Segreteria lombarda del Pd La Margherita lancia la candidatura di Galperti
di Marco Cremonesi
Partito democratico, si tentano i primi accordi. E certe vecchie e care abitudini tornano ad affiorare. Per esempio, la spartizione tra partiti: se il segretario regionale del Pd fosse diessino (e ci sono buone prospettive per Maurizio Martina), allora il livello provinciale non potrà che andare a un esponente della Margherita. In quel caso, perché non Patrizia Toia o Maria Grazia Fabrizio?
In realtà, giusto ieri da Roma ha cominciato a soffiare forte un vento diverso, quello della spartizione tra Regioni: e la Margherita rivendica con forza la Lombardia. Il segretario Dl Guido Galperti, a quel punto, si troverebbe in pole position. Su tutto pesa la grande incertezza: se il 14 ottobre, insieme con Walter Veltroni e la «costituente» nazionale del Pd, si voterà anche il segretario regionale.
Un'ipotesi che alla Margherita piace pochissimo, visto il maggior peso «elettorale» della Quercia. Mentre pare tramontata l'ipotesi di votare subito anche i leader provinciali: bisognerà attendere la fine dell'anno. Incerta anche la possibilità di una segreteria milanese. La corsa sarebbe comunque tra l'onorevole Ds Emanuele Fiano e, dalla società civile, Davide Corritore. Ma molti, e non solo nel sindacato, vedrebbero bene anche la cgiellina Graziella Carneri. Nel frattempo, è quasi completato il comitato milanese per il Pd, l'organo che dovrà materialmente organizzare l'election day di ottobre. Sarà formato di 24 esponenti: 8 ciascuno per Ds, Dl e associazioni. Pierfrancesco Majorino, dalla Quercia, si dice «soddisfatto che il comitato si sia dimezzato rispetto alle dimensioni iniziali». E ribadisce che lui «ne resterà fuori», augurandosi «che siano in molti a fare come me tra coloro che in questi anni hanno avuto responsabilità di partito». L'invito è anche ad azzerare, dopo il 14 ottobre, sia Ds che Margherita: «Non vorrei che a Roma avessimo un segretario del Pd e a Milano le strutture di Ds e Dl». Majorino conclude adattando una citazione di Milena Agus: i partiti devono «superare le loro solitudini selvagge».
pippo, era più che prevedibile. anzi direi certo.
spero non brucino Corritore, l'unica persona veramente meritevole e interessata alla città, a differenza dei suoi colleghi di opposizione.
"Non hanno capito nulla." Ma anche tu figlio mio...
se invece di esercitarci in diachiarazioni ciniche e qualunquiste cominciassimo a "occupare" i partiti facendo sentire la voce in modo strutturato e democratico (cioè dentro le regole) allora questa gente che occupa sedie per mangiare lautamente e darsi uno scopo sociale andrebbe a casa perchè sostituita da persone migliori.
Altrimenti facciamo fallire l'ennesimo progetto con la forza del nostro immobilismo.
ciniche e qualunquiste saranno le tue carloportamilanese: qui si (an)nega la possibilità del cambiamento e chi lo denuncia viene preso per cinico. Andiamo bbbene...
se le nomenklature venissero criticate incalzate e sfidate sul terreno proprio della democrazia cioè il voto nelle assemblee di partito ad esempio non avremmo cialtroni ma dirigenti più in sintonia con il paese. E' tutto. Invece tanti mugugnano si incazzano ma poi non partecipano al dunque questa nomenclatura ha un consenso di un gruppo ristretto di giono in giorno di più e governano su organismi scassati sclerotizzati e non capaci di parlare al paese (i partiti.
Quindi ahime è un gatto che si morde la coda per romepre il loop negativo bisogna che la ggente faccia una mossa seria cioè invada i partiti e stani la dirigenza che regna sui voti che i cittadini comunque al dunque danno (ogni elezione alemno).
In soldoni governano un marchio e ne traggono i benefici senza offrire proposte e progettualità, vogliamo sottrargli questa rendita?
carlo_porta: il problema è che la democrazia nei partiti non esiste più da tempo, semmai è esistita.
Sono cosche in cui si fa carriera solo ed esclusivamente conformandosi ai voleri dei potenti, portando borse per anni, finalmente scalzandoliper sostituirli e fare esattamente lo stesso che facevano loro. E' un meccanismo perverso in cui il brillante eretico è messo ai margini e il tonto spalmato è portato in palmo di mano. Questo chiude ogni possibilità di poter cambiare qualcosa da dentro.
Absit iniuria verbis
Mirabelli si è molto offeso per la parentesi del post, che riprendeva tout court l'articolo del Corriere, in cui tutti hanno potuto leggere quanto segue: "Per esempio, la spartizione tra partiti: se il segretario regionale del Pd fosse diessino (e ci sono buone prospettive per Maurizio Martina), allora il livello provinciale non potrà che andare a un esponente della Margherita. In quel caso, perché non Patrizia Toia o Maria Grazia Fabrizio?". Mi dispiace che Mirabelli se la sia presa, ma non solo non era mia intenzione, ma non c'era nessun accanimento da parte mia. Soltanto la considerazione che tutto cambia perché tutto rimanga sempre uguale a se stesso. Il problema è politico e non certo personale.
il modo più semplice per scalzare un politico è non votarlo alle elezioni ovvero di iscriversi al partito e votargli contro. Essendo i partiti libere associazioni si può anche andare in un altro partito o fare una lista civica. Vi sono millanta modi per ovviare alle nomenclature. Uno certamente non serve a nulla: protestare genericamente e stare alla finestra
bravo ragiunat non solo ma se per ipotesi 1000 persone di buona volontà animate da intenzioni serie si iscrivessero ai ds di milano farebbero una rivoluzione (nel senso che si cambiano le cose davvero) altro che pippe su liste civiche.
Il problema è proprio che le persone che non amano il cambiamento (perchè ne godono i benefici) cercano di scoraggiare la partecipazione per potere "regnare" sul deserto
Pippo, tu fai il politico e devi essere polite. Invece spero che OMB resti libero e metta un grande accanimento perché qualcuno convinca o obblighi Mirabelli a smetterla di fare danni. Non ho grandi speranze, ma di questi inutili burocrati non se ne può davvero più. Voglio poter comprare Corriere e Repubblica senza dover più leggere le loro quotidiane insulsaggini.
purtroppo mi aspettavo questo e anche altro rispetto alle spartizioni.
altro che partito che nasce dalla base.
ed è davvero sconfortante vedere come l'argomento importante sia spartirsi le segreterie.
pur non sentendomi parte del progetto pd credo che se pd deve essere che pd sia con persone serie,valide,coerenti e non sia un pd di poltrone,spartizioni, ma di partecipazione.
se ti candidi,anche se dall'esterno,e nel mio piccolo quotidiano,un supporto te lo si da.
sto per aprire un blog che vuole essere un mix di politica,società e quelle che io chiamo barlafusate,chiacchere al vento.
li di sicuro un link e news sulla tua candidatura e sulla campagna di conquista della segreteria lo dedico.
iuri