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Alberto Biraghi
Niente "alleanze variabili"
«Milano non c'entra niente con le campagne bergamasche, venete e piemontesi. Non dobbiamo avere la stessa visione del Centrodestra milanese che considera la città un fortino da proteggere. Il Centrosinistra riconquisterà Milano quando metteremo la città sullo stesso piano delle grandi metropoli europee. Adottando una prospettiva metropolitana ed europea per costruire una nuova proposta politica. Dobbiamo inserire Milano in quest'ambito e non in un asse circoscritto al Nord Italia fatto di allenaze variabili».
A seguire lo scioglimento della dirigenza milanese dei DS, con le dimissioni di
Pier Majorino (peraltro una delle poche facce presentabili della compagine diessina locale) da segretario, Gabriele Messina sarà consacrato traghettatore cittadino in occasione della convention diessina che si terrà al Magna Pars. Definito da alcuni suoi (si fa per dire) compagni un "sicario di
Antonio Panzeri", il gran manovratore locale di tessere e poltrone, in realtà Gabriele - politico puro, cresciuto nel sindacato, nella perfetta tradizione dei DS - sembra disposto a superare parte degli schemi che hanno reso irrimediabilmente perdente il centrosinistra milanese.
Accogliamo volentieri la sua proposta di dare visibilità un'intervista rilasciata ieri ad Affari Italiani, che troviamo particolarmente rassicurante nel passaggio in cui si contesta l'idiozia penatiana sulle "alleanze variabili".
di
redazione
20.06.07 10:39 - sezione
milano