le si fa, bisogna sapere che poi al governo ci andrà uno contrario, qualcuno vorrà cambiare le carte in tavola e qualcuno guadagnarci di più... Conclusione, il nucleare in italia significa scorie nucleari sotto il culo. Fare finta che non sia così significa mettersi una pezza (di piombo antiradiazioni) davanti agli occhi.
Anch'io credo che non si possa tornare indietro, detto questo:
- Mi piacerebbe parlare del tema laicamente senza iniziare (o finire) da tabu' e anatemi
- La Svezia la citavo come esempio di paese molto attento all'ecologia (non quella retorica o dei difensori nostrani della propria aiuola) ma il nucleare viene ampiamente usato anche da Francia, Germania, Inghilterra, per restare all'Europa
- Curioso che nessuno citi quanto sia antieconomico e ridicolo la scelta del nucleare quando a farla è l'Iran uno dei principali produttori di petrolio, non trovate? (che gli serva ad altro?)
- Infine eviterei di rivendicare (in modo ripeto poco laico) la verità scientifica a supporto di una tesi piuttosto che dell'altra (o a favore dell'eolico) la dottrina in materia è tutt'altro che univoca.
La Germania il nucleare lo sta abbandonando; non mi sembra argomento valido sostenere *così fan tutti*.
Pur essendo contrario al nucleare non capisco gli scandalizzati che scrivono VERGOGNA ! o fanno affermazioni apodittiche senza giustificarle.
scusa daniele ma che rimane?
maxrak ti ha elencato una serie di motivazioni a sostegno della sua tesi.
non vuoi sentire parlare di tesi scientifiche .
citi l'iran ma non parli dell'italia .
che rimane.
rimane che gli italiani anni fa dissero no al nucleare, sia stata una scelta giusta o sbagliata o influenzata dal dramma di cernobyl al momento non è dato sapere.
rimane che il tempo occorrente per la costruzione etc di queste eventuali centrali supererebbe di gran lunga la data per non incorrere in sanzioni .
rimane che le scorie non saprebbero comunque dove metterle e ci sarebbero altre multe.
è strano sentire un medico parlare del rischio/beneficio riferito non ad un farmaco diretto alla singola persona , ma ad un servizio diretto alla comunità .
@ FABIO
Quel "VERGOGNA!" non è riferito al fatto che Veronesi abbia suggerito il nucleare come soluzione alla eventuale crisi energetica, ma al fatto che ci siano persone (come Veronesi) che hanno il coraggio di dichiarare apertamente la propria contrarietà alla scelta del Parlamento di firmare il Trattato di Kyoto, come se loro vivessero su un altro pianeta. Migliaia di scienziati stanno dicendo che se continuiamo così ci saranno grossi problemi in futuro e questo tizio se ne viene fuori con affermazioni di quel tipo, sottolineando che ratificare il Tratta di Kyoto porterà l'Italia ad ingenti perdite economiche: ma quanto ci metteranno a capire che la vita non è fatta di denaro???
Tra l'altro lo dico apertamente: io non sono così contrario al nucleare. Ha i suoi lati positivi. Sono però contrarissimo alla sua installazione in Italia, un Paese dove le parole "gestione", "controllo", "ottimizzazione" sono presenti solo nel vocabolario. Credo che la costruzione di centrali in Italia finirebbe con i soliti problemi: prima o poi verrebbe fuori che le scorie venivano smaltite illegalmente chissà dove. E questo mi porta ad oppormi a scelte del genere.
"VERGOGNA!" è la risposta che darei io al Sig. Veronesi e alla combriccola di scienziati che si permettono di andare a suggerire fesserie al Presidente della Repubblica (che è lì in rappresentanza dei cittadini). Avrei compreso se certe cose le avessero sottolineate all'amministratore delegato dell'Enel, la cosa avrebbe avuto un senso: per l'Enel meno ci avviciniamo alle energie alternative e meglio è. Ma se invece vai proprio dal Presidente sei un pezzo di m***a, è come se tu dicessi la stessa cosa all'Italia in generale. E l'Italia di dichirazioni di quel tipo non ne ha proprio bisogno...
