Vivo in russia, ho letto tutti i suoi libri...ovviamente in italiano..perchè in lingua russa (che dovrebbe essere la lingua originale) non ce ne sono...
ho girato tutte le librerie di san pietroburgo, dei suoi libri non c'è traccia ed è curioso vedere come si imbarazzano le commesse alle mie richieste.
Nei suoi libri Anna accusa anche l'occidente per continuare a tacere su ciò che sta accadendo in cecenia.
Curioso che il giorno in cui è stata uccisa è anche il compleanno del maiale putin...il quale non ha fatto una piega alla notizia della sua morte.
niente di nuovo cmq, perche il maiale (e nessun rappresentante del suo sporco governo) nel 2002 ad esempio non partecipò ai funerali degli oltre 100 russi (suoi compatrioti)
da lui assassinati nel tetro Nord Ostche erano stati presi in ostaggio da un gruppo di ceceni (ovviamente anche loro tutti assassinati).
Edire che qui nel suo paese il maialem è osannato....
se tutto il mondo occidentale avesse appoggiato
GORBACIOV,io credo che oggi le cose sarebbero
completamente diverse e positive in quel paese.
Si e' voluto invece, per interessi,di alcuni potenti sic'.sostenere Yeltsin.
l'opera iniziata,Gorbaciov,non l'ha potuta portare al termine (con gradualita'com'era necessario fare)
Gorbaciov,grande personaggio e aggiungo:STATISTA
E' STATO INFINE MESSO IN un'angolo dal suo popolo. Peccato per loro!
mi occupo di Russia dalla metà degli anni '90, e mi sono interessato alle tragedie cecene quando ancora non erano di moda.
Fatta questa premessa, vorrei provare a buttar giù un paio di ragionamenti. Comincerei con il separare Cecenia e Putin. Nel senso che un giudizio sulla Cecenia comprende anche, ma non solo, Putin, e che un giudizio su Putin non si può limitare alla sola Cecenia.
Cecenia
Le guerre, in Russia, sono formalmente responsabilità del presidente. La prima guerra è iniziata nel 1994, la seconda nel 1999. In altri termini, sono state entrambe iniziate da El'cin. L'origine del problema militare rappresentato dalla Cecenia risale al 1992, quando El'cin ordinò una strana ritirata dei soldati russi attuata lasciando a Dudaev l'intero arsenale, intatto, del Comando russo del Caucaso. Una quantità colossale di armi convenzionali di ogni tipo, che da allora ha rifornito praticamente ogni guerra degli anni '90 e oltre, dai Balcani all'Africa. In quei tumultuosi anni esisteva uno schema siffatto: i generali a capo della divisione motorizzata di stanza in Tagikistan contrabbandavano eroina dall'Afghanistan, la portavano nella "libera" repubblica cecena, da qui ripartiva per le basi ex sovietiche in Germania da dove giungeva infine ai marciapiedi di mezza Europa. Chiuse le basi tedesche, gli aerei dei generali russi corrotti, e dei loro soci ceceni, hanno preso a fare scalo a sud del Caucaso, alimentando la famigerata via turco-balcanica dell'eroina. La guerra contro la Cecenia non poteva essere vinta dai russi, perché una parte molto rilevante dello stato maggiore di Mosca era socia in affari con i "nemici". In questo turbine di armi, droga e morti si inserisce poi Boris Berezovskij, famiglio di El'cin e burattinaio della presidenza all'indomani delle elezioni presidenziali - rubate - del 1996. Putin si è trovato a gestire una guerra architettata da Berezovskij e autorizzata da El'cin. Da questa sporca guerra Putin ha tratto enormi vantaggi politici, ma ha operato sin dall'inizio per liberarsene al più presto. E' stato molto difficile proprio perché i ranghi russi erano infarciti di doppiogiochisti. Solo un drastico repulisti avviato da Kozak, il Mazarino del Cremlino, ha permesso di arrivare all'attuale situazione. Che vede la Cecenia governata da un satrapo trentenne, sanguinario e corrotto. Che però ha imposto una pacificazione de facto indispensabile alla ricostruzione, che marcia a ritmi spediti. Detto per inciso, i figuri che la Nato (Usa) hanno imposto alla guida dell'Afghanistan non sono certo più rispettabili dell'attuale presidente ceceno. Sono, solo, molto meno "efficienti". Se Washington avesse ottenuto da Karzai gli stessi risultati che Mosca sta avendo da Kadyrov, sarebbero tutti lì a dire quanto sia geniale Condoleezza Rice... Non voglio dilungarmi oltre, servirebbe un saggio intero e forse più.
