Un bravo sindaco indaga ancora su fatti della propria città di cui a molti frega ormai molto poco.
più che indagare dovrebbe farla funzionare; ed evitare di mettere i compagnucci di scuola nei posti (si noti, infatti, come i primi due si succedano a fare presidenti e amministratori di società del comune).
proprio ieri a ballaro' ha ricevuto l'investitura del baffino, piu' tracotante e borioso che mai; non fatevi abbindolare dai soliti specchietti per le allodole, veltroni e' un consociativo della peggiore specie, certo e' un filino meno baciapile, clericale e schifoso degli altri, ma non crediate sia 'sta gran persona.
Beh, ma questo è ovvio. Ciò non toglie che questa iniziativa è dal mio punto di vista degna di nota.
Ci sono altre città in cui le iniziative sono proporre di multare i ciclisti sui marciapiedi.
Ok, consociativo, ma anche uno dei pochi che riesce ad attirare consensi amministrando. Insomma, è uno che i voti li trova, non li aspetta come se gli fossero dovuti. Ed è tutto sommato un buon sindaco.
Ciò posto, l'iniziativa su Pasolini mi pare un po' strumentale, anche perchè a tanti anni di distanza dall'accaduto le possiibilità di trovare gli assassini sono minime.
Non è importante "trovare gli assasini", ma ricordare, rendere "redento" l'episodio. Salvarlo dall'oblio (cioè far sapere come andò in realtà a differenza da come si disse che andò) è l'unico modo per "salvare" quel fatto. I fatti storici hanno possono essere salvati o meno. Sta a noi.
Considero la morte di Pasolini, come la strage di Piazza Fontana un caso emblematico dove, come per la Shoah, sia necessario un continuo lavorìo di memoria. Per salvarlo ogni giorno dall'oblio.
vabbè ragazzi non è che lui è consociativo, nell'ambiente della politica ci si aiuta un po' tutti. è così
La miseria, Adornato già qualificabile come "intellettuale" (pur se "destinato ad altri lidi") prima ancora d'aver sostenuto la maturità? I fatti separati dalle opinioni di Aldo Cazzullo, insomma.
invece sarebbe proprio importante trovare gli assassini, visto che loro o i loro complici sono probabilmente ancora in circolazione, e che la versione ufficiale fa acqua da tutte le parti. poi penso anche che Pasolini non dovrebbe essere usato a sostegno del proprio tornaconto pubblico, vale anche per Veltroni.
Pasolini sapeva.
Cosa? Sarebbe troppo lunga farlo qui e ora, questo elenco. Diciamo che sapeva cose che - vista la sua capacità di analizzare il presente e immaginare il futuro - risultavano spesso incomprensibili, o comunque non erano pronte, nel 1975, a costituire generale argomento di discussione e di critica sufficientemente interessanti per l’opinione pubblica dell’epoca. In altre parole P.P.P. era solo, cioè nella condizione ideale per essere fatto fuori senza grosse ripercussioni. Perché si ammazza per molto meno, in Italia, eccome. Il fatto che oggi, dopo un trentennio, di questo caso si inizi finalmente a riparlarne, non può essere altro che un fatto positivo.
Cari lettori, anziché analizzare gli esami del sangue di Walter Veltroni o discutere sulla collocazione politica di “intellettuali” addobbati, andiamo piuttosto a leggerci “Petrolio”.
Non è importante "trovare gli assasini", ma ricordare, rendere "redento" l'episodio.
ovvero che qualche figicciotto (un paio di burocrati di partito, un futuro transfuga ed un esperto di figurine di cantanti) andò a trovare pasolini (dopo che il partito l'aveva espulso)?
Se ricordo bene pasolini trovò asilo nei radicali..
veltroni pasolini come forrest gump john kennedy
Stefano Garulli, Petrolio è un testo praticamente impossibile da leggere. Perchè non esiste. E' solo un decimo di ciò che Pasolini stava scrivendo. Solo un abbozzo. E' un testo mitizzato proprio perché mai realizzato. Come tutti i testi incompiuti. Leggerselo oggi così, da solo ha poco senso. Piuttosto andrebbe conosciuto il caso Mattei, per esempio. di cui pochi sanno. Da cui Petrolio prende le prime mosse. Sarebbe già qualcosa. Basterebbe vedersi anche solo il film "Il caso Mattei". ma basta anche comprarsi un numero dell'Europeo sulla nera, per rileggere articoli di allora. Per quanto riguarda ciò che sapeva Pasolini, anche qui la mitizzazione è arrivata a livelli assurdi dal famoso "Io so". COsa sapesse Pasolini davvero ha poca importanza. Semplicemente aveva intuito cose che in molti preferivano non vedere. Ma non è morto per quelle. O, almeno, non solo per quelle. Pasolini è morto perché a nessuno piaceva. E dava a tutti un gran fastidio. Soprattutto a chi oggi non ha il coraggio di ammetterlo.