Non è facile parlare di nucleare, soprattutto oggi, soprattutto su internet dove tutti sono esperti di tutto e sembrano avere le idee chiare su come va il mondo e come deve andare. Io per primo, che mi sto per laureare in ingegneria meccanica e mi interesso di energetica (la mia tesi verterà su una centrale cogenerativa a biomasse, quindi io sono per cercare altre vie), faccio fatica a districarmi fra le tante informazioni sul nucleare.
Per esempio ho sempre saputo che ci vogliono circa 15 anni per costruire una centrale; invece qualche scienziato dice che ne bastano 3 o 4. Fonte: questa
So che il prezzo dell'uranio è stato per tanti anni di circa 7$ a libbra e che negli ultimi mesi è schizzato a 113$ (fonte: qui): è accaduto perché l'uranio si sta esaurendo, perché c'è stata una grande domanda del minerale da parte delle potenze emergenti, o per entrambi i motivi?
Se il prezzo dell'uranio è cosí alto, mi viene da pensare che non sarà piú cosí conveniente questa forma di estrazione di energia. E invece scopro da un'altra parte (qui c'è il PDF: http://www2.ing.unipi.it/~d0728/GCIR/Costi.pdf) che il costo di acquisto dell'uranio incide solo per il 6% nei costi totali di produzione di energia.
Il discorso delle scorie poi è delicatissimo: qualcuno dice che oggi il problema sarebbe meno oneroso e pericoloso di un tempo, ma basta andare qui a leggere le inquietanti manovre fatte nel 2005 per trasportare in Inghilerra la nostra spazzatura radiante per capire che come la rigiri la rigiri, sempre di materiale altamente pericoloso si tratta.
Poi c'è chi tira in ballo questo fantomatico reattore di quarta generazione, chi ti dice che Chernobyl era un impianto costruito al risparmio (questo è vero!), chi ti tira in ballo i reattori in Francia (un po' come dire: "Sí, ma i gulag?"), chi ha il coraggio di parlare di nucleare come energia PULITA perché è a emissioni zero (ignorando ad esempio che sono allo studio progetti molto innovativi per rendere ad emissioni zero le centrali a carbone già presenti sul territorio tramite un sistema che sfrutta acqua allo stato supercritico: questi progetti costerebbero molto molto meno di una centrale nucleare, richiedendo tempi di installazione molto piú bassi e fornendo subito un bel contributo all'abbattimento dell'emissione di CO2, SO2 e altre schimichezze in atmosfera).
Insomma, potrei dilungarmi per ore su questo argomento appassionante, ma ora smetto.
Per quanto riguarda Veronesi, preferisco impiegare il mio tempo a capire e studiare cose piú importanti delle sparate dell'italico maneggione di turno. Voglio solo che i miei figli (se mai un giorno ne avrò) crescano in un mondo un po' piú pulito e soprattutto un po' piú CONSAPEVOLE.
"Tutto il resto è noooiaaaaa..."
è una polemica inutile in questo paese la società civile blocca la ferrovia per non fare discariche, la società civile e gli amministratori non riescono ad identificare una sede per lo stoccaggio dei rifiuti nucleari, la società civile non accetta di sanzionare i privati che non fanno raccolta differenziata; pensare che si possa costruire una centrale che richiede decenni è pura ipocrisia. Non si riesce a fare una ferrovia o una strada figuratevi una centrale. La salvaguardia della salute non è in discussione: siamo circondati da centrali nucleari, in discussione c'è la bolletta energetica del paese. la cosa più sensata è imporre una riduzione dei consumi e aumentare le tasse sugli stessi (tipo i condizionatori, pagheremo di più ma ci evitiamo inutili discussioni. Ovviamente pagando di più la bolletta avremo meno posti di lavoro e salari più bassi.
Un dato tanto per far capire di cosa stiamo parlando: il 5% delle scorie radiottive decade in 300.000 anni. Avete letto bene, 300.000 anni! Scusate, ma dove pensate di stoccare del materiale per i prossimi 300.000 anni!? Vabbè che l'Africa è grande però.....oppure si fa come in America dove si fanno tanti bei missili che avveleneranno generazioni e generazioni di slavi, afghani, iracheni e così via.....forse è meglio concentrarci su qualche altra soluzione...