Putin
Non è un democratico. Ma non ha mai fatto bombardare un parlamento legittimo come fece El'cin. Si sospetta che possa essere il mandante di alcuni omicidi politici - cosa piuttosto inverosimile in realtà - ma si dimentica che El'cin fece 300 morti al parlamento, e che anche ai suoi tempi, giornalisti, politici e uomini d'affari cadevano come mosche.
Durante il "regno" di El'cin la Russia era una barzelletta, gli indici socio-economici un incubo, la situazione finanziaria un disastro. Oggi la Russia è indubitabilmente un attore internazionale di cui nessuno ride più, ha sottratto alla povertà 30 milioni di cittadini, vede la sua economia marciare al +7% l'anno, ininterrottamente, dal 2000 - ossia dall'arrivo di Putin - ha interamente ripagato l'enorme debito ex Urss (un capolavoro finanziario di cui non si parla mai, chissà perché), ha un fondo speciale in cui sono stati concentrati gli extra-profitti petroliferi (sull'esempio norvegese e in palese contrasto con l'andazzo ai tempi di El'cin, in cui quegli stessi miliardi di dollari finivano in Svizzera), possiede le terze - terze! - riserve auree e valutarie mondiali dopo Cina e Giappone. Ossia, mentre ai tempi di El'cin nei forzieri di Mosca c'erano mosche, oggi c'è più oro di quanto ce ne sia a Fort Knox. E si potrebbe continuare ancora per molto. Il mio giudizio su Putin è il seguente: è un uomo che è passato attraverso cose da cui è impossibile uscire puliti. Detto ciò, è il migliore statista russo degli ultimi 150/200 anni. Ecco perché i suoi indici di popolarità sono così alti. I russi non sono stupidi. Hanno tributato a Gorbaciov il consenso che le sue politiche meritavano, ossia nullo. E si sarebbero liberati del pessimo El'cin sin dal 1996, se solo le elezioni non fossero state rubate.
Gorbaciov è una figura tragica che io, personalmente, rispetto: ma, come analista, non posso non vedere come le sue politiche fossero disastrose. Detto per inciso, oggi Gorbaciov è un convinto sostenitore di Putin. La mia opinione è che, meglio di Putin, avrebbe potuto essere solo Evgenij Primakov, defenestrato dalla cricca el'ciniana non appena iniziava a salvare la Russia dalla catastrofe economica del 1998. Anche Primakov è un estimatore di Putin...
e in tutto quel salamelecco non ho speso una parola per la Politkovskaja... la mia netta impressione è che il mandante del suo omicidio debba essere cercato dalle parti di Londra, dove risiede Boris Berezovskij, per intenderci. Questo sulla base del principio per cui le soluzioni più logiche sono di solito quelle corrette.
Alex, sonounpolemico, Marco. Così è (se vi pare).
Almeno sarete d'accordo sul fatto che qualcuno ha tappato una bocca che diceva verità non gradite. Questo qualcuno deve sapere che la nostra coscienza è viva e che siamo in tanti a ricordare chi, senza paura, ha avuto il coraggio di continuare a scrivere ed a fare onore alla sua professione.
L'equilibrio e la cultura democratica sono beni pregiati, da conquistarsi con un duro lavoro.
Noi non siamo riusciti ad ottenerli completamente dal 1861, pretendiamo che loro lo abbiano in meno di 20 anni?
L'omicidio di Anna Politkovskaja brilla per efferatezza e sprezzo della libertà. Ce ne sono molti altri, da non mandare nel dimenticatoio. Primo fra tutti il "nostro" Antonio Russo, ammazzato (letteralmente, a colpi di mazza) sempre per le scomode indagini sulla Cecenia.
