è semplice ed evidente, dicendo messa in italiano volevano avvicinare la gente, ma così la gente, ovviamente, sentite le stupidaggini si è allontanata.
Allora meglio in latino così uno pensa "chissà che cose intelligenti dicono".
Bravo ratzinga.
Va be, Ratzi ha ragione, visto che gli ultra-tradizionalisti cattolici, quelli che vogliono la messa in latino non hanno nulla da dire e che la lettura e un serio approfonidimento delle Sacre Scritture (non le predichette stucchevoli che si sentono nel 90% delle Chiese Cattoliche, si intenda) non riuscirebbero mai ad avvallare le loro assurde tesi (xenofobe, sessuofobe, guerrafondaie, cieca obbedienza a Roma, idolatria e superstizione verso Santi, Madonne, ecc. ecc.) tanto vale celebrare una bella messa in Latino.
Cosa c'è di meglio? Non si capisce nulla (quando mai hanno capito qualcosa?), si sopporta pazientemente che finisca la "pizza"(tanto per loro questo è il senso della messa, espiazione pura, magari con cilicio), e le indicazioni morali tanto le prendiamo dalle "tradizioni" e, salvo "scivoloni" tipo Concilio Vaticano Secondo, dalle indicazioni del Vaticano (invece le Sacre Scritture le leggano e capiscano solo le Gerarchie, troppa fatica la "ricerca religiosa").
come dicono i bambini:
meglio un prete che dice messa di spalle
che avere alle spalle un prete
Tonii....Stupenda!!!!!!! :-)
Va bene così. Tanto il vangelo non lo capiscono pure in italiano. A sto punto meglio tanto vale leggerlo in latino.
Non cambia niente, tanto mica la stanno a sentire la messa.
A titolo di esempio, vi racconto questa.
C'è una canzone di natale che comincia così:
Fra l'orrido rigor
di stagion cruda
e prosegue raccontando di gesù bambino, della capanna e tutto quanto.
Ora, nel mio paese le pie devote l'hanno sempre cantata così:
FRA L'ORIGORIGO'
CI STA JOHN CRUDA
Giuro che non mi sto inventando niente. Mia madre, una volta, ha anche assistito al seguente dialogo, che qui traduco dal dialetto ligure:
(figlia): "Mamma, ma chi è John Cruda?"
(mamma): "Sai che non lo so? l'abbiamo sempre cantata così e non me lo sono mai domandata".
Tonii....Stupenda!!!!!!! :-)
ma sì, per secoli hanno storpiato le preghiere in latino, ora storpiano quelle in italiano.
recitano la filastrocca, ma non badano al significato, e spesso nemmeno alle singole parole.
però è possibile che di fronte (o di spalle) al prete che torna a parlare in latino, anche il gregge storca il naso e diserti più di quanto già non faccia.
grande idea hai avuto, giòsef!!!
Persio Tincani. Stupenda!!
Purtroppo questo è diventato il cattolicesimo; ovvio che l'ateismo è in crescita.
attenzione che non è un passaggio in massa alla messa in latino, ma la rimozione di un veto che risaliva al concilio vaticano II.
ora sarà possibile farlo "se lo richiedono i fedeli". il che vuol dire che la faranno per catturare le frange più tradizionaliste (ed evitare che sfuggano verso lefebre o personaggini simili), e resterà in italiano per la massa. almeno per un pò.
è un segno di debolezza di una chiesa che non riesce a gestire le tensioni interne, e nel dubbio sterza a destra.
naturalmente hce, giusta precisazione.
ma anche nelle poche comunità che ne faranno richiesta, alla lunga credo che la scelta si rivelerà controproducente
La messa in latino ... o è per quei pochi che ancora lo conoscono o per quei molti che ormai sono lobotomizzati e potrebbero anche recitarla nel dialetto antico delle valli himalaiane che va bene lo stesso.
