Ecco la giustizia itagliana: chi occupa le frequenze di Europa 7, tranquillo al suo posto; chi denuncia la cosa, querelato e censurato. Mi piacerebbe che questa notizia arrivasse ai giornali esteri. PD.
altra prova che per un giudice che fa il suo dovere ce ne sono 1000 a libro paga, un pm serio si sarebbe fatto una grassa risata sulla faccia di fede e l'avrebbe accompagnato alla porta nemmeno troppo gentilmente.
come si fa a fare un sequestro preventivo per qualcosa che è ancora da dimostrare?
Di questo passo bisognerà chiudere Libero, La Padania, Il Giornale, Panorama, Il Foglio, Tg4 e tg4+1 (l'ex tg5) per il veleno che spargono quotidianamente.
"altra prova che per un giudice che fa il suo dovere ce ne sono 1000 a libro paga"
"Ecco la giustizia itagliana"
concordo
Forse il pubblico ministero Giuseppe Saieva e il gip Cecilia Demma hanno preso una decisione un po' troppo azzardata, però le sentenze, anche se non si condividono, si rispettanto e, al più, si impugnano nelle opportune sedi. Spero solo che Piero Ricca vinca questa battaglia legale.
ma quali sentenze? di quale sentenza parli andrea lisi?
c'è già stato un processo contro Ricca e non lo sappiamo?
E se qualcuno mettesse una copia del blog su di un server all'estero? Questo qualcuno potrebbe postare quelle che egli/ella crede potrebbero essere le opinioni di Piero Ricca su diversi accadimenti. Come pseudonimo potrebbe addirittura usare quello di Piero Ricca. Naturalmente non sarebbe Piero, ma soo un ammiratore che si immedesima...
E se qualcun altro provvedesse a recuperare la password del server che la finanza ha cambiato? Ci sono molti cracker capaci in giro. Recuperata la password, potrebbero addirittura fornirla alla persona che fa le veci di Pietro Ricca come descritto dal post precedente...
Fuori dai denti: che a Ricca si faccia questo mentre sette stronzi di deputati votano contro la decadenza di Previti dal Parlamento, mi fa venire in mente quello che un collega insegnante di religione spiegava a proposito della differenza tra "legale" e "giusto". PD.
Le sentenze si rispettano e si contestano nelle sedi appropriate.
Concordo.
Però si può dire anche che sconcertano.
Ecco a me pare davvero incredibile bloccare il sito di Ricca.
Tutto cio' è incredibile...
se continua su questo andazzo dovremo trasferire i blog all'estero!
solidarietá a Piero Ricca!
Perché non registrare un dominio al di fuori del nostro territorio e nel frattempo continuare a postare?
Non sempre condivido il metodo che utilizza Piero Ricca ma questo non mi impedisce di esprimergli tutta la mia Solidarietà di cittadino italiano per l'atto di censura subìto con l'intervento d'autorità sul suo blog.
Attenzione: qui non si parla affatto di sentenze. Si parla di azioni poreventive di un magistrato a seguito di una querela per diffamazione.
Normalmente a seguito di questo tipo di azione si chiede, al più, di eliminare il commento presunto diffamatorio (sottolineo presunto).
Qui si impedisce ad un cittadino di esercitare il proprio diritto di opinione togliendogli il mezzo per farlo.
Perchè, se lo fa Castro, Cuba diventa una dittatura, se lo fa un giudice italiano continuiamo a parlare di democrazia?
Oltretutto, il "nucleo speciale contro le frodi telematiche" non dovrebbe occuparsi di frodi telematiche? Dov'è la frode telematica?
Sono sempre più preoccupato per le sorti di quel barlume di democrazia che arranca da qualche parte in giro per questo paese, nascondendosi negli angoli più bui...
Peccato che questo blog non accetti i trackback.
Scrivo qui ciò che ho postato ieri sul mio blog.
Piero è uno dei pochi veri giornalisti italiani e la cosa assurda è che svolge il suo lavoro gratis. Io gli farei condurre “Porta a Porta”, così potrei vedere politici messi in difficoltà da un giornalista che lo incalza con domande scomode, pertinenti e circostanziate, così potrei sentire le risposte a quelle domande, non i monologhi fuorvianti che si sentono ora con l’attuale conduzione, così avremmo finito di vedere l’ennesima puntata sul delitto di Cogne mentre fuori c’è la rivoluzione.
Grazie, Piero, che ti stai prendendo l’ennesima pallottola al posto nostro, grazie per averci fatto rendere conto che nel nostro paese il giornalismo poggia in larga parte sul volontariato.
Oggi è il sito di Piero Ricca, domani a quale sito scomodo e di denuncia toccherà?
Sto cercando di diffondere la voce il più possibile in rete e sono a disposizione per qualsivoglia manifestazione. Se riusciranno a censurare anche internet credo che per questa Italia ci sia davvero poco da fare....
Un saluto a tutti,
Laura
Quindi ricapitoliamo. Fede querela Ricca, e a Ricca sequestrano preventivamente il blog. Quindi se Ricca controquerela Fede per gli insulti e gli sputi ricevuti, a quest'ultimo dovranno sequestrare la sala di rete 4 dove si conduce il telegiornale, giusto? O perlomeno cambiargli la serratura!
Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dall'autorità giudiziaria nel caso di DELITTI (delitto = dal latino "delictum", atto che viola gravemente una norma penale, nel linguaggio comune; assasinio, omicidio e, per estensione; colpa, fallo, peccato!)per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi ecc. ecc.(...) Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buoncostume ecc. ecc. Allora, signori magistrati, dopo aver letto e riletto l'Art.21 della nostra Costituzione, qualcuno di Voi (per favore) mi sa dire che cazzo ha fatto di così grave Pietro Ricca perchè venga oscurato il suo blog? A quanto mi risulta sia la sentenza della Corte Costituzionale, sia quella del Consiglio di Stato e Corte di Giustizia Europea danno ragione a Francesco di Stefano proprietario di Europa7, e di conseguenza risulta che Rete4 e quindi Emilio FIDO (arf!arf! Fidoo..vai a cuccia!) SONO ABUSIVI. E se non fosse per una legge a personam fatta da Berlusc...UBU-BASS0 la quale permette ad Emilio Fido (arf!arf! prendi l'ossicino!) di continuare a trasmettere tranquillamente, Rete4 non ci sarebbe dal dicembre 2003!!! Se non era un regime quello della scorsa legislatura, cos'era? Ma vedete, non è questo il problema!No! Il problema è che questo attuale governo ha paura di spedire sul satellite Emilio Fido (bau!bau! Fido, fai cuccia!) perchè sarebbe una scelta IMPOPOLARE!!!! Mi scusi ministro Gentiloni, ma impopolare diventerà lei certamente se continua a essere così ... come l'Emilio Fido (arf!arf!arf!) Tutti al V-Day l'8 di settembre!
Biraghi, adesso scrivo quel che penso veramente di gente tipo Sgarbi, Salvini, Volontè, i magici 11 ecc. usando le parole più adatte (e quindi inevitabilmente feroci, virulente, pesantissime e assolutamente inadatte ai minori) così sequestrano il blog anche a te, ti fanno causa, ti levano la pelle e tutti dicono che ti fai pubblicità e ci guadagni.
Sei contento?
Trovo questo episodio surreale, come lo è il protagonista della denuncia: Piero Ricca.
Il signore nella foto è figlio di magistrato, per cui informato sui fatti (almeno lo spero per lui) come lo so io, lo sanno anche coloro che hanno firmato il sequestro.
Allora mi chiedo: -qual 'è il vero motivo?-
Dopo aver letto questa pappardella, mi sono dato alcune risposte: http://www.dirittodellainformazione.it/studenti/2003/concio_francesco.htm (Paride ti consiglio di dargli un occhiata)
La più sensata è la seguente: hanno creato un caso con l'intenzione di produrre un deterrente per i molti blog che utilizzano linguaggi non sempre ortodossi (qualcuno direbbe: fastidiosi) e limitare eventuali emuli (i metodi sono piuttosto discutibili) o adepti esagitati. Insomma una sorta di freno.
Fede sappiamo deve molto ai politici, come quest'ultimi debbono molto a lui, l'alleanza fra i potenti(vedi i casi recenti: Mastella, Sgarbi, Violante ecc.) mi sembra la cosa più plausibile. Chi meglio del giornalista poteva portare avanti questa causa.
Detto questo, nel rispetto delle leggi, dobbiamo solo aspettare che l'atto venga motivato in sede opportuna. Per ora molti commenti sono solo superflui.
Caro Betulla (a proposito: di questi tempi, fossi in te, cambierei lo pseudonimo), ho seguito il tuo consiglio e dopo una consultazione del sito da Te gentilmente indicato, ho tratto anche io una conclusione: Emilio Fido è l'esempio lampante che viviamo in un Paese mafiosissimo, dove l'abusivo può diffondere il verbo del padrone e chi è senza padroni ha bisogno di una museruola. Ma e straovvio, caro Betulla, che Emilio Fido ha fatto bene a querelare Pietro Ricca (epperò, secondo me, dimostrando che il Fido Emilio è in stratorto e questo, Ti confesso, mi preoccupa!...), ma non vorrei che il "punire uno per educare cento" diventasse una regola! Art.21: tutti hanno il diritto (sacrosanto, aggiungo io..) di manifestare LIBERAMENTE (tenendo conto che dove inizia la Tua libertà, finisce la mia...)il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione ......
la verità è che in questo paesello delle banane non si puo' dire ladro a un ladro, a meno che non sia un poveraccio, se extracomunitario è meglio.
da un certo livello in poi però si puo' dire "Lei è stato riconosciuto, in via definitiva, colpevole di truffa o di furto", questa non è una battuta ma il parere di un giurista...
Ricca siamo tutti con te. Continuo a seguirti nel sito di "milanolibera".
Salve a tutti, intanto volevo compimentarmi personalmente con Piero Ricca, in quanto anche io sono stanco della società marcia in cui viviamo, quotidianamente assistiamo a delle cose assurde che solo in Italia continuano ad essereci, oggi i politici non si confrontano più con la gente, anzi la evitano, e si fanno intervistare da giornalisti a doc per evitare domande imbarazzanti questo è un insulto alla libertà e alla sovranità dei popoli, e la cosa più grave è che nelle grandi reti giornalistiche i giornalisti sono subbordinati agli editori i quali proteggono i potenti e i giornalisti che vogliono fare carriera lo sanno e preferiscono mettere in prima pagina cose di poco conto, per questo motivo lodo Ricca, che con la sua peculiare personalità affronta i "potenti" porgendogli delle domande che se da un lato sono belle schiette, incisive e veritiere dall'altra mostrano in tutto il suo spendore la debolezza degli intervistati che impugnano la legge come se il Ricca stia commettendo un atroce crimine o che un pericolo imminente stia incombendo sulle loro vite, o meglio ancora che questi personaggi vogliono essere intoccabili e perciò vogliono intimidire il Ricca.
Siamo in un paese democratico e per questo motivo è stato versato tanto sangue dai nostri antenati che con grande sacrificio seppero donarci una società migliore, e mi dispiacerebbe se un giorno ciò dovrebbe riaccadere ma pultroppo siamo sulla "buona strada".