Sosta a pagamento oltre la cerchia della 90-91. Più lontano dal centro si lascerà l'auto e meno si pagherà. Strisce gialle e blu anche in periferia
«Il ticket antismog? Prima risolvete il caso Aem»
Domani verifica sulla pollution charge. La Lega: non parteciperemo al vertice se ci sarà An che boicotta la fusione
di Maurizio Giannattasio
È una reazione a catena. La crisi sulla fusione tra Aem e Amsa va a cozzare su un altro provvedimento strategico della giunta Moratti: la pollution charge. La Lega ha annunciato che non parteciperà al vertice politico di domani dove si discuterà del ticket antismog: «Diserteremo tutte le riunioni del centrodestra - attacca il capogruppo del Carroccio, Matteo Salvini - fino in quando al tavolo sarà seduto un partito che si mette di traverso (leggi An, che l'altro giorno è uscita dalla giunta al momento del voto, ndr) a un'operazione così fondamentale come quella della fusione tra Aem e Asm per difendere qualche poltrona che attualmente ha in Amsa ».
Un vertice fondamentale per questa amministrazione. Perché non solo il sindaco e l'assessore all'Ambiente, Edoardo Croci presenteranno la pollution charge alle forze politiche del centrodestra (capigruppo di maggioranza, capidelegazione e segreterie politiche) ma insieme al provvedimento del ticket duramente contestato in passato, arriverà anche la nuova disciplina della sosta a pagamento. «Sono due provvedimenti - spiega l'assessore Croci - che connotano fortemente il programma del sindaco e della maggioranza. Due provvedimenti forti». Con tante novità. La nuova disciplina della sosta si intreccia al ticket sperimentale nella Cerchia dei Bastioni. La logica è la stessa: scoraggiare l'uso del mezzo privato. Come? Allargando la sosta a pagamento, ben oltre la cerchia della 90-91, arrivando fino agli assi di ingresso in città e alle relative fermate del metrò. In altre parole, più lasci l'auto lontano dal centro e meno paghi (ma paghi comunque, mentre adesso la sosta regolamentata non supera la cerchia filoviaria). Più ti avvicini al centro e più aumenta il gratta e sosta. Ma anche in questo caso con delle accortezze. All'interno della Cerchia dei Bastioni, quindi nell'area sottoposta al ticket antismog, ci sarà una modulazione delle tariffe. La prima ora costerà come o addirittura meno di adesso (1,50 euro). Il rincaro avverrà nelle ore successive. Perché l'obiettivo è quello di scongiurare la sosta «parassitaria », mentre non si vuole penalizzare ulteriormente l'automobilista (e il commerciante) che deve sbrigare in fretta le sue faccende in centro.
Ma la nuova disciplina della sosta ha dei tentacoli che escono dalla logica della pollution. Per esempio, si dovrebbe estendere a gran parte della notte, la disciplina delle strisce gialle e blu. In quelle zone dove la pressione del traffico è molto forte. Leggi, le zone della movida milanese, non sottoposte al ticket antismog, ma colpite ugualmente da una gran massa di traffico.
Come dice Croci, «due provvedimenti forti». Che potranno essere rivisitati dal vertice politico. Almeno per quanto riguarda le nuove tariffe della sosta. Per la pollution charge non dovrebbe cambiare nulla, perché la Moratti vuole andare avanti come un treno fissando la data dell'inizio sperimentazione a metà ottobre. Sempre che la crisi strisciante partita dall'operazione Aem-Asm di Brescia non si riverberi su tutto il resto. Dopo la sortita della Lega è toccato al capogruppo di An, Carlo Fidanza, rendere pan per focaccia: «La Lega non partecipa all'incontro sulla pollution charge per tenersi le mani libere su un provvedimento che non condivide. Del resto non sarebbe la prima volta, ma in quei casi An non ha mai chiesto verifiche di maggioranza. Ci piacerebbe che tutti si comportasserò così». Tanto ostacoli sulla strada. Ieri la riunione dei capigruppo non è riuscita a trovare l'accordo sul calendario dei lavori in aula sulle delibere Aem e Amsa. «Ormai siamo al caos — concludono Marilena Adamo e Andrea Fanzago dell'Ulivo — Lo strappo di An in giunta rischia di paralizzare tutti i lavori». Ma almeno, il ticket non dovrà arrivare in aula.
Impressionante. Del resto, Salvini è davvero un personaggio unico nel suo genere. questi giocano a specchio-riflesso tra di loro come i bambini e noi qui a soffocare o a rischiare la pelle sulle stisce o a vedere SUV parcheggiati perennemente sul marciapiede, senza mai una multa.