Certo che questa chiesa è proprio moderna, invece di guardare avanti guarda indietro, fra un po' riscoprirà la funzionalità dei vecchi cari roghi per streghe, eretici e gay, imporrà l'indice per le letture sconce ed organizzerà una crociata per liberare Gerusalemme dai froci.
Il problema, che nasce dalla giusta considerazione di HCE, è che Natzinger va incontro, in questo modo, alle frange più fondamentaliste del cattolicesimo, dando loro una sorta di leggittimazione. La messa in latino per pochi eletti non è poi così distante dalle scuole coraniche.
@tonii
Avevamo un prete che per evitare che ci toccassimo ci toccava lui!
Tutte le corpe a lui!
'R DIAVOLO
QUERELA 'R PAPA!
«M'offende e mi diffama!»
«Sono l'òmini e i preti a fa' le peggio cose
e Ràzzinghe m'addita sempre me!»
In tribunale c’è andato di perzona. Che quando ‘r cancelliere se l’è visto arrivà davanti, n’ha fatto un po’ distratto:
– Le ‘orna perpiacere le lasci fori, qui dentro ‘un ci si possano portà!
– Ma io sono ‘r diavolo! – ha stronfiato Berzebù. – Ciò anche la ‘oda! – E ner di’ così n’ha fiatato sur muso.
Dé, ‘na tanfata di zorfo…
– Boia, o cosa fuma?! – s’è stomaàto ‘r cancelliere. – Nemmeno l’emmeèsse puzzan così tanto!
E ‘nzomma ni c’è voluto der bello e der bono, a Berzebù, per fa’ capì chi era perdavvero! N’è toccato perfino tirà fori ‘r forcone! Che quello sì, è proebito portallo ‘n tribunale! Tantevvero ‘r cancelliere ha chiamato ‘r carabiniere di servizzio, ha fatto la sua!
– Maresciallo corra, c’è uno fissato d’esse’ ‘r diavolo, cià ‘r forcone ‘n mano!
– È' un pisano? – ha chiesto ‘r maresciallo, ner mentre si ritirava su i pantaloni ar gabinetto. – Ora lo sistemo io!... ‘Un si pole nemmeno caà ‘n pace, con questi pisani!
E com’è arrivato ‘n cancelleria, ha tirato fori le manette! Ma ‘r diavolo dé, n’ha dato un’occhiata delle sua… Sai quell’occhiate propio a diavolo, che te ti senti frugà tutto dentro e penzi maladetto ‘r giorno che ci son venuto, a denuncià ‘r furto ‘n quistura, ora stai a vedé mi danno la corpa a me, d’èssemmi rubato la bicigretta per conto mio!
Ma ‘r diavolo, artro che ‘r furto della bicigretta era venuto a denuncià! E quando poi finarmente quell’artri si son resi conto di chi ciavevano davanti perdavvero, ha tirato fori la su’ querela ar papa, tutta scritta a mano. Anzi a zoccolo, come perappunto scrivano i diavoli, colla su’ calligrafia ‘nfernale. E l’ha inviata a legge’:
- Io sottoscritto Diavolo Berzebù, detto anche Satana o Lucifero o anche Maligno e perfino Principe dell’Ade o Re delle Tenebre e ‘nzomma propio un Gran Demonio, datosi che qualunque peggio cosa faccino l’òmini e i preti, tipo guerre e stragi e torture e ammazzamenti anche di mafia e di camorra e rinculamenti di bimbi perfino ‘n sagrestia e lavoro nero e sfruttamento de’ precari e delle prostitute e quattrini a strozzo anche nelle banche e affitti alle stelle e penzioni da fame e rintontimento de’ cervelli colla pubbricità e via e via e via, ecco onni vorta ‘r papa a di’ che è tutta corpa di Satana che ‘nvece io mi faccio dimorto i cazzi mia giù all’Inferno che mi cianno messo perapposta i preti a spaventà di sottoterra chi ‘un vole da’ retta a chi comanda sopra, tutto ciò premesso io mi sono rotto dimorto i coglioni a fa’ sempre da scemo e querelo pertanto ‘r suddetto papa Giuseppe Ràzzinghe, in arte Benedetto sedicesimo, per diffamazione e perdipiù aggravata dar fatto che lui lo va sempre a ridì a giro che è tutta corpa mia, e lo fa’ di’ anche all’aradio!
