Io vorrei continuare a ricordare la Oriana di "Un uomo". Per me, purtroppo, è stato come se fosse morta molto prima di quanto sia avvenuto. Ecco, se la via fosse stata intitolata a "Oriana Fallaci, scrittrice di 'Un uomo'", io non mi sarei lamentato, anzi. Ma, conoscendo la Moratti, è ovvio che lei ama la Fallaci rincoglionita. Una Fallaci che, sono sicuro, se esiste l'aldilà, ora starà usando tutta la sua rabbia e il suo orgoglio contro questa masnada di fascio-leghisti che elogiano i suoi libri peggiori...
La fallaci di un uomo non è diversa a quella dei pupi mai nati o da quella anti-islam. Diciamo che era una giornalista da best-seller, che scriveva (e pensava) facile, con mentalità da uomo (donna) comune; più polemica sicuramente, ma il genere è quello di enzo biagi. A me non è mai piaciuta e in genere odio i libri dei giornalisti, perchè dicono cose comuni ed esprimono pensieri che già so. A me piace leggere autori che, diciamo, siano più intelligenti di me (lettore), ovvero che abbiano idee e approfondiscano temi a livelli superiori (e raramente i giornalisti, coi loro istant-books, lo fanno). Peraltro neanche odio la fallaci, perchè una parte di quello che dice sull'islam ha fondamenti reali.
"A me non è mai piaciuta e in genere odio i libri dei giornalisti, perchè dicono cose comuni ed esprimono pensieri che già so"
si ma lei non ha scritto solo libri, per molti anni ha girato come una trottola, sempre al posto giusto nel momento giusto, raccontando cose che altrimanti non avremmo neanche immaginato.
una reporter d'altri tempi insieme a pochi altri.
sul dopo non voglio neanche commentare: non ha tutti è dato saper invecchiare bene.
VIA EDGARDO SOGNO, MORATTI: "RESISTENZA E' CANTO CORALE"
Un "maestro della Liberta'", un "eroe coraggioso", che ha fatto della "liberta' un ideale che l'ha condotto in tutta la sua vita", e che dimostra come la Resistenza e' stata un "canto corale". Così, il sindaco Letizia Moratti, oggi insieme al padre, Paolo Brichetto, partigiano della Brigata Franchi, inaugura una via dedicata a Edgardo Sogno, che aveva combattuto nella stessa organizzazione del padre del sindaco. (omnimilano.it)
(27 giugno 2007 ore 11:45)
http://milano.repubblica.it/dettaglio-news/Milano-11:45/10212
Mi sembrate un branco di smidollati. Con tutti i problemi che ci sono da noi, voi a Milano state i a litigare per i nomi delle vie.
Venite in Campania, che ve li facciamo vedere noi i problemi!
Che si sia d'accordo oppure no con le sue idee, bisogna riconoscere alla Fallaci la coerenza e di non aver cambiato idea quando l'opinione pubblica le era contraria. Quanti invece il mattino dicono una cosa e poi il pomeriggio la cosa opposta?
Dire quello che si pensa senza paura e soprattutto non rimangiarsi tutto dopo poche ore è una dote che è sempre più rara.
Restando in tema di seminatori di odio... bhè: nemmeno hitler cambiò idea quando l'opinione pubblica gli era contrario. Purtroppo.
Ulisse, quand'è che l'opinione pubblica è stata contro la Fallaci? Mi risulta, dalla quantità di libri venduti negli ultimi inutili anni della sua vita, che la gente la leggesse con attenzione ed in buona parte (basta sentire le idee della massa sull'Islam) la approvasse.
E poi dire cazzate e difenderle non è fattore di merito; sarebbe stato fattore di merito ammettere di avere scritto cazzate per fare soldi, ma lei non l'ha mai fatto.
"A me piace leggere autori che, diciamo, siano più intelligenti di me (lettore), ovvero che abbiano idee e approfondiscano temi a livelli superiori (e raramente i giornalisti, coi loro istant-books, lo fanno)".
Il punto non sono gli autori-giornalisti, ma l'editoria che richiede libri "cotti e mangiati". Non puoi escludere che un giornalista dica qualcosa che tu non sappia già...
In ogni caso i vecchi libri della Fallaci non erano istant book.
(gli ultimi erano da bruciare, da bruciare chi li ha pubblicati e anche chi li ha letti :-)
In ogni caso i vecchi libri della Fallaci non erano istant book.
(gli ultimi erano da bruciare, da bruciare chi li ha pubblicati e anche chi li ha letti :-)
stessa pappa, ti assicuro.
Frutto di una mente un po' nevrastenica, l'aria affannata del cronista attaccato coi denti agli avvenimenti (sarà poi vero?) ma sempre con un occhio ammiccante al botteghino. I primi titillavano il "pensiero comune" dei cosiddetti progresisti, gli ultimi quello di coloro che temono l'islam e comunque il decadimento dell'occidente.
Un altro vagone del genere -meno polemico- è tiziano terzani. Mi ricordano tutti il personaggio di un film recente, di cui non ricordo il titolo, in cui un falso custeau (l'ottimo bill murray)se ne andava a spasso con la sua nave e le televisioni al seguito a spacciare falsi ritrovamenti marini e scoperte inesistenti.
Certo: se uno non si è letto i classici finisce per pensare che fallaci, terzani e biagi diano grandi uomini di pensiero.