Veltroni può essere opportunista, cercare pubblicità personale, quello che volete, ma io comunque trovo importante alla causa portare l'accento su Pasolini e su quell'evento. Quindi per me fa bene. Poi non entro nel merito di Veltroni. Non mi interessa. Trovo solo che in questo frangente ha fatto la parte di un bravo sindaco.
Pasolini non dovrebbe essere usato a sostegno del proprio tornaconto pubblico, vale anche per i radicali, che non sono più quelli di un tempo.
Dedalus, non hai capito un cazzo. Come da copione.
hai ragione achab, ma lo sai quel che temo? che se a patrocinare una riapertura del caso Pasolini sia la politica, la verità non possa uscire tutta. il PCI di allora era il paese pulito, ma oggi l'ex paese pulito non solo è alleato di governo, ma addirittura ha fatto un patto di partito con l'ex paese meno pulito, o comunque al corrente e connivente con le vicende del paese sporco e occulto. e Veltroni sarà a guida di questo nuovo movimento. per cui i conti non tornano, non potrà che uscire una verità addomesticata.
Dedalus, non hai capito un cazzo. Come da copione.
capito più di quanto tu dica di credere.
erano quattro burocratelli giovanili di partito, vagamente affascinati dal mondo degli intelluttali (me li immagino leggere "cinema nuovo", rivista film-stalinista di aristarco o cosucce del genere; quell'orrido mix di "dovere culturale" e politica partitica che ha massacrato la cultura italiana) che andavano ad ascoltare le ragioni del grande eretico, come si va in gita ad ostia.
Ammetti, achab, hai postato una sviolinata al sindaco.
Quanto a pasolini il discorso è diverso e più complesso. Ma nulla a che vedere con i giovini funzionari in visita.
"Hai postato una sviolinata al sindaco?"
(non lo è). E anche se fosse?
Due (ma solo per farti un favore, visto ceh da solo non ci arriverseti mai): il fatto da "salvare" cui mi riferisco non è l'incontro dei "quattro burocratelli", bensì la morte di Pasolini.
PS: Dedalus, rassegnati: Pasolini litigò anche con voi, era contro l'aborto. Altro che "asilo" dai radicali. Il vostro paraculismo è storico. Non di oggi.
pasolini litigò con molti, era un intellettuale indipendente e brillante; anche se non condivido affatto il suo pensiero. Che è intriso di contraddizioni, aspetti psicologici, retaggi catto-contadini della sua terra.
Lo trovo, ahimè, un vero avversario di quella che io definisco la modernità. Ma in questo era un titano, niente a che vedere -insisto- col giovine funzionario intellettual-partitico bettini o con gianni borgna (che vedrei bene al posto di paolo limiti in tv). Adornato l'ho sentito ad un dibattito che invocava il ritorno alla fede in cristo; il sindaco -si sa- spende il suo tempo in buone azioni (diciamo: è la controfigura televisiva dei buoni).
Pasolini era semplicemente un marxista. nel senso letterale del termine. la sua indagine sui costumi, sulla cultura, sul suo tempo era di impronta marxista. Non altro. Come tutti i marxisti risulta ostico per primo ai marxisti sedicenti stessi.
"Lo trovo, ahimè, un vero avversario di quella che io definisco la modernità."
il fatto è che lui aveva capito, giustamente, che un certo tipo di modernità è un avversario di qualsiasi civiltà. anche Berlusconi è modernità ma non per questo ci piace. ma purtroppo non sono Calvi o Veltroni a poter riprendere questo discorso, perché ci sono dentro fino al collo alla modernità acritica. Veltroni è il futuro depositario del patto fra ex comunisti ed ex democristiani.