– Ah, Radio Maria! – ha fatto ‘r cancelliere.
– Radio Maria, Radio Giovanna, Radio Carmela… tanto ce n’ha uno e via d’aradi, anche ‘r Vatiano! Come le televisioni! Tutte sua anche velle! Te n’accendi una a caso, e ci trovi fisso ‘r papa a fassi vedé e a fassi sentì! Peggio di Berlusconi, anche lui!
E dop’avé finito di legge’ la su’ querela, Berzebù l’ha depositata e è sparito ‘n una gran nuvola di zorfo, che difatti poi è arrivato ‘r Prouratore e ha detto sentivì che tanfo, anche perché ‘r cancelliere già che c’era n’aveva approfittato per mettecci anche lui quarcosa di suo, pervìa der minestrone di fagioli che la su’ moglie nel’aveva fatto mangià a desinare e cena e ci voleva propio ‘r diavolo a danni la ‘orpa a lui anche delle scurregge, povero Berzebù!
Tantevvero anche ‘r Vatiano, appena saputo della querela, ha detto di volata badalì, tanto si sa tutti che Satana è un terrorista!
E così anche lui è servito, vai! Un po’ come quer comico Rivera che per la festa der primomaggio a Roma s’è permesso di critià la ‘iesa cor dire che ‘un ha voluto rionosce’ ‘r funerale religioso a quello scomuniato di Welby ma l’ha rionosciuto ‘nvece a que’ bravi cattolici che erano Franco e Pinoscé, e ‘r Vatiano n’ha dato subito der terrorista! No a Pinoscé, a quer povero Rivera!
E tutti ‘ partiti di tutto l’arco de’ politici perbene a dire così ‘mpara, quer bischero, a ‘un riordassi che la libertà di parola è ‘na ‘osa, e l’obbrigo d’un dire certe ‘ose pòo gristiane è un’artra!
Tantevvero anche ‘r Tribunale ora è sulle spine, ‘ncerto fra ‘nzabbià la querela der Diavolo in un cassetto di destra o in uno di sinistra!
da Il Vernacoliere.
...et haec mentulae!
eheh grande carlo, l'ho letto l'altro giorno quel pezzo di cardinali
:)
continuo a chiedermi che ve ne frega della cosa.
sostanzialmente assolutamente nulla
ma mette di buonumore :-)
Buon umore? Ne vuoi di più Tonii?
Non hai ancora giocato a Pretofilia?
Lo trovi nel sito di molleindustria.it
Su Punto Informatico invece ti raccontano i tentativi di censura in atto.
la religione è l'oppio dei popoli............
"continuo a chiedermi che ve ne frega della cosa"
Niente, ma rivendichiamo il diritto di occuparci dei cazzi degli altri, come fa il papa quando si occupa di famiglie di fatto e di unioni civili.
fonte ans(i)a
dopo questa notizia ai mercati generali la quotazione dei finocchi è balzata alle stelle...
i commercianti stanno cominciando a fiutare l'affare e si fregano le mani prevedendo futuri roghi di lesbiche, ricchioni ed ereticume vario, guarniti dal profumato ortaggio.