@Alex, sonounpolemico, Marco. Così è (se vi pare)
Postato da rossana - Domenica 08 Luglio 2007 alle 2:18
rossana,nel mio postato di sabato 07 us.non ho scritto nulla da far intendere che non sia daccordo che Anna e' stata assassinata.
Dicevo solo che secondo me con Gorbaciov la situazione generale dell'ex urss,sarebbe stata diversa,MA DIVERSA IN POSITIVO.Perche' Gorbaciov E' UN GRANDE .
Non intendevo fare polemiche, ognuno è padronissimo di interpretare i fatti secondo le sue conoscenze e le sue convinzioni; volevo solo far notare che in questa circostanza non si trattava di indagare su chi fosse il mandante dell'assassinio della giornalista in questione(e degli altri che pure hanno perso la vita) ma che fosse opportuno da parte di tutti inviare un segnale chiarissimo agli assassini-ed al mondo intero- che esprimesse la nostra disapprovazione, il nostro orrore ed il nostro disprezzo.
@Non intendevo fare polemiche, ognuno è padronissimo di interpretare i fatti
@@ma che fosse opportuno da parte di tutti inviare un segnale chiarissimo agli assassini-ed al mondo intero- che esprimesse la nostra disapprovazione, il nostro orrore ed il nostro disprezzo.
Postato da rossana - Domenica 08 Luglio 2007 alle 14:58
egregia rossana;tutto il nostro disprezzo per questi esseri immondi,assassini e vili.
ma purtroppo 1) non basta,con questi individui e' fiato sprecato.QUESTA E' GENTE CHE AMA IL POTERE E IL DANARO.2)Per esempio:UN'AZIONE POLITICA, FORTE,DECISA DEI PAESI UE.
MA CREDO DI STAR RACCONTANDO UNA BARZELLETTA.
Al festival di Cannes, e poi in anteprima a Milano, è stato proiettato il documentario con l'ultima intevista e l'agonia di Litvinenko. Un documento agghiacciante, con una testimonianza toccante anche di Anna Politkovskaja. Forse quando (e se) uscirà anche in Italia, si avrà tutti un'idea più chiara di chi sia davvero Putin e sulla guerra in Cecenia. Per esempio si svelano i retroscena sui veri responsabili delle esplosioni terroristiche che dieci anni fa sconvolsero Mosca, con esplosioni che distrussero di notte alcuni palazzi seppellendo i loro abitanti innocenti, e di cui furono accusati i ceceni.
Sono uscito dalla visione del film stranamente sollevato, perchè non ho potuto fare a meno di paragonare il regime instaurato da Putin con la pallida copia imitata dal suo caro amico Silvio: un po' la differenza che passa tra un Boris Godunov e Il paese dei campanelli, per intenderci. Ah, tra parentesi, nel film il povero Scaramella non è nemmeno citato...
Nel frattempo consiglio a tutti di leggere "La Russia di Putin". Chiarisce moltissimo le idee su quale sia il reale clima sociale e politico in Russia.
Rossana..ma hai letto cio che ho scritto??????????????
x marco....
"Da questa sporca guerra Putin ha tratto enormi vantaggi politici, ma ha operato sin dall'inizio per liberarsene al più presto." liberararsene al piu presto?????????
"Che però ha imposto una pacificazione de facto indispensabile alla ricostruzione, che marcia a ritmi spediti." Pacificazione, ritmi spediti????????
"Ma non ha mai fatto bombardare un parlamento legittimo come fece El'cin." ha ammazzato piu di cento russi nel teatro Nord ost nonche fatto crepare altrettanti suoi connazionali nel sottomarino Kursk.... E poi che cosa vuol dire il paragone costante con el'cin??? che senso ha paragonare una cattivo politico con uno (forse) peggio di lui???
Riguardo alla crescita economica di cui parli...i numeri diranno questo (sembri una persona informata e competente), ma la realtà, il quotidiano qui (e io ci vivo) è un altra cosa...
ne riparliamo tra 15-20 anni..il capitalismo-liberismo selvaggio qui stanno facendo danni enormi...
