Solo per rammentare che, ai tempi della strategia della tensione, la domanda di chi si interrogava sui responsabili degli attentati era testualmente "A chi giova?". Stesso significato, e anche conferma che a pensare male spesso ci si azzecca.
Pienamente d'accordo con l'articolo. Sia per gli attentati di Londra come per l'11 Settembre tutti gli indizi portano verso il "lavoro interno". Se poi per quieto vivere uno certe situazioni preferisce non approfondirle allora c'è poco da fare, basta credere all'informazione mainstream. Però vi ricordate l'informazione mainstream come pubblicizzò lo sventato attentato a Heathrow? Dieci aereoplani da far esplodere con liquido esplosivo preparato nelle toilette dell'aereo, un piano talmente diabolico da far impallidire l'11/9! Dovreste ricordarvelo visto che dopo quello sono state introdotte ridicole restrizioni per il volo e incredibili controlli negli aereoporti. Bene, dei venti e passa arrestati nessuno aveva un biglietto aereo, molti non avevano neanche il passaporto, nessuno aveva degli esplosivi e alla fine sono stati TUTTI rilasciati!!! Però l'informazione mainstream non l'ha raccontato come è andate a finire la storia, che quello che ci avevano raccontato prima erano tutte bugie basate sul niente? E allora bisogna chiedersi il perchè succedano certe cose!
Soprattutto c'è da chiedersi come mai ultimamente questi attentati vengano regolarmente e miracolosamente sventati...
Chiaro che al "musulmano comune" la guerra santa o lo scontro di civiltà non fanno bene; chiaro anche che invece queste fanno bene a chi ci costruisce sopra la propria legittimazione (o crede di poterla mantenere)...e non si tratta solo degli Usa ma anche di tutte le distopie (ovvero regimi) del medio oriente, dall'Iran ai Saud (sarà un caso se molti terroristi attivi in Iraq sono sauditi?), i quali come già dimostrato, praticano in tutto e per tutto una politica estera speculare (quindi identica, sebbene apparentemente contrapposta) a quella degli USA stessi. Mentre se gli Usa la cambiassero, questa politica, anche loro avrebbero meno appigli e magari in quei posti si creerebbe una vera democrazia (quella che nessuno realmente vuole).
Andrò controcorrente, ma io credo che invece queste azioni giovino anche a quei gruppi presenti nel mondo arabo che hanno tutto l'interesse a mantenere alta la tensione e a rinfocolare l'odio contro l'occidente. Se ci poniamo la domanda "cui prodest?" la risposta non può essere unilaterale (ai conservatori USA). La cosa grave è che si incontrano e si conciliano su questo punto gli interessi degli uni (estremisti e potentati arabi) e degli altri (conservatori americani e europei), e a restar presi in mezzo sono le popolazioni arabe (in Palestina, Iraq, Afghanistan ma anche in altri paesi) e pure noi europei, che vediamo ogni giorno le nostre libertà ridotte in nome della sicurezza.
Finora, l'unica cosa certa è che un'automobile in fiamme è entrata nell'area partenze dell'aeroporto di Glasgow. Tutto il resto deve essere verificato, prima di considerarlo una notizia.
All'autore dell'articolo è sfuggito che Bin Laden e compari lo scontro di civlità lo vogliono, lo cercano e lo perseguono. Dell'interesse delle masse arabe a loro non frega niente. Nella loro ideologia totalizzante l'unico possibile futuro per loro è quello del califfato e chiusura in un Islam radicale. Quindi hanno tutto l'interesse a fomentare lo scontro e a far casino il più possibile. Ricordiamo che questo è uno dei capisaldi del terrorismo a tutte le latitudini. Obbligare la popolazione a schierarsi, anche se non vuole. Solo con una massa critica si compie una rivoluzione. E la massa critica se non si muove da sola, la si obbliga a muoversi a calci nel sedere. L'obiettivo è e rimane sempre la massa critica.
Era lo stesso per i nostri terroristi rossi, che con le loro azioni pensavano di far scattare la rivolta del proletariato. Quattro gatti che fan casino non combinano niente, quattro milioni sì.
Che poi questi interessei coincidano perfettamente con quelli di certo fanatismo neo-con, non dovrebbe stupire nessuno: sono due facce della stessa medaglia.
qui si parla di strategia della tensione.. che c'azzecca il paragone con le brigate rosse che nascevano tra l'altro come reazione alle stragi di stato?
questi di new york londra e madrid lavorano come cani da pastore, spostano il gregge dove come quando fa comodo al padrone. strategia della tensione appunto, profondamente di destra
A Upanisad è sfuggito che Bin Laden non esiste.
se esisteva ai tempi in cui combatteva l'esercito sovietico per conto della cia, esiste anche ora che gli usa sono diventati il grande satana.
concordo con alessandro e upanisad: l'interesse a mantenere questo stato di tensione è bilaterale, e riguarda sia l'occidente imperialista, sia le gerarchie arabe finto-integraliste: anche loro hanno interesse a mantenere il popolo bue, sempre pronto a farsi saltare in aria in nome di dio.
quello che massimo usai scrive io l'ho pensato, ma senza punti interrogativi. mi pare ovvio e palese che siamo di fronte al tentativo americano di mantenere la gran bretagna tra i paesi collaborazionisti nell'occupazione dell'irak e nella diffusione del terrorismo internazionale.
due arabi gnucchi che lavorino, magari inconsapevolmente, per la cia si trovano sempre, cosi' come si trovavano ordinovisti o lupi grigi. poi magari tenteranno anche un'azione non teleguidata. allora saranno spazzati via. ma fino ad allora la casa bianca si terra' ben stretta al queda e altre sigle di comodo.
dalle bombe nelle banche e nelle ferrovie, all'abbattimento di aerei civili, ai massacri indiscriminati di centinaia di migliaia di presunti oppositori, gli usa ci hanno abituato a una politica estera di guerra continua.
a differenza dell'unione sovietica, scioltasi in pace, questo impero crollera' nel sangue, vista l'ideologia di morte delle sue classi dominanti.
sarebbe ora di uscire in fretta dalla nato, chiudere le basi e proclamare la neutralita'.