Liberta' di messa (La Stampa - Massimo Gramellini - http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41)
29/6/2007
Libertà di messa
Il Papa Tedesco ha ripristinato la vecchia messa in latino di Pio Quinto. Sacrosanto. La lingua del Cattolicesimo è quella e le tradizioni si smarriscono anche per colpa delle traduzioni. Se Ratzinger ripristina pure l'organo a canne e i canti gregoriani verrà ricordato come un rivoluzionario. Oggi il vero conservatore è chi resta ancorato a certi riti falsamente democratici ereditati dal Sessantotto: il sindacalista che difende il dipendente lavativo, il prof di italiano che fa studiare i libri facili invece dei classici, il genitore che si comporta da fratello maggiore rinunciando a qualcosa di più importante dell'autorità: l'autorevolezza. Nella categoria rientra il parroco che celebra la messa in chitarra e jeans, pensando di essere più vicino al suo gregge, mentre è solo un po' più lontano dal cielo. Ma la decisione del Papa è rivoluzionaria soprattutto nella forma. Non ghettizza la messa in volgare, si limita ad affiancarle la versione originale. Non toglie, aggiunge. Aumenta le possibilità di scelta senza ridurre la libertà di nessuno.
Toccherà ai fedeli, ai sacerdoti che se lo ricordano ancora e ai vescovi di ogni diocesi decidere quali messe vorranno sentire in latino. Un metodo ammirevole, che dal diritto canonico merita di essere esteso a quello civile. I Dico non mettono a repentaglio la famiglia. Non più di quanto una messa in latino metta a repentaglio la fede di chi continuerà a preferire ascoltarla in italiano. E' ora che la Cei e la Binetti si decidano ad andare d'accordo con Ratzinger.
OT: un grazie a Persio per avermi regalato un momento di ilarità irrefrenabile. Con la preghiera che, nel caso gli venisse svelato, di informarmi sull'Origorigò: ci andrei volentieri in vacanza.
In vacanza sull'Origorigò? la vedo dura.
Lo so che è dura, però lì potrei incontrare John Cruda e dove mai, se no?
Tra l'altro potresti anche risolvere una disputa che esiste da anni tra mio padre e me. Io sostengo (e ho ragione) che John Cruda sia un cow boy, col cavallo e con uno stetson chiaro. Lui sostien, a torto, che sia un gangster italoamericano col gessato, il sigaro e le bretelle.
per me è un gangster ...
Persio, vi sbagliate tutti e due: è un campione di wrestling, ne sono sicurissima:-D
Niente da fare. E' un còiboi. O, al limite, un buttero.
Importante scoperta! John Cruda é un SANTO!Forse protettore dei bevitori di birra.Perciò le pie devote ne cantavano le lodi. Il mistero è risolto. Se non ci credi verifica qui:
http://64.233.183.104/search?q=cache:Bcq-Hben3ncJ:www.mondobirra.org/saintjohn.htm+%22john+cruda%22&hl=it&ct=clnk&cd=2&gl=it
John Cruda è un coibòi. Lo so per certo. Del resto, l'Orogorigò è chiaramente un fiume del Sudamerica, e da ciò si evince con tutta evidenza che lo stesso Cruda vi si era recato nella sua opera di evangelizzazione. Questo spiega per quale motivo l'America latina sia ancora oggi cristiana, nonostante tutto quello che i gesuiti hanno fatto per convincere gli indios che fosse meglio tenersi alla larga dai preti.
Le tue deduzioni, anche alla luce delle nuove scoperte, mi sembrano ineccepibili. Ti chiedo,o Fonte di Sapere, non sarà stato il Nostro ad introdurre l'alcolismo tra i popoli del Sudamerica?
No, assolutamente. Questa è la tesi (eretica) sostenuta da coloro che credono che John Cruda fosse un gangster, il quale avrebbe contrabbandato il perfido elemento alcolico in America latina negli anni Trenta, rurante il proibizionismo. Su di loro sia anatema.
l'Orogorigò era chiaramente un nightclub con tanto di bisca clandestina nel sotteraneo
Sì, e magari anche con le bagascione in guepiere. Ma scusa, se così fosse, ti pare che lo canterebbero in chiesa? Fai di quei ragionamenti alle volte...
ma loro mica lo sanno ...
Loro lo sanno per definizione. Sanno sempre tutto, e per certo.