@alex:
- non credi che Putin avrebbe voluto "pacificare" la Cecenia al più presto? Il permanere del conflitto non ha fatto altro che mettere in dubbio la sua autorità, moltiplicare gli attacchi terroristici fin nel cuore di Mosca, far cadere migliaia di soldati di leva, alimentare la corruzione nei massimi ranghi della ffaa.
- la pacificazione è relativa a quanto succedeva prima; e sembra proprio che oggi si spari e si mettano molte meno bombe di alcuni anni fa. Il numero degli attentati è diminuito, quello dei militari caduti pure, le amministrazioni locali controllano, almeno in parte, il territorio. Sui ritmi spediti della ricostruzione in Cecenia (leggasi Groznij in realtà) mi affido alla dichiarazione ufficiale della delegazione degli ambasciatori musulmani in Russia, che ha visitato la città alcuni giorni or sono.
- I cittadini morti nel teatro sarebbero morti, in numero maggiore, per mano dei loro sequestratori, che avevano minato l'intera platea. Gli israeliani, che sono "specialisti" in materia, hanno detto che l'operazione delle forze speciali russe è stata eccezionale. Il che vuol dire che nemmeno gli israeliani sarebbero riusciti a risolvere un simile sequestro con un numero inferiore di morti. I marinai del Kursk non li ha uccisi Putin ma il pessimo stato dei siluri che l'allora capo dell'Ammiragliato aveva ordinato di imbarcare comunque. Putin ha rimosso l'ufficiale. So bene che lo si accusa di aver perso tempo nel chiedere soccorso, ma il fatto è che i suoi ammiragli gli avevano assicurato di potersela cavare da soli senza problema. Quando, alcuni anni dopo, un nuovo sottomarino si è inabissato al largo di Vladivostok, Putin ha ordinato l'immediata cooperazione con il team di salvataggio messo a disposizione dagli inglesi. E i marinai si sono salvati.
- il paragone costante con El'cin (senza ombra di dubbio peggiore di Putin) si giustifica non verso di te, ovviamente, ma verso tutti quelli che seguono le "mode" come pecore. Ossia verso tutti quelli pronti a spellare Putin oggi, e che applaudivano "corvo bianco" ieri solo perché era nostro amico, come dicevano i media di regime. Di regime nostro, ovviamente.
- sono stato a Ekaterinburg nel 1995 e ci sono tornato nel 2003. La differenza è, semplicemente, enorme.
- tra 15/20 anni penso che i russi staranno molto meglio di oggi, e immensamente meglio di ieri. Lo spero, almeno.
- sui danni del capitalismo/liberismo selvaggio ti do pienamente, assolutamente, totalmente e indiscutibilmente ragione...
marco,
la guerra in cecenia non è una "semplice guerra" (scusate il termine) è una pulizia etnica e il presidente della russia, in quanto tale è colpevole, perchè sa cosa accade e come i suoi generali operino sul campo (leggi, se non lo hai fatto, il libro-documento di Anna sulla II guerra cecena, ti viene da piangere).
Purtroppo i russi, a causa della loro storia (300 anni di zar e poi 70 anni di comunismo) oggi risultano un popolo estremamente individualista ed egoista e trovano molto naturale che il più debole soccomba...ora come ora sono soltanto interessati a far piu soldi possibile il piu velocemente possibile.
La cecenia rappresenta per putin il modo di dimostrare cosa puo succedere a chi si ribella al sistema da lui voluto...e la maggior parte de irussi si identifica in lui, perche in lui vedono una persona con la qwuale potranno tornare ad essere forti e importanti nel mondo.
se sei d'accordo con me che il liberismo economico degli ultimi anni porterà solo danni (costruzioni selvagge, danni ambientali immani, politici locali corrotti) non puoi pensare che i russi staranno meglio tra 15-20 anni..già ora la forbice tra ricchi e poveri è grande...tra un po sarà devastante...le case costano come in italia se non di piu a s. pietroburgo..solo che i salari si aggirano sui 600 euro mese...(per non parlare di pensioni).
il mercato dell'acqua inerale per esempio è in mano quasi solo a cocacola (che si nasconde sotto la firma "bonacqua") e pepsi cola (che si nasconde sotto la firma "acqua minerale").
Putin è un assassino, un verme, un ex kgb..io lo leggo così..
e pensa che ha ritirato fuori gli ospedali psichiatrici e certi dottori del ramo dopo 20 anni...prima servivano per i dissidenti politici, ora per eliminare possibili concorrenti commerciali (anzi, è passata una legge per cui uno può essere rinhiuso in un ospedale psichiatrico anche senza il consenso del magistrato).
Quanto all'esercito..sono una setta a se stante...con propri giudici, quindi intoccabili...
lo sai che per percosee da superiori muoiono centinaia di militari di leva ogni anno? (nel 2000 0o 2001 mi pare abbiano toccato il recor di 500 morti!!!!!)
Ciò che i militari russi fanno in cecenia è terrorismo, secondo la definizione che l'onu ha dato di terrorismo; vanno nelle case la notte, dove ci sono bambini, anziani, donne, violentano, rubano, picchiano, uccidono nella massima libertà.
I soldati russi considerano i ceceni degli animali, da eliminare, che non hanno il diritto di vivere (e per una donna mussulmana esser violentata equivale alla morte, perchè non sarà più accettata dalla sua gente e per questo spesso le madri o i parenti cercano di nascondere se una giovane ha subito violenza).
alex... vorrei essere chiaro: non ho alcun dubbio che i russi, la Russia abbiano dato e diano, in Cecenia e più in generale nel Caucaso, il peggio di sé, da due secoli a questa parte. Quello che scrivi sulla situazione economica e sul sistema in vigore in Russia mi troverebbe anche d'accordo, non fosse che Putin ha innegabilmente introdotto cambiamenti che stanno dando eccellenti risultati macroeconomici e di cui beneficiano, almeno in piccola parte, anche i cittadini comuni. Oggi le fabbriche lavorano a pieno ritmo, per esempio, ai empi di El'cin l'unica preoccupazione era chiuderle il più presto possibile. Il sistema militare è talmente complesso che una sua riforma efficace è impresa titanica. Ivanov, Kozak e pochi altri ci si stanno provando, ma non sarà affatto facile. La brutalità contro le reclute è uno scandalo di cui, ancora una volta, il Cremlino vorrebbe liberarsi per ovvi motivi, ma che non riesce ad arginare. La soluzione prospettata da Ivanov è il passaggio all'esercito professionale. Sarà una rivoluzione culturale enorme, ma richiederà tempo e danaro. Il nuovo clima da guerra fredda voluto dagli Usa sta spingendo la Russia a chiudersi, e questo è il regalo migliore che si potesse fare ai nostalgici dei vecchi metodi. E' questo il vero pericolo. Lo stato russo, nonostante tutto, sta tenendo un vero e proprio coperchio sul razzismo "popolare". Se le autorità volessero davvero usare questa arma, per le strade di Mosca e di Pietroburgo il sangue scorrerebbe a fiumi. Le squadracce nazionaliste sono contenute a stento oggi - e cinicamente sfruttate dall'opposizione ispirata da Berezovskij - domani potrebbero essere totalmente fuori controllo: il sentimento di frustrazione e la memoria di certi attentati sono molto forti.
Sulla questione del terrorismo di stato c'è poco da dire. Hai ragione. Come sai, però, la Russia non è il solo paese a praticarlo. Democrazie prestigiose fanno persino di peggio. Con la differenza che Mosca lo pratica sul proprio territorio statale per evitare una secessione e Usa e Gb, tanto per dire, a migliaia di chilometri dai loro territori per i profitti politici e economici di soggetti privati. Col che quel che dici resta valido.
Marco, lo so che usa e gb fanno altrettanto, non le ho menzionate solo perchè il post riguarda la russia. Anzi, un po' le ho menzionate citando, per smerdarli, come definiscono il terrorismo, ovvero ciò che compiono quotidianamente (ero poco fa sul sito di emergency...)
e veramente il razzismo qui è sotto un coperchio pronto ad espoldere....
... che dire ... da scrittore,gornalista e accanito sostenitore della libertà di pensiero, credo che si debba riflettere a fondo sull'attualità della frase evangelica: " la Verità vi farà liberi" .
Non molliamo, complimenti per l'iniziativa.