Povero ragazzo, chissà quanti brufoli gli verranno a causa del trauma subito. E le turbe? Dove le mettiamo le turbe? E se dovesse poi crescere normale? Che danno, che danno.
Beh, però sulla lavagna avrebbe potuto fargli scrivere qualcosa di diverso da: "sono un deficiente", non mi sembra un giusto metodo di correzione.
Leggo che i genitori han detto "mio figlio sarà un deficiente ma lei è una c...". Pezzettini di merda, come si permettono? Chiaramente va guadagnato, ma sul rispetto non si può transigere. Per non parlare della civiltà.
sono incazzato soprattutto perchè il procuratore che accusa l'insegnante, continuerà a fare carriera automaticamente vita natural durante con stipendio agganciato a quello degli "onorevoli", senza dovere mai subire una qualsivoglia verifica, senza dovere mai rendere conto delle str..te fatte. Speriamo bene, io sono pessimista.
La capacità di certi magistrati di diventare all'improvviso efficientissimi di fronte a fattispecie del tutto marginali come questa e di prendere decisioni che cozzano col comune sentire , col comune buon senso ,con quello che pensa il 99% delle persone comuni è assolutamente sospetta .
Mi fa pensare al magistrato di Napoli che in ua città in mano alla camorra si mette a indagare sulla Juve , al magistrato di Padova che all'inizio di tangentopoli processò per sequestro di persona un tale che aveva abbrancato per un braccio un giovane fino all'arrivo della polizia (il giovane tirava sassi contro una finestra ) o quell'altro che , sempre a quell'epoca , processò per abuso d'ufficio un Sindaco perchè aveva autorizzato una sagra saltando un po' di burocrazia .
Lo fanno apposta per stancarci ? Per toglierci la voglia di credere nella giustizia italiana ? Per prepararci a rinunciarvi definitivamente ?
io penso che i primi deficienti siano i genitori del PICCOLO
è assurdo...da rimanere sconcertati,i genitori prima hanno fatto finta di niente, poi dopo una settimana hanno fatto presentare il figlio con la loro risposta alla maestra, non si sono degnati nemmeno di presentarsi a scuola per scambiare qualche parola con l'insegnante. e cosa ancora più "bella" (per modo di dire) hanno chiesto 25 mila euro di risarcimento per le conseguenze psicologiche che potrà avere il figlio in futuro! assurdo...
il fatto che i giudici e la magistratura stia dando seguito a questo processo e che nessuno osa indignarsi, con una delle poche volte che gli insegnanti fanno bene il proprio lavoro...io non lo so....
max
Da quel che ho sentito in un telegiornale, sembra che la punizione sia scaturita dall fatto che il ragazzo si divertisse ad insolentire un suo compagno di classe definendolo gay con aria sprezzante. Personalmente sono contraria ad insulti ed a definizioni fuori luogo ma nel caso specifico, mi sembra che il giovane virgulto meritasse la definizione di deficiente, ed anche di ignorante, visto che sembra che per ben cento volte ha messo su carta:" deficente". Mi auguro che, se tutto ciò è vero, i genitori dell'altro ragazzo oggetto degli apprezzamenti malevoli facciano causa a loro volta e richiedano alla protettiva famiglia del compagno un congruo risarcimento per le possibili conseguenze psicologiche che il loro figlio dovrà sopportare.
non s'insegna a non insultare il prossimo insultando.
al posto di 'sono un deficiente' un "ho sbagliato", no?
la denuncia però è assolutamente fuori luogo, una volta che una maestra, invece di mostrare il perizoma, prova almeno ad educare, anche se con un metodo discutibilissimo, la mandiamo in galera?
La mia indignazione nasce dall'uso distorto che si fa della giustizia.
Certo la frase fatta scrivere al ragazzo poteva essere diversa, ma non mi sento di giudicare l'insegnate.
Quali altri insegnanti si prenderanno la briga di sanzionare comportamenti scorretti degli alunni se poi rischiano, nel migliore dei casi, di essere presi a sberle dai genitori o, nel peggiore, di finire in galera...
"Deficiente" in senso etimologico è "colui che manca" di qualcosa. Il ragazzino evidentemente manca dei principi basilari dell'educazione e della convivenza civile. Bene farebbero i genitori a darsi una mossa e a cpminciare a educare il figliolo. Quella dell'insegnante non è un insulto, è una diagnosi.
il mio pensiero su questa triste vicenda è racchiuso nel seguente tread:
http://www.onemoreblog.it/archives/016574.html