Formigoni e la sua alleanza elettorale con il Partito democratico
di Marco Crenonesi
Formigoni come capo di una coalizione in cui figura pure il futuro partito democratico?
Nel giro di un annetto? Fantapolitica pura. Forse.
Eppure, anche ieri è arrivata l'ennesima prova di una liaison sempre meno clandestina: Quercia, Margherita (e pure i Verdi) hanno sottoscritto la richiesta del governatore al governo per accelerare l'avvio della trattativa sul federalismo fiscale: «Basata — ricorda Formigoni — sulla riforma del titolo V della costituzione varata dal centrosinistra». Ma il feeling bipartisan non fa più notizia.
Dall'epoca di un primo ordine del giorno sulle richieste della Lombardia al governo, al Pirellone sono ormai più frequenti le occasioni in cui l'Ulivo vota con Formigoni che quelle in cui si oppone. Ha così buon gioco chi non si stanca di ripetere che «l'Unione è già il passato». In realtà, il governatore tiene il piede in due scarpe.
Non ha certo accantonato l'idea di essere il successore di Silvio Berlusconi, o quanto meno un ministro degli Esteri con pesanti responsabilità di partito. Però, appunto, il piano B è tutt'altro che escluso. L'altro giorno ad alcuni collaboratori lo avrebbe ripetuto: «Se il partito democratico fosse disposto a staccarsi per davvero dall'ala radicale, meglio se a livello nazionale, tutto il sistema potrebbe rimettersi in moto».
Come far digerire tanta novità agli elettori dell'uno e dell'altro schieramento, abituati a considerarsi nemici naturali? La legge elettorale potrebbe aiutare. L'altro giorno, oltre ad alcuni dispiaceri, Silvio Berlusconi ha dato anche una buona notizia al governatore lombardo. Parlando per la prima volta di un proporzionale con forte soglia di sbarramento. Un sistema (più o meno) alla tedesca per cui il presidente lombardo tifa da tempo. Soprattutto perché consentirebbe (anche se questo a Berlusconi non piace) la possibilità di lanciare un soggetto come l'alleanza tra riformisti a cui lo stesso Formigoni fu costretto a rinunciare nel 2005. Una spina in gola che ancora lo tormenta.
E così, nella sua versione più estrema, il progetto prevede per il 2009 elezioni europee con Roberto Formigoni come numero uno di una lista sostenuta, tra gli altri, dal Partito democratico. «Si vedrebbero i pesi veri — dice un amico del governatore —, se Roberto Formigoni vale il 5 per cento della Moratti o il chissà che della Brambilla».
Albé, secondo me "meglio Pol Pot" non lo dovresti dire neanche per scherzo...è offensivo esattamente quanto i commenti che finiscono nella raccolta differenziata inneggiando a mascellone.
le operazioni poste in opera dall'OPUS e dintorni (basti pensare alla Binetti) son estremamente allarmanti,
Ma c'e' una cosa strisciante che mi preoccupa, perche' insidiosamente cambia il modo di pensare anche dei piu' attenti: E' l'uso di termini impropri.
Mi riferisco in particolare all'uso della paroa "GOVERNATORE" per indicare i Presidenti delle Regioni.
E? denso di implicazioni che poco a poco sono assorbite dalle nostre coscienze e le preparano ad accettare il peggio!
Governatore e' una carica che prevede la NOMINA del RE o di chi ha un potere "assoluto" sul territorio amministrato, e vive in un "Palazzo" , non in una "CASA".
La nostra COSTITUZIONE non prevede governatori.
Prevede sono dei Presidenti, delle persone che rispondono ai requisiti di eleggibilita', che sono state ELETTE per un limitato periodo di tempo, che hanno giurato fedelta' alla Costituzione e che sono sottoposti a tutti i vincoli dei controlli democratici. Posso proporre di usare correttamente il termine Presidente, almeno nei blog dove non si intende preparare il regime autoritario al quale stanno di abituarci con un linguaggio apparentemente distratto eche realmente prevede GOVERNATORI al di sopra dela legge che rispondono solo al CAPO?
Un GRAZIE di cuore a tutti coloro che condividono qesti miei timori e vogliono cercare di sgombrare il campo dalle fumosita'...
Condivido appieno il commento di giodi, allucinante il riferimento su Pol Pot. I 4 milioni di cambogiani sterminati credo meriterebbero piu' rispetto.
Alcuni a sinistra dovrebbero fare meglio i conti con il passato, soprattutto se vogliono fare la morale agli altri.
Anche chi non è di sinistra deve fare i conti la storia. Il genocidio Cambogiano fu di un milione e mezzo di morti, non 4 e mezzo.
Comunque sempre troppi per scherzarci su, anche se una prova di arrampicamento su palma o meglio, un anno a coltivare il riso, lo comminerei a molti, s'io fossi dio.
Pur di non doversi più alleare con questa sinistra conservatrice e massimalista sarei disposto ad accettare un accordo con Forza italia.
Meglio Pol Pot
di Alberto Biraghi
sezione ciò che è mio sezione copertina
fonte il Corriere della Sera
Credo che Pol Pot in questo governo,risolverebbe il problema dell'eta' pensionabile e metterebbe cosi' i conti in ordine.
Capisco che dovrò sforzarmi di accettare l'idea che per molte persone, nonostante si sia nel 2007, sarcasmo, iperbole e paradosso sono concetti sconosciuti. Mi rattrista, perché credo che il bello di questo modo altro di fare informazione sia proprio la forzatura dissacrante. Purtroppo la mia testa funziona così e mi sarà molto difficile cambiare.
Ecco, l'idea di un governo PD (Penati) + FI (Formigoni) mi fa talmente orrore da suscitare in me immagini apocalittiche, gironi danteschi, fosse comuni, gulag, campi di sterminio, eccetera. Mi spiace di aver urtato la suscettibilità di qualcuno, non era mia intenzione, volevo solo gridare tutto il mio sdegno e la mia frustrazione. E dirò di più, ho paura che succederà ancora.