Te lo spiego io. Non è razzismo, è realismo. Probabilmente in base alle loro statistiche sulla sinistrosità i cittadini extra comunitari sono maggiormente a rischio dei cittadini UE, esattamente come i giovani lo sono più degli adulti, gli uomini più delle donne, i rappresentanti di commercio più dei preti, chi ha una grossa auto a gasolio più di chi ha un'utilitaria a benzina poichè si presume che mediamente faccia più chilometri e via dicendo, potrei continuare con altri esempi...quindi è un mero calcolo economico, non un pregiudizio o una discriminazione razziale.
dai, non dirmi che quando senti parlare di assicurazioni non ti viene in mente il ritornello di avanzi (truffa truffa ambiguità truffa truffa fal- si-tà)! comunque: non è razzismo, è la dittaura del soldo. hanno le loro statistiche, le applicano. io ho pagato un premio stratosferico quando ho comprato la 1° macchina auto intenstata, per anni. poi si sono accorti che sono buonina e mi hanno ridotto la pena ehm, la cifra, magari succede così anche alla tua amica.
insomma, se il razzismo e' confortato dai santi valori del capitalismo e' giusto, no?
beh, se è solo per quello allora, che dire del fatto che alcune assicurazioni se sei laureato o hai un titolo di studio elevato ti fanno pagare sino a 100€ in meno all'anno...???
ps. se sei un impiegato paghi di più di un imprenditore...
e via di seguito...
senza parlare del fatto che molte assicurazioni, non tengono minimamente conto del fatto che tu sia o meno rimasto coinvolto in incidenti negli ultimi 10/15 anni, dando per scontato che è impossibile che tu non abbia avuto incidenti... :-(((
tonii allora c'è razzismo anche verso i giovani, i maschi, gli agenti di commercio, le auto un po' più potenti. Cosa vuol dire scusa? E' normale che un'assicurazione, che non è una fondazione benefica, si cauteli. Vogliamo stupirci dell'acqua calda? Stupiamoci allora.
il ragionamento di willy è correto. in casa nostra l'assicurazione dell'auto è intestata alla mia fidanzata perchè, a parità di anni di possesso della patente, lei rientra in uno studio statistico più favorevole. vale la stessa cosa per un mio amico pari età tedesco, paga comunque meno di quello che dovrei scucire io.
ovviamente questo non giustifica le assicurazioni e le loro pratiche però parlare necessariamente di razzismo mi pare un filo azzardato.
"allora c'è razzismo anche verso i giovani, i maschi, gli agenti di commercio, le auto un po' più potenti"
ma quello non e' razzismo. quelle sono categorie che hanno comportamenti a rischio a causa della loro stupidita'.
giudicare non in base alla cilindrata dell'auto (o al sesso del conducente, il sessismo qui e' giustificatissimo dato come guida il maschio medio) ma in base al paese di nascita, be', quello e' razzismo.
tonii: io NON ho detto che le statistiche delle assicurazioni non siano razziste, ho detto che hanno le loro statistiche (loro delle assicurazioni, prima da me associate a truffa e falsità) e quelle applicano. l'ambiente assicurativo lo conosco bene per motivi familiari (2° di 3 marito di mammà), è un luogo di perdizione, di truffa, di lucro sui 5 centesimi, fanno le statistiche sulla pericosità del cliente medio e considerano come pericloso solo chi uccide sul colpo, quelli che uccidono gente che muore sull'autoambulanza sono statisticamente meno pericolosi di altri. io non dico e non ho detto che sia giusto così come funziona ho solo detto che funziona così (uff! )
sì lo so "non è razzismo è la dittatura del soldo", mi contraddico. ma spero sia chiaro che non vuol dire "uau! viva la dittatura del soldo"
No, non ci siamo. Conosco alla perfezione i calcoli statistici che vengono effettuati alla base dei quali un algoritmo genera il "premio" (mai capito per quale caspita di motivo si chiami PREMIO). Io contesto il principio.
Alla base di uno studio puoi anche utilizzare la statistica. Quello che non è giusto fare è applicare lo stesso metodo quando devi decidere di che morte devo morire io. "Molti portatori di barba sono ubriaconi? Vietata la vendita dei liquori ai barbuti". Io non compro mai un liquore cosicché il giorno che voglio una bottiglia di limoncello, non mi viene venduta. E' giusto? Me ne frega una ceppa della statistica. Questo è il famoso discorso dell'erba e del fascio. Io non mi faccio né canne e non sono neanche fascista, ma devo subìre.
Fare di tutt'erba un fascio è generalizzare e generalizzare è avere pregiudizi. O no?
Ora la mia amica dovrebbe pagare circa 200 euro in più solo perché altre persone (altre), della sua stessa nazionalità (o neppure) hanno frequentemente sinistri? Perché????? E poi: la Linear/Unipol, parla di trasparenza. Dov'è la trasparenza in questo caso? Dove è scritto "12% di sovrapprezzo per nazionalità romena"? Non lo scrivono. E sai perché?