2400 membri della costituente significa che il peso della stessa , stabilito che il leader è eletto direttamente o quasi, è nullo. Collegi piccoli senza preferenze significa che gli accordi sono fatti a tavolino prima dalle nomenclature locali, nessuna delle quali sarà sanzionata. Significa anche che le proteste delle associazioni saranno contenute perchè c'è posto per tutti. L'assenza della dimensione cittadina e provinciale significa che gli equilibri locali che contano sono al riparo da una legittimazione democratica, per intenderci a milano, Mirabelli ve lo tenete e Corritore resta in panchina. L'elezione del leader regionale significa che si cerchereanno figure di mediazione che traghetteranno il pd fino alle primarie per scegliere il candidato alle regionali tra un paio di anni. L'unica buona notizia è che dovendo eleggere il leader se ci saranno più liste apparentabili allo stesso candidato, un pò come l'elezione del sindaco, ritorneranno le care vecchie correnti, insuperabile strumento di democrazia. Ma dovevano fare tutto sto casino per queste scelte, tutto sommato prevedibili?
Diciamoci la verità, l'unico vero effetto politico di questa vicenda è che Prodi ci annuncia che andrà in pensione tra un paio d'anni, il che visto l'età non è proprio uno scoop.
ecco la cronaca dall'interno del dibattito dei 45
http://primariepd.org/primarie/ultime-notizie/cronaca-del-comitato-dei-45---di-paola-